"Ma hai preso le pillole?", è la domanda che chi incontra per la prima volta Francien Regelink potrebbe porsi, perché l'autrice ha l'Adhd e può apparire decisamente agitata. In questo saggio autobiografico, l'autrice ci racconta la sua vita con l'Adhd, senza filtri. Dal perché fare la spesa è una sfida, ai farmaci che (a volte) assume; da come l'Adhd influisce sulla sua sessualità e sulle relazioni, al motivo per cui in ufficio lavora sotto la scala antincendio. Senza nascondere momenti di difficoltà, vergogna e depressione, Strafare è la condivisione di un viaggio intenso, che vuole incoraggiare chi vive una situazione simile a trovare la propria strada, le proprie "istruzioni per l'uso". Il libro, arricchito dagli approfondimenti teorici della specialista Cathelijne Wildervanck e dai consigli pratici dell'autrice, è un testo intimo e insieme politico, pieno di umorismo e senza retorica, indispensabile per chiunque abbia a che fare, direttamente o indirettamente, con l'Adhd.
Una piacevole lettura che riporta esperienze ultra personali della protagonista, accompagnati dal sempre puntuale commento di una professionista della salute mentale. Ne esce così un resoconto sincero e formativo che aiuta a comprendere quanto l'ADHD sia impattante nella vita di chi ne è affetto. Magari l'intero racconto apparirà un po' eccessivo e strampalato , specie a chi ha la diagnosi di ADHD di grado medio con comorbilità varia, eppure il testo ti fa comprendere al meglio quanto il concetto di "spettro" sia davvero rilevante nella quotidianità di ognuno e quanto può essere grave o impattante , in alcune situazioni di vita. Resta comunque un ottimo saggio-esperienziale che porta in Italia qualche voce sincera e non stereotipata sul tema neurodivergenze.