Four journalists found themselves traveling around the world with the aim of finding answers to some questions: Why was valid research into room-temperature fusion deliberately ignored? Why was enriched uranium found in a crater caused by a bomb in Khiam, Southern Lebanon? Why do depleted uranium bullets produce a temperature of 4000°C? Why are there traces of other radioactive elements in those bullets? How do the new bombs dropped on Gaza work, bombs that are able to amputate people’s legs while leaving no trace of metal fragments? The answers to these questions are linked to one another by a secret that has been kept hidden for more than 20 years: a discovery of a process in physics that has enabled the production of nuclear bombs the size of a bullet. Based on facts, The Secret of the Three Bullets is a scientific spy story that tells in fiction the reality behind cold fusion and its use on the battlefield today.
Si tratta del seguito dell'inchiesta condotta da RaiNews24 sullo stato attuale della "fusione fredda". Il reportage "Rapporto 41", dal nome del documento dell'ENEA di Frascati in cui si dimostrava indiscutibilmente la natura atomica dei processi coinvolti nel caricamento a deuterio del palladio, metteva in luce le tante ombre ed omissioni in una faccenda che, dai suoi lontani esordi del 1989, è stata volontariamente sommersa di fango. Torrealta, con la collaborazione di Emilio del Giudice, svela molti altri retroscena, con attenzione principale sul tristemente reale e tangibile utilizzo militare della tecnologia, che al contrario dovrebbe costituire la porta maestra di un futuro pulito di indipendenza energetica e di rinnovamento ambientale. Dal pedinamento di Fleischmann da parte di Edward "Stranamore" Teller alla morte per microcancri di Preparata all'insabbiamento e diversione di fondi dalle avanzatissime ricerche dell'equipe dell'ENEA all'uso, confermato da due fonti indipendenti (un testimoe oculare e 9 rilevamenti sismici incrociati), di una mini-bomba atomica a Bassora - è più che legittimo pensare che le LENR siano state messe a tacere e discreditate da fonti militari per tenere il silenzio sulle recenti tecnologie militari che, attraverso l'ignizione per via chimica, hanno prodotto bombe nucleari che non richiedono massa critica. E si spiega allora che l'uranio impoverito usato nelle munizioni in Iraq, Kosovo ed altri posti, serve a produrre per effetto Bridgman (pubblicato nel '37 e sottaciuto da allora) nubi di nanopolveri altamente tossiche e radiazioni, le quali coprono l'utilizzo di uranio arricchito, il quale copre l'utilizzo di mini-nukes attivati con caricamento di uranio con deuterio. La materia bollente è presentata in forma di ipotesi alla maniera di un romanzo. Torrealta e la sua equipe usano un linguaggio asciutto e molto chiaro, dove i riscontri registrati delle interviste a personaggi reali sono evidenziati in corsivo. Gli inserti di Del Giudice sono come sempre preziosi e assai godibili, oltre che ovviamente scientificamente esatti. Imprescindibile per chi ha interesse in questa faccenda.
Libro interessante che fornisce una prima idea sui forti poteri militari e finanziari che manipolano ormai tutto o quasi: dall'informazione, alla ricerca alla politica. Peccato solo che questo tipo di giornalismo ormai sia relegato in spazi strettissimi e con pochissimi canali di divulgazione.