Jump to ratings and reviews
Rate this book

Il servo di Byron

Rate this book
Il poeta Franco Buffoni torna alla narrativa con questa biografia romanzata mettendo a nudo l’uomo più celebre del romanticismo inglese, Lord Byron, e l’unico aspetto della sua personalità che il gossip londinese non gli avrebbe mai perdonato: la sua omosessualità. La sua storia è narrata con gli occhi di Fletcher, servo e amante del poeta, che con lui visse per vent’anni e condivise i desideri più nascosti e inconfessabili.

156 pages, Hardcover

First published May 11, 2012

1 person is currently reading
24 people want to read

About the author

Franco Buffoni

125 books12 followers
Franco Buffoni è un poeta, traduttore e docente universitario di letteratura italiano.
Dal 1989 è direttore della rivista sulla teoria e pratica della traduzione poetica "Testo a fronte". È professore ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate presso l'Università degli studi di Cassino. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e romanzi. Le sue opere sono state incluse in varie antologie di poesia italiana contemporanea. Ha tradotto tra gli altri John Keats, Donald Barthelme, Robert Fergusson, George Gordon Byron, Samuel Taylor Coleridge, Rudyard Kipling, Oscar Wilde, Seamus Heaney e William Butler Yeats.
Già vincitore in passato di una edizione, dal 2010 presiede la giuria del premio letterario Giuseppe Tirinnanzi.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
3 (10%)
4 stars
10 (35%)
3 stars
10 (35%)
2 stars
2 (7%)
1 star
3 (10%)
Displaying 1 - 8 of 8 reviews
Profile Image for Gresi e i suoi Sogni d'inchiostro .
689 reviews14 followers
November 8, 2025
Il servo di Byron nasce dalla realizzazione di fatti realmente accaduti, dalla nascita di un amore cocente e prorompente che valica ogni confine o barriera, a tal punto che in un momento imprecisato della sua vita un uomo comune, Franco Buffoni, nutrì non solo una certa curiosità che ha raggiunto livelli inimmaginabili, quanto il desiderio di volerlo << raccontare>>. Dargli una voce. Lord Byron, anzi, l’eroe byroniano, era un personaggio idealizzato e imperfetto i cui attributi includono il talento, una certa passione per tutto ciò che ritraeva letteralmente l’anima a nudo, e una certa avversione per la società e le sue istruzioni, quel mancato rispetto o l’impossibilità di abbracciare certi paradigmi o dogmi che spesso condussero a comportamenti autodistruttivi. L’uomo non poteva essere libero, il cittadino doveva seguire o abbracciare certe leggi che se seguite avrebbero dovuto mantenere un certo ordine, e, se non considerati, soggetti a cambiamenti o mutazioni. Come le poetiche legislative che vigevano all’epoca e le diverse specie della società i cui principi derogati avrebbero comportato a un’abolizione alla pena di morte. L’uomo diviene così buono, quel cittadino che segue e persegue delle regole di comportamento che promulgano l’amore per Dio, ma una mancata libertà avrebbe generato nient’altro che angoscia, sconforto, virando alle gesta di un essere disilluso, incompreso, compresso da una vita di piaceri e baldoria, ma perennemente alla ricerca di distrazioni, in una terra straniera che è ancora reduce da un conflitto post rivoluzionario e napoleonico, o a sceneggiate materialistiche incantevoli. Sulfureo e ostile, Byron era un principe maledetto che tentò di accaparrarsi ogni espediente pur di salvare le apparenze, nascondere la sua natura da occhi e orecchie indiscrete, così fascinoso per il suo spirito soggiogante, ma debole nella carne e nel cuore. Adempiendo alle più diverse funzioni, sia fantasiosamente sia realisticamente, mossi come schiere, anima contrita e dannata che entrò nella lotteria della vita, accettando la curiosità di conoscere l’inconoscibile, il diletto di immergermi tra le pagine di un testo che in una manciata di ore mutò forma, divenne ammirazione, non poi così strano o innaturale, come in passato accadde con tanti altri romanzi. E non sbalordisce nè tantomeno sembra innaturale che fra le sue pagine io non abbia scovato una parvenza di svariati romanzi.
Lord Byron sopravvenne dopo qualche settimana frenetica, dove vi ho colto il battito di un cuore che ha da poco preso a vivere. Su uno scenario crudele, freddo, quasi ostico, che batteva sul terreno tutto affannato a richiamare la mia attenzione, il mondo esterno mi aveva stretto da ogni parte. Ed io non ho potuto fare a meno di sentirmi smarrita e ritrovarmi unanime con lui.
Fuggendo nell'apparente silenzio della natura, nel muto carcere di un luogo tenace e spietato, nell'ineffabilità di un sonno profondo, sprigionando il suono così regolare e martellato, di una voce forte e altisonante.
Acquietare quell'inspiegabile frustrazione che annientava il suo spirito, man mano che mi inoltravo tra queste pagine, ho constatato come l'hobby della scrittura delle volte implica a vivere delle sfide. Perché non si può iniziare qualcosa, dare vita, forma o respiro a una creatura, e non prestarle più attenzione. Quanto diviene sempre più impellente, urgente il bisogno di unione, scovando quella normalità tipica ma distorta di un’esistenza triste e maledetta. Perché con grande sorpresa e un certo entusiasmo ho accolto la storia di un uomo che lessi, solo qualche breve trafiletto, alle superiori, fra banchi di scuola sporchi e recalcitranti, inconsapevole che quasi quindici anni dopo vi avrei fatto ritorno.
Il poeta convenzionale dell’immagine collettiva, personificato mediante le gesta prominenti di un professore, uno studioso di lettere che fece della vita, lo studio delle opere di Lord Byron massima di vita, della sua vita, assunsero una forma ma anche una sostanza, nonché diventarono emblema letterario di quella figura maledetta e influenzata da una visione diametralmente opposta alla nostra, le cui idee, i cui modi apparvero all’epoca poco educativi, quanto offensivi, stregoneschi, ma fedeli alla sua visione di poeta maledetto e romantico. Conseguenza di desideri, repressioni del cuore che giustificano una certa diffidenza ad
approcciarsi ad una lettura sconosciuta, - il suo autore era per me sconosciuto - di cui si apprende l’esistenza del suo romanzo solo qualche giorno prima; mediante l’adesione all’ennesima sfida di lettura.
La scenografia su cui si realizzava, dal mio personalissimo santuario magico, illuminava un certo angolo che mi permise di leggere della sfortunata storia di quest’uomo con un certo interesse. Tra me e lui, in un certo senso, ci sono secoli e secoli di storia che ci differenziano, profili di uomini comuni ma recisi dalla posizione che loro occupano nella società, stagliati nettamente contro i riquadri dell'anima del romanzo. Tutt'attorno si apriva la strada non propriamente spianata delle gesta di un giovane uomo, una piccola finestra su un mondo da cui ho intravisto i contorni, così colmi di spunti di riflessione ma soprattutto di elementi storici, sessuali e politici Ho così potuto vedere gruppi di anime recise da azioni violente o involute; la forza motrice era indistinguibile, se osservo il tutto sotto diversi punti di vista, nelle sembianze di un uomo che mi ha girato attorno, mediante il suo amore poetico. Dall’amore per l’arte, le parole, al sesso, al dolore e alla sofferenza. L’anima di questa storia proiettata sulle punte delle mie dita senza che ne fossi del tutto consapevole. Persino la voce gracchiante ma distinta dell'autore vibrava di un'energia tutta sua.
La lettura di questo romanzo era zuppa di crimini, azioni inviolabili che macchiarono l’anima di questo testo, additarono quel povero essere che era Byron, in una condizione di peccatore e penitente. Il suo mancato rispetto per le regole, la fede volta a un unico Dio, l’importanza della giustizia e della rettitudine, la figura centrale di una divinità a cui ci si aggrappa era una linea di demarcazione che non bisogna valicare quanto conformarsi. Educando l’uomo, il cittadino a divenire creatura funzionale, conveniente al popolo e a Dio, ma che avrebbero alimentato quei gesti osceni, malvagi perlopiù incomprensibili e insensati. Condanne molto simili a quelle bibliche che esprimevano quella superiorità cristiana nei confronti degli altri, di altre religioni, altri culti, fissando qualche anima pia spirare e passare a miglior vita in men che si dica, concentrandosi esclusivamente con lo sguardo su ciò che aveva effettivamente da dirmi.
E' una faccenda originale; se penso alle mille volte in cui nutro un sentimento che oscilla continuamente fra il sereno e l'inquieto, con questo romanzo confidavo di poter andare tranquillamente. In un certo senso è stato così, sebbene quella di Buffoni non sia un trattato storico o una testimonianza vera e propria. Piuttosto la trama di vita di un uomo straordinario le cui azioni straordinarie hanno macchiato la sua anima, irrimediabilmente. Si è scoperto sprecare momenti più preziosi della sua vita. L'opportunità di rinascere, magari in una famiglia più ricca, il cui Fato sarebbe forse stato meno crudele ed egoista.
Lord Byron, così veritiero anche al di fuori della carta, rimase per tutto il corso della lettura seduto a fissarsi, presso la camera spoglia della sua prigione interiore, scarsamente illuminata da fasci di luce che baluginano lentamente, con uno stato d'animo coinvolgente, famigliare, con un guazzabuglio di pensieri che hanno richiesto di essere riportati per iscritto. Allusione alla massa umana che, come un eco remoto o un riflesso opaco, ha scandito pomeriggi all'insegna della solitudine e della monotonia, sprofondando dentro di lui vivendo nel mondo realizzato dall'autore. Trascinata dalla corrente della quotidianità, volgendo gli occhi a gesti che macchiano per sempre e che si limitano a riversare macchie d'inchiostro in un paesaggio povero e desolato in cui sembra davvero impossibile cogliere speranze o consolazioni.
Una storia che altri non è che un sudario di mancato amore, aridità del cuore umaro, miseria dell'anima che ha spiccato come un barlume di energia in un mare di degrado e spossatezza. Con la piacevole compagnia di una creatura che, nonostante i continui e perpetui tentativi di rinascere, ma invano, nel grigiore del suo cuore, ha illuminato anche il mio cuore inaspettatamente.
Profile Image for Andrea Muraro.
740 reviews8 followers
December 11, 2021
"Con Matthews [...] annegò per sempre la giovinezza di Byron. Annegò il suo orgoglio di essere come era [...]. Quello era stato il grande merito di Matthews: riuscire a dare alla 'cosa' la consistenza di un orgoglio."

Le vite dei grandi artisti, dei grandi intellettuali, dei grandi personaggi della storia sono di per se stesse grandi ed esemplari e illuminanti. Per questo motivo vanno raccontate e lette e, talvolta, prese a modello nel presente. Chi è grande infatti anticipa i tempi, lascia dietro di sè una scia luminosa che serve da viatico per chi si appresta ad affrontare la propria vita con uno spirito costruttivo.
Certe vite sono incommensurabili, benché tristi o tragiche, come quella di George Byron: poeta, drammaturgo, ma anche politico e capopopolo. E omosessuale in un'epoca storica e in un luogo in cui l'omosessualità era contrastata con ogni mezzo e punita in modo barbaro e disumano. Per questo motivo, Byron diventa, in questa biografia romanzata di Franco Buffoni, un eroe della lotta contro il pregiudizio e l'ottusità della società inglese tra Settecento e Ottocento.
E' proprio questo aspetto che Buffoni mette in risalto, attraverso le parole del servo di Byron, Fletcher, tralasciando la grandezza poetica di Byron, non il suo lavoro, tutto dedito a trasfigurare i suoi amanti e i suoi amori. Il racconto della vita del poeta inglese si legge come una storia del nostro tempo, purtroppo come tante ancora se ne raccontano nella cronaca nera. Il tutto con uno stile aulico, con citazioni in lingua inglese e con una attenzione alla fisicità che trasforma la biografia in una lotta per l'esistenza.
Profile Image for Ornella.
187 reviews25 followers
January 9, 2020
Interessante lettura sull'omosessualità nell''800 e sulla censura.

La prosa è scorrevole, "moderna" e ironica; non mi è piaciuto il fatto che gli estratti dalle opere di Byron non fossero accompagnati dalla traduzione e, in generale, non amo l'inserimento di termini inglesi -o stranieri- in un testo italiano.
Il libro è narrato dal servo di Byron, come suggerisce il titolo, che ne era anche amante e racconta le difficoltà e la sofferenza dell'essere gay in un'epoca in cui ciò era illegale e punito con la gogna. Si fa riferimento anche ai travestimenti e alle ipocrisie di cui l'autore si serve nelle sue opere per celare l'omosessualità dei suoi personaggi o il fatto che le avesse "dedicate" a uomini piuttosto che a donne. In virtù della sua ricchezza, Byron poté fuggire dall'Inghilterra, ma molti "iniziati", anche suoi amici, furono colti in flagranza di reato e puniti, se non si suicidavano prima. Consiglio questo libro.
Profile Image for Simona Moschini.
Author 5 books45 followers
November 15, 2019
Operetta godibile e appassionante, anticipata con ampi stralci sul blog Nazione Indiana.
Si direbbe che tutti abbiano sulla persona di Byron una diversa opinione. Certo, la teoria dell'omosessualità di fondo, non solo non scandalizza (o non dovrebbe scandalizzare) più nessuno, non solo è intrigante, ma spiegherebbe sistematicamente molti episodi della vita del poeta e il suo fondamentale disprezzo per le donne.
Profile Image for Ajša P..
100 reviews4 followers
February 10, 2022
A very enjoyable biographical look into Lord Byron's intimate life. Very matter of fact narration with the right amount of intimacy and well-done writing. The only thing I'd have to say against it is the insanely fast pacing. An extra hundred or so pages would definitely do the story good. All in all a quick, good read.
Profile Image for DagDav.
60 reviews
August 10, 2025
l'importanza della ricerca su Byron e la ricostruzione di tanti elementi incerti valgono da soli la lettura e giustificano un meccanismo narrativo che, per quanto scorrevole, è forse un po' superato in tempi di docufiction sdoganato e giornalismo romanzato. Personalmente avrei fatto a meno di "inventare" il servo e avrei scelto un report alla Krakauer. In ogni caso, un libro che andrebbe letto a scuola.
Profile Image for Cristina Contilli.
Author 136 books18 followers
Read
October 4, 2012
http://books.google.it/books?id=mrEqd...











Anteprima da google libri in pdf... sono al racconto del Gran Tour... speriamo che il racconto copra anche il periodo a Milano nel 1816...

http://www.nazioneindiana.com/2012/04...-…

http://www.larecherche.it/testo.asp?T...

Secondo me il servo di Byron non è Fletcher il vero servitore nella realtà storica du Byron, ma è Buffoni stesso, traduttore di diverse opere dello scrittore inglese.

Chi traduce, infatti, si mette al servizio di un altro autore per cercare di rendere al meglio nella propria lingua la sua opera e se Buffono che ha pubblicato nel lontano 1984 la trasuzione del Manfred di Byron non solo non si è stancato del "suo" autore, ma ha deciso di dedicargli questa biografia romanzata significa che nè è innamorato... purtroppo però la macchina del tempo ancora non esiste e quindi non potendo fare un viaggio nell'epoca di Byron per conoscerlo di persona l'unica scelta che Buffoni aveva di fronte era quella di dedicare un libro a Byron, vestendo i panni di qualcuno che gli era stato particolarmente vicino e che aveva vissuto con lui viaggi, amori, pericoli da spettatore partecipe e affettuoso.

Questo dà certamente al libro un taglio particolare perché il servo del "romanzo" conosce tutto di Byron, compresi i suoi pensieri più intimi e oltretutto accetta da lui gesti affettuosi, rimproveri e anche di essere il suo amante...

Secondo me se fosse stato tra i contemporanei di Byron Buffoni sarebbe stato uno dei suoi compagni di studi e amici con cui Byron condivise passioni culturali ed erotiche, nonostante i grossi rischi che correvano all'epoca gli omosesessuali in Inghilterra e questo lo rende un narratore "di parte", però, il libro è molto documentato e le citazioni numerose e puntuali da lettere e opere poetiche di Byron riscatta questa parzialità.

http://www.nazioneindiana.com/2012/05...
Displaying 1 - 8 of 8 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.