Dai boschi scuri e nodosi del nord alle giungle umide delle terre del sud, gli alberi hanno catturato l'immaginazione dell'umanità per millenni. Questo libro è un vero e proprio viaggio tra miti, racconti, leggende e tradizioni con protagonisti i boschi e le creature che popolano le foreste di tutto il mondo: dal Giappone all'America, passando per la nostra Italia, l'Irlanda, la Norvegia, la Russia. Prendete una lanterna e addentriamoci insieme tra i rami oscuri, per scavare in profondità nel terreno e portare alla luce tutti i misteri che i boschi nascondono. Ascoltate con attenzione e sentirete le storie che le foglie sussurrano al vento: alberi sacri, driadi, fiabe antiche, volpi, lupi mannari, folletti, creature antropomorfe, streghe e demoni vi aspettano.
É stata una lettura incredibilmente lunga e sofferta. Dico incredibilmente perché da appassionata di folklore mi aspettavo una lettura piacevole. Il libro è pieno di errori di varia natura (battitura, grammaticali, stilistici...). Le parti descrittive sono anche piacevoli da leggere ma tutta la restante parte dei racconti sono veramente faticosi! I dialoghi a volte sono fin troppo contemporanei, con espressioni che avrei evitato. Mi dispiace perché poteva essere un buonissimo prodotto. Unica lode per BlackBanshee e alle sue stupende illustrazioni!
Da appassionato di mitologia e folklore mi aspettavo tanto, ma purtroppo di questo libro si salvano solo le illustrazioni che sono veramente spettacolari.
Di storie ce ne sono tante, questo si, ma spesso la qualità è meglio della quantità: rispetto a quelle che già conoscevo posso dire che sono stati inseriti vari elementi che boh, secondo me non c’entrano nulla; su quelle che non conoscevo chiaramente non posso giudicare la genuinità, ma la noia si.
Purtroppo la scrittura è molto prolissa e per niente coinvolgente, il linguaggio è veramente piatto. Un peccato, perché poteva essere veramente un buon prodotto.
+ Prosa dei capitoli descrittivi + Illustrazioni e impaginazione fenomenali + Buona varietà nella scelta di racconti e materiale + Curiosità a pié pagina + Cura dell'edizione
- Prosa nei racconti: gli adattamenti sembrano semplicistici, i dialoghi di scarsa qualità, rischiano di banalizzare le storie originali
I misteri del folkrore non è un libro, è una coccola dolce. 🤎
Nell'istante in cui i miei occhi hanno posato lo sguardo su questa edizione ho capito che doveva venire via con me. È stato amore a prima vista. La copertina, con la sua illustrazione è una manna per gli occhi, una delle più belle a mio avviso. Sfogliando poi le pagine, ci si perde in così tante altre illustrazioni magnifiche da perderne il conto. La cura grafica di questo libro, ma in generale di tutti libri della casa editrice, vale da sola 5 stelle.
L'argomento è sicuramente nelle mie corde, creature mistiche e miti sono sempre stati un mio punto debole e la possibilità di avere una sorta di "enciclopedia" su di loro, ha fatto impazzire di gioia il bambino che è in me (e non solo). Le pagine raccontano le storie di più disparate, alcune che purtroppo nel tempo rischiano persino di essere dimenticate. La parte che ho preferito, sorprendentemente, è stata la prima, quella riguardante gli alberi. Ammetto che non nutrivo forti speranze inizialmente, perché gli alberi dovrebbero essere presenti in un libro come questo? Ma gli alberi sono proprio la base, i custodi e contemporaneamente i protagonisti di tutte le storie. Terminata questa parte, la prima cosa che ho fatto è stata quella di correre dai miei amici e dire loro: "per me tu sei quest'albero, perché..." Che dire, si fa anche bella figura nelle conversazioni casuali ✨
La scrittura dell'autore è fantastica, travolgente. Spesso dovevo interrompere la lettura per cercare su internet uno specifico albero, preso dalla curiosità di tutti quei dettagli, oppure salvare termini a me nuovi. Se proprio devo trovare un aspetto negativo all'edizione, è quella dei refusi che sono presenti. È una cosa assolutamente normale in un testo, ma per un'edizione così bella, così dettagliata, così superlativa, è un vero peccato distogliere l'attenzione per i troppi refusi nascosti tra le righe. Il mio testo risale a Febbraio del 2023, non so se in quasi due anni ci siano state delle modifiche ma io lo spero davvero molto. Perché si tratta di un pezzo che merita di essere nella libreria di tutti i lettori, anzi esposto come una vera e propria opera d'arte.
so e ni. l’idea di base (raccontare i miti del folklore dei boschi unendo elementi più didascalici a parti più romanzate) è molto carina, ma la sua riuscita un po’ meno. partendo dalle cose positive dirò che il testo contiene una vasta selezione di storie e figure prese da mitologie varie (nordica, giapponese, greca,…) e che per certi versi è stato interessante scoprire le storie di alcune creature che ancora non conoscevo. la mia cosa preferita? le illustrazioni! Blackbanshee ha un talento eccezione e per i 19€ del libro le illustrazioni sono davvero bellissime. (Ho citato il prezzo perché per essere in libro illustrato a colori e posto nelle mani di un’artista così brava il costo non mi sembra eccessivo). dall’altra parte però non ho apprezzato particolarmente la scrittura: ci sono molto errori e le parti didascaliche sono veramente poco accattivanti. la cosa che mi ha infastidita di più è che la parte più narrativa e romanzata è scritta con lo stesso tono di quella divulgativa, rendendola incapace di intrattenere chi legge!
ne è valsa la pena? no per il contenuto scritto, ma si per le illustrazioni!
Prima di iniziare questo libro ho fatto un piccolo giro tra i commenti degli altri utenti che, inutile negarlo, mi hanno un po' spaventata: per me il modo in cui si racconta una storia è più importante dei fatti narrati e qui ogni recensione metteva in luce refusi e difetti. Quindi iniziamo a parlare dell'elefante, o della Banshee, nella stanza: questo libro ha bisogno di un po' più di amore tra le sue righe. È vero, è un bestiario, una raccolta di storie e personaggi e non un racconto di senso compiuto, ma comunque quel tono a volte troppo didascalico stona da morire con la bellezza delle illustrazioni che, da sole, reggono l'effettiva persistenza in collezione del volume.
~Quale sia la loro origine, in ogni caso, non sottovalutate mai l'importanza delle storia, poiché contengono il cuore e l'anima dell'umanità stessa, e solo grazie a esse possiamo ricongiungerci al nostro passato, e forse scoprire anche qualcosa sul nostro futuro~
Un libro interessante e coinvolgente, che illustra molto bene alcune creature del folklore e alcune loro storie e miti. Per non parlare delle illustra di Blackbanshee che sono favolose e rendono il tutto il più interessante e immersivo. Ho scoperto tanti nuovi miti e creature che non vedo l'ora di approfondire anche in solitaria.
Come sempre Folklore non si smentisce mai e anzi, devo dire che questa seconda edizione è ancora più bella e accurata della precedente.
Disegni spettacolari, raccolta curata tanto nel contenuto quanto nella forma. I racconti narrati e le curiosità sulle creature mitologiche e fantastiche abbracciano varie culture, rendendo questa raccolta un piccolo gioiellino indispensabile nelle librerie degli amanti del genere.
Fantastiche illustrazioni, adatto per chi è interessato dal mondo folkloristico ma non ha mai approfondito - per chi invece non è nuovo all'argomento, non offre molto, purtroppo. Alcuni errori pesanti a livello storico mi hanno portata ad essere molto critica e severa nel mio giudizio. Insomma, se volete una lettura leggera accompagnata da un tripudio di colori e immagini, siete nel posto giusto.
Ho comprato questo libro al Salone di Torino, attratta dalle illustrazioni di Blackbanshee e, in generale, dall'idea di poter leggere fiabe e miti sconosciuti. Illeggibile. Non so come altro definire questa cosa che ho tra le mani. é stata un'agonia leggerlo fino alla fine e l'ho fatto, essenzialmente, perché mi pesava mollare un libro che avevo pagato quasi 20 euro. I testi non sono stati minimamente editati e sono pieni zeppi di errori. Errori di battitura (vhichinghi), uso errato dei verbi (nel box dedicato al wolfhound "Nel medioevo il wolfhound venne sempre più associato alla nobiltà, tanto che la legge arrivò a proibire l'allevamento di questi animali alla gente comune, PRECLUDENDOLO ai soli nobili/ nella storia Per Gynt, tacette al posto di tacque, una forma che ha usato Dante un paio di volte nella Commedia e basta), ortografia non pervenuta (virgole tra soggetto e verbo e la loro assenza prima di gerundi e particelle che invece le richiedono, tipo prima di mentre), doppi spazi, spazi mancanti, refusi di vario ordine e grado. Praticamente c'è qualcosa che non va a ogni pagina. L'autore, poi, si vede che è al suo esordio e che non sa scrivere narrativa. Nella premessa del libro, viene detto che le fiabe verranno romanzate. Non so quale fosse l'intento di Silvestre, ma inserire qualche battuta qua e là non è sufficiente. Quello che ne viene fuori è un testo scialbo, pieno di avverbi inutili (Nella Bestia di Cusago in tre paragrafi ce ne sono sette) più simile a una pagina di Wikipedia che a un racconto. I dialoghi, poi, sono al limite del ridicolo, non caratterizzano i personaggi e sono infarciti di espressioni/verbi/modi di dire del parlato presente che a lungo andare diventano pesanti e respingenti e, in alcuni casi, parodistici (quando la Kitsune parla al Tanuki, chiamandolo "Tanuki-san" mi sono chiesta se l'autore si fosse quantomeno letto la pagina di Wikipedia sull'onomastica giapponese e le possibili traduzioni per l'italiano.) Non mi aspettavo un libro perfetto. Nessuno lo è. Ma "I misteri del folklore" non è stato neanche riletto. E se lo è stato, allora, mi spiace dirlo, ma la persona che si è occupata dell'editing e della correzione di bozze non ha fatto il suo lavoro o non era qualificata per farlo. Probabilmente, come libro illustrato, senza le fiabe "romanzate" e solo con le pagine didascaliche, sarebbe stato un bel prodotto.