Nel gennaio 1929, il filosofo austriaco tornava a Cambridge dopo piú di quindici anni di assenza, e maturava la decisione di risiedervi per un certo periodo e riprendere così il lavoro filosofico interrotto dopo la pubblicazione del Tractatus logico-philosophicus, nel 1921. Iniziava in questo modo una serie di riflessioni sulla filosofia del linguaggio e sui fondamenti della matematica che nelle sue intenzioni avrebbero in seguito dovuto trovare forma di libro. Ne risultò un dattiloscritto - noto agli studiosi con il titolo convenzionale di «The Big Typescript» - su cui Wittgenstein cominciò un parziale lavoro di revisione, operando tagli, apportando correzioni e inserendo aggiunte. Di questi rifacimenti tiene conto l'edizione Einaudi, che offre al lettore la possibilità di entrare nel «laboratorio Wittgenstein». Collocato cronologicamente fra gli altri due capolavori wittgensteiniani, «The Big Typescript» completa un trittico che testimonia la profonda continuità del pensiero del filosofo e l'applicazione di un metodo di analisi unico nel suo genere.
Ludwig Josef Johann Wittgenstein (Ph.D., Trinity College, Cambridge University, 1929) was an Austrian-British philosopher who worked primarily in logic, the philosophy of mathematics, the philosophy of mind, and the philosophy of language.
Described by Bertrand Russell as "the most perfect example I have ever known of genius as traditionally conceived, passionate, profound, intense, and dominating", he helped inspire two of the twentieth century's principal philosophical movements: the Vienna Circle and Oxford ordinary language philosophy. According to an end of the century poll, professional philosophers in Canada and the U.S. rank both his Tractatus Logico-Philosophicus and Philosophical Investigations among the top five most important books in twentieth-century philosophy, the latter standing out as "...the one crossover masterpiece in twentieth-century philosophy, appealing across diverse specializations and philosophical orientations". Wittgenstein's influence has been felt in nearly every field of the humanities and social sciences, yet there are widely diverging interpretations of his thought.