‘Ricordami di me’ è un romanzo molto sentito, in cui oltre a Sophie troverà molto spazio l’agente speciale Kieran Heizmann. Chi segue i lavori di Carmen Weiz ha già avuto modo di conoscere entrambi in altri suoi romanzi, il modo in cui si sono incont‘Ricordami di me’ è un romanzo molto sentito, in cui oltre a Sophie troverà molto spazio l’agente speciale Kieran Heizmann. Chi segue i lavori di Carmen Weiz ha già avuto modo di conoscere entrambi in altri suoi romanzi, il modo in cui si sono incontrati, o per meglio dire scontrati, e di come lui sia riuscito a fare breccia nel cuore di lei, nonostante Sophie stessa non volesse crederci. ‘Ricordami di me’, tuttavia, può essere letto anche singolarmente perché è un tuffo nella coscienza dei due protagonisti, dopo che una minaccia venuta dal passato ha rischiato di tenersi Sophie tutta per sé. Prima di entrare nel dettaglio della recensione, voglio però ricordarvi che il romanzo fa parte della serie Swiss Legends, i cui titoli sono ‘Unique – la bellezza del male’, ‘La vode dell’innocenza’, ‘Adrenalina’, ‘Anonyma’ e i due spinoff ‘Ricordami di me’ e ‘Ricordami di dimenticare’, titolo che potrebbe essere provvisorio dato che la storia uscirà solo nell’inverno 2024.
E ora è arrivato il momento di entrare nel dettaglio del mio pensiero: editare questo libro è stato come vivere un’escalation di emozioni. Il personaggio di Sophie, con le sue particolarità, il suo riuscire ad allontanarsi da se stessa per indossare i panni di un numero infinito di alias per le sue missioni, il suo essere caparbia, strafottente, ma capace di grandi cose, mi è entrato dentro fin da subito. Carmen ha davvero studiato, dato il massimo per entrare nella sua mente e poi presentarla a noi lettori.
Sophie ha subito un trauma molto importante, uno schianto che le ha causato un malessere che si è infilato nel profondo e che ha portato con lei in tutti i libri in cui l’abbiamo vista come protagonista. Questa sofferenza l’ha plagiata e le ha fatto prendere diverse decisioni, alcune giuste, altre un po’ meno. Il provare sentimenti dopo tanto tempo, poi, la renderà ancora più vulnerabile e questo le farà prendere una delle decisioni più terribili di tutta la sua carriera da agente. Così si conclude ‘Anonyma’, il libro che cronologicamente parlando precede questo della Swiss Legends, e che vede Sophie scomparire e riapparire in ‘Ricordami di me’.
Le emozioni provate mentre leggevo i capitoli per la prima volta sono state così intense da protrarsi anche per la seconda e terza lettura. Ogni riga è stato un tuffo tormento di Sophie e di Kieran, e di tutti quei personaggi secondari che mi sono entrati ormai nel cuore, come Timo e Sarah per citarne un paio. Sono stata felice di leggere ancora di tutti loro, non sono pronta a dirgli addio e credo che non lo sarò mai, e penso che oguno di loro si meriti uno spin-off per condividere con noi lettori la vita che si sono scelti. La sorpresa, lo sdegno per quegli antagonisti che butterei fuori da ogni storia, ma che non si può o la storia non esisterebbe, l’amore per Sophie e Kieran e il sentimento che ho visto sbocciare e crescere come un vulcano. Il pianto per aver letto le ultime pagine, per avergli dovuto dire per il momento un ‘arrivederci’ e la commozione di gioia, di sorpresa, di speranza per ciò che Carmen ha scelto per lei, per quella scena in cui Sophie, fiera di sè, cammina in mezzo a tanti e fa dire a tutti noi ‘possiamo farcela! La vita è qui, la vita è ora!’...more
Uno dei punti fondamentali della scrittura di Carmen, punto che amo alla follia, è quello di creare dei personaggi che hanno il potere di uscire dalle pagine ed essere reali. Prendiamo Sven ad esempio, lui è il protagonista di 'Twice - Doppio Gioco' Uno dei punti fondamentali della scrittura di Carmen, punto che amo alla follia, è quello di creare dei personaggi che hanno il potere di uscire dalle pagine ed essere reali. Prendiamo Sven ad esempio, lui è il protagonista di 'Twice - Doppio Gioco' e le sue caratteristiche, parlo dei suoi pregi, difetti, ricordi che lo hanno reso tale, le decisioni prese, i capitomboli, le riprese, rendono Sven una persona in carne ed ossa. Proprio questo rende la lettura un tuffo nella vita dei protagonisti, rendendo possibile una forte immedesimazione da parte di noi lettori. Il ragionamento vale per ogni personaggio, quindi anche per Teresa, per William e addirittura per l'antagonista della storia, senza dimenticarci dei colpi di scena che ti fanno credere di aver capito la trama, capito il colpevole, lo srotolamento della trama, ma poi ti fa rimanere con il fiato sospeso per la grande sorpresa. È magnifico scoprire con i personaggi ciò che la mente dell'autrice ha in serbo per noi, passo dopo passo si entra nell'indagine e a volte si vorrebbe scappare lontano, altre approfondire il caso, perché non tutto ciò che si vede è come appare!
Altra caratteristiche che rende stupendo questo romanzo è il contorno alla storia, infatti la vicenda principale viene contornata da episodi che ci presentano i personaggi, la loro vita, e per chi ha letto gli altri libri della seria, ci sarà una grande sorpresa: troverà, per così dire, degli indizi o degli 'offtopics' (anche se ovviamente di poche righe) su quei personaggi che abbiamo già incontrato e amato. Un esempio? La famiglia Engel e alcuni dei ragazzi adottati, alcuni di questi li incontreremo, inoltre, qui per la prima volta e poi saranno nei prossimi libri: sinceramente non vedo l'ora di conoscerli tutti!
Tornando a 'Twice', posso dirvi che lo stile e il metodo scrittura di Carmen rendono la lettura scorrevole e le descrizioni rendono possibile immaginarsi ogni scena, emozione e sensazione. 'Twice' è un thriller che mi ha tenuto con il fiato sospeso, dove vengono affrontate tematiche molto importanti e profonde, come il non avere una famiglia, l'adozione, un amore corrotto e malato, una via d'uscita, il terrore di morire e di non riuscire ad uscire dal baratro della sofferenza.
Perché l'amore può far volare, ma anche cadere a terra. Perché l'amore può essere leggero come una piuma, ma anche pesante come un cuore di pietra. Perché il doppio gioco può essere l'unica faccia che possiamo mostrare. Perché il doppio gioco è il solo modo per i due di incontrarsi e salvarsi.