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Titoli "cloni"
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Probabilmente C, anche se non sono in grado di cogliere il riferimento al personaggio :-)
Dovreste leggere il blog della Lettrice rampante: http://lalettricerampante.blogspot.it
C'è una rubrica che si chiama "due titoli un solo libro" che analizza proprio questi titoli cambiati radicalmente nella traduzione italiana e, spesso, resi tutti simili a un preciso "modello" (che spesso è "nome-aggettivo-compl di specificazione", tipo "Il sapore malinconico della pioggia", "L'odore dolce del sorriso", ecc)
Dovreste leggere il blog della Lettrice rampante: http://lalettricerampante.blogspot.it
C'è una rubrica che si chiama "due titoli un solo libro" che analizza proprio questi titoli cambiati radicalmente nella traduzione italiana e, spesso, resi tutti simili a un preciso "modello" (che spesso è "nome-aggettivo-compl di specificazione", tipo "Il sapore malinconico della pioggia", "L'odore dolce del sorriso", ecc)
Moloch wrote: "Probabilmente C, anche se non sono in grado di cogliere il riferimento al personaggio :-)
Dovreste leggere il blog della Lettrice rampante: http://lalettricerampante.blogspot.it
C'è una rubrica ch..."
La seguo già! ;)
L'ultimo che ha postato è quello che ha fatto venire a me l'embolo, sono io la Laura incazzosa xDDd
Dovreste leggere il blog della Lettrice rampante: http://lalettricerampante.blogspot.it
C'è una rubrica ch..."
La seguo già! ;)
L'ultimo che ha postato è quello che ha fatto venire a me l'embolo, sono io la Laura incazzosa xDDd
Tra B e C, dipende da come mi sono svegliata quel giorno.
Tra l'altro trovo particolarmente divertente questo post, perché si aggancia all'articolo de Il Lercio che ho trovato stamattina sulla mia bacheca FB: Maxi-multa all’Italia per le traduzioni alla cazzo dei titoli dei film
http://www.lercio.it/maxi-multa-allit...
Mi sono anche io chiesta spesso cosa spinga una casa editrice a stravolgere un titolo traducendolo. La tua riflessione potrebbe avere un richiamo economico: Leggere Lolita a Teheran ha venduto, e a un certo punto mi sono trovata a vedere quasi ovunque titoli tipo "fare una certa cosa a Teheran". Però come lettrice mi sento offesa: possibile che pensino che siamo così pecoroni? O così superficiali da non dare nemmeno un'occhiata alla sinossi prima di comprare?
Tra l'altro trovo particolarmente divertente questo post, perché si aggancia all'articolo de Il Lercio che ho trovato stamattina sulla mia bacheca FB: Maxi-multa all’Italia per le traduzioni alla cazzo dei titoli dei film
http://www.lercio.it/maxi-multa-allit...
Mi sono anche io chiesta spesso cosa spinga una casa editrice a stravolgere un titolo traducendolo. La tua riflessione potrebbe avere un richiamo economico: Leggere Lolita a Teheran ha venduto, e a un certo punto mi sono trovata a vedere quasi ovunque titoli tipo "fare una certa cosa a Teheran". Però come lettrice mi sento offesa: possibile che pensino che siamo così pecoroni? O così superficiali da non dare nemmeno un'occhiata alla sinossi prima di comprare?

Cambiare un titolo è già brutto, stravolgerlo ad uso marketing è orripilante.
Io mi chiedevo appunto se è possibile che i lettori non abbastanza smaliziati da non arrabbiarsi per queste cose siano così tanti da giustificare queste scelte di marketing a oltranza. Specie in confronto a tutti quelli che come me davanti a queste cose magari scelgono di snobbare un titolo clonato. A quanto pare i forti lettori sono sempre di meno, in Italia... Non lo capisco proprio.

Le librerie moderne ormai vendono di tutto e certe scelte fanno si che anche chi è entrato per comprare una tazza o una scatola attratto da un titolo accattivante magari si porta fuori pure il libro (sperimentato su certe colleghe): a volte non tutti i mali vengono per nuocere :)
Rowizyx wrote: "Io mi chiedevo appunto se è possibile che i lettori non abbastanza smaliziati da non arrabbiarsi per queste cose siano così tanti da giustificare queste scelte di marketing a oltranza. Specie in co..."
Secondo l'ultimo rapporto istat i forti lettori sono quelli che leggono un libro al mese. http://www.istat.it/it/archivio/145294
Ogni tanto mi chiedo anche chi vadano a intervistare. Ma perché non chiedono mai a me, così gli stampo lo scaffale dei Read?
Seconda domanda: ma quindi noi su questo sito, che ci poniamo come obiettivo più di 12 volumi l'anno, siamo tutti anomalie?
Intanto se non sai cosa leggere è uscita questa collana nuova :D
http://fascettanera.blogspot.com/2014...
Secondo l'ultimo rapporto istat i forti lettori sono quelli che leggono un libro al mese. http://www.istat.it/it/archivio/145294
Ogni tanto mi chiedo anche chi vadano a intervistare. Ma perché non chiedono mai a me, così gli stampo lo scaffale dei Read?
Seconda domanda: ma quindi noi su questo sito, che ci poniamo come obiettivo più di 12 volumi l'anno, siamo tutti anomalie?
Intanto se non sai cosa leggere è uscita questa collana nuova :D
http://fascettanera.blogspot.com/2014...
Anche quello... Se è "forte" chi legge un libro al mese, noi che siamo? Adamantini? E che percentuale rappresentiamo di quel 14%?
Un'altra "piaga" sono le copertine clone: ad es. ho letto da qualche parte che dopo che uscì "La solitudine dei numeri primi" è iniziata l'invasione delle copertine con le ragazze che ti guardano con l'aria vagamente smorta e vacua...
Perché i libri "rosa" o comunque impiantati su una storia romantica della Garzanti? Con la ragazza di spalle un po' sfocata?

Il discorso copertine è vero anche quello è riguarda tanti generi diversi e nuovamente mi chiedo perché fanno certe copertine senza senso/uguali che quasi era meglio l'originale. Però credo che il problema riguardi solo alcune Case editrici che lo fanno quasi di mestiere mentre altre fanno un buon lavoro

ma noi siamo da casa di cura o rehab center :)

Concordo con quanto detto dagli altri, per certi versi il marketing è una brutta cosa, forse lo fanno per attrarre i lettori meno accaniti...
Ho notato ad esempio che ormai anche se il libro non è un chick lit si tenda a dargli titoli che richiamino il genere, contro cui non ho niente sia chiaro, anzi lo leggo anche volentieri.
Perché deve essere tutto standardizzato? Due dei tanti esempi che mi vengono in mente sono "Gone girl", uscito in Italia con titolo e copertina da chick lit, e "Soldier Dog" che ho molto apprezzato ma che qui si è sentita la necessità di presentarlo al pubblico col titolo "Per te qualsiasi cosa". L'unica cosa che rimane da dire è "ma perché??"

in ogni caso non compro il libro neanche sotto tortura.
già che ci siamo, vogliamo fare un elenco dei fastidiosissimi titoli con bambini che fanno/non fanno qualcosa (sognano la fine del mondo, salvano/rubano libri, leggono il corano, corrono nel vento, sanno troppo, etc)?

Purtroppo si tende a seguire un filone di titoli, senza tener fede al titolo originale, e cercando solo di cavalcare le mode. Apprezzerei titoli più fedeli agli originali.
Books mentioned in this topic
Leggere Lolita a Teheran (other topics)The Pearl That Broke Its Shell (other topics)
Siete in libreria e notate un libro che per titolo e copertina ricorda palesemente un altro libro più famoso, quando in lingua originale almeno il titolo era completamente diverso. Come reagite?
A) Jane Bennet: eh, in fondo forse senza questa trovata non avrei notato il libro e me lo sarei perso. Sicuramente la scelta del packaging non è stata fatta in malafede e ho trovato un romanzo interessante da aggiungere alla mia collezione! :3
B) Elizabeth Bennet: mi prendono in giro? Credono che non mi renda conto del richiamo smaccato a quell'altro libro? Tra l'altro sarebbe interessante, attuale e avvincente lo stesso, che bisogno c'era?
C) Mary Bennet: Avrei anche comprato questo libro, ma il tentativo di camuffarlo e renderlo simile a un altro mi indispone al punto che posso farne a meno.
D) Kitty Bennet: Ooooooooh, sembra quel romanzo che ho già letto e mi è piaciuto! Sicuramente mi piacerà anche questo, lo compro!
E) Lydia Bennet: Ah sì, richiama un libro famoso? E quale? Tanto non m'interessa, sono entrata qui per un motivo completamente diverso dai libri!