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Ognuno muore solo
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GdL Narrativa Dicembre 2018: Ognuno muore solo di Hans Fallada - Commenti e discussione
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Sono a poco meno di metà, devo iniziare il 28° capitolo ella seconda parte, ed è molto interessante. Confesso di avere un certo interesse per la letteratura della seconda guerra mondiale e per le storie di persone comuni che resistono come possono ai regimi. Per oraa il racconto è particolarmente e piacevolmente lento. Lo shock iniziale diventa un dolore sordo e trattenuto, molto dignitoso. Le figure femminili, specie le donne più anziane, sono forti, mentre gli uomini appaiono spesso miseri e pronti a vendersi per i loro vizi.
Per ora ci leggo di gente normale che tenta di andare avanti in una Berlino bombardata subito dopo la presa di Parigi. L'entusiasmo per la capitolazione dei francesi è lontana e i protagonisti ne sono abbastanza indifferenti, più preoccupati a sbarcare il lunario che a pensare alla guerra.
Abbiamo avuto il primo assaggio della crudeltà delle SS abbastanza presto nel racconto. La gestapo è una presenza costante che influenza il comportamento delle persone anche quando non è presente.
Ovviamente mi aspetto che tutte queste vite si incontrino prima o poi, ed in parte ne ho già avuto conferma.
Per ora ci leggo di gente normale che tenta di andare avanti in una Berlino bombardata subito dopo la presa di Parigi. L'entusiasmo per la capitolazione dei francesi è lontana e i protagonisti ne sono abbastanza indifferenti, più preoccupati a sbarcare il lunario che a pensare alla guerra.
Abbiamo avuto il primo assaggio della crudeltà delle SS abbastanza presto nel racconto. La gestapo è una presenza costante che influenza il comportamento delle persone anche quando non è presente.
Ovviamente mi aspetto che tutte queste vite si incontrino prima o poi, ed in parte ne ho già avuto conferma.
Io sono rimasta sconvolta nel leggere (nella Postfazione) che il romanzo è stato scritto in poco più di 20 giorni. 20 giorni! Sì, ho notato qua e là qualche scollamento che può essere dovuto alla fretta, ma nel complesso è un libro bellissimo. In 20 giorni. Un momento di ispirazione veramente notevole.

L'impressione che mi è rimasta è quella di un senso diffuso di paura e di perdita di umanità, forse pesantemente correlate tra loro.
Non voglio anticipare nulla a chi lo deve ancora finire, ma per me (view spoiler) .
Giudizio sicuramente positivo, aspetto qualche giorno per il commento e le stelle.

Ce l'ho in wishlist da un bel po', solo che in biblioteca qui da me non lo trovo e volevo evitare di comprare altri libri per questo mese, ma mi sa che alla fine mi tocca... :)


Come mai solo così pochi commenti fin qui? Peccato che non ci sia più discussione.
Marina (Sonnenbarke) wrote: "L'ho iniziato oggi, ma ho letto solo poche pagine. Lo sto leggendo in lingua originale.
Come mai solo così pochi commenti fin qui? Peccato che non ci sia più discussione."
Vero, peccato.
È pur vero che io non ho ancora iniziato... ormai credo che non ce la farò per dicembre, a meno di mettere in pausa il duo Quijote/Sancho.
Come mai solo così pochi commenti fin qui? Peccato che non ci sia più discussione."
Vero, peccato.
È pur vero che io non ho ancora iniziato... ormai credo che non ce la farò per dicembre, a meno di mettere in pausa il duo Quijote/Sancho.


Per chi non l'ha ancora iniziato o è all'inizio consiglio comunque di leggerlo anche se termina il mese del gdl.

Non sono d'accordo con alcune recensioni (non in questo gruppo, ma comunque qui su Goodreads) che dicono che l'autore scrive male. L'ho letto in lingua originale e l'ho trovato molto ben scritto, forse è un problema di traduzione. Probabilmente Fallada non era da premio Nobel (infatti non lo è stato), ma a me il suo modo di scrivere è piaciuto.
Il libro è bellissimo secondo me, le parti finali sono le migliori, molto angoscianti. A tratti un po' didascalico, ma ci sta, considerando che il libro è stato scritto pochissimo dopo la fine della guerra e che l'autore voleva far capire bene le sue idee a proposito della (non)-resistenza tedesca e della paura dilagante in Germania.
Peccato non ci sia stata praticamente discussione, comunque non posso che essere d'accordo con Paola al messaggio qui sopra e suggerire di leggerlo comunque anche se il GdL è ormai terminato.

Sono a poco meno di metà e per ora lo trovo.... sorprendente.
Nel senso che io ho letto molte opere su questo periodo storico, ma sempre dal punto di vista dei perseguitati; non avevo mai considerato il punto di vista della gente comune, di chi non era nazista, ebreo o politicamente impegnato.
Non sono ancora riuscita a capire bene dove voglia andare a parare, però mi pare un'opera di valore.
Vengo dall'altro mattone ambientato nella WWII (Vita e destino del GdXL in corso) e in teoria distaccarmi dal tema e dalle ambientazioni sarebbe una buona idea, invece ho deciso che mi fiondo qui, con un ritardo imperdonabile.

Profondo, mai retorico, che non fa sconti a nessuno.
L'ultima parte in particolare è meravigliosa.

Finalmente ho finito. 5*, naturalmente, non potevo esimermi, questo libro è di una potenza allucinante. È stato impegnativo, come dite voi, non perché difficile o chissà che, ma perché trasparente e del tutto irriguardoso nei confronti di tutti: HF ha scritto con una sfacciataggine incredibile, che fino agli ultimi capitoli sembrava solo cronaca, e alla fine BOOM! I personaggi sono tutti indimenticabili, ma l'ultimo capitolo... sigh!, l'ultimo capitolo mi ha fatto singhiozzare, lacrimoni a non finire.
In lettura per dicembre abbiamo Ognuno muore solo di Hans Fallada, proposto da Nazzarena.
Buona lettura!