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Sfide di lunga durata
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Le storie più amate
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Patty_pat
(new)
Apr 26, 2018 12:37PM
Io ho tante altre case editrici, ma che sfortuna!!! :)
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Ho finito Il fantasma di Canterville e altri racconti. La mia edizione è Oscar Mondadori, 2001
Raccolta davvero ben fatta. Il racconto che da il titolo all'opera mi ha divertita e incantata. Sarà la maestria indubbia di Oscar Wilde (ché mica parliamo di scrittorucoli) o sarà che il gotico è sapientemente mescolato a quella punta di umorismo inglese sottile e non immediato che resta sul palato e si fa persistente.
Compongono l'opera altri 3 raccontini che non fanno da sfondo all'opera. Anzi, la arricchiscono. E la ciliegina sulla torta è il contributo di Borges che completa, descrive e racchiude la raccolta.
L'edizione Mondadori nella Collana Oscar è sempre pregevole. Carine le copertine scelte, peccato solo per quei caratteri tanto piccoli. Apprezzo la lingua originale a fronte e apprezzo moltissimo le introduzioni e gli "scritti" di altri prestigiosi autori. Non ci son storie, anche stavolta la Mondadori si assicura un meritato 8
Raccolta davvero ben fatta. Il racconto che da il titolo all'opera mi ha divertita e incantata. Sarà la maestria indubbia di Oscar Wilde (ché mica parliamo di scrittorucoli) o sarà che il gotico è sapientemente mescolato a quella punta di umorismo inglese sottile e non immediato che resta sul palato e si fa persistente.
Compongono l'opera altri 3 raccontini che non fanno da sfondo all'opera. Anzi, la arricchiscono. E la ciliegina sulla torta è il contributo di Borges che completa, descrive e racchiude la raccolta.
L'edizione Mondadori nella Collana Oscar è sempre pregevole. Carine le copertine scelte, peccato solo per quei caratteri tanto piccoli. Apprezzo la lingua originale a fronte e apprezzo moltissimo le introduzioni e gli "scritti" di altri prestigiosi autori. Non ci son storie, anche stavolta la Mondadori si assicura un meritato 8
Questo mese ho letto:Per la Mondadori C'è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie.
La trama mi è piaciuta molto di più degli altri libri che ho letto con protagonista Miss Marple, anche se in questo caso la tenera vecchietta fa un po' da comparsa o rimane un po' defilata.
Voto: 7
E per Adelphi ho letto Il ballo di Irène Némirovsky.
Un piccolo capolavoro di crudeltà, vendetta e di "complessi di Elettra" vari ed eventuali. Voto: 8,5.
finito per la Mondadori La zona morta di Stephen King Voto: 7,5
Johnny Smith è un insegnante del Maine, nel pieno della giovinezza e del vigore fisico e mentale, quando un incidente automobilistico lo induce ad uno stato di coma profondo che perdura per ben 5 anni.
Il risveglio di Johnny è improvviso e traumatico; il giovane si rende conto di aver perso (forse) gli anni migliori della propria vita, oltre ad una fidanzata che amava teneramente e sinceramente. Lo shock peggiore è, comunque, una nuova scoperta: Johnny, toccando la gente, riesce a provare delle sensazioni, ad intuire qualcosa del loro passato e del loro futuro.
La notizia si sparge, i giornalisti impazzano attorno all'ospedale, Johnny è sopraffatto dalla notorietà e si rifugia nella casa paterna. Intanto deve rinunciare al lavoro di insegnante e ritrovare un nuovo equilibrio. Si trasferisce, quindi, nel New Hampshire e lavora come precettore di un ragazzo con difficoltà di lettura. E purtroppo si imbatte nella stramba, ma pericolosa figura, di un uomo in piena ascesa politica.
Quando salva il giovane dopo una delle sue previsioni, Johnny è costretto a ricominciare, ma la figura dell'uomo politico incombe sul suo destino...
Ottimo libro che tratta ancora tematiche care a King, come l'estremismo religioso e i poteri paranormali. La giusta tensione permette al lettore di restare interessato alla vicenda e di affezionarsi al protagonista, che deve abituarsi a vivere da alieno in mezzo ai "normali".
Ho finito per la casa editrice Garzanti La luce sugli oceani di M. L. StedmanUn bel romanzo scritto apposta per far scendere qualche lacrimuccia e diventare un best seller, tanto che hanno fatto il film in due nanosecondi! :P
In ogni caso una storia "pesante" per le tematiche ma con una scrittura leggera che tutto sommato mi è piaciuta.
Voto 7
finito il mio primo Adelphi: La pazzia di re Giorgio di Alan Bennett Voto: 5Questo breve testo teatrale affronta il tema della "pazzia" del sovrano inglese Giorgio III di Hannover.
A quanto pare, studi recenti hanno dimostrato che i segni di squilibrio fossero sintomi della porfiria e non di una malattia mentale, come si è creduto per secoli.
Il testo ha il merito di porre l'attenzione su questa figura storica, incuriosendo il lettore che, inevitabilmente, è indotto ad una ricerca storica più approfondita. Per il resto, seppur gradevole la lettura e divertenti certi passaggi, non sono riuscita ad apprezzarlo granché!
Altri due aggiornamenti:Sirene per Einaudi: si prende un bell'8 perché pur non amando io i distopici questo l'ho trovato convincente, coerente e graffiante.
La luce sugli oceani per la Garzanti: arrivo io ad abbassare la media voto con un 4.
È un libro che ha delle pretese, ecco perché sono così severa. Non le avesse avute poteva strappare quasi la sufficienza, ma siccome vorrebbe commuovere e far riflettere e invece fa un buco nell'acqua risultando solo un polpettone, si becca l'insufficienza grave
Per la Mondadori Angeli e Demoni di Dan Brown: colpi di scena, Langdon figo pazzesco, intelligentissimo, sempre perfetto, ambientazione super bella...che balle la prima parte e la storia di (view spoiler). A parte gli eccessi comunque una lettura scorrevole. Dan Brown sopravvalutato ma ottimo come compagnia nei momenti di ozio e di spegnimento del cervello dalla vita quotidiana!
Voto 7
Per Adelphi Yoshe Kalb di Israel Singer. Un ottimo libro per scoprire di più la cultura per me molto lontana e misteriosa degli ebrei chassidici. Le prime due parti molto coinvolgenti e anche angoscianti in alcuni punti (le varie regole da rispettare, la condizione della donna ma anche il potere, l'ipocrisia e il poco onore dietro alcuni "potenti")...l'ultima un pò meno accattivante a parte il finale...mi è piaciuto molto!
Per Mondadori Fahrenheit 451 di Ray BradburyRilettura a seguito della visione del film di Truffaut. Libro sempre meraviglioso e inquietante per quante somiglianze ci ho ritrovato con la società di oggi...
Voto 10 anche per la copertina che mi piace davvero un mucchio
Altro Adelphi: La sovrana lettrice voto 9.Delizioso, godibile, brillante. Finalmente! Bennet finora mi aveva deluso assai.
È curioso che prima di questa sfida pensavo di leggere pochissima Adelphi e invece ne leggo parecchia e con grande soddisfazione!
Per la Mondadori ho finito Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle. 4 stelle per il re dell'investigazione e i suoi metodi deduttivi. Rimango sempre sbalordita da ciò che Doyle riusciva ad inventarsi per quanto riguarda sia la trama sia il processo di Holmes per arrivare alla soluzione del mistero. Voto 8...edizione un pò vecchiotta ma bellissima
Per la Garzanti ho letto invece La ghostwriter di Babbo Natale: Un racconto di Natale di Vani Sarca scoppiettante l'inizio poi esagera, voto: 6.5
Io ne ho parecchi da leggere per Corbaccio ma che al momento non riesco ad infilare nelle altre sfide 😢
Ecco il mio libro valido per la casa editrice Einaudi!Signora Ava di Francesco Jovine
L'ho finito già da qualche giorno ma ho lasciato passare del tempo per assimilarlo. Ho impiegato più di un mese per leggerlo: lettura molto lenta, personaggi che non spiccano, non sono banali, ma non hanno alcuna particolarità che li faccia ricordare nel bene o nel male. All'inizio mi ha ricordato il verismo di Verga, uomini e donne rassegnati al loro destino, umili i più poveri e sicuri di poter dominare per sempre gli altri. Ma la vicenda si svolge intorno al 1860 in una regione, il Molise, facente parte dell'impero borbonico; Garibaldi, i re francesi contro i Borboni, re per diritto divino; "il nuovo che avanza" diremmo oggi. Il brigantaggio feroce nel tentativo di difendere lo stato esistente, le notizie spicciole, rade che arrivano dal resto di quella che sarà l'Italia, tutto mentre i contadini si trasformano a volte in soldati, a volte in briganti. E' la storia di una piccola comunità, di poche persone che si trovano in mezzo a dei cambiamenti importanti, di fronte ai quali si sentono minuscoli e tentano di sopravvivere. A me non è piaciuto tanto, nè lo stile, nè il racconto in sè. Peccato, perché mi aspettavo di più. Il mio voto è 6.
Proseguo anche io con Mondadori e L'ultimo giorno di un condannato a morte a cui do un bel 9.
Se dovessi usare una sola parola per descrivere questo romanzo, direi agghiacciante.
Tale è il resoconto/diario dell'ultimo giorno di un condannato a morte volutamente lasciato senza nome perché rappresenta tutti coloro che si trovano nella sua situazione. Hugo accompagna con maestria il lettore alla scoperta delle sue pene, delle sue angosce e delle sue ultime riflessioni.
Agghiacciante, appunto, ma anche grande letteratura al servizio di un tema importante.
Tenete con che i miei voti a Mondadori sono "drogati" perché entrami sono classici che mi sarebbero piaciuti tanto in qualsiasi edizioni li avessi letti. Di solito la narrativa contemporanea pubblicata da questa casa editrice non mi entusiasma molto.
Se dovessi usare una sola parola per descrivere questo romanzo, direi agghiacciante.
Tale è il resoconto/diario dell'ultimo giorno di un condannato a morte volutamente lasciato senza nome perché rappresenta tutti coloro che si trovano nella sua situazione. Hugo accompagna con maestria il lettore alla scoperta delle sue pene, delle sue angosce e delle sue ultime riflessioni.
Agghiacciante, appunto, ma anche grande letteratura al servizio di un tema importante.
Tenete con che i miei voti a Mondadori sono "drogati" perché entrami sono classici che mi sarebbero piaciuti tanto in qualsiasi edizioni li avessi letti. Di solito la narrativa contemporanea pubblicata da questa casa editrice non mi entusiasma molto.
finalmente il primo libro di questa sfida. ho letto Evernight di Claudia Gray edito da Mondadori.
un 6 politico..
due parole qua:https://www.goodreads.com/review/show...
il mio secondo aggiornamento è ancora per Einaudi con il libro di Carofiglio Le tre del mattino a cui mi sento di dare un bel 9.effettivamente è un libro breve, breve si ma intenso. un libro che mi è piaciuto molto nonostante lo sfoggio che Carofiglio è uso fare delle sue conoscenze (e che me lo rende un pochino antipatico) e alcune scontatezze veniali ( tipo l'epilogo della festa marsigliese). mi è piaciuta la storia e per tutto il tempo ho invidiato i due protagonisti che hanno avuto questo dono: conoscersi come si conoscono due persone e non come si conoscono un padre e un figlio. invidia, si
Finito per Einaudi L'amore fatale di Ian McEwanBellissimo libro. Le storie di McEwan partono sempre da un punto molto originale e trattano tematica particolari. Scrittura magistrale.
Voto 10
Dopo aver letto 13 libri eccone uno che posso inserire in questa challenge 😅, sinceramente non pensavo di fare così fatica. Nicolas Eymerich, inquisitore di Valerio Evangelisti per la Mondadori.
Come mi era già capitato con Tortuga, Evangelisti mi catapulta in una realtà diversa che mi sa coinvolgere nonostante i suoi protagonisti intensamente sgradevoli. Il protagonista di questo romanzo è il capo inquisitore di Saragozza, un uomo pieno di odio verso il diverso, donne, ebrei, arabi, mendicanti, tutto gli fa orrore. Eymerich ama solo L'ordine e la pulizia, ed è solo quello che lo attira nella fede cristiana, e per mantenere questo ordine sociale non si farà scrupolo ad ordinare veri e propri massacri.
La trama complicata da continue alternanza temporali fra il futuro viaggio psichico, il presente distopico e il passato, alla fine raccoglierà tutti i fili in modo magistrale. Un bel romanzo di genere. Voto 8 anche per la grafica di copertina, non posso parlare della qualità di carta e copertina perché ormai leggo quasi solamente in digitale.
Finito il quarto libro per la Mondadori L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik BackmanLibro molto carino, commovente e coinvolgente. Ove un personaggio mitico. Ammetto di essermi commossa più volte...e per me è strano...deve avermi proprio colpito.
Voto 8 e mezzo
finito per la Einaudi Vergogna di J.M. Coetzee Voto 8,5David è un professore universitario di mezza età che rimane coinvolto in uno scandalo sessuale: ha circuito una studentessa approfittando del proprio potere accademico (o almeno è questa l'accusa) e viene denunciato.
David si dichiara colpevole, non vuole difendersi da chi lo accusa e si fa cacciare dall'università, cogliendo al volo l'occasione per allontanarsi da un lavoro che non l'ha mai coinvolto, né interessato. Per sfuggire agli sguardi della gente, si rifugia nella fattoria della figlia.
E qui si apre un capitolo duro. David vorrebbe proteggere la figlia, ma non ce la fa. Vorrebbe avere ancora voce in capitolo, ma non può. Lucy non è più una bambina, vuole il suo spazio e vuole reagire a modo suo alle burrasche della vita. Ci vorrà del tempo prima che David riesca a rendersene conto...
Un bellissimo libro che tratta temi importanti come il rapporto padre-figlia, lo stupro, l'amore in età matura e il contrasto tra la cultura Africana e quella Europea.
Finito il primo libro per Adelphi: Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron. Voto 7Romanzo di formazione che fa riflettere su diverse tematiche importanti (adolescenza, omosessualità,... ), ma avevo delle aspettative alte che non sono state soddisfatte in pieno :/
Ho letto Vuoi star zitta, per favore? di Raymond Carver. La mia edizione: Einaudi, 2009
Non avevo mai letto nulla di questo autore celebratissimo. Eppure ho sempre letto che di lui o si dicono meraviglie o non lo si comprende affatto. Approcciandomi a questa sua raccolta del '76 (credo si tratti di una delle sue prime) credevo anch'io di entrare nella schiera del secondo gruppo.
Ci troviamo di fronte a 22 racconti, alcuni dei quali velocissimi. E quello che notiamo all'istante, procedendo un racconto dopo l'altro, è che tutti sono accomunati dal non avere né capo né coda. Non ci spiegano nulla. Non ci raccontano il pre e non chiudono la storia con una vera chiusura. Restano lì, così, come a mezz'aria. Spesso sul più bello.
Sono delle istantanee sulla quotidianità di persone normalissime e talvolta pure un po' banali. Personaggi, quelli carveriani, più simili agli antieroi che non ai vincenti.
Non vogliono sbrogliare matasse: come un quadro, ti lasciano lo spazio di riempire i puntini sospensivi su quelle vite esposte allo sguardo implacabile del mondo.
All'inizio la sensazione era di estremo fastidio. Poi, però, riacciuffavo il kindle per la necessità di leggere ancora. Leggere altro. E allora vedi che cosa funziona? Funziona Carver, la sua scrittura. Quel suo stile impeccabile. Quel bisogno che ha di dissezionare tutta la gamma di emozioni che fa vivere ai suoi protagonisti. E poi uscire di scena. Chiudere le tende. Lasciarti col dubbio. E funziona la caratterizzazione di quei personaggi "fallibili". Le loro storie comuni e anche per questo "funzionanti".
Unica pecca: il suo scrivere cinico, duro, implacabile può risultare un po' pesante. Per questo, sarebbe meglio alternare i suoi racconti con altre letture. Magari un albo di Zerocalcare o qualcosa di Alan Bennett.
Grande merito ad Einaudi che ha saputo assicurarsi le prossime pubblicazioni di questo geniale autore e che non perde mai un colpo. Veste grafica minimale e come sempre perfetta.
Voto: 9
Non avevo mai letto nulla di questo autore celebratissimo. Eppure ho sempre letto che di lui o si dicono meraviglie o non lo si comprende affatto. Approcciandomi a questa sua raccolta del '76 (credo si tratti di una delle sue prime) credevo anch'io di entrare nella schiera del secondo gruppo.
Ci troviamo di fronte a 22 racconti, alcuni dei quali velocissimi. E quello che notiamo all'istante, procedendo un racconto dopo l'altro, è che tutti sono accomunati dal non avere né capo né coda. Non ci spiegano nulla. Non ci raccontano il pre e non chiudono la storia con una vera chiusura. Restano lì, così, come a mezz'aria. Spesso sul più bello.
Sono delle istantanee sulla quotidianità di persone normalissime e talvolta pure un po' banali. Personaggi, quelli carveriani, più simili agli antieroi che non ai vincenti.
Non vogliono sbrogliare matasse: come un quadro, ti lasciano lo spazio di riempire i puntini sospensivi su quelle vite esposte allo sguardo implacabile del mondo.
All'inizio la sensazione era di estremo fastidio. Poi, però, riacciuffavo il kindle per la necessità di leggere ancora. Leggere altro. E allora vedi che cosa funziona? Funziona Carver, la sua scrittura. Quel suo stile impeccabile. Quel bisogno che ha di dissezionare tutta la gamma di emozioni che fa vivere ai suoi protagonisti. E poi uscire di scena. Chiudere le tende. Lasciarti col dubbio. E funziona la caratterizzazione di quei personaggi "fallibili". Le loro storie comuni e anche per questo "funzionanti".
Unica pecca: il suo scrivere cinico, duro, implacabile può risultare un po' pesante. Per questo, sarebbe meglio alternare i suoi racconti con altre letture. Magari un albo di Zerocalcare o qualcosa di Alan Bennett.
Grande merito ad Einaudi che ha saputo assicurarsi le prossime pubblicazioni di questo geniale autore e che non perde mai un colpo. Veste grafica minimale e come sempre perfetta.
Voto: 9
Inauguro la Mondadori con La ballata dell'amore salato: 8Perrone costruisce una bellissima storia, amara e comune, dal ritmo lento e riflessivo. Si respira la Genova della guerra e del dopoguerra assieme ad un personaggio molto ben caratterizzato che ricorda tanti liguri che hanno avuto la stessa infanzia in quel periodo (a me ricorda mio padre).
E' un libro che consiglio ad una persona matura che ha voglia di un libro antico, lento e doloroso e che, soprattutto, non si lasci rovinare le sensazioni che la lettura lascia da quell'orrendo, inverosimile e posticcio finale moderno.
Finito per Einaudi Splendente come una padella della Nothombsi becca un bel 7.5
perchè da un libricino così piccolo (che si legge in mezz'ora) non ti aspetti granchè... invece sono quattro racconti ironici e grotteschi che mi hanno proprio divertita!
Non si può dire che non abbia fantasia la Nothomb!!!
Altro Adelphi (no comment, io sono ancora convinta di non leggere mai Adelphi): L'avversario un libro agghiacciante ma che non mi ha convinto fino in fondo: 7
per Einaudi ho letto L'ultimo Natale di guerra di Primo Levi Voto 6Non sono un'appassionata di racconti e non vorrei essere irriverente nei confronti di un grande esponente della letteratura italiana, ma non sono rimasta affascinata da queste piccole storie.
Gli unici che mi sono piaciuti di più sono "L'ultimo Natale di guerra", che dà il titolo alla raccolta, in cui l'autore rivive il ricordo di un dono inaspettato alla vigilia della Liberazione e "La grande metamorfosi", in cui la trasformazione di una bambina in un essere volante mi ha comunicato un enorme senso di libertà.
finito per Adelphi Lolita di Nabokov. Voto 8Un libro bellissimo, emozionante.
Un amore viscerale, sbagliato, sofferto.
Non puoi fare a meno di soffrire leggendo...
Non ho mai affrontato la lettura di questo libro perchè pensavo fosse banale, invece tutt'altro!
Per la Mondadori ho letto I tre Moschettieri.Ne sono rimasta entusiasta. E' stata una lettura intensa e appassionante!
Certo conoscevo la storia, anche se nelle varie trasposizioni televisive è stata un po' distorta... quindi leggere il libro è stata una bella scoperta, anche perché la scrittura di Dumas è scorrevole e vivace tra intrighi, vendette, complotti e cospirazioni, duelli e segreti.
La collana Oscar classici a mio parere è fatta benissimo, il mio voto è 10.
Finito per Adelphi L'avversario di Carrère. Voto 9La storia è agghiacciante, un episodio che è accaduto realmente (come ne capitano molti) ma che si fa sempre fatica a capire e immaginare. E il dopo, il processo, il castello di menzogne, la sua buona condotta in carcere...
Tutto ciò raccontato con lo stile asciutto di Carrère.
E' anche significativo il titolo (che prima di leggere il libro non capivo)!!!
non credo di aver ancora segnalato la lettura di Splendente come una padella di Amelie Nothomb per Einaudile mie compagne di lettura hanno detto più o meno tutto su questo librino. Una mezz'ora di buona lettura con racconti che si possono definire solo "geniali" e che, nonostante non sia amante del genere, si prende un buon 7
post 2 aggiornatoanche la Adelphi comincia ad avvicinarsi con costanza alle altre due case editrici più lette e votate
A occhio ha anche la media voto più alta. Ma io non posso giudicare... io non leggo MAI Adelphi 😂😂😂😂
Lelena wrote: "A occhio ha anche la media voto più alta. Ma io non posso giudicare... io non leggo MAI Adelphi 😂😂😂😂"ahahahha ^_^
@Lelena, io non ho letto Adelphi per anni perché (lo so, sono superficiale come uno struzzo stizzoso) non mi piaceva la grafica delle copertine... eh, lo so, ma anche l'occhio vuole la sua parte (tra l'altro credo di essere una delle poche a non apprezzarne la grafica), però devo dire che pubblicano dei gran bei libri.
Non è la mia casa editrice preferita (quella è Neri Pozza, ora et semper in secula seculorum) però l'ho rivalutata di molto
Non è la mia casa editrice preferita (quella è Neri Pozza, ora et semper in secula seculorum) però l'ho rivalutata di molto
Sottoscrivo ogni tua parola, Neri Pozza compreso (anche se ha un filone che non mi interessa per nulla, dedica grande spazio alla narrativa di viaggio e all'Oriente)Concludo le mie possibilità con Einaudi: ho letto Il fondamentalista riluttante che poteva beccarsi un 10 e invece si attesta su un comunque onorevole 8
Finito per Einaudi La chimera di Sebastiano Vassalli.
Un romanzo storico in linea coi miei gusti. La storia di Antonia e quel doloroso destino verso l'ingiusta morte con un'accusa tra le peggiori dell'epoca: la stregoneria. E nel mezzo, la sua vita sofferta, la sua forza, la bontà d'animo.
Vassalli ogni tanto pare perdere un po' il filo e il ritmo ne risente, a causa di tutte le digressioni che spostano un po' l'attenzione per perdersi su dettagli storici che - saranno pure affascinanti, ma rallentano un po' la lettura. Ma credo sia un mal comune (sicché mezzo gaudio) un po' di tutti i romanzi storici.
Bel libro, a tratti lento e "inceppato", ma coinvolgente.
Voto: 8
Un romanzo storico in linea coi miei gusti. La storia di Antonia e quel doloroso destino verso l'ingiusta morte con un'accusa tra le peggiori dell'epoca: la stregoneria. E nel mezzo, la sua vita sofferta, la sua forza, la bontà d'animo.
Vassalli ogni tanto pare perdere un po' il filo e il ritmo ne risente, a causa di tutte le digressioni che spostano un po' l'attenzione per perdersi su dettagli storici che - saranno pure affascinanti, ma rallentano un po' la lettura. Ma credo sia un mal comune (sicché mezzo gaudio) un po' di tutti i romanzi storici.
Bel libro, a tratti lento e "inceppato", ma coinvolgente.
Voto: 8
Per Garzanti ho letto Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri. - Voto 8,5.Siamo nella Sardegna di fine '800 in cui le tradizioni popolari animate dall'arretratezza della superstizione sono la base della vita dei paesini che si trovano soprattutto nel centro dell'isola, chiusi anche per la loro posizione a qualsiasi novità o cambiamento.
Questo libro mi ha emozionato e fatto tanto arrabbiare, l'ignoranza è sempre un'arma pericolosa che può distruggere la vita di una persona, in questo caso di una bambina nata senza colpa ma bollata come strega.
Per Einaudi, ho letto Il fondamentalista riluttante di Hamid. Confermo l'8 dato anche da Lelena
manzo interessante e affascinante anche se il finale apertissimo lascia il lettore con parecchie domande: una su tutte quali siano davvero i ruoli rispettivi di Changez e del suo ascoltatore americano nella notte di Lahore.
La storia di Changez si dipana tra introspezione e analisi socio-politica del ruolo degli USA nei conflitti asiatici. I due piani inevitalmente si incontrano/scontrano ed è interessante leggere le opinioni (spesso condivisibili) di uno che viene 'dall'altra parte del mondo'.
manzo interessante e affascinante anche se il finale apertissimo lascia il lettore con parecchie domande: una su tutte quali siano davvero i ruoli rispettivi di Changez e del suo ascoltatore americano nella notte di Lahore.
La storia di Changez si dipana tra introspezione e analisi socio-politica del ruolo degli USA nei conflitti asiatici. I due piani inevitalmente si incontrano/scontrano ed è interessante leggere le opinioni (spesso condivisibili) di uno che viene 'dall'altra parte del mondo'.
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