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Toto-"tema" 2016
Io, se fossi il MIUR, proporrei di discettare sull'anglicizzazione della lingua nell'ambito politico e giornalistico.
Io faccio la traccia di letteratura.
La mia prof ci aveva vietato assolutamente di fare il tema libero: o letteratura italiana o morte! Eventualmente quello storico se proprio eravamo messi male,
La mia prof ci aveva vietato assolutamente di fare il tema libero: o letteratura italiana o morte! Eventualmente quello storico se proprio eravamo messi male,
Saggio artistico letterario svolto ad articolo di giornale tutta la vita. Il commissario esterno si congratulò con me per aver messo anche titolo e occhiello, e io lo guardai un po' schifata "beh, se non li si mette da che si capisce che è un articolo di giornale?" XDDD
Io non mi ricordo assolutamente cosa feci: non credo il famigerato "tema d'attualità", probabile quello di letteratura. Ma degli scritti ho dimenticato quasi tutto, ho ricordi più vividi dell'orale.
edit: Correva l'anno 2000
edit: Correva l'anno 2000
Il mio (1997, indirizzo tecnico):
"Se ho potuto vedere più lontano degli altri, è stato poggiando sulle spalle dei giganti" I. Newton - Quale il senso e quali le implicazioni dell'enunciato newtoniano?
Si parlava di qualcuno che non avevo studiato nel tema di letteratura...
"Se ho potuto vedere più lontano degli altri, è stato poggiando sulle spalle dei giganti" I. Newton - Quale il senso e quali le implicazioni dell'enunciato newtoniano?
Si parlava di qualcuno che non avevo studiato nel tema di letteratura...

Ma forse ho trovato le tracce del mio anno?
http://www.edscuola.it/archivio/esami...
Se son queste, devo aver fatto "Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.". Per forza, devo aver approfittato visto che era il tema della mia tesina!
http://www.edscuola.it/archivio/esami...
Se son queste, devo aver fatto "Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.". Per forza, devo aver approfittato visto che era il tema della mia tesina!


"A lei tocca. E soprattutto, non si lasci uscir parola su questo avviso che le abbiamo dato per suo bene, altrimenti... ehm... sarebbe lo stesso che fare quel tal matrimonio. Via, che vuol che si dica in suo nome all'illustrissimo signor Don Rodrigo?". "Il mio rispetto". "Si spieghi meglio". "...Disposto...disposto sempre all'ubbidienza". E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa o un complimento. I bravi le presero, o mostraron di prenderle nel significato più serio" (A. Manzoni, I Promessi Sposi).
Analizzate i vari "momenti" dell'azione con riferimenti al quadro complessivo dell'incontro e alle caratteristiche dei tre personaggi che vi partecipano. Soffermatevi sulla figura di Don Abbondio e sul suo ruolo nelle vicende del romanzo. Illustrate la personalità del curato, anche attraverso il confronto con quella di un altro religioso che gli viene direttamente contrapposto. Rilevate infine gli aspetti linguistici e stilistici del breve dialogo:, sottolineando gli effetti espressivi che l'autore ne ricava.
Per quanto riguarda il toto-tracce, direi che sarebbe molto (troppo) scontato Umberto Eco... Per il tema di attualità, invece, vedrei bene una traccia sul referendum UK per l'uscita dall'Europa...
Ad ogni modo, domani so già che a partire dalle 8 inizierò a cercare le tracce, la curiosità è sempre troppa!!! ;)
In bocca al lupo a tutti i maturandi!!!

Non credo uscirà Eco comunque...

http://dizionaripiu.zanichelli.it/esa..."
Ecco, grazie. Una cosa non esclude l'altra... nel senso che certamente io ho perso ormai molti dei neuroni dei miei diciotto anni, ma al ministero le canne se le sono fatte eccome.
In quanto alle tracce, predico qualcosa su "donne e partecipazione politica", visto che quest'anno ci hanno fatto una testa così con il voto del "46.

anche io maturità vecchio tipo cioè tema o tema
unica nell'istituto (tecnico per ragionieri e geometri) ad aver scelto la traccia filosofica/scientifica ed ad aver rischiato il due per aver copiato....secondo i commissari.
si partiva mi pare da una frase di Popper sulle teorie scientifiche che vengono vanificare....
mi ero sbrodolata sulla storia delle teorie sulla struttura dell'universo da Tolomeo a Galilei a Newton e Einstein fino alle teorie in discussione all'epoca citando perfino Wittgenstein
ho sofferto molto difendendo il mio capolavoro...la sola cosa che mi è rimasta impressa dell'esame
Bruna wrote: "In quanto alle tracce, predico qualcosa su "donne e partecipazione politica", visto che quest'anno ci hanno fatto una testa così con il voto del "46. "
Ecco, questa è davvero buona.
Ecco, questa è davvero buona.
Maturità: per il 7% degli studenti Falcone e Borsellino erano politici collusi con la mafia. Che in compenso avrebbe ucciso Sciascia.
(Ansa) - ROMA, 21 GIU - Ce la faranno i maturandi a superare la prima prova di maturità domani? A guardare le risposte che mille maturandi hanno dato al test di cultura generale di Skuola.net, il dubbio è legittimo.
Circa 2 studenti su 5 indicano Qualcun'altro (con l'apostrofo) come forma corretta quando, invece, andrebbe scritto assolutamente senza apostrofo. Stesso discorso per Qual è, a cui il 36% dei maturandi aggiunge un apostrofo. Un 22%, poi, sostiene che scriverebbe Sufficente (senza i). E gli orrori non finiscono qui visto che 1 intervistato su 4 ha risposto che un pò si scrive con l'accento.
In altri casi, per fortuna, si può tirare un sospiro di sollievo: il 96% scrive - giustamente - Purtroppo (anche se il 4% apre nuove frontiere della grammatica, dicendo che sarebbe meglio non usare la r e preferire la forma Pultroppo); lo stesso si dica per A me piace, indicato dal 99% dei ragazzi come risposta giusta (ma l'1% ci aggiunge un mi, facendolo diventare A me mi piace). E ancora: un maturando su 10 sostiene che non è sbagliato scrivere C'è ne sono.
Decisamente meglio con la storia, anche se pure qui bisogna fare dei distinguo. Praticamente tutti sanno cosa è successo l'11 settembre 2001: il 98%, infatti, ha risposto l'attacco alle Torri Gemelle di New York. Se, però, si va un po' più indietro nel tempo le risposte giuste calano. Così, per più di 1 maturando su 10 il 9 novembre 1989 non sarebbe crollato il Muro di Berlino, ma sarebbe invece morto il presidente russo Gorbaciov. L'ignoranza torna a dominare quando si tocca la storia d'Italia, anche quella recente che ancora oggi occupa le pagine dei giornali. Il 13% degli studenti non sa chi sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: per il 7% sono due politici collusi con la mafia, per il 6% addirittura due pentiti. E non basta. L'Italia, secondo alcuni, sarebbe diventata unita già nel 1781 (così dice il 4%) mentre il 10% colloca l'unità nel 1891.
Passando alla letteratura italiana le cose non vanno meglio. Appena il 27% sa che Dario Fo ha vinto il premio Nobel, mentre il 73%, invece, lo ha attribuito a due grandi nomi della cultura italiana che però non hanno mai ricevuto l'ambito riconoscimento: il 47% ha pensato a Primo Levi, il 26% a Umberto Saba. Luigi Pirandello è un nome molto gettonato per il totoesame di prima prova, eppure non tutti sanno che l'opera "Così è (se vi pare)" è stata scritta proprio da lui. Il 40% ha indicato Calvino e Guido Gozzano (entrambi al 20%) come gli autori. La situazione non migliora per le domande sulle correnti letterarie: il 68% colloca - giustamente - Eugenio Montale
all'interno dell'Ermetismo, anche se il 18% lo indica come poeta del Decadentismo e il 14% lo mette tra i Futuristi. Così come solo il 66% sa che Pier Paolo Pasolini è stato assassinato. Il 34% (diviso in parti uguali) ritiene che a essere uccisi siano stati invece Leonardo Sciascia (morto di malattia) e Cesare Pavese (che si suicidò).
(Ansa) - ROMA, 21 GIU - Ce la faranno i maturandi a superare la prima prova di maturità domani? A guardare le risposte che mille maturandi hanno dato al test di cultura generale di Skuola.net, il dubbio è legittimo.
Circa 2 studenti su 5 indicano Qualcun'altro (con l'apostrofo) come forma corretta quando, invece, andrebbe scritto assolutamente senza apostrofo. Stesso discorso per Qual è, a cui il 36% dei maturandi aggiunge un apostrofo. Un 22%, poi, sostiene che scriverebbe Sufficente (senza i). E gli orrori non finiscono qui visto che 1 intervistato su 4 ha risposto che un pò si scrive con l'accento.
In altri casi, per fortuna, si può tirare un sospiro di sollievo: il 96% scrive - giustamente - Purtroppo (anche se il 4% apre nuove frontiere della grammatica, dicendo che sarebbe meglio non usare la r e preferire la forma Pultroppo); lo stesso si dica per A me piace, indicato dal 99% dei ragazzi come risposta giusta (ma l'1% ci aggiunge un mi, facendolo diventare A me mi piace). E ancora: un maturando su 10 sostiene che non è sbagliato scrivere C'è ne sono.
Decisamente meglio con la storia, anche se pure qui bisogna fare dei distinguo. Praticamente tutti sanno cosa è successo l'11 settembre 2001: il 98%, infatti, ha risposto l'attacco alle Torri Gemelle di New York. Se, però, si va un po' più indietro nel tempo le risposte giuste calano. Così, per più di 1 maturando su 10 il 9 novembre 1989 non sarebbe crollato il Muro di Berlino, ma sarebbe invece morto il presidente russo Gorbaciov. L'ignoranza torna a dominare quando si tocca la storia d'Italia, anche quella recente che ancora oggi occupa le pagine dei giornali. Il 13% degli studenti non sa chi sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: per il 7% sono due politici collusi con la mafia, per il 6% addirittura due pentiti. E non basta. L'Italia, secondo alcuni, sarebbe diventata unita già nel 1781 (così dice il 4%) mentre il 10% colloca l'unità nel 1891.
Passando alla letteratura italiana le cose non vanno meglio. Appena il 27% sa che Dario Fo ha vinto il premio Nobel, mentre il 73%, invece, lo ha attribuito a due grandi nomi della cultura italiana che però non hanno mai ricevuto l'ambito riconoscimento: il 47% ha pensato a Primo Levi, il 26% a Umberto Saba. Luigi Pirandello è un nome molto gettonato per il totoesame di prima prova, eppure non tutti sanno che l'opera "Così è (se vi pare)" è stata scritta proprio da lui. Il 40% ha indicato Calvino e Guido Gozzano (entrambi al 20%) come gli autori. La situazione non migliora per le domande sulle correnti letterarie: il 68% colloca - giustamente - Eugenio Montale
all'interno dell'Ermetismo, anche se il 18% lo indica come poeta del Decadentismo e il 14% lo mette tra i Futuristi. Così come solo il 66% sa che Pier Paolo Pasolini è stato assassinato. Il 34% (diviso in parti uguali) ritiene che a essere uccisi siano stati invece Leonardo Sciascia (morto di malattia) e Cesare Pavese (che si suicidò).

Sul "qual è" con l'apostrosi io ormai ho dato forfait, la forma sbagliata sta lentamente ma inesorabilmente scalando posizioni! Curioso il "pultroppo", non lo avevo mai visto, dev'essere una novità.
L'articolo ripreso da Roberta può essere rubricato come tentato omicidio?
No, perché mi è andato di traverso il tè.
ps: spremo un'arancia a favore di 'sti ignoranti, visto che vent'anni fa nemmeno io sapevo chi fosse Pasolini.
No, perché mi è andato di traverso il tè.
ps: spremo un'arancia a favore di 'sti ignoranti, visto che vent'anni fa nemmeno io sapevo chi fosse Pasolini.
Bruna wrote: "Peò non abbiamo nessuna garanzia che il campione sia rappresentativo della popolazione. Potrebbe essere meglio, o anche peggio. Se ho capito bene, non sono 1000 maturandi estratti a caso, sono 1000..."
per quanto mi piaccia scrivere e vedere parole scritte in maniera corretta, è un dato di fatto che le lingue vive cambiano. Secondo me arriveremo a scrivere qual'è perché la maggioranza scriverà così. Di solito è lo scritto che si adatta al parlato e le eccezioni tendono a venire normalizzate
per quanto mi piaccia scrivere e vedere parole scritte in maniera corretta, è un dato di fatto che le lingue vive cambiano. Secondo me arriveremo a scrivere qual'è perché la maggioranza scriverà così. Di solito è lo scritto che si adatta al parlato e le eccezioni tendono a venire normalizzate


OT
Sostenitrice del sé stesso: presente! Non credo che la a duplice grafia abbia senso: o accentiamo sempre o mai, no?
Fine OT
Sostenitrice del sé stesso: presente! Non credo che la a duplice grafia abbia senso: o accentiamo sempre o mai, no?
Fine OT
Nazzarena wrote: "OT
Sostenitrice del sé stesso: presente! Non credo che la a duplice grafia abbia senso: o accentiamo sempre o mai, no?
Fine OT"
sè si differenzia da se, come là da la.
se stesso si capisce, non necessita differenziazioni
Maestra elementare docet
Sostenitrice del sé stesso: presente! Non credo che la a duplice grafia abbia senso: o accentiamo sempre o mai, no?
Fine OT"
sè si differenzia da se, come là da la.
se stesso si capisce, non necessita differenziazioni
Maestra elementare docet

E io ho imparato a scrivere correttamente "qual è" grazie al caro vecchio Geronimo Stilton in terza elementare. Non ringrazierò mai abbastanza quel topo

Su se stesso/sé stesso c'è un'annosa questione (ne abbiamo parlato anche in altri topic se non sbaglio): secondo la Crusca sé stesso è accettabile quanto se stesso (sè stesso invece è sbagliato, perché l'accento è quello errato), e anzi un principio di uniformità vuole che si metta sé stesso dato che sé da solo ha l'accento. Io personalmente trovo più logico quello che dice Roberta, ma in effetti logica e lingua non sempre van d'accordo (lo dice anche DFW in uno dei più noiosi saggi che abbia letto).
Sul qual'è/qual è la situazione è molto diversa: scriverlo con l'apostrofo è errore, perché trattasi di apocope vocalica e non di elisione (come dice la Crusca). Quindi è un vero e proprio errore, e penso che di tempo ne dovrà passare parecchio prima che venga accettata.

Ancora peggio il fatto che si ostinino a chiamare la terza prova "quizzone".
È capitato anche a me di essere stato l'unico in tutto l'istituto ad aver scelto il tema storico, che era sui 150 anni dell'unità d'Italia (anche se si era ancora nel 2009) e sull'analisi delle tre fasi in cui si è suddivisa quest'epoca (monarchia, fascismo, repubblica) e sui momenti di passaggio da una fase all'altra. Devo dire che sono stato anche fortunato perché negli ultimi giorni di scuola il professore di letteratura mi regalò un saggio (L'identità italiana di Ernesto Galli della Loggia) che mi tornò molto utile per elaborare l'argomento.
L'analisi del testo credo di non averla mai fatta in vita mia, non la sopporto :D
Pierre wrote: "Sono molto contento che nell'indagine citata dall'Ans(i)a non comparissero domande di matematica o di scienze, perché i risultati sarebbero stati ancora più disastrosi (se possibile).
Su se stesso..."
A proposito di accenti: sono dovuta arrivare al primo anno di greco per differenziare tra acuti e gravi, e nessuno mi ha mai insegnato a farlo per l'italiano. Ovvio, leggendo vedevo che c'erano lettere "è" e lettere "é", ma non ho mai saputo e nessuno dei miei insegnanti ha mai dato importanza alla differenza.
Su se stesso..."
A proposito di accenti: sono dovuta arrivare al primo anno di greco per differenziare tra acuti e gravi, e nessuno mi ha mai insegnato a farlo per l'italiano. Ovvio, leggendo vedevo che c'erano lettere "è" e lettere "é", ma non ho mai saputo e nessuno dei miei insegnanti ha mai dato importanza alla differenza.


Io batto tutti perché ho scoperto la differenza tra "é" e "è" solo quando, in età già adulta, ho cominciato ad usare word. Tuttora li distinguo solo nelle parole più comuni e non so cosa significhino. Infatti sto studiando francese e non capisco niente.
In quanto ai temi d'esame, non so se siamo noi forti o quelli del ministero un tantino prevedibili. No?

Le tracce non erano male anche se alcune si prestavano decisamente al fuori tema. Quella di Eco era molto difficile: anche se guidata la riflessione su un testo che tratta del tema della tradizione letteraria e della libertà dell'interpretazione non può prescindere dalla conoscenza dell'opera di Eco.
La traccia sui viaggi nello spazio è sicuramente molto fertile: si poteva dire molto e variare parecchio sul tema del viaggio e dell'avventura umana. La traccia sul rapporto padre-figlio era un po' più standard, ma anche su quella con gli strumenti e le letture giuste si poteva scrivere un bel saggio.
La traccia sul paesaggio: credo fosse un po' insidiosa perché l'ambito era quello storico-politico e quindi riflessioni estetiche o artistiche-letterarie avrebbero portato lo scrivente fuori tema.
Quella sul PIL era sicuramente la più brutta di tutte, non solo perché riportava due soli documenti, di cui uno fra l'altro una definizione presa dall'enciclopedia dei ragazzi (ma chi le scrive queste tracce? Geronimo Stilton??), ma perché usare un testo del 1968 per commentare il PIL in questi tempi di crisi mi sembra un po' miope.
La traccia sul tema del confine: stimolante e interessante, ma si doveva avere una buona capacità di circoscrivere il tema perché si rischiava di perdersi nel mare magnum delle cose da dire.
Il voto alle donne: scontata, ma forse non troppo, visti gli ultimi sviluppi in rosa alle amministrative, si poteva fare qualche interessante riflessione sul cambiamento di paradigma (la donna è inadatta alla gestione della cosa pubblica -> la donna ispira maggiore fiducia nell'elettorato confuso e privo di punti di riferimento).


O lui o la ministro in persona...
Io devo dire che non mi ricordo mi abbiano insegnato gli accenti, ho fatto tabula rasa in merito sul francese, ma in italiano non mi ricordo... sicuramente però anche usare tanto il computer e/o gli smartphone dovrebbe aiutare, se metti l'accento sbagliato e il correttore automatico è attivo dovrebbe segnalarti l'errore.
Per il resto la mia prof delle medie forse era un po' drastica, ma al secondo errore di ortografia dava delle botte di insufficiente senza possibilità di appello. Abbiamo imparato tutti a rileggere e a controllare sul vocabolario in caso di dubbio, quanto meno.
Pierre wrote: "Quindi il problema della mancanza di un corretto insegnamento ortografico non è nato negli ultimi dieci-quindici anni... Possibile che solo in pochi siamo stati edotti sulla e-chiusa (perché, affin..."
Me lo sono sempre chiesta. Forse perché abbiamo così tante cadenze che vocali aperte e vocali cambiano ogni pochi chilomentri? E poi ormai va scomparendo anche nello scritto, specialmente in mezzo alle parole. Chi scrive bótte o bòtte? Sarà il contesto a farci capire se si tratta di violenza o di un contenitore per il vino.
Me lo sono sempre chiesta. Forse perché abbiamo così tante cadenze che vocali aperte e vocali cambiano ogni pochi chilomentri? E poi ormai va scomparendo anche nello scritto, specialmente in mezzo alle parole. Chi scrive bótte o bòtte? Sarà il contesto a farci capire se si tratta di violenza o di un contenitore per il vino.


In francese invece lo usavo correttamente.
da buona piemontese pronuncio uguali sia la botte del vino che le botte da orbi, non riuscirei mai a distinguere una differenza fonetica e quindi per usare l'esempio di Roberta "bótte o bòtte" boh?! Tra l'altro la mia tastiera ha l'accento grave e acuto solo sulla E ...
Accento/svolazzo anche qui, dalle elementari alle superiori. È pur vero che la dizione in Sardegna è quella che è, apriamo e chiudiamo le vocali un po' a sentimento quindi quello della pronuncia è l'ultimo criterio da utilizzare... Ho imparato a riconoscere la differenza leggendo. In francese, invece, guai a sbagliare gli accenti, dalla prima media in poi dovevi padroneggiare accent aigu, grave et circonflexe.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/...
ma non mi sento di criticare troppo gli estensori della traccia: credo si siano arresi al popolo studentesco per il quale una disciplina è degna di essere studiata solo se "serve" a qualcosa in ambito quotidiano: in questo caso valutare il profilo di un serbatoio per il riscaldamento.

tanti anni fa dovetti inventarmi (facevo terza media) il modo per calcolare il consumo di gasolio per un inquilino che se ne era andato durante l'inverno.....


tanti anni fa dovetti inventarmi (facevo terza media) il modo per calcolare il consumo di gasolio per un inquilino che se n..."
Problema interessante, e che si aggrava non poco se il suddetto serbatoio ha, come spesso accade, i fondi cosiddetti "bombati". Quello del problema del ministero aveva o non aveva i fondi bombati, a proposito? A me questo tipo di calcolo serve talvolta per lavoro, e ho salutato con entusiasmo la comparsa di simpatici programmini ad hoc.
Sei stata molto molto brava, Esteb, se hai trovato modo di risolvere questo problema in terza media, perché in teoria non avresti dovuto avere ancora gli strumenti matematici per farlo. In realtà avresti anche dovuto avere una bella tabella di raffronto fornita dal costruttore del serbatoio (io ne ho ancora una collezione vintage molto ampia) che avrebbe reso l'impresa estremamente semplice.
Pierre, io più che altro sono allibita perché il problema riguarda un impianto di riscaldamento alimentato a gasolio, una tecnologia a dir poco obsoleta e ormai riservata solo a casi molto particolari, poiché oggi piuttosto si usa metano, teleriscaldamento, pannelli solari, geotermico, pallett o pompe di calore (o qualcos'altro, non so, non è il mio campo). Mah.

trovato la tabella l'errore è risultato insignificante, qualche Litro!! che soddisfazione però.
la mia non era bombata, solo cilindrica, grazie al cielo, quella del ministero non so.
Fate le vostre proposte e vediamo chi vince!
In bocca al lupo a tutti gli utenti di GR Italia che domani affronteranno la prima prova.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/...
http://www.repubblica.it/speciali/scu...
http://www.corriere.it/scuola/maturit...