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Armageddon: La valle di tutte le battaglie - Commenti e discussione
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Il libro scelto dai Mukki per la lettura collettiva a Marzo è Armageddon: La valle di tutte le battaglie di Eric H. Cline, proposto da
Francesco
.
C'è un luogo della bassa Galilea, nell'odierno Stato d'Israele, che ha: forse visto il maggior numero di battaglie al mondo: è la valle di Jezreel, Esdraelon nella Bibbia. Su una collina, ai margini della fertile piana sottostante, sorge Megiddo, una delle città più antiche di cui si abbia notizia. Abitata fin dal 7000 a.C, oggi è un sito archeologico offerto ai turisti, ma a suo tempo fu una potente città-stato, situata strategicamente sul crocevia degli antichi sentieri che collegavano tra loro le superpotenze dell'antichità: Mesopotamia (a Oriente), Egitto (a Meridione) e Anatolia (a Settentrione). Pochi chilometri verso Occidente si apre il Mar Mediterraneo, con le sue rotte commerciali e le sue navi da guerra a solcarne le onde. Qui il faraone Pepi I combatté nel 2350 a.C. una delle prime battaglie di cui si abbia notizia storica. Luogo strategico di un'eterna "periferia contesa", Megiddo vide passare le armate di tutti gli eserciti, dalle truppe romane di Vespasiano (67 d.C.) all'ondata irresistibile degli arabi (946), dai bizantini (975) ai Crociati (1187), dai Mamelucchi (1270) a Napoleone (1799), per finire con gli inglesi del generale Allenby (1918) e gli israeliani della base aerea di Ramat David (1973). L'ebraico Har Megiddo, "monte di Megiddo", a un orecchio greco suona "Armageddon", e non è un caso che proprio qui venga posta nel libro dell'Apocalisse la battaglia definitiva tra il Bene e il Male.

Francesco
.
C'è un luogo d..."
Oh, bene :)
Il primo capitolo è interessante, per il parallelismo tra la battaglia del Faraone e quella del generale Allenby.
Prima monta un "complotto" domandandosi se aveva copiato le tattiche coscientemente o se invece era puro genio militare, poi lo risolve con una testimonianza chiave.
Sono curioso di procedere con la lettura!
Prima monta un "complotto" domandandosi se aveva copiato le tattiche coscientemente o se invece era puro genio militare, poi lo risolve con una testimonianza chiave.
Sono curioso di procedere con la lettura!

Prima monta un "complotto" domandandosi se aveva copiato le tattiche coscientemente..."
Io lo iniziero tra domani e dopodomani.
Sto finendo un altro libro ora.
Io se è per quello starei leggendo Guerra e Pace, tra l'altro proprio i capitoli su Austerlitz, ma mi sono posto come scadenza per Tolstoj settembre

Iniziato stamattina. Secondo me promette bene

Quella parte della Bibbia l'ho sempre adorata
La sto trovando un pelo confusionaria, perché continua a passare da esegesi del testo a spiegazione delle tattiche.
Affascinante è affascinante, ma faccio un po' fatica a stargli dietro nei ragionamenti
Affascinante è affascinante, ma faccio un po' fatica a stargli dietro nei ragionamenti

Affascinante è affascinante, ma faccio un po' fatica a stargli dietro nei ragiona..."
Per ora sono arrivato a Gedeone.
Il riferimento ai trecento sembra anche a me simbolico (per quanto anche le considerazioni tattiche dell'autore non siano sbagliate). Ma io avrei anche citato il fatto che i 300 spartani di Leonida non erano da soli (cosa che invece pare succedere coi trecento di Gedeone)
Oltre ai 300 di Sparta, per parlare di cifre simboliche avrei citato la Battaglia del Cremera, dove i Romani ci lasciarono l'intera Gens Fabia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Battagl...
Me ne aveva parlato all'epoca la prof di Latino, per sottolineare come, in assenza di fonti scritte coeve, i Romani si fossero di fatto inventati una mitologia delle origini autocelebrativa. E citando come appunto quella Battaglia fosse l'equivalente Latino delle Termopili, a partire dalla rilevanza strategica per arrivare al numero dei belligeranti coinvolti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Battagl...
Me ne aveva parlato all'epoca la prof di Latino, per sottolineare come, in assenza di fonti scritte coeve, i Romani si fossero di fatto inventati una mitologia delle origini autocelebrativa. E citando come appunto quella Battaglia fosse l'equivalente Latino delle Termopili, a partire dalla rilevanza strategica per arrivare al numero dei belligeranti coinvolti.
Non ci sono scalette di lettura, nè step da rispettare, semplicemente si legge insieme lo stesso libro durante l'arco del mese, ognuno con il proprio ritmo (e con il tempo che ha a disposizione). Chi vuole commenta in corso di lettura, altri preferiscono farlo a lettura terminata, in entrambi i casi è richiesto l'uso del tasto spoiler nei commenti, in modo da schermare eventuali rivelazioni sulla trama.
Inoltre i topics dedicati alle letture mensili rimangono "aperti", in modo che anche altri utenti (che magari si sono aggiunti al Mukkio in seguito) possano lasciare i loro commenti sulla lettura, anche a mesi di distanza dal termine del MdL.