Gigi è un ragazzino come tanti, alle prese con i turbamenti dell'età. Abita a Milano con la sua famiglia: padre, madre e una sorella gemella - Ida - cGigi è un ragazzino come tanti, alle prese con i turbamenti dell'età. Abita a Milano con la sua famiglia: padre, madre e una sorella gemella - Ida - che oltre ad essergli diversa fisicamente lo è anche nelle attitudini e nel carattere. Tutto cambia quando alla fine della quinta elementare si trasferiscono a Napoli, città di origine dei genitori e città dove i gemelli sono nati. Vanno a vivere in un luogo che per Gigi - amante della lettura ma soprattutto del famosissimo maghetto Harry Potter - rappresenta un sogno: Castel Nuovo, più conosciuto come Maschio Angioino. Con il trasferimento Gigi ritrova l'atmosfera familiare che da sempre gli manca e che e, a differenza di quello che accadeva a Milano, dove si sentiva un pesce fuor d'acqua, si inserisce subito sia a scuola che nella nuova vita. Differente è invece per Ida, quella sorella che tifa Milan e che ama unicamente lo shopping. Lei in quel nuovo mondo si sente un'estranea. Insomma, i ruoli si invertono. Gigi diventerà presto per tutti Gigi Potter, dato la sua residenza al castello e entrerà a fare parte di un gruppo di amici fatto di ragazzi uno più diverso dell'altro. Qualcuno direbbe "il gruppo degli esclusi"... Mai fermarsi alle apparenze. Un romanzo dalla cui trama ci si potrebbe aspettare una storia scanzonata, quasi un libro per ragazzi visto i tantissimi riferimenti al maghetto più famoso della letteratura. Non fatevi ingannare perché Daniela Carelli, con la sua penna magistrale, ha saputo creare quella che è quasi una favola per adulti. Dico quasi perché nella realtà, le favole non sono tutte rose e fiore ma, con l'impegno, anche nelle situazioni più complicate i fiori e le rose si possono creare. Un romanzo che è un inno alla città di Napoli, che ne racconta l'arte, l'architettura, i suoi abitanti come solo una Napoletana doc saprebbe fare. Un libro che tocca temi importantissimi come la famiglia, l'amicizia, il bullismo, l'omosessualità, la camorra, la morte, l'amore. Non si tira indietro la Carelli, non ha paura di buttare troppa carne al fuoco e fa bene a non averne perché il suo stile ironico, irriverente ma anche maturo e coinvolgente sa centrare il segno....more
4 stelle e mezzo! Se conoscete Virginia Bramati sapete che i suoi romanzi hanno come fil rouge Verate, un paesino di fantasia della Brianza in cui lei 4 stelle e mezzo! Se conoscete Virginia Bramati sapete che i suoi romanzi hanno come fil rouge Verate, un paesino di fantasia della Brianza in cui lei normalmente ambienta i suoi romanzi, o almento così è stato fino ad ora. Già, perchè questo nuovo romanzo pur avendo dei richiami molto precisi ad alcuni di quei personaggi è ambientato da un'altra parte, in un luogo molto lontano da Verate ma altrettanto magico, questa volta un luogo preciso, non di fantasia: il Lago di Garda, e più precisamente tra Sirmione e Desenzano.
Protagonisti di questa nuova storia sono Caterina e Luca, insegnante calabrese al liceo classico lei, ex avvocato milanese lui, che a Sirmione gestisce una casa/comunità per ragazzi problematici.
Caterina abita in Calabria, ha un fidanzato ufficiale, una famiglia ingombrante e la necessità di partire, di allontanarsi da quel posto in cui tutto diventa comunitario. Coglie l'attimo facendo richiesta per insegnare al nord, non a Milano perchè ci vogliono andare tutti, ma a Brascia. La sua domanda viene accolta e finisce ad insegnare a Desenzano, in un istituto alberghiero in cui la sua materia - italiano - non è di certo quella più amata e in cui dovrà fare non poca fatica per ambientarsi. Immaginatevi la madre di Caterina quando scopre che sua figlia sarà mandata al nord (già, perchè la figlia non le dirà mai che è stata una sua scelta), così lontano da lei proprio quando devono organizzare il suo matrimonio con Francesco. La partenza sarà una scena spassosissima che rimanda alle macchine di coloro che dal sud tornano al nord stracolme di ogni ben di Dio mangereccio di cui la terra calabra dispone... Ho riso di gusto assistendo alle scene di famiglia, quelle scene che tanto mi ricordano l'infanzia, le partenze con gli zii, i portapacchi pieni, le succosissime cibarie che con i nonni di ritorno dalla Sicilia arrivavano a casa!
Ma, direte voi, cosa hanno a che fare Caterina e Luca? Apparentemente poco in realtà - a parte forse la lontananza di entrambi dalla loro terra d'origine e la necessità di scoprire qualcosa che ancora non sanno di sè - ma le loro strade sono destinate ad incrociarsi più volte visto che lei diventa l'insegnante di Petr, uno degli ospiti della casa-famiglia, un ragazzo amante della cucina ma che l'italiano non sa neanche dove sta di casa.
Un tema importante, quello dell'affido, con cui Virginia Bramati accresce la profondità del suo libro, ma che non diventa mai un eccesso. Non solo questo l'argomento su cui un lettore si troverà a riflettere: si parla di famiglia, di approccio all'insegnamento, di fughe, di amore, di lettura, di comunità.
In realtà se andiamo bene a guardare i due personaggi di cui vi ho parlato saltano all'occhio, ma tutti a modo proprio sono un po' i protagonisti di questa storia: c'è Carla, parrucchiera con la passione della lettura, che nel suo negozio organizza delle serate parlando di libri e che da subito si rende disponibile con Caterina mettendola a suo agio; c'è Piera Mandelli, la generalessa, assistente sociale che impone, più che proporre, le sue soluzioni senza se e senza ma; ci sono i ragazzi della comunità attorno cui sono cuciti molti degli avvenimenti e che creano interazione tra tutti i personaggi dando corpo alla storia; c'è Villa Elena che con il suo parco e le sue stanze lussuose fanno da contorno alla storia ma diventano anche tutt'uno con essa; ci sono i genitori di Caterina; Francesco, il futuro sposo; c'è il lago attorno al quale Caterina fa delle lunghe corse chiarificatrici; ci sono gli educatori della casa famiglia, i colleghi di Caterina, le clienti della parrucchiera e poi c'è Ottone il personaggio più personaggio di tutti!
Ad aggiungere coralità al romanzo c'è la narrazione da tre punti di vista, in prima persona. Sono infatti Carla - la parrucchiera -, Caterina e Luca, con i loro occhi, a narrarci le vicende prendendoci per mano e portandoci lì, sul lago, con loro. La storia prende così corpo, perchè i vari punti di vista ci permettono di conoscere le vicende a trecentosessanta gradi, senza lacune.
Aggiungeteci poi uno stile scorrevole, divertente da morire, coinvolgente e il gioco è fatto, voi da quel luogo non vorrete più andare via e spererete di non perdere quei personaggi con il tempo ma di vederli apparire a Verate, magari in futuro, in visita a Marco e Sassi, tutti insieme, con un bel pulmino! Chissà che Virginia non mi renda felice pensandoci... ;)
Che dire di più se non che vi consiglio questo libro?!?...more