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A chiunque si sia mai sentito diverso. Tu sei abbastanza.
«Io non…» emise un lungo sospiro pesante, «non riguarda te.» «Non mi aspetto che mi baci o altro», dissi, un po’ troppo sulla difensiva. Non sapevo chi fosse quella ragazza, ma mi era già entrata dentro. Il che era fottutamente strano, visto che di solito nessuno mi entrava sotto la pelle.
«Va tutto bene, Lily. Devi solo respirare.» «Io n-non riesco, non riesco…» La sua bocca si schiantò sulla mia, inghiottendo il mio grido di sorpresa. Kaiden Thatcher mi baciò. Mi stava baciando. Emisi un respiro spezzato e lui appoggiò di nuovo la sua bocca sulla mia, baciandomi più intensamente. Baciandomi fino a farmi inspirare il suo respiro.
Forse dovevo semplicemente scoparmi Lindsey e cercare di far uscire Lily dai miei pensieri. Non funzionerà. No, non avrebbe funzionato. Perché era sotto la mia pelle. Un posto in cui poche persone erano riuscite a entrare. E tutto per un bacio in un capannone.
«Ci siamo baciati.» Ammetterlo sembrò un tradimento, ma quella era Ashleigh, la mia migliore amica. La mia famiglia. «Lily May Ford! Perché non hai detto niente prima?» «Perché ero confusa. Sono ancora confusa. E lui è Kaiden Thatcher e io sono Lily Ford. È un po’ come essere Romeo e Giulietta.»
«Non sei mai salita sulle montagne russe?» «No», confessai. «Non sono a mio agio con le altezze e non credo mi piacerebbe indossare il casco.» «Hai mai provato?» «No, ma…» La risposta morì sulle mie labbra. Non volevo dirgli che solo guardare i miei amici mi faceva battere il cuore un po’ più forte, serrare i palmi e contorcere lo stomaco come se fossi proprio lì con loro. «Lo farò con te.» «C-cosa?» «Mi hai sentito.» L’angolo della sua bocca si sollevò in un sorriso adorabile.
«Ecco. Questo potrebbe aiutare.» La sua mano trovò la mia e intrecciò le nostre dita. Cosa stava succedendo?
Le nostre mani indugiarono. Riuscivo ancora a ricordare cosa avessi provato sabato nel tenerle la mano, il che era fottutamente strano, considerando che non avevo mai tenuto per mano una ragazza, prima. Non lo avrei mai detto ai miei amici, ma era stato come sentire un terremoto dentro.
«Sai di ciliegie», sussurrò sulle mie labbra, e il calore mi fece avvampare le guance.
«Tu sai di guai», risposi con un sorriso timido.
«Tuo padre e mio padre…» Fece un respiro affannoso e io annuii. «Lo so.» «Non posso compromettere la mia possibilità di giocare per la squadra.» «Lo so.» «Quindi, cosa stiamo facendo?» Appoggiò la fronte sulla mia e inspirò tremante. «Non lo so», sussurrai. «Ma non sono certa di potermi fermare.»
Baciare Kaiden era come tornare a casa. Non sapevo spiegarlo, ma mi faceva sentire amata, bella e speciale.
«Beh, non sapevo cosa ti piacesse, quindi ho preso un po’ di tutto.» «È davvero dolce, Kaiden.» Spalancò gli occhi e il rossore più adorabile si diffuse sulle sue guance. «Non credo di essere mai stato definito dolce prima d’ora.» «C’è sempre una prima volta.»
Baciarla era una delle mie nuove cose preferite, resa migliore solo dalla consapevolezza che fossi l’unico ragazzo con cui lo avesse mai fatto.
«Tu lo vuoi?» sussurrai al suo orecchio. «Mi vuoi?» Inclinando la testa, mi guardò. «Sì. Non mi sono mai sentita così prima, Kaiden.» Baciò il mio mento e adorai che si sentisse abbastanza sicura di sé quando era con me tanto da prendersi quello che voleva. «Nemmeno io.» Ingoiai il groppo in gola. Il mio desiderio di proteggere quella ragazza, di renderla felice e di vederla sorridere, era così forte che mi sentivo un po’ su di giri.
Perché non volevo una notte con Lily Ford. Non ne volevo nemmeno due o tre o quattro. Le volevo tutte.
Lei lo sapeva. Io lo sapevo. Ma non volevo buttarmi a capofitto in qualcosa da cui non saremmo potuti tornare indietro. Il sesso cambiava le cose. E il sesso con Lily… beh, qualcosa mi diceva che avrebbe cambiato tutto.
Ero sopraffatto. Ma era più di quello. Mi stavo innamorando di lei, di Lily Ford. L’unica ragazza della Rixon High che non avevo diritto di volere, figuriamoci di toccare.
«Sei fottutamente spacciato», sussurrò, i suoi occhi si spostarono verso il punto in cui Lily si era seduta su un pouf accanto ad Ashleigh. «Sì», risposi, lottando contro un sorriso. «È vero.»
Feci per riattaccare, ma la sua voce mi fermò. «E… Lily?» «Sì?» «Solo perché non potrò baciarti all’Homecoming non significa che non passerò tutta la notte a pensarci.»
«Lascia che io sia il tuo scudo», disse, fissando il suo sguardo duro proprio su di me. «Lascia che ti sostenga quando cadi, Lily. Lascia che io ti ami.»
hai detto?» «Mi hai sentito.» La sua bocca si incurvò. «Puoi dirlo di nuovo? Solo per essere sicura di aver sentito bene.» Annullando l’ultimo frammento di spazio tra di noi, Kaiden lasciò che la sua bocca aleggiasse sulla mia. «Ti amo, Lily Ford. Sono perdutamente, disperatamente innamorato di te.» «Tu mi ami?» Mentre le parole si formavano, le mie labbra sfiorarono le sue. «Sì. Penso di amarti già da un po’. Ero troppo stronzo per dirlo. Non rimpiangerò mai qualcosa più di quello che è successo la scorsa notte. Non sarebbe dovuta andare così. Ma come posso dimenticarlo, quando è stata la
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