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Storie di primogeniti e figli unici

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Perché la mamma che un tempo raccomandava al figlio di stare sempre dal lato interno del marciapiede ora che lui ha un fratello minore gli raccomanda di lasciare quello dalla parte più sicura? È quanto si domanda il protagonista del primo racconto, con divertito stupore e con la nuova consapevolezza che sono spesso le piccole cose a dimostrarsi rivelatrici. Questi racconti di infanzie, adolescenze e giovinezze campane ci conducono per mano, con il sorriso a fior di labbra, attraverso storie di vita ordinaria, originate da dettagli e particolari minimi. Ma sono solo apparentemente insignificanti, e svelano una profondità inaspettata sotto la superficie delle cose e degli eventi. Gli episodi sono semplici, gli spunti presi da una pacata, e tuttavia evocativa, quotidianità: un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo che erano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai e gli ombrelli non servono... Perché si può anche fissare il dito che indica la luna anziché il cielo per comprendere molte cose.

136 pages, Paperback

First published January 1, 1996

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About the author

Francesco Piccolo

43 books117 followers
Francesco Piccolo was born at Caserta, in 1964. His novels and short story collections include “Allegro occidentale”, “E se c'ero dormivo”, “Il tempo imperfetto”, “Storie di primogeniti e figli unici” (all published by Feltrinelli), “L’Italia spensierata” (Laterza) and “La separazione del maschio” (Einaudi). With “Storie di primogeniti e figli unici" he won two literary prizes: the Premio Giuseppe Berto and the Premio letterario Piero Chiara. His latest works are “Momenti di trascurabile felicità” and “Il desiderio di essere come tutti”, published by Einaudi.

In cinema, he has developed the screenplays “My Name Is Tanino, Paz!“ (based on cartoons by Andrea Pazienza), “Ovunque sei”, “Giorni e nuvole” and “Nemmeno in un sogno”, as well as “Il caimano” (for which he, Nanni Moretti and Federica Pontremoli were awarded the 2006 David di Donatello for Best Script), “Caos calmo” and “Habemus Papam” directed by Nanni Moretti.

He writes for varied newspapers and periodicals, including la Repubblica and Diario. Piccolo lives in Rome, where he runs the screenwriters’ laboratory for the DAMS course at Roma Tre.

Francesco Piccolo è nato a Caserta nel 1964. Si è laureato in Lettere con una tesi su "Le teorie comiche nel teatro del Settecento". Vive e lavora a Roma e collabora alle pagine culturali del “diario della settimana”. Nel 1993 è stato finalista del Premio Calvino con il romanzo inedito "Diario di uno scrittore senza talento". Con la casa editrice Minimum fax ha pubblicato nel 1994 "Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori", tratto da alcune lezioni di creative writing sui metodi di scrittura.

Ha scritto romanzi e raccolte di racconti: “Allegro occidentale”, “E se c'ero dormivo”, “Il tempo imperfetto”, “Storie di primogeniti e figli unici” (tutti pubblicati da Feltrinelli), “L’Italia spensierata” (Laterza) e “La separazione del maschio” (Einaudi). Con “Storie di primogeniti e figli unici” ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio letterario Piero Chiara. Il suo penultimo libro, edito da Einaudi, si intitola “Momenti di trascurabile felicità”, una raccolta di aneddoti sulla felicità delle piccole cose quotidiane. Nel 2013, ha pubblicato “Il desiderio di essere come tutti”.

Ha lavorato anche per il cinema scrivendo sceneggiature, tra cui “My Name Is Tanino, Paz!” (tratto dai fumetti di Andrea Pazienza), “Ovunque sei”, “Giorni e nuvole” e “Nemmeno in un sogno”, oltre a “Il caimano”, “Caos calmo” e “Habemus Papam” con reggia di Nanni Moretti.

Collabora con riviste e quotidiani. Attualmente vive a Roma e cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S. della terza Università di Roma.

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1 star
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Displaying 1 - 22 of 22 reviews
573 reviews35 followers
March 3, 2018
Parte col botto e poi si perde un po' per strada. Gli altri suoi libri che ho letto mi hanno convinta di più, anche se non manca l'irriverenza tra questi racconti.
Profile Image for Vito.
186 reviews12 followers
March 9, 2011
C'è un Piccolo minore, in questa raccolta, ma comunque piacevole. Soprattutto il primo racconto, in cui spiega il dramma del figlio maggiore che deve stare dalla parte della strada per salvare il fratellino da eventuali incidenti, ha moltissimo dello stile che amo di questo scrittore, ma ci sono molte pagine decisamente sottotono. Alla fine però ne vale la pena, dai.
Profile Image for Gianluca.
Author 1 book38 followers
October 25, 2017
La postfazione di questa edizione è bellissima e vale almeno come decimo racconto. Il primo, come ammette anche lui, è il più noto (e bello secondo me).
Profile Image for Alessia.
47 reviews
April 15, 2020
Doppio parere: lo rileggerei per quanto riguarda i racconti autobiografici, mentre non sarei della stessa idea per quanto riguarda gli altri romanzati. Come sempre, adoro la scrittura ironica di Piccolo ma lo preferisco in prima persona!
Profile Image for Anncleire.
1,287 reviews99 followers
Read
September 14, 2021
Questo è il classico libro che mi prestava mia zia da adolescente per aprire i miei orizzonti. Devo a lei la scoperta di molti autori compresa Oriana Fallaci. Se dovesssi dire ora di cosa parla questa raccolta di racconti però lo ignoro totalmente.
28 reviews
October 13, 2020
Interessante e ironico, offre uno spaccato di famiglia del sud italia realistico. Però dopo aver letto l'animale che mi porto dentro avevo altissime aspettative.
Profile Image for Silvano.
195 reviews
December 6, 2020
Letto sulla scia dei MOMENTI, però mi ha un po’ deluso. Meglio la trilogia.
Profile Image for Valentina.
201 reviews
December 3, 2020
Leggendo i primi due capitoli avevo avuto l’impressione che fosse un libro brillante, seppur un po’ cinico, da 4 stelline. Invece no, proseguendo ho capito che era il caso di interrompere la lettura.
January 5, 2014
«Quando ero piccolo, e andavo a scuola insieme a mio fratello, mia madre mi diceva di tenerlo per mano, e questo mi sembrava giusto e responsabile.
Quello che no capivo è perché di diceva sempre: “mi raccomando, quando passate per quella strada dove non c’è il marciapiede, mettiti sempre tu al lato della strada dove passano le automobili”.

Io lo facevo, e lo facevo con diligenza, ma ero molto dispiaciuto. Per me significava: “io spero che nessuna auto vi butti sotto, ma se proprio dovesse succedere, preferisco che muoia te piuttosto che lui”».



Ognuno di noi, quando compra un libro, ha sempre delle aspettative. Positive o negative. Aspettative che ti sei fatto, sentendo – magari – la presentazione in un giornale o te ne ha parlato un amico. O semplicemente, dello stesso autore, hai letto altri libri che poi ti sono piaciuti e – convinto delle doti dell’autore – ne hai comprato un altro.

Così è successo a me, con questo libro.

Di Francesco Piccolo, avevo già letto “Momenti di trascurabile felicità” (recensione che non tarderà ad arrivare!), apprezzandolo molto. Così, un po’ per la conoscenza (dei suoi libri, ovviamente!) che avevo dell’autore e un po’ per il titolo beffardo, ho comprato “Storie di primogeniti e figli unici”.

Come molti lavori di Piccolo – influenzato anche dal suo lavoro di sceneggiatore (ndr), anche quest’ultimo, è una raccolta di racconti di ragazzi (per lo più adolescenti) alle prese con le prime esperienze di vita: un’amicizia sbagliata, la responsabilità di essere “l’uomo di casa”, l’ambizione di diventare qualcosa di più, di quel che le alternative propongono.

Un libro dal titolo ingannatorio? Forse.

Ma lo scopo dell’autore non è quello di narrare avvenimenti quanto mai eclatanti. Essere primogeniti o figli unici, è solo il filo conduttore che lega le varie storie. Ancora un’altra volta, ritroviamo la quotidianità come protagonista.

«[…] allo stesso tempo i nove racconti che compongono questa raccolta cono appunto dei racconti, sono opera di narrativa, che ha preso spunto dalla realtà, e l’ha rimodellata per convenienza narrativa in molti punti […]», scrive Francesco Piccolo nella postfazione del suo libro: storie reali in un mix di fantasia e immaginazione. Ironiche, ma anche molto amare.

Leggendo, sembrano pagine scritte proprio dal protagonista, quasi l’autore fosse un semplice scrivàno, che appunta sul taccuino la realtà, così come la vede.

Un libro di poche pretese, sicuramente non un capolavoro. Un libro, la cui lettura scorre via con semplicità.
Profile Image for Ilaria Quercia.
271 reviews48 followers
February 5, 2021
Nove racconti brevi sull'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di primogeniti e figli unici.
Uno spaccato di ricordi e di dettagli che contraddistingue il senso della vita.
Una frase di una mamma mi ha fatta sorridere e ricordare la mia primogenia: "lascia che tuo fratello sia sul marciapiede e cammina tu dal lato della strada ché lui è più piccolo", credo di aver comprato il libro per questo dettaglio che mi ha ricordato il rapporto di protezione verso mia sorella.
Una lettura piacevole specie per chi prende la metropolitana: ogni racconto si legge nel tempo di una fermata!
Profile Image for Marianka Campisi.
22 reviews1 follower
November 3, 2015
2.5

Una lettura molto piacevole, con il solito umorismo di Piccolo. Sicuramente però non il mio preferito tra i suoi romanzi. Sebbene infatti tutte le storie abbiano un ottimo potenziale, leggendone alcune ho sentito palpabile quella sorta di immaturità che è normale nei romanzi d'esordio...
C'è però tanta tenerezza in queste pagine. Tra i miei racconti preferiti:"Dall'altra parte della strada", "Le estati del rancore" e " Per terre assai lontane".
Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews98 followers
January 27, 2014
Non ci sono tutti gli italiani dal al e magari di tutte le regioni, per� il tipo umano recente e autoctono d'Italia che frequentemente si incarna poi in un lettore c'�. Gustosi racconti di eventi che tra infanzia e adolescenza possono essere accaduti a molti di noi. Chiaramente biografici o di prima mano, ma non � mai pesante e non la mena.
Profile Image for Giulia Quaglia.
38 reviews5 followers
September 24, 2018
Se state cercando il Piccolo di “Momenti di trascurabile felicità”, qui troverete sono il germe dello stile che verrà sviluppato nel suo libro più famoso. Ho faticato per un paio di racconti - il primo merita, gli altri no - e poi ho abbandonato la lettura di questa opera minore, me l’aspettavo più coinvolgente.
Profile Image for Rirì.
7 reviews1 follower
June 6, 2015
different stories ... maybe too different from each other! but I liked, as usual, the Piccolo's touch
Profile Image for Lisa.
23 reviews8 followers
January 2, 2014
Carino, ma mi sono fatta ingannare dal titolo. Pensavo meglio
Profile Image for Bobparr.
976 reviews64 followers
August 5, 2017
Minore rispetto ad altri di P. - in quanto cronologicamente anteriore - per alcuni tratti rimane divertente. Altre pagine - penso al racconto sugli ombrelli - sono superflue. Come di dice di alcuni dischi, solo per i fans. ---- Forse la prima lettura e' stata successiva a qualcosa di più sostanzioso, oppure il ricordo era andato ad altri, di Piccolo. Questa seconda lettura, da poche ore, da' maggiori soddisfazioni. Il racconto sugli ombrelli rimane davvero superfluo: gli altri hanno acquistato personalità, e danno percettibile piacere e qualche sorriso. Se la prima lettura erano ***, ora aggiungerei un altro 1/2 voto.
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