Chi era il baro Rimediotti? E il ragionier Bisigato? E il barbiere Definitivo? E il contadino Batistì? Figure, oggi forse fantasmi di una profonda provincia raccontata negli anni da grandi scrittori e grandi registi. In un viaggio che è soprattutto nella memoria, Michele Brambilla è andato a vedere che cosa è rimasto di alcuni di quei palcoscenici umani resi universali dalla letteratura e dal cinema: la Luino di Piero Chiara, la Treviso di Signore e Signori, la Bassa Bergamasca dell’Albero degli zoccoli, la Parma della Califfa di Bevilacqua, la Rimini di Fellini, il Vercellese della bellissima mondina Silvana Mangano di Riso amaro. I sei racconti riuniti in questo volume ci accompagnano nel microcosmo della provincia italiana, a volte malinconico e a volte divertente, a volte meschino e a volte generoso, a volte superato e a volte immortale: mai, comunque, banale. --- «Nella provincia navigo in silenzio, attento a non svelarne l’enorme importanza per timore che i sociologi, i letterati, i sindacalisti, i sottosegretari, gli umoristi e gli altri uomini di primo piano vengano a disturbarmi nel meglio dei miei godimenti, cioè nel pieno del mio lavoro più serio, che è quello di vivere.» (Piero Chiara)