Cosa siamo disposti a fare per amore? Tutto, anche lasciarci. Anna sta con Carmine da tre anni. Carmine è sposato e ha una figlia. Anna no. Si prendono e si lasciano diverse volte in un tira e molla di passione e senso di colpa. Carmine è un sofisticato cantautore indipendente che tenta la carriera nazional popolare per sbarcare il lunario. Passa le giornate rinchiuso nel suo studio di registrazione, alternando la fase creativa all'ossessione del controllo del peso. Rancoroso e frustrato, non ha il coraggio di cambiare vita. Fino a quando il cambiamento non glielo serve Anna su un piatto d'argento. Un pegno d'amore. In una Puglia dai colori vivi e velata di un'ironica malinconia, Anna lascia Carmine. Fino al momento prima, niente sembra essere cambiato. Ben presto la mancanza diventa un sentimento ambiguo: non è dolore per qualcosa che non c'è più ma per qualcosa che è avanzato e non è abbastanza. Intorno ai due protagonisti gravita la sgangherata umanità contemporanea: anaffettivi cronici, artisti egocentrici, goffi ipocondriaci, i nuovi ricchi dell'Est europeo e gli ex benestanti italiani minacciati dalla povertà borghese. La scrittura di Alessandra Minervini procede per sottrazione e frammenti, creando nel lettore un senso di dipendenza. Si perde e si ritrova qualcosa: un amore, una vita, un desiderio, se stessi.
Un esordio. Un libro fatto d'amore e di dolore, alla stessa maniera. "Overlove" di Alessandra Minervini, edito da LiberAria Editrice: con questo suo primo romanzo, l'autrice ha dimostrato di saper descrivere a perfezione lustri e disagi di giovani e no che vivono in questi nostri anni figli dei primi Duemila. Potete leggere tutta la recensione su Il lunedì dei libri, a questo link: http://illunedideilibri.it/overlove-a...
Ho divorato questo romanzo e mi ci sono persa dentro. È come se tutti i personaggi precipitassero nello stesso vortice temporale in cui tutto appare confuso, ma non lo è. Ho adorato ogni personaggio, ma soprattutto B&B, così non convenzionali, così uniti (anzi, il top sarebbe scrivere uno spin off interamente su di loro). Nonostante il titolo, io penso che questo sia un romanzo sull'amore e sulle sue conseguenze, negative o positive che siano.
Libro che racconta di momenti sbagliati. Quelli per incontrarsi, innamorarsi, perdersi e anche ritrovarsi. È un racconto di incroci di vite che si tangono per poi allontanarsi, dei silenzi che riempiono gli incontri e delle parole che riempiono le assenze. È scritto con un'eleganza d'altri tempi ma è al contempo contemporaneo nella sua ricerca della parola che cessi di essere aggettivo e diventi emozione tangibile. Un lavoro decisamente da conoscere.
Overlove è il racconto di una storia d'amore partendo dalla fine. È la storia di ciò che resta quando tutto finisce, quando il sipario cala e le luci si spengono. Chi sono diventate le due persone che hanno vissuto quell'amore? Ma soprattutto, chi avranno il coraggio di diventare? Anna e Carmine sono i sopravvissuti. Perché l'amore sa essere dolce e sublime, ma anche distruttivo. Le loro voci sono a tratti disperate, ma la verità è che solo quando non rimane nulla a cui aggrapparsi si può trovare la forza di affrontare l'ennesimo cambiamento. Questo è un romanzo decadente e romantico, Alessandra ha una scrittura dura, che non fa sconti. Una scrittura rock.