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Vietato leggere all'inferno

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Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso. 
Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro senza speranza. 
Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per questo accetto di aiutare Eleonora. 
La ragazza è brava, ma così folle da voler cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di leggere. Forse.
Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se funziona.

412 pages, Paperback

First published October 10, 2016

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About the author

Roberto Gerilli

11 books34 followers
Roberto Gerilli è un anconetano che da trentacinque anni vive cibandosi di libri, fumetti, film e serie tv. Si è laureato in ingegneria elettronica ma non è riuscito a creare il flusso canalizzatore, quindi ha deciso che da grande diventerà uno scrittore. Nel frattempo beve tè e racconta storie alla lepre marzolina.

Nel 2014 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Città Senza Eroi, edito da UteLibri, mentre nel 2015 e nel 2016 sono usciti Questo non è un romanzo fantasy, e Apocalypse Nerd, entrambi editi da Plesio.

Scrive per Diario di Pensieri Persi e Speechless Magazine.

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1 star
3 (2%)
Displaying 1 - 30 of 35 reviews
Profile Image for Tanabrus.
1,841 reviews160 followers
February 6, 2017
Avete mai passato ore, giornate intere chiusi in casa a leggere un libro?
O in spiaggia, su un telo, rigirandovi ogni tanto per non morire ustionati mentre siete impegnati con i capitoli di un bel volumone?
O magari a rubare cinque, dieci minuti del vostro tempo così, quando vi capita, mentre aspettate l'autobus, o mentre siete in treno, o mentre andate dalla macchina al posto di lavoro?

Ecco, se avete sperimentato queste cose potrete capire come mi abbia colpito l'idea alla base di questo libro: negli anni '60 si è diffuso nel mondo un movimento contro la letteratura, che ha acquistato potere dopo gli scontri studenteschi e ha preso sempre più peso fino a giungere all'approvazione a fine anni '90 di una legge che proclamasse la letteratura "sostanza stupefacente".

Quindi niente più romanzi, niente più libri di fantasia, poesie, teatro.
I libri devono essere testi totalmente attinenti alla realtà, da leggersi a scuola o per lavoro. Niente è concesso alla fantasia, alla divagazione.
Gli Editori sono ormai clandestini, gli spacciatori distribuiscono capitoli o paragrafi di libri. La polizia è a caccia di libri, ci sono centri di disintossicazione dalla letteratura, gruppi di sostegno di lettori anonimi.

E la storia è ambientata in Italia.


E in questa distopia, che come un moderno Farenheit 451 ci colpisce duro là dove fa più male, non abbiamo solo la descrizione del grigiore di questa società ipotetica (che comunque non appare troppo dissimile dalla nostra, guardando le statistiche di quanta gente legga e i comportamenti dei... cavoli, sto cominciando a classificarli come non libromani! Insomma, i comportamenti standard di chi non legge).
Quando ci viene descritto il mercato editoriale clandestino, con i prodotti di bassa lega sfornati solo per far soldi giocando sul bisogno di lettura dei "drogati", l'assonanza con le accuse periodiche relative alla qualità dei prodotti pubblicati è assordante.
E quando invece i protagonisti immagino come potrebbe essere un ipotetico mondo dove la letteratura sia legalizzata, dove tutti possano leggere, informarsi ed essere colti, fa male. Perché i protagonisti vedono gli editori gareggiare per pubblicare opere innovative e di grande qualità, si immaginano trasmissioni televisive culturali che soppiantino i reality e il trash in tv, si sogna di politici illuminati in quanto scremati e selezionati da una base elettorale colta e consapevole.
Quanto di più lontano possibile dalla nostra realtà, insomma.
Tutto indicato lucidamente, crudelmente senza mai essere denunciato, ma venendo semplicemente supposto, immaginato, mostrato per contrapposizione a quanto idealizzato da Amleto e Eleonora.

Come in occasione dell'incontro con il vecchio Sandro, nella comune di lettori, quando Eleonora lo attacca urlandogli contro che lui e quelli come lui, arroccandosi su posizioni elitarie e rifiutando le altre forme di letteratura ritenute più basse, avevano decretato la morte della letteratura stessa.
Chapeau.


E sotto questa critica feroce si snoda la storia di Amleto, reclutato a forza dalla travolgente Eleonora e finito assieme alla sua bodyguard Cristina a tentare di produrre il libro che cambierà il mondo.
Tra assassini prezzolati e contrabbandieri di libri, in mezzo a Editori pronti a uccidere per difendere la propria nicchia di mercato.
Con il povero Amleto schiacciato dalla potenza delle due forti figure femminili che lo accompagnano, che sembrano uscite da un film di azione mentre lui è il classico protagonista "ragazzo comune" che si ritrova di punto in bianco invischiato in una storia molto, molto più grande di lui.

Un po' quanto accaduto anche nel precedente libro di Gerilli, Questo non è un romanzo fantasy!, dove i personaggi femminili erano molto più decisi e capaci delle controparti maschili, che invece si dividono tendenzialmente in malvagi editori senza scrupoli affamati di soldi o in giovani sognatori nerd.


E nerd sicuramente lo è anche l'autore, visto che l'intero libro è un tripudio di citazioni che spaziano dai libri (ovviamente) alla musica, dal cinema alle serie tv.
E ammetto di essermi arreso al suo genio, davanti alle serie tv, visto che è arrivato a "attualizzarmi" Sons of Anarchy (che ora mica contrabbandano armi, i nostri bikers... no, importano testi!) o Breaking Bad (qui Reading Bad, con il nostro impegnato nella roulotte a cucire libri).

Ammetto anche, dopo la giornata passata a leggere questo libro, di sentirmi profondamente dipendente dalla lettura, di essere un maledetto lettore compulsivo e di non avere la minima intenzione di smettere!


L'unico appunto che posso fare al libro è che la trama in sé è forse un po' troppo prevedibile (si intuiscono abbastanza presto i colpi di scena finali, a parte l'identità del capo del traditore... anche se un certo evento prima della fine non me l'aspettavo e mi ha fatto male).


Profile Image for Jessica.
252 reviews92 followers
February 6, 2017
Leggete questo libro!!!
E' una storia briosa e divertente, si legge con piacere e scorre in maniera veloce e appassionante.
Immaginate un mondo in cui la lettura e i libri sono vietati dalla legge, quindi i drogati moderni sono i lettori, farsi una dose corrispondere a leggere un capitolo, la riabilitazione vuole l'omologazione sociale e soprattutto mentale, "i fatti"sono quelli su di giri dopo aver letto molto, troppo. Insomma i veri reietti ed emarginati sociali sono coloro che amano perdersi tra le pagine stampate. Ma non è tutto qui, c'è una missione, il mondo dello spaccio del libro e dell'editoria va cambiato, salvato! E i nostri protagonisti sono unici nel loro genere: un uomo non cuor di leone, sarcastico e appassionato lettore accompagnato da due donne determinate e cazzute, pronte a tutto pur di salvargli la pelle e concludere la missione. Non vi svelo altro, sappiate che c'è da ridere, davvero molto, ci sarà azione, qualche sparatoria e una marea di riferimenti e citazioni letterarie e cinematografiche che l'autore riesce ad incastrare alla perfezione all'interno del racconto e nei dialoghi tra i vari protagonisti, una vera chicca questa. E malgrado sembri apparentemente un libro assurdo, che molti ovviamente catalogano come distopico, beh, io c'ho trovato molta verità in questo romanzo e anche tanto su cui riflettere; parla sì di un mondo diverso, immaginario ma forse nemmeno troppo. Muove delle critiche importanti su quella che è l'editoria moderna e il mondo dei lettori senza mai essere noioso, basterà leggere tra le righe per carpire quella che è l'analisi dettagliata- e a mio avviso condivisibile- della realtà.
L'ho adorato,si è capito??
Arriverete all'ultima pagina soddisfatti ma anche malinconici, questi sono quei tipi di libri che una volta conclusi fanno sentire la mancanza dei loro protagonisti.
Profile Image for Tintaglia.
737 reviews148 followers
February 7, 2017
La domanda è solo una: chi è abbastanza spietato da fondare con me una casa editrice e sfruttare tutti quei miserabili sniffainchiostro?

Un distopico brillante e originale, che sotto l'apparenza scanzonata porta una critica feroce al mondo della cultura e dell'editoria.
Profile Image for Silvia.
87 reviews35 followers
December 19, 2016
Amleto Orciani è un uomo di trentacinque anni, lavora come inserviente in un negozio di bricolage e non rinuncerebbe mai alla lettura. Nell'Italia in cui vive, la letteratura è vietata. E' considerata illegale dal 23 aprile 2000, data in cui è stata proclamata la legge Montag, che considera illegale la letteratura al pari di qualsiasi droga o sostanza stupefacente. Amleto, il cui nome non è stato scelto a caso, dato che è nato e cresciuto con due genitori libromani che non l'hanno mai rimproverato se si faceva qualche paragrafo o un libro intero, un giorno fa la conoscenza di Eleonora, una ragazza forte e determinata che gli propone di aiutarla a realizzare il suo folle piano: cambiare il mondo dell'editoria, proponendo ai lettori il romanzo che salverà i romanzi, un libro che riavvicinerà i lettori ai libri veri, non a quelle storielle senza un vero messaggio, pubblicate da editori come il Bibliotecario o il Nordico solo per accontentare la fame di lettura dei libromani. Amleto accetta, forse più spinto dall'ingente somma di denaro promessa da Eleonora, che dalla convinzione che il piano funzionerà, e, per essere più tranquillo, chiede alla sua migliore amica Caterina di guardargli le spalle.
La loro avventura inizia e, dopo la stesura del romanzo, dovranno ottenere il permesso per presentarlo alla London Book Fair, una specie di rave party dedicato agli amanti della lettura. Ma portare a termine il progetto non sarà così facile e Amleto, Eleonora e Caterina dovranno lottare un bel po' per riuscirci.

Vietato leggere all'Inferno, narrato in prima persona da Amleto Orciani, non è il solito romanzo distopico. Non c'è nessun mondo parallelo in cui la tecnologia ha superato ogni aspettativa, né alcun sistema totalitario che nega la libertà alle persone. Roberto Gerilli ha creato una storia originale, ambientata in un'Italia molto simile a quella che conosciamo, ma con un piccolo particolare: la letteratura è vietata. Gli studenti non studiano più i grandi autori italiani, né possono leggere i capolavori della letteratura. Amleto non rinuncia alla lettura e, per non farsi smascherare dalle persone normali, compie degli studi davvero particolari: guarda i programmi TV e cerca di impararne il linguaggio, in modo che, durante una conversazione, non si faccia sfuggire parole troppo elevate, rischiando di essere scoperto.
Pur essendo il protagonista principale di questo romanzo, non bisogna dimenticare che senza Eleonora, la ragazza dal folle piano, non sarebbe iniziata nessuna avventura e che, senza Caterina, le loro vite sarebbero state più in pericolo di quanto non lo fossero già.
Grazie allo stile semplice e coinvolgente di Gerilli, il lettore viene trasportato all'interno della storia già dalle prime pagine, stupendosi per i numerosi colpi di scena e sorridendo per l'ironia e il sarcasmo di Amleto.
Questo romanzo è sì un distopico, ma allo stesso tempo ricco di azione e con un pizzico di thriller, e devo ammettere che questo mix mi ha conquistata.
Vietato leggere all'Inferno è un gioiellino che nessun amante della lettura dovrebbe farsi mancare, ottimo spunto di riflessione per quanto riguarda il mondo dell'editoria attuale e il cambiamento imposto da una legge irreale che purtroppo non ha colpito solo l'Italia.

E tu, rinunceresti a leggere per sopravvivere?
Profile Image for Sibil.
1,302 reviews62 followers
August 7, 2017
4.5 stars
Ringrazio l'autore per avermi inviato una copia del suo romanzo in cambio di un'onesta recensione.
La recensione italiana prossimamente su questi schermi!

This book was a real surprise! I liked the plot but I wasn't so curious about it, if I have to say the truth. But I fell madly in love with it with the first 10 sentences! I liked almost all of it! I loved the writing, I liked the characters, the world building, the plot, the ideas.... I would have preferred some different choices from the author, but it is just because I am a sweet heart if you dig enough! But I think this book is pure genius!
Amleto is one of a kind, and the world that the author creates is original and fantastic, even if it's frightening similar to our world (and that's not a good thing, definitely!). In his world reading is not allowed, and the people who read are considered addicted in need to rehab. But no one and no thing can really destroy the love for the books, fortunately, and so we can follow Amleto, Eleonora, Cate and the others in their incredible adventure with the book who will save all the other books!


Ammetto di aver esitato parecchio prima di iniziare questo libro e non so nemmeno io bene il perché. La trama sembrava promettente, quindi quando ho accettato di recensirlo ero ben disposta, ma pian piano la mia voglia di iniziarlo è andata scemando e ho sempre continuato a rimandare, nonostante leggessi spesso recensioni positive. Non so bene perché continuassi ad esitare, ma finalmente sono riuscita a decidermi e... è stato amore a prima lettura!

Mi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Un nome di merda, lo so, ma ai miei genitori sembrava romantico.

Così si presenta il nostro eroe, ed è stato subito amore. Amleto è un personaggio che sembra non aver molto fuori dal comune, se non il suo essere lettore in un mondo in cui la letteratura è vista come un dipendenza di cui liberarsi, possibilmente in fretta e senza tanto clamore. Eppure è uno dei personaggi più autentici, più realistici che io abbia mai incontrato. E dopo poche pagine mi ero fatta un nuovo amico.
Certo, Amleto può sembrare cinico e disincantato, anche un po' Brontolo, senza doti particolari e con un carattere non sempre facile e accomodante. E ha un po' l'aria da "sfigato", anche se in senso buono. Eppure mi è piaciuto fin da subito, per la sua schiettezza, per la sua, forse troppa, onestà.
E trovare personaggi di questo tipo, personaggi che diventano subito tuoi amici e che sembra quasi ti tengano per mano mentre prosegui con la lettura, è una cosa rara, ed è uno dei più bei regali che uno scrittore possa fare ai suoi lettori.

Ma Amleto non è l'unica nota positiva di questo romanzo. L'idea dell'autore è geniale e sviluppata in maniera impeccabile, anche se ha dei risvolti inquietanti. A prima vista questa realtà è molto diversa dalla nostra: la lettura è diventata una dipendenza, un qualcosa di negativo e di illegale, un vizio di cui liberarsi (adorabile della versione degli alcolisti anonimi per i lettori! Mi ha divertito tantissimo), e la società si è modificata di conseguenza, allontanandosi, almeno in apparenza, da quella che è la nostra società, in cui siamo ancora liberi di leggere, in cui la letteratura non è guardata come qualcosa di negativo e di sbagliato. Ma le riflessioni che Amleto fa sulla sua società sono attuali e pertinenti anche alla nostra, sia per quanto riguarda le riflessioni sulle case editrici, sul commercio dei libri e sulla loro diffusione, sia sulla società vera e propria.

Se la gente è pronta a seguire il primo coglione che urla stronzate da un palco, bisogna aver paura della folla, non dell'urlatore.

E' un libro che intrattiene il lettore, in più di un modo: la storia è originale e piena di azione, il mondo in cui è ambientato è affascinante e i personaggi sono tutti unici e indimenticabili (perché è vero che io vi ho parlato solo di Amleto, ma ci sono anche Cate e Eleonora, difficile dimenticarsi di loro! Cate poi è un altro piccolo capolavoro. E' seconda ad Amleto, ma è una differenza minima!)e poi fa ridere. Non fraintendetemi, non è un libro comico, ma ci sono certe scene, certi dialoghi che sono semplicemente divertenti.
Ma, oltre a tutto questo, è un libro che riesce a far riflettere.

E non dimentichiamoci dello stile di scrittura dello scrittore. E' molto scorrevole e riesce a tessere una tela attorno al lettore, che lo intrappola dolcemente, rendendogli davvero difficile riuscire ad allontanarsi dalle sue pagine.

Insomma, se non si fosse capito, questo libro si è rivelata una sorpresa meravigliosa e assai gradita, che mi sento di consigliare a destra e a sinistra, perché merita, merita davvero tanto!
Profile Image for Sofia.
72 reviews25 followers
December 13, 2016
Ringrazio immensamente Alessandra Zengo, la responsabile di Speechless, di avermi contattata e di avermi chiesto la recensione di questo romanzo. (Per amor di onestà, devo dirvi che avevo già acquistato questo libro prima della richiesta di Alessandra, ma l’avevo lasciato lì in attesa di terminare prima le letture per l’università. Quindi GRAZIE di avermi contattata e di avermi dato la scusa per leggere questo libro e non sentirmi in colpa.)

Vietato leggere all’inferno è un libro che ho amato, per numerosi motivi. Innanzitutto la narrazione non risulta mai pesante, anzi. È scorrevole, ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine. Ho veramente apprezzato lo stile dell’autore: disincantato, essenziale e condito con parole inusitate che rivelano la dipendenza da letteratura di Amleto, il narratore. La storia si divide tra Ancona e Londra e, devo ammetterlo, leggere della mia terra, riconoscere e visualizzare perfettamente i luoghi – il Passetto, la Baraccola, il parcheggio dell’Ikea – è stato il plus di questo libro. In ultimo, ma non certo per importanza, i personaggi costruiti da Gerilli sono unici. Amleto, Eleonora e Caterina sono un trio perfetto, capace di far ridere ed emozionare. Le figure femminili, poi, sono quelle che ho apprezzato di più: così risolute e forti da mettere quasi in ombra Amleto, il quale, da solo, avrebbe combinato ben poco.

La storia è ambientata in un mondo molto simile al nostro, dove però i tossici non sono altro che i lettori, gli sniffa-inchiostro. Con la proclamazione della legge Montag, infatti, la letteratura viene inclusa nell’elenco delle sostanze illegali e il consumo di letteratura diventa proibito. Su questo sfondo distopico, vediamo i protagonisti lottare per realizzare un progetto folle, che rivoluzionerà l’editoria: la pubblicazione del “romanzo che salverà i romanzi”.

Ma questo libro non racconta solo questa storia, tutt’altro. Sotto l’inchiostro vi è una narrazione che ha come oggetto se stessa. C’è una critica ben precisa al mondo dell’editoria che, ammettiamolo, non è poi così distante dal vero. Finzione e realtà si mescolano e il vero inferno è rendersene conto: rendersi conto di che prodotti letterari vengono spacciati dai nostri editori, di come l’idea dietro una pubblicazione sia, il più delle volte, la vendita facile. Roba scritta senza cura, creata per essere venduta e dimenticata. E allora mi viene da pensare che questo “romanzo che salverà i romanzi” sia proprio ciò di cui abbiamo bisogno. Un libro che risvegli nei lettori la consapevolezza di essere loro i protagonisti delle storie che leggono, e che ricordi loro che hanno la forza per far cambiare la direzione di questa industria che vale molto di più del prodotto che produce, perché l’arte genera arte, e da lettura nasce lettura. Un libro che ti faccia alzare in piedi e gridare: “lettori del mondo, unitevi!” E questa energia io l’ho provata leggendo questo romanzo.

Il libro racconta una storia che è allo stesso tempo storicamente determinata e universale, ma anche se la critica mossa dal romanzo risulterà estranea a lettori futuri, sono certa che il messaggio riguardo la lettura in sé che questo libro vuole trasmettere sia eterno.

Io volevo dimostrare che un libro può cambiare il mondo.


La mia assuefazione suggerisce: balsamo e capolavoro.
Profile Image for Ophelie.
212 reviews12 followers
December 15, 2016
recensione completa su: http://mypageslapage.blogspot.it/2016...
Il 23 aprile del 2000 entrava in vigore la legge Montag. Amleto Orciani e con lui, milioni di altre persone, diventavano a tutti gli effetti colpevoli. Reato? Abuso di sostanze stupefacenti. Già dal lontano 1967 erano iniziate le prime avvisaglie. La nascita dell’ Anti-literature movement aveva posto in luce quella che era una piaga della società a tutti gli effetti. Troppi giovani sbandati, troppa fantasia, troppi cervelli che pensavano, era ora di mettere un freno a tutta quella barbarie, ricorrendo anche a gesti estremi, come in effetti accadde, la letteratura e di conseguenza la lettura, vennero considerate e dichiarate una... droga. Per il povero Amleto fu l'inizio di una vita sempre ai margini. Tirato su da due genitori sconsiderati, che lo hanno introdotto al “vizio" con fare innocuo, mettendogli tra le mani una copia de “L’Isola del tesoro”, è cresciuto cercando di confondersi tra la gente. La gente che odia quelli come lui, fattoni che venderebbero l'anima al diavolo pur di farsi un paragrafo.
Se solo avesse i soldi necessari, Amleto fuggirebbe da Ancona. Un'altra parte, un altro luogo, una nuova esistenza, ben diversa da quella che conduce come modesto commesso dell’Ikea. Un luogo dove nessuno lo giudica, dove nessuno si permetterebbe mai di dire una parola contro di lui. E l'occasione arriva, inaspettata, nei panni di una ragazza di Roma, Eleonora. Ma cosa vuole Eleonora da Amleto? All'apparenza una cosa molto semplice. Dietro pagamento di un lauto compenso, Amleto deve aiutarla a trovare carta, inchiostro e insieme a lei scrivere “il romanzo che salverà i romanzi”, l’opera che tornerà a far capire alle persone la bellezza del leggere. Basta romanzetti rosa, basta monopoli tra i cartelli della letteratura capitanati dal Bibliotecario e dal Nordico. La lettura deve tornare ad essere un bene comune.
Ho cominciato a leggere questo libro spinta dalla curiosità della situazione che Roberto Gerilli ha creato. La narrazione è scorrevole e ci si sente coinvolti fin da subito nella vita del protagonista. Il romanzo riesce ad assumere diverse tinte sotto ai nostri occhi, passando dal distopico, all’avventura con puri attimi di thriller. L’ironia e il sarcasmo di Amleto spesso mi hanno fatto morir dal ridere e quello che più rimane impresso è che, nonostante sia il protagonista, spesso si ritrova in situazioni in cui è l’antieroe per eccellenza. La parte delle più forti, in questo romanzo, è affidata a Eleonora, vera e propria leader maxima e pasionaria della letteratura , e a Caterina, la migliore amica di Amleto nonché sua guardia del corpo. Saranno loro due che, in più di un'occasione, salveranno la vita a uno sprovveduto Amleto. Veramente bello questo romanzo, mai banale o scontato, che ha il pregio di contenere veri e propri spunti di riflessione e una non tanto velata critica nei confronti del mondo editoriale, che molto spesso predilige immettere sul mercato romanzi di facile consumo a discapito di libri qualitativamente superiori.
Un grazie di cuore a Roberto Gerilli per avermi fatto capire (se mai ce ne fosse stato il dubbio) che sono, a tutti gli effetti, una libromane sniffa inchiostro. Vogliate scusarmi ora, vado a farmi una seduta di programmi trash, sia mai che la mia dipendenza da lettura dia troppo nell'occhio facendomi utilizzare vocaboli inusuali quali encomiabile ed operato.
Profile Image for Rose.
223 reviews23 followers
February 6, 2017
Che cosa ho appena letto? O mio Dio... Davvero epico! Prossimamente sul blog la recensione
*va a riprendersi *
Profile Image for Veronica Cannata.
Author 2 books6 followers
January 31, 2022
Autore che meriterebbe di più. La storia ha un buon intreccio, lo stile è incalzante e mai noioso. Certo, non si è esenti da cliché, ma quando sono fatti bene e rispecchiano soprattutto i miei gusti, che altro potrei dire se non lodarne l'autore?
Ci sono tanti riferimenti a cose che adoro, dalla musica ai film, dai libri e... Nulla è lasciato al caso.
Sono diventata una sniffa-inchiostro.
Profile Image for Alessia Palumbo.
Author 9 books29 followers
June 1, 2017
Distopico di rara e ottima fattura che si legge in una manciata di giorni. (si, lo so che c'è scritto che ci ho messo tre settimane ma in pratica l'ho iniziato quattro giorni fa...)
Ci sarebbe tantissimo da dire su questo libro; perchè è un romanzo che opera su più livelli: il primo, il più lampante, è quello ovviamente della trama, e poi ci sono una serie di trame aggiuntive che coglie il lettore solo se bazzica un po' nel fantasy e ne sa qualcosa dell'editoria italiana.

Un passo alla volta. Vorrei cominciare dalle citazioni. E no, non sto parlando dei paragrafi di testi famosi riportati testualmente tra le pagine, che pure hanno un significato importante nello sviluppo dei personaggi e delle loro intenzioni. Parlo di quelle sottili citazioni che si intravedono appena, quelle che non sono riportate in piè di pagina. La prima che mi ha colpito è quella di Farenheit 451. La legge che del 2000 che dichiara la letteratura materialmente stupefacente si chiama Legge Montag, come il protagonista del romanzo di Bradbury. Poi "il romanzo che salverà i romanzi", quello che scrivono i protagonisti, racconta un mondo come il nostro, proprio come "la cavallina storna" racconta un mondo dove i nazisti hanno perso la guerra de "La svastica sul sole" di Dick. Sicuramente ci saranno tantissime altre citazioni letterarie che mi sono dimenticata di scrivere o che non ho notato. Comunque sono davvero bellissime perchè collocano il romanzo in un genere preciso, e lo fanno con gusto.
Altre citazioni sono quelle divertenti, buffe, fatte da Gerilli per un suo divertissement personale. Il passaporto falso dato al protagonista porta il nome di Filippo Mengarelli, protagonista a sua volta di "Questo non è un romanzo fantasy" sempre di Gerilli ed edito dalla Plesio, e sempre da quest'ultimo romanzo viene citata la Vodendrak edizioni, uno dei più grandi espositori di una fiera del libro londinese. Alla fiera c'è anche la Senza Parole edizioni, italianizzazione della Spechless, CE che ha pubblicato VLI. E poteva mancare Città senza eroi, libro di esordio dello scrittore? Ovviamente no. Amleto ne trova un'illustrazione e ovviamente si lascia andare in doti della bellezza della copertina e della particolarità della sinossi.

Passiamo un po' alla trama, ne è stato parlato bene nella quarta di copertina e da recensioni molto migliori della mia, e quindi mi dilungherò poco. Come dicevo, questo romanzo è un distopico, mio genere preferito, tuttavia non manca, soprattutto verso la fine, un po' di azione, che rende l'intreccio ancora più interessante. Dopo la prima cinquantina di pagine un po' fiacca in cui si deve presentare l'ambientazione e poi i personaggi, la storia prende il via e non puoi più staccare gli occhi dalle pagine. Ottima anche la cronologia finale, non era obbligatoria o necessaria, ma proprio perchè non lo era dimostra la cura verso la distopia. I colpi di scena sono piaciuti al mio cervello (un po' meno al mio cuore), e penso che siano ben distribuiti.

Analizzando più correttamente l'ambito distopico, direi che nel suo genere è davvero un romanzo ben riuscito. Un distopico non deve solo raccontare un mondo assurdo completamente diverso dal nostro, ma deve farci dire "cazzo, questo c'è da noi. Questo è il NOSTRO mondo". Beh, Vietato leggere all'inferno ci riesce. Era capitato con 1984 quando si parlava della diffusione delle informazioni, qui invece ci si riferisce all'editoria. Amleto riflette sul ruolo degli editori che diffondo solo materiale di infima qualità perchè, essendo un'attività illegale, devono ovviamente puntare sul guadagno. Si chiede, durante la sua riflessione, se in un mondo dove l'editoria invece è legale, se gli editori si concentrerebbero invece sulla qualità del lavoro svolto. Poi pensi ai libri degli Youtuber e capisci che il mondo funziona davvero al contrario.

Libri davvero eccellente per chi vuole un'avventura un po' scanzonata, a suon di dildi, battute sconce e fodere per pistole glitterate, ma soprattutto lo consiglio a chi vuole vedere qualcosa di più in una semplice distopia, e rendersi conto che anche il nostro mondo tanto normale non è.
Profile Image for Zelda.
125 reviews11 followers
May 24, 2017
Penso proprio che il libro finir�� nella mia lista dei libri preferiti del 2017!
La recensione del blog.

«Molta gente ama sapere prima che cosa verrà in tavola; ma coloro che si sono affaticati per preparare la festa desiderano mantenere il segreto; perché lo stupore ingrandisce le parole di lode. Ed Aragorn attende un segnale.»

-Il signore degli anelli

Dunque dunque , in questa recensione sarà ricca di scleri e delusioni *sad story*, ma proseguiamo.*prima che uccida l’autore*(si scherza , eh!)

Il protagonista della storia si chiama Amleto, ha trentacinque anni ,lavora in un negozio che vende chiavi inglesi, martelli e altri articoli di bricolage insomma un negozio tutto per la casa , tipo l’Ikea(le polpette che fanno lì sono squisite e anche il gelato!Consiglio.). Vive ad Ancora, in un’era dove  nasce l’anti-literature movement: un movimento che proibisce di leggere e pubblicare libri a parte la Bibbia e altri libri concessi. Insomma leggere e pubblicare,  vengono considerati dei crimini e per chi è amante della lettura,  devono farlo segretamente e alla vista della società ,  vengono considerati dei drogati.

Amleto è un libromane, uno sniffa-inchiostro. Insomma si droga di libri (quindi sarei una drogata di libri , really? AAHAHAHAH)

Come fate a non leggere? Poi in un mondo che è vietato leggere , figuriamoci!? Pazzi , eretici , vi siete bevuti il cervello o cosa?!

Un giorno il nostro protagonista incontrerà Eleonora , una giovane libromane con idee rivoluzionarie , ma per farlo ha bisogno di Amleto. La ragazza offre una somma di denaro (maledetti soldi) , non può non accettare. Così da quell’istante i due entrano in affari , ma in quest’avventura ci sarà la migliore amica Caterina , la splendida camgirl e come secondo lavoro killer professionista (ragazza tosta mi dicono e che tipetto). Il cuore del libro è un problema che ultimamente si fa notare nei confronti dell’editoria dei giorni nostri ,il cui obiettivo è più il guadagno possibile e non dare roba di “qualità” al lettore.

E’ una delle poche volte che amo la scrittura dell’autore , interessante , scorrevole , chiara e accattivante (ecco perché l’ho divorato in due giorni), per non parlare delle meravigliose citazioni contenute nel libro, per non parlare dei magnifici personaggi tutti da scoprire a parte il bel carattere di Caterina e di Amleto. Se noterete e come ho notato anch’io leggendo il libro , all’inizio il libro può sembrare noioso e non so poco “appetitoso” , vi sbagliate! Leggendo vi accorgerete dei modi di fare e di dire che vi porteranno a ridere tutto il tempo come dei pazzi senza fine(potrebbe essere il contrario , ma io sono una di quelle eh!). Poi per non parlare dei colpi di scena ovunque , potevo rimetterci le penne. Combattimenti, sparatorie, inseguimenti e colpi di scena, me li aspetto nei libri di azione ecc e invece(Ehh, volevii) si ragazzi c’è tutto questo e rende tutto più interessante , soprattutto per chi legge il libro. Sconsiglio per chi ama il romance! Niente di niente , Eleonora e Amleto , non si mettono insiemeeee, solo amici o meglio due fratelli, non è giusto eh!-.

Per non farvi sfuggire nulla , i momenti preferiti del libro sono due: Amleto a casa degli amici e l’inseguimento al negozio M&M’s. (Non chiedete il perché*fischietta*).

La mia recensione termina qui , consiglio e merita tantissimo.
Profile Image for Alessandra.
Author 1 book4 followers
February 9, 2017
Questo è il libro che tutti gli amanti della lettura dovrebbero leggere.
C'è tutto: l'amore per la letteratura, il feticcio del libro, la critica al mondo dell'editoria, il naso storto a un digitale che non vuole innovare più di tanto. La storia infinita di Ende. E poi ritmo, sarcasmo, ironia, citazioni.
Amleto è un personaggio talmente ordinario da essere straordinario. Eleonora e Caterina sono meravigliose, gli altri personaggi e il mondo in cui si muovono sono stranianti e coinvolgenti (la mamma di Eleonora merita una standing ovation). E sì, ok, ho capito prima del tempo chi fosse chi e chi avrebbe fatto che fine, ma chissene, datemene di più!
Tutto di questo libro mi dice che l'autore è uno con cui si potrebbe parlare di libri per giorni senza mai averne abbastanza (e ha pure dei gusti musicali decenti!). Questa è la prova che siamo sniffa-inchiostro, fieri della nostra dipendenza in un mondo in cui, per fortuna, leggere non è ancora vietato.
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Profile Image for Appunti di una lettrice.
173 reviews82 followers
February 7, 2017
Lo stile di Roberto Gerilli è semplice, diretto e pulito: niente emozioni e poche descrizioni, tanti fatti e dialoghi, più che altro botta e risposta. Inoltre tutto viene narrato in prima persona, dal punto di vista del protagonista Amleto, che molto spesso si rivolge direttamente al lettore, con il quale instaura un vero e proprio rapporto di confidenza. Tutto questo porta a una lettura agile e decisamente scorrevole.
I libri hanno un ruolo importante in questa storia. Vengono introdotti nella narrazione, spezzoni di alcune delle più grandi opere letterarie di sempre, conosciute da tutti a livello mondiale. Ci si ritrova, tra le altre, a leggere stralci e frasi incisive di alcune opere teatrali di Shakespeare, del Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra, di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, de La storia infinita di Michael Ende e di Pinocchio di Collodi; ma si trova anche qualche accenno a film molto famosi. Le citazioni in questo romanzo sono molte, ma mai fastidiose, sono inserite al posto giusto nel momento giusto e risultano funzionali allo svolgimento della storia...
http://appuntidiunalettrice.blogspot....
Profile Image for Amaranth Chevalier.
290 reviews6 followers
July 13, 2017
Da La Bella e il Cavaliere

Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici. Ho iniziato per gioco con un paio di amici. Era estate, pioveva e avevo trovato una copia malridotta de L’isola del tesoro. Ci siamo messi in circolo e abbiamo fatto girare il romanzo. Nonostante fosse ancora legale, la letteratura aveva già quel non so che di trasgressivo, almeno agli occhi di noi ragazzini. Insomma, abbiamo letto e fatto i fighi.
Amleto è cresciuto circondato da libri e da quando, con lo spirito ribelle dell’adolescenza, ha iniziato a leggere, non è più riuscito a smettere. Se vi sembra bello, vi sbagliate perché, se solo i suoi genitori lo avessero rimproverato, punito o messo in guardia, forse Amleto si sarebbe potuto risparmiare terapie e riabilitazioni, avrebbe potuto evitare di passare le ore a studiare i programmi televisivi per mimetizzarsi al meglio. Avrebbe potuto essere normale.
I suoi genitori, invece, gli hanno trasmesso la loro stessa dipendenza per poi ritirarsi in una comunità di lettori, lasciandolo solo, incapace di affrontare il mondo e i tempi duri che la legge Montag avrebbe inaugurato per i libromani.
Proprio così, leggere è diventato illegale e la lettura è stata riconosciuta come una delle peggiori dipendenze. Non di meno l’editoria resiste e gli editori continuano a pubblicare e distribuire libri in clandestinità.
Amleto è riuscito, non senza difficoltà, a trovare un lavoro: si accontenta di farsi un paragrafo o due ogni tanto e di sforzarsi di apparire normale.

Poi arriva Eleonora che con lo sguardo incantato e il sorriso sognante ti chiede: «Vuoi aiutarmi a fondare una casa editrice clandestina?»

Ma Eleonora non vuole spacciare libri, vuole cambiare la società ed è disposta a pagare bene.
La nostra dipendenza ci porta facilmente ad annoverare tra i distopici questo romanzo: un mondo in cui leggere è illegale non può essere che il peggiore degli incubi concepibili. Eppure Vietato leggere all’inferno è, per molti aspetti, un atto di accusa.
D’altra parte, soffermandosi sui libri nati e distribuiti dalle case editrici clandestine, emergono caratteristiche del panorama editoriale che assottigliano la distanza tra la finzione del romanzo di Gerilli e la più vicina e concreta realtà.

Ogni romanzo viene presentato come l’evento letterario dell’anno, ogni editore come l’ente benefico che garantisce l’accesso dei lettori a simili tesori. Nessuno si accorge che pubblicano tutti gli stessi libri? Basta confrontare alcuni dei cartonati presenti. I temi, le storie, i personaggi, a volte persino le copertine, sono solo varianti di un unico filone.

Superficialmente, Vietato leggere all’inferno si limita a intrattenere il lettore, stuzzicandone l’ego. A differenza di Amleto, infatti, si compiacerà nel riconoscersi nelle abitudini e nei vizi tipici del libromane. Il romanzo, inoltre, esplora agilmente i territori del genere thriller: ne rimprovera con bonarietà i cliché e non rinuncia mai alla battuta divertente. In quest’ottica, sarebbe stato impossibile trovare protagonisti migliori.
Amleto è il perfetto antieroe. Non lo ammetterebbe mai, ma si crogiola nella propria dipendenza senza il desiderio di scavare oltre la superficie: la accetta come danno collaterale di due genitori libromani, neo-hippy senza alcuno scrupolo. Senza alcuna preparazione o predisposizione per il crimine, si ritrova invischiato in una situazione più grande di lui ed estremamente pericolosa: è un pesce fuor d’acqua e, suo malgrado, imbranato. Fortunatamente Eleonora e Caterina riescono a controbilanciarlo: la prima ha carisma da vendere e a esso aggiunge qualche asso nella manica di tutto rispetto; l’altra è la prima cotta di Amleto, la sua migliore amica, nonché una killer professionista.
Eleonora è una sognatrice e gli occhi le brillano quando parla del suo progetto, ma è anche tanto determinata da saper come incendiare gli animi e riuscire a passare sopra tutto e tutti. Questo è anche il suo peggior difetto: è pronta a prendere in mano le redini della vita altrui, senza alcun ripensamento, pur di raggiungere il suo obiettivo.

Tanta bellezza è però accompagnata da una serie di difetti al cui confronto il lato oscuro di Darth Vader sembra una simpatica imperfezione. Eleonora è maniacale, pazza e, soprattutto, pericolosa.
La mia assuefazione suggerisce
nociva e squilibrata.

Caterina è, a dispetto di ogni apparenza, l’angelo custode di Amleto. Senza di lei, non ci sarebbe stata alcuna storia da leggere ed è lei ad aggiungere note un po’ truculente al romanzo.
La fisicità delle ragazze è, fin dall’inizio, al centro dell’attenzione e spesso è descritta con toni che ho trovato eccessivi. Benché le battute a sfondo sessuale rimangano caratterizzanti del rapporto del fantastico trio, mi è sembrato che le volgarità si stemperassero con il procedere e l’incalzare della narrazione.
D’altronde è difficile non lasciarsi trascinare dalla lettura: ho trovato che i tempi narrativi fossero perfetti, alternando fasi particolarmente incalzanti e adrenaliniche a momenti di distensione, nelle quali riprendere fiato insieme ai protagonisti.
Come ho già accennato, Vietato leggere all’inferno è l’occasione di una riflessione sulla lettura, ma anche sul mercato editoriale e, non ultimo, la scrittura. Si potrebbe prestare a diventare il manifesto per noi lettori, libromani non ancora assuefatti.

Noi amiamo leggere, apprezziamo la buona scrittura, ci emozioniamo di fronte alle storie ben costruite. Noi non ci accontentiamo di romanzi di quarta categoria. Pensate di essere le uniche? Credete che fuori da questa stanza non ci siano altri lettori che condividano la nostra passione? Non è così. Non siamo sole! Ci sono milioni di appassionati che vorrebbero leggere un buon libro, ma si devono accontentare di romanzetti scialbi distribuiti da editori senza scrupoli. Un’opera nuova e creativa è una merce troppo pura per essere spacciata. Pericolosa. Meglio far soldi con i soliti romanzacci e tenere i manoscritti più originali in cassaforte. È così che funziona il mercato nero. Ma possiamo cambiarlo.

In un romanzo di questo tipo non possono mancare le citazioni letterarie, brevi paragrafi e battute da farsi giusto per rilassarsi un po’, ma anche quelle cinematografiche. Gerilli riesce ad avvicinare il suo mondo distopico al nostro inserendo riferimenti facilmente comprensibili che non vi riporto per non rovinarvi la sorpresa. Inoltre, non rinuncia a strizzare l’occhio ai lettori di Questo non è un romanzo fantasy!, il suo precedente romanzo: se lo avete letto, non potete perdere Vietato leggere all’inferno.
In ogni caso, ne consiglio la lettura a tutti i libromani: vi troverete una storia originale e a sé stante, di cui desiderare un seguito; dei consigli di lettura e rilettura e, ancora una volta, l’opportunità di riflettere e parlare di ciò che abbiamo a cuore. I libri.

L’unica speranza è la legalizzazione dei romanzi. Con una letteratura libera gli editori avrebbero il coraggio di puntare sulla qualità, sull’originalità, sugli autori emergenti. Sarebbero i lettori stessi a pretenderlo.



Profile Image for Emili  .
88 reviews5 followers
February 4, 2017
"Vietato leggere all'inferno" è una storia avventurosa, divertente ma anche ricca di significati nascosti.
La vicenda è ambientata in una realtà distopica, dove i libri sono stati vietati per legge e vengono considerati una droga, non esistono più le librerie, le biblioteche e neppure le trasposizioni cinematografiche di un libro vengono accettate.
Il mondo creato da Gerilli è molto ben strutturato, e segue gli schemi che ci sono per lo spaccio di droga adattandoli al mondo dei libri.
I tossicodipendenti sono i Libromani (o sniffa-inchiostro), gli spacciatori vendono paragrafi o libri interi e i trafficanti sono gli Editori, pericolosi criminali potenti e senza scrupoli.

recensione completa su
https://lperlibro.blogspot.it/2017/01...
January 20, 2017
Recensione anche sul blog QUI

Prima di tutto voglio ringraziare di cuore Alessandra di Speechless per avermi inviato il libro in cambio di una recensione.
Come vi dicevo prima, senza questa segnalazione probabilmente non mi sarebbe mai capitato per le mani e, vi dirò la verità, mi sarei persa qualcosa di bello.
Inizialmente mi aveva lasciata perplessa, copertina strana, thriller a sfondo distopico. Bah. Ma perché negargli una possibilità? Non si fa, giusto.

E poi, beh. Mi ha presa e non mi ha più mollata. Chiudere il Kobo quando arrivavo in ufficio si è rivelato davvero difficile – sì, leggo mentre cammino e prendo treni e bus alle sette e mezza la mattina e sì, capita che rischi la vita per questo ma non smetterò di farlo -.
La storia è strana. Distopico sì, ma ambientato ai giorni nostri, poco prima. Con dei protagonisti con qualche anno più di me, che quindi hanno passato la vita ipoteticamente nella stessa Italia dove stiamo vivendo ora. Il fatto è che quell’Italia è diversa, ma non troppo. Trovi riferimenti a cose che nel mondo accadono attualmente, soprattutto in campo libroso. Ma sono distorti. È un mondo in cui la letteratura è considerata al pari di quello che per noi è l’eroina. Una droga pesante, un taboo sociale. Qualcosa che se ne fai uso ti rende un reietto, qualcuno da recuperare, che non è in grado di vivere in società. Amleto, il protagonista, usa parole che per noi sono di uso comune, ma nella società dove vive lui sono indice del fatto che chi le usa è un libromane. Uno sniffa-inchiostro.

«Tu sei pazza, lo sai, vero?» dico.
«Tesoro, questo è marketing!»
La mia assuefazione suggerisce estro e perfidia.


Sono vocaboli che noi usiamo, ma che lui si limita a pensare altrimenti verrebbe subito etichettato e messo a disintossicare.

Troviamo quindi i nostri protagonisti, Amleto ed Eleonora che si incontrano. Due libromani. Lei con un grande progetto, lui senza uno scopo nella vita. Lei vuole cambiare il mondo, pubblicare un libro dove anche solo leggere un paragrafo è considerato un reato. Un libro che sia in grado di rivoluzionare la lettura e l’editoria. Un libro che dia una svolta al baratro in cui è sprofondata la letteratura da quando è considerata droga, da quando l’erotico ha preso il sopravvento su tutto. Lui ha come unico interesse quello di mantenersi il lavoro che in quanto libromane ha trovato a fatica, gli fa schifo, ma l’importante è lavorare, sorprattutto per uno come lui. Si incontrano grazie a una conoscenza comune, Eleonora ha bisogno di una mano, Amleto non riesce a dire di no alla cifra esorbitante che Eleonora gli propone in cambio. E da qui hanno inizio le loro avventure. Si aggiunge Cate, una ragazza tutta strana che altri non è se non la migliore amica di Amleto. Una ragazza, un programma vi dico.
Si sfiora l’inverosimile? Sì. Non ce ne importa perchè il libro si legge con una fluidità meravigliosa? Assolutamente sì.

Dietro alle avventure dei tre ragazzi si nasconde una velata – ma non troppo – polemica nei confronti della letteratura che viene spacciata in quegli anni, che sono poi i nostri. Una polemica nei confronti dell’editoria dei giorni nostri il cui obiettivo è più il guadagno che non lo ‘spaccio’ di ‘roba di qualità’. Il contesto in cui si svolge la storia apre un palco sul quale l’autore può lanciare il suo personale pensiero. Un sottofondo serio per un libro che è più un’avventura, con sparatorie comprese.

È un libro che mi sentirei di consigliare a chiunque ami la lettura; non fatevi spaventare dal genere, dalla copertina che forse non è delle più accattivanti. Buttatevi, secondo me non ne rimarrete affatto delusi!
Profile Image for KiccaBlogger.
63 reviews
November 24, 2021
Se il Governo decidesse che leggere i libri fosse illegale, sicuramente mi troverei come Amleto Orciani, protagonista di questo romanzo distopico, ironico, geniale.

È un distopico ambientato in Italia ai giorni nostri. Nel mondo si è diffuso un movimento, così potente da fare attuare una legge che proclamasse la letteratura "sostanza stupefacente". Sono legali solo quei testi attinenti all'istruzione e alla formazione. Al bando tutti i restanti generi come fantasy, romanzi rosa, thriller e simili. Così gli Stati hanno incaricato alla polizia di arrestare chiunque spaccia libri o si droga e gli Editori si sono dati alla clandestinità producendo libri di bassa qualità per soddisfare i bisogni dei libromani e arricchirsi sulla loro astinenza.

È ironico perché oltre al protagonista, Amleto, dal linguaggio forbito e dal pensiero disincantato, si succedono altri personaggi ben caratterizzati, assurdi, ma che nel insieme funzionano e convincono. Spassosi i loro scambio di battute.

È geniale perché dietro al romanzo si concentra un messaggio ben preciso: i libri possono cambiare il mondo. E non nasconde una critica rivolta all'Editoria contemporanea che si concentra sulle strategie di marketing piuttosto che sulla qualità dei libri.

Assolutamente consiglio questa lettura, fino a che sarà ancora legale!
170 reviews3 followers
December 25, 2019
E’ il secondo libro che leggo di questo autore (avevo letto in precedenza “Questo non è un romanzo fantasy!”). Questi 2 libri che ho letto di Gerilli hanno caratteristiche molto simili. Sono libri che si lasciano leggere molto facilmente, sono divertenti, leggeri ed entrambi originali. (E con questo intendo che c’è qualche parolaccia ed elemento trash, per cui se vi piace prendervi sul serio, il libro non fa per voi).
A questa facilità di lettura si accompagnano però tematiche profonde; le idee di base sono davvero molto buone così come i messaggi sottesi - specie quelli rivolti al mondo dell’editoria (in entrambi i libri “il cattivo” è un editore). Il libro è un dispotico con un worldbuilding ben congegnato (sebbene avrei apprezzato qualche ragionamento e riferimento in più al periodo storico e alla società del mondo in questione). Il ritmo è molto alto, quello di un thriller.

Dei protagonisti, il narratore è certamente il meglio riuscito: è tanto imperfetto, imbranato e nerd da risultare vero e potersi immedesimare. Le 2 donne protagoniste sono purtroppo tutt’altro che credibili: la perfezione trapiantata in un essere umano. Difficile credere che qualcuna diversa da Lara Croft possa sentirsi rappresentata da questi due personaggi. Il vantaggio però è che questo espediente narrativo dà l’opportunità di fare battute sul “protagonista che frigna” che, a parti invertite, sarebbero state tacciate di sessismo.

Lo sviluppo della trama anche è molto buono, almeno fino alle ultime 100 pagine, ove il quantitativo di problemi che i protagonisti devono affrontare diventa praticamente ingestibile e spunta fuori un deus ex machina che risolve la situazione.
Profile Image for J.V..
Author 6 books3 followers
April 22, 2022
"Vietato leggere all'Inferno" è una storia surreale, ambientata in un mondo dove la letteratura è illegale; i libri, specie i romanzi, vengono "spacciati" come fossero droga e gli editori sono una versione un poco più raffinata (culturalmente parlando, s'intende) di Pablo Escobar. Leggere è consentito soltanto per motivi di studio o di lavoro, ma guai a leggersi un libro durante il tempo libero o, peggio ancora, rubando spazio allo studio o al lavoro! In una simile realtà io finirei in una cella umida e buia fino alla fine dei miei giorni e senza nemmeno un libro per passare il tempo...
Raccontata con maestria narrativa e senso dell'umorismo "Vietato leggere all'Inferno" è una spietata quanto accurata e obiettiva analisi dell'attuale mondo editoriale, schiavo delle logiche commerciali e delle mode. Attraverso una narrazione movimentata e avvincente si evidenziano problematiche del nostro tempo, prime fra tutte la superficialità e la frivolezza di una società cieca e sorda che vuole rimanere tale a tutti i costi. Ecco, se dovessi riassumere in poche frasi il messaggio contenuto in questo libro lo farei servendomi di questo brano: "Leggere non serve solo a migliorare la propria cultura. (...) Non è fondamentale. Leggere serve ad osservare in modo diverso le persone, le situazioni e il mondo che ci circonda. Niente è più sprecato di una mente ottusa, e senza letteratura l'idiozia sta diventando l'unica possibilità".
Profile Image for Gabriele Missaglia.
Author 2 books11 followers
April 16, 2018
Un libro che vorrebbe essere distopico, ma lo è in parte, quando descrive le vicende di un uomo, un lettore, in un mondo dominato dal movimento antiletteratura: leggere è infatti divenuto illegale. In questo scenario il protagonista cerca di salvare i lettori "fattoni" proponendo un libro che non sia quello tipico delle case editrici, che sono diventate delle macchine da soldi illeciti, producendo libri di basso valore ma dalla grande tiratura (è proprio per questo che il libro è distopico solo in parte; a mio modo di vedere, la parte degli editori la stiamo vivendo in pieno).
Per il resto, è un romanzo che vi consiglio. Vi colpirà duramente per il tipo di scrittura, fuori dagli schemi e molto marcata, a cui ci si deve abituare, per apprezzarla a pieno; per la trama, che culminerà con alcuni colpi di scena molto riusciti; e per la coerenza della svolgimento, nel quale l'autore è in grado di tessere tutti gli eventi, senza che si contraddicano o smentiscano.
Spero che chi affronti questa lettura si chieda, come ho fatto io una volta terminata: perché leggere? Ma anche: cosa leggere?
La ciliegina sulla torta: la legge Montag, citazione che calza perfettamente con il mondo raccontato nell'opera.
Profile Image for Antonella Imperiali.
1,107 reviews106 followers
February 11, 2017
"Legge Montag: la letteratura viene inclusa nell’elenco delle sostanze illegali. La produzione, la vendita, il possesso e il consumo di letteratura è proibito, pena la reclusione per un numero di anni proporzionale alla quantità di lettura con cui il soggetto è entrato in contatto."

Oh oh... se mi beccano - anche con questo digitale - rischio l'ergastolo!!!
Vi prego: no arance, sono allergica...

Idea interessante. Per certi versi geniale. Distopico a dir poco. E rocambolesco.
Linguaggio un po' troppo "sciolto", a volte gratuitamente. Lettura comunque piacevole.
Profile Image for Athena /.
55 reviews1 follower
October 11, 2019
Sono una libromane ormai da più di 25 anni. Ero solo una ragazzina quando ho iniziato e non ho mai smesso. Non ci ho neanche provato.
Non mi capitava "roba" così buona da parecchio tempo...
Un libro geniale! Già dalla prefazione capisci di avere per le mani roba " pura"!
Scritto ottimamente , sia dal punto di vista lessicale sia dal punto di vista del ritmo, sempre incalzante, mai noioso o piatto.
Infarcito di citazioni che sono lo sballo aggiuntivo a un trip degno di questo nome.
Un'esperienza che ogni libromane deve assolutamente fare.
86 reviews
November 27, 2022
Un futuro in cui i libri sono vietati, e così divengo libromane, sniffa-inchiostro. Devo farmi di paragrafi letti di nascosto, assuefatto ne cerco sempre. Un libro distopico, a tratti, personalmente l'ho trovato un po pulp. Il racconto in prima persona l'ho trovato estremamente divertente. Da molti spunti di riflessione e rimanda a molti testi classici. Leggendo mi sono decisa a comprare la storia infinita di cui ho visto solo il film
Io definisco questo autore semplicemente geniale in questo scritto. Mi incuriosisce e leggerò sicuramente altro
Profile Image for Marco.
21 reviews
August 26, 2018
La firma inconfondibile di Roberto colpisce ancora. Un libro bello, originale e ben strutturato, che fa riflettere con il suo timbro ironico su una situazione che pare irreale ma che, riflettendo, non si discosta molto dalla realtà.
Mi ha regalato ore piacevoli di lettura.
Displaying 1 - 30 of 35 reviews

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