In un giorno qualunque, Mark, a bordo della sua inseparabile auto, piomba in una sperduta cittadina dove occhi curiosi lo seguono attentamente. Si ferma solo per una pausa, deve infatti proseguire perché ha tanto materiale scottante da vendere durante la successiva tappa, ma non immaginerà di smarrirsi in un labirinto costruito da se stesso. Danger è un horror psicologico in cui passato e presente si rincorrono e scontrano senza fine.
Lettrice compulsiva, scrittrice appassionata, adoro i fantasy, i distopici e la fantascienza, ma non solo. Le tre lune di Panopticon - Anime prigioniere e Il giardino degli aranci - Il Mondo di Nebbia sono il mio secondo e terzo romanzo, primi volumi di trilogie che sono stati pubblicati in una nuova versione riveduta e corretta rispettivamente da Lettere Animate Editore e Nativi Digitali Edizioni. Il 17 ottobre è uscito, sempre per Nativi Digitali Edizioni, Il Mondo del Bosco, la seconda parte della trilogia Il giardino degli aranci. Con il racconto "Drago da Taschino" ha vinto il concorso "Occhi di drago", tenuto da Gainsworth Publishing che l'ha inserito in un'antologia digitale uscita il 27 febbraio 2015. Il 17 marzo 2015 il romanzo di ambientazione storica "Il nostro gioco" è stato pubblicato da Leucotea Edizioni in edizione cartacea e digitale. Con Sad Dog Project è uscito il 7 dicembre 2015 il racconto "Danger", il 26 settembre 2016 "Verso la barriera" e il 1 ottobre 2017 "Cecità bianca", presentato a Stranimondi 2017. Per Nativi Digitali Edizioni, la terza e conclusiva parte della trilogia Il giardino degli aranci, "Il confine dei mondi". Il romanzo distopico Susan & Susan è uscito per Genesis Publishing il 30 settembre 2016. Il racconto "La mano della società" è stato selezionato per l’antologia “Il Magazzino dei Mondi 3” pubblicata in digitale e cartaceo da Delos Books. Il racconto "Tentacoli" è uscito per l'antologia Oltre, progetto curato con Sad Dog Project. Per Scatole Parlanti (Gruppo Alter Ego Edizioni) è uscito l'8 febbraio 2019 "Bomb Man". https://www.facebook.com/IlariaPasqua...
Un uomo, non esattamente un vincente, e Sonia, la sua amata macchina, si ritrovano a fare tappa in un paesino strano, in mezzo al deserto. Strano il paese e strani i suoi abitanti, strani i comportamenti e le visioni: "A volte non gli sembrava di essere vivo, si sentiva un fantasma in un mondo di invisibili presenze". Un racconto onirico, quasi psichedelico, in cui la realtà sembra ribaltarsi e sfuggire, confondersi a sogni e tempi passati, fino a lasciare il protagonista prigioniero al di fuori della realtà stessa.
"Danger" di Ilaria Pasqua è un raccontino ambientato in una cittadina americana, persa in mezzo al nulla, dove il protagonista, Mark, si ritrova, assieme alla sua inseparabile Sonia, una macchina che è come una figlia, un'amica, una compagna di vita, da tanto che sono inseparabili. "Era tra quei sedili che [Mark] aveva fatto i sogni più belli, passato i momenti più sereni. Se ci fosse stato un bagno, beh, ci avrebbe vissuto, senza ombra di dubbio. Era tutto ciò che gli restava, quella minuscola e all'apparenza inutile macchina." Chi non ha pensato qualcosa di simile verso la propria macchina? Magari la prima, quella acquistata con i primi risparmi? Beh, Mark e Sonia sono inseperabili, ma quando giungono in questa miseriosa cittadina tutto si ammanta di mistero, come una nube di polvere e vuoto che li travolge. Ciò che ho apprezzato particolarmente nel racconto è stata l'ambientazione, anzi direi più l'atmosfera che si respira in questa misteriosa e anonima cittadina americana. Mi è sembrato proprio di essere lì, da qualche parte nel deserto, a camminare con Mark e a scoprire insieme a lui i misteri del luogo.
Nonostante Mark, il protagonista, sia l'indifferenza fatta persona (ed è anche un po' sbruffone), percepiamo qualcosa insinuarsi tra le sue certezze e tra le righe di questo racconto. Un qualcosa suggerito dalle frequenti similitudini, che evocano l'immagine del misterioso paesino, in cui è ambientata la storia, come strappato da una fotografia del secolo scorso: non è un particolare, semplicemente aleggia nell'aria. Quasi non ci stupiamo, allora, che Mark non si lasci fermare da un cartello giallo con scritto "Danger", ma non siamo assolutamente preparati a ciò che lo aspetta dall'altra parte né tantomeno al finale, apice dell'angoscia che chiude amaramente il libro.
Stilisticamente l'ho trovato molto evocativo, a tratti un po' ridondante; narrativamente mi è sembrato efficace, con un protagonista che suscita interesse (ma anche antipatia) e una storia semplice però ben strutturata. Non vi farà venire gli incubi, eppure vi terrà compagnia anche i giorni successivi alla lettura...