Nunzio è timido, privo di fiducia in sé stesso e pesa due quintali. Più Nunzio diventa grasso e più si chiude in sé stesso. Da anni non vede i genitori, a cui mente fingendosi ormai magro. Al lavoro è lo zimbello dei colleghi e subisce le angherie del direttore. Il suo unico amico non esiste: è un’allucinazione di Schwarzenegger, il suo attore preferito, che appare per incitarlo a mangiare meno e a fare ginnastica.
Dopo l’ennesima umiliazione Nunzio decide di perdere peso, ma non ha la forza di volontà per riuscire da solo e cade vittima di un trafficante di obesi. Attirato in trappola con la promessa di un rapido dimagrimento e l’acquisizione di muscoli enormi, si ritrova rapito sul disco volante di alieni che trafficano in escrementi umani, una potente droga sul loro pianeta. Ormai ridotto allo stato bestiale di “mucca mungi merda”, Nunzio dovrà trovare la forza dentro di sé per lottare: il peggior nemico da sconfiggere non è il grasso, ma la paura.
Un romanzo breve (brevissimo), una storia divertente e fuori dal comune, a tratti rivoltante ("merda, merda ovunque!" cit.) ma decisamente ben scritta.
Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo è un racconto ASSURDO, a tratti ironico e irriverente, a tratti eccessivo e… siccome si parla di popò, devo ammettere che illustra scene anche abbastanza disgustose.
Sicuramente un testo contro corrente che mira a provocare e istigare il lettore però, per quanto interessante e innovativo, non mi sento di sbilanciarmi con il voto, forse per i miei gusti è un tantino troppo sopra le righe ma se cercate una lettura che vi dia una bella scossa, qualcosa di mai letto, Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo vi stupirà! Oh, sì, in qualche modo lo farà!
Secondo romanzo che leggo di Vaporteppa dopo Caligo. Mi ritengo soddisfatta e penso che continuerò ad acquistare ebook di questa collana.
Ho letto “Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo” proprio poco dopo aver terminato la parte del Corso Base del Duca dedicata all’Arco di Trasformazione del Personaggio.
Tuttavia, il maggior difetto di questo breve romanzo sta proprio nelle sue battute finali, troppo striminzite. Il timeskip di due anni di prigionia (anche se viene lasciato intendere che potrebbe essere trascorso un lasso di tempo maggiore-minore) mi è sembrato un escamotage un po’ troppo comodo e sbrigativo per dare l’ultima svolta alla personalità di Nunzio. Mi trovo concorde con chi sostiene che la sua trasformazione — fino a quel momento gestita in modo molto graduale — abbia una svolta poco credibile verso la fine del romanzo. O meglio, troppo sbrigativa. Considerando che il fulcro dell’opera, in fin dei conti, è proprio il cambiamento di Nunzio, trovo questo difetto parecchio importante.
Lo stile di scrittura del romanzo è ottimo, molto immersivo. L’unica scena che mi ha fatto torcere molto il naso è questa:
“Buio. Risate. Rosso. Le sbarre non c’erano più. Buio. Uno sferragliare di metallo. Rosso. Jar Jar li fissava acquattato a pochi metri. Buio. Un ruggito.”
Ecco. Capisco cosa si volesse rendere, ma mi ha ricordato (paragone infelice, me ne rendo conto, perché sono sicura sia frutto di una precisa scelta di stile) molto il modo in cui alcuni autori di fan-fiction cercano di rendere le scene di tensione. Questa parte mi ha distratto dalla lettura.
Ho apprezzato molto il personaggio di Nunzio e mi è spesso sembrato di essere nei suoi panni, di “sentire” la sua obesità. Molto simpatico anche Chen e le figure degli alieni, nonostante alcuni cliché (hoverboard, UFO, il loro aspetto eccetto per il vestiario). Mi sarebbe piaciuto vedere un po’ più di fantasia su questo. Ho apprezzato sicuramente tuti i personaggi, da Gustavo a Chen e a Nunzio, ognuno assolutamente riconoscibile nella sua parlata.
Romanzo coinvolgente e ben scritto, l’ho letto di sera in un’oretta. A tratti mi ha rivoltato lo stomaco, ma penso sia proprio a causa dell’immersione. Sarò sadica, ma ho trovato divertenti le trovate per le “torture” degli alieni ai prigionieri.
Inizialmente non progettavo di comprarlo subito, ma l’anteprima su Google Books mi ha incuriosita e l’ho comprato la sera stessa per finirlo. Ne è valsa decisamente la pena.
In realtà, il voto sarebbe di tre stelle e mezzo, ma arrotondo a quattro per la piacevole serata trascorsa.
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Quando vidi il libro per la prima volta, mi dissi "Lo devo prendere, è irresistibilmente trash".Non vedevo così tanta merda nel panorama italiano dalle 120 Giornate di Sodoma di Pasolini, ispirato al libro omonimo di De Sade. Cosa differenzia questo libro da uno come 50 sfumature di grigio? Il primo parla volutamente di cacche, è consapevole della sua situazione grottesca e la sfutta per renderla l'elemento di forza del racconto. La seconda è un letamaio che si prende sul serio. Nunzio è un personaggio sfigato ai limiti dello stereotipo, ma forse è voluto per la situazione grottesca della trama. Tramite lui vediamo la discriminazione e le angherie degli altri ( una sua collega finge una molestia come ripicca perché non voleva dargli il cambio!). Unica persona che sembra credere in lui è Arlond Schwarzenegger, ovviamente un amico immaginario, non il vero Arlond. Terminator è la parte di Nunzio che vuole cambiare, ma purtroppo la pigrizia e infelicità hanno la meglio sulla volontà. Quando però Nunzio troverà la forza di prendere in mano il suo destino, Terminator sparirà, conscio che il suo ruolo è finito e che Nunzio ora è in grado di affrontare il mondo. Recensione completa la trovate qui:https://elmicioracconta.blogspot.com/...
La materia trattata potrebbe allontanare moltissimi lettori, ma di fatto non è altro che il percorso di crescita di un ragazzo obeso e insicuro: che avvenga dopo essere stato rapito da alieni bimbiminchia che usano le feci umane come allucinogeni è sicuramente una carta in più.
Adorabile! Tolti i primi momenti in cui si fatica ad empatizzate con un protagonista incapace, frustrato e incastrato in una vita che odia, il libro esplode! Divertente e scorrevole nonostante si parli di merda, brutalità e sevizie. Consigliato.
Va reso merito all'autore di essere riuscito a scrivere un romanzo divertente, avvincente e che si legge in un baleno su un tema veramente fuori di testa. Non solo l'idea di base e davvero originale, ma anche le caratterizzazioni sono molto simpatiche. Ho trovato però pasticciato il finale, con qualche incongruenza (perché sforzarsi di liberare subito tutti i prigionieri, rendendosi le cose più difficili, se il piano è quello di far tornare il disco volante sulla Terra?), personaggi introdotti e subito eliminati, e un'ellissi che sorvola con un po' troppa disinvoltura sui dettagli del ritorno a casa del protagonista. Mi ha poi disturbato la misoginia di fondo del racconto. Tutti i personaggi principali sono maschi (gli alieni sono asessuati, ma sono caratterizzati comunque come teenager maschi), e le uniche donne vengono presentate o come infide manipolatrici o come trofei pronti a cadere tra le braccia del più palestrato. Anche nei film di azione anni '80 che il romanzo vuole parodiare le donne venivano trattate un po' meglio.
2,75/5 Nunzio è timido, impacciato, non ha il rispetto dei suoi colleghi ed è obeso. Mangia per stress, ingurgita gelato, biscotti, patatine. Ma dopo aver avuto guai sul posto di lavoro, decide di cambiare. Dopo aver distrutto in un paio di minuti il nuovissimo Ab Circle pro senza tra l'altro poter avere il rimborso, visita una palestra per informarsi sui corsi. tutto questo mentre il suo mentore/allucinazione/amico immaginario Shwarzenegger lo insulta/motiva/prende in giro perchè non fa che abbuffarsi e perchè chiaramente non ha il suo fisico o i suoi attributi. Ma fuori dalla palestra trova un cinese che gli promette un prodotto miracoloso per dimagrire, anche se prima dovrà ingrassare ulteriormente. Nunzio ci sta, paga e nei mesi successivi ingrassa ancora. Ma arrivato il momento di iniziare a dimagrire, il cinese lo vende a 4 alieni coprofagi ossessionati da Star Wars, che lo terranno prigioniero rimpinzandolo di cibo e vendendo la sua cacca. Irriverente e decisamente fuori dagli schemi, alieni coprofagi mantiene l'ottimo livello di qualità delle edizioni Vaporteppa, con una cura quasi maniacale dell'editing e delle informazioni. Ho trovato molto divertenti le parti in cui compare Shwarzy, ma ho anche trovato un po' troppo volgari i discorsi del cinese e degli alieni. Voi direte: è un'opera che parla di alieni che mangiano cacca, che ti aspettavi? Sì, forse sono un po' troppo puritana, ma non è stato il fattore "marrone" se così vogliamo chiamarlo, a risultarmi volgare, quanto il linguaggio e i vari riferimenti sessuali di questi personaggi. Il finale è un po' affrettato, poteva essere spiegato e svolto meglio. Comunque rimane un'opera originale che ho letto con molta curiosità.
Partiamo subito col dire che questo romanzo si legge alla velocità della luce. Non posso dire "va giù come un bicchier d'acqua" perché... leggermete fuori luogo, visto il titolo. Scorrevole, efficace e spudorato, sono gli aggettivi che mi vengono in mente nell'immediato. La storia parla di cacca, quindi non è che possiamo proprio porre questa lettura tra i capolavori di inizio secolo, però ci ha un suo perché. Alcuni tratti sono davvero molto spassosi e irriverenti. La storia è una mezza via tra un b-movie anni '50 (come spiegato alla fine del libro) e una novella di Mellick; con la ferocia d'azzardo del primo, ma senza il piglio profondo del secondo. Nel complesso una lettura d'intrattenimento a 360° che purtroppo non va oltre questo scoglio. Comparto tecnico perfetto come da tradizione di Vaporteppa. Vista l'ottima penna del signor Crescizz, attendo una sua storia sullo stesso piano "chiassoso" e divertentissimo di Alieni coprofagi, ma con quel pizzico di profondità che mi sarei aspettato dopo cento pagine di romanzo così ben congegnato.
Libro sicuramente originale e fuori dall'ordinario . Per me che adoro Schwarzenegger, le allucinazioni di Nunzio sono state davvero delle perle! per il resto il titolo lascia presagire che non si tratti di un saggio sui massimi sistemi, quindi proibito scandalizzarsi durante la lettura: in fondo si parla di cacca e altre volgarità per tutto il tempo, inserite in una bella trama fantascentifica, ben costruita, scorrevole e con un finale inaspettato. Come abitudine di Vaporteppa, c'è una bella postfazione di autore ed editore.