Nel 1964 Pier Giorgio Perotto e i suoi collaboratori progettarono e realizzarono la Programma 101, il primo personal compu- ter al mondo. Un calcolatore pensato per tutti, che prevedeva un rapporto diretto, personale, tra l’utente e la macchina, o, per dirla in termini più ideali, tra l’uomo e la tecnologia. Questo computer da scrivania prodotto a Ivrea fu usato dalla NASA per la missione Apollo 11, dimostrando nei fatti che progettare a misura d’uomo è ciò che permette all’umanità di giungere a mete prima ritenute inarrivabili.P101 è quindi il racconto di un successo italiano, la storia di un gruppo di uomini che inseguirono il futuro e, in qualche modo, un’idea di libertà.Pier Giorgio Perotto (1930-2002) è l’inventore della Programma 101. Tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta fu a capo della Ricerca e Sviluppo Olivetti e proseguì poi la sua attività dirigendo grandi aziende come Elea e dando vita, da imprenditore, a importanti società di ricerca, innovazione e consulenza, tra cui Finsa.
Bella storia sulla creazione di l’Olivetti e del suo prodotto più famoso: P101. Con lezioni di informatica e imprenditorialità, ho trovato questo libro molto interessante ed educativo.
Un bellissimo libello sulla storia della Programma 101 di Olivetti. Racconta molto bene come e perchè Olivetti la sottovalutò, preferendo le macchine meccaniche per le quali era famosa. E di come l'Ingegner Perotto e il suo gruppo dovettero lavorare letteralmente di nascosto per costruirla. E come infine un inaspettato interesse da parte dei clienti mise in difficoltà la produzione, ma poi il progetto fu di fatto lasciato morire. Interessanti anche i cenni ai problemi tecnici a cui il team ha dovuto trovare soluzioni creative.
I retroscena poco noti della nascita del primo personal computer, raccontati dall'ing. Pier Giorgio Perotto, a capo del piccolo gruppo che realizzò la Olivetti Programma 101, gioiello italiano a lungo sottovalutato anche dai vertici asiendali.
Lettura affascinante e visionaria di uno dei genî dimenticati dell'informatica italiana. Sarebbe da leggere e far applicare obbligatoriamente in tutte le scuole italiane.
La storia dell'Olivetti offre tanti insegnamenti il più importante dei quali è quello che spesso gli sviluppi tumultuosi della tecnologia, sono caratterizzati da una netta discontinuità con il passato in cui "il tutto" è sostituito dal un salto che fa in modo che le carte da gioco debbano essere rimescolate. La consapevolezza del cambiamento in corso e il diventarne parte costituisce l'unica salvezza.