One of the most memorable and irresistible characters in all of literature—the Wizard Howl—is introduced in Diana Wynne Jones's classic fantasy novel Howl's Moving Castle and makes guest appearances in two stand-alone sequel novels, Castle in the Air and House of Many Ways. Howl's Moving Castle was adapted into an acclaimed and Academy Award-nominated film of the same name, produced by Studio Ghibli and directed by Hayao Miyazaki.
Sophie Hatter never intended to set out and seek her fortune. The eldest of three sisters, Sophie thought she was destined to fail. That all changed the day the Witch of the Waste turned her into an old woman. In order to lift the spell, Sophie barges into Wizard Howl's moving castle and strikes a bargain with Calcifer, his fire demon. But Howl is outrunning a curse of his own, and soon Sophie realizes that nothing is as it appears. . . . Howl, Sophie, and Calcifer return in both Castle in the Air and The House of Many Ways, two stand-alone sequels full of mayhem, secrets, and magic.
Diana Wynne Jones was a celebrated British writer best known for her inventive and influential works of fantasy for children and young adults. Her stories often combined magical worlds with science fiction elements, parallel universes, and a sharp sense of humor. Among her most beloved books are Howl's Moving Castle, the Chrestomanci series, The Dalemark Quartet, Dark Lord of Derkholm, and the satirical The Tough Guide to Fantasyland. Her work gained renewed attention and readership with the popularity of the Harry Potter series, to which her books have frequently been compared.
Admired by authors such as Neil Gaiman, Philip Pullman, and J.K. Rowling, Jones was a major influence on the landscape of modern fantasy. She received numerous accolades throughout her career, including the Guardian Children's Fiction Prize, two Mythopoeic Awards, the Karl Edward Wagner Award, and the World Fantasy Award for Life Achievement. In 2004, Howl's Moving Castle was adapted into an acclaimed animated film by Hayao Miyazaki, further expanding her global audience.
Jones studied at Oxford, where she attended lectures by both C.S. Lewis and J.R.R. Tolkien. She began writing professionally in the 1960s and remained active until her death in 2011. Her final novel, The Islands of Chaldea, was completed posthumously by her sister Ursula Jones.
2024-05: Howl’s Moving Castle: 4.5 stars. I had forgotten that Diana Wynne Jones included scenes in our world, when Sophie, Howl and Michael head to Howell Jenkins’ sister’s home in Wales in pursuit of a spell accidentally sent there.
Sophie’s tart responses to Howl’s behaviour and messy home continue to amuse me, and the story delighted me all over again, and everything I enjoyed about it last time I read it (see review below) did it again.
2021-09: Howl’s Moving Castle: 4.5 stars. Unlike the lush, sweeping and romantic feel of the Studio Ghibli interpretation of this work, Diana Wynne Jones’ Howl has a tartness, and sharpness to the characters statements interactions, as well as to Sophie’s thoughts about the situations and people surrounding her.
The story was fun and amusing, and I loved how unflattering Wynne Jones made Howl’s behaviour, with his “slithering out” of answering questions and of commitments, his moaning and tantrums. Sophie is all kinds of wonderful, and I loved how no-nonsense curious, and kind she was, no matter whether she was faced with a fire demon, a melodramatic Howl or a door leading to different places, even while gradually becoming aware of her own magical abilities.
I had read his book many years before, and a recent rematch of the movie prompted me to pull this book back off the shelf.
I found the stories and characters delightful, and picked up on Sophie’s magical abilities much earlier and better than I had the first time I read this. Sophie’s wonderfully rendered, feeling incapable of pushing against her sisters and stepmother, and it’s once she’s suddenly made an old woman and faced with a recalcitrant fire demon that she starts to really take charge of her life. It’s wonderful to watch her come alive, sarcasm, inventiveness, and tartness included.
Davvero bello, la cosa che ho amato di più leggendo questa triologia sono i finali che sono letteralmente meravigliosi (Il che è strano perchè di solito la parte che lascia più amareggiati è proprio la conclusione) Storie originali e collegate in modi non scontati
Recensione a cura di Divoratrice di Libri founder del canale Telegram La Gazzetta Dei Lettori
Chi è Howl Jenkins/Pendragon?
I fedelissimi dei capolavori dei film d'animazione dello Studio Ghibli avranno quasi sicuramente sentito questo nome mentre gli appassionati dei libri di Diana Wynne Jones avranno avuto un tuffo al cuore leggendo questo nome. Ebbene si oggi vi racconterò le pazze e inarrestabili avventure del Mago Howl e di tutta la sua combriccola che semineranno bonariamente il panico per tutta Ingary. Potrete gustarvi la loro storia tramite il film uscito nelle sale il 2004 diretto dal bravissimo regista Hayao Miyazaki (è possibile trovarlo anche su Netflix) o tramite i libri scritti dalla mano della Jones ed editi in Italia grazie alla KappaLab.
Devo ringraziare veramente tanto la CE per avermi dato la possibilità di collaborare assieme con il canale e di avermi inviato il volumone unico di questa trilogia per poter finalmente leggere questa storia che ho follemente amato fin dalla prima visione del film. Come ciliegina sulla torta di questa comodissima edizione, che ti permette di avere tutti e tre i libri comodamente in un palmo di mano, abbiamo una copertina (illustrata da Leonardo Ken Usami) con uno scenario veramente suggestivo e dai bei colori caldi che danno un tocco piacevole a livello visivo.
Vorrei fare un piccolissimo appunto. Il film è molto bello, ha una superba colonna sonora che ti mette i brividi e vi assicura un piacevole intrattenimento però peccato, VERAMENTE VERAMENTE tanto che è quasi completamente diverso dal libro. Io sono estremamente rompiscatole su queste cose. Quando fanno un film/telefilm di un libro devono cercare di farlo quanto più possibile simile all'opera letteraria originale. Poi per carità qualche taglio o cambiamento per necessità di durata della trasposizione è concessa (sono molto magnanima 😂 ) però devono mantenere i fatti più importanti integri. Ovviamente (visto che succede spesso) e purtroppo sono presenti tagli, cambiamenti, modifiche e situazioni alterate più o meno importanti, e in maniera abbastanza pesante, che rendono il film diverso dai libri. Non capirò mai la voglia di cambiare totalmente una storia e faticare nell'ideare qualche cosa di avvincente quando grazie al libro hai tutto servito su un piatto d'argento. Ancora mi mangio le mani perché avrei tanto voluto vedere determinate scene riprodotte nel film (una in particolare svolta in un luogo che conosciamo bene😏) ma purtroppo ormai la frittata è stata fatta e mi accontento di averlo letto almeno nel libro. Però se tralascio questa mia fissazione il film merita e quindi cerco di piangere da un'occhio solo 😂
Ma torniamo a noi e alla storia di Howl versione cartacea. In Italia sono arrivati, grazie alla KappaLab, i 3 libri che compongono la trilogia e il volumone unico (tutti in brossura) che sono usciti rispettivamente:
1) Il castello errante di Howl (15 marzo 2013)
2) Il castello in aria (15 agosto)
3) La casa per ogni dove (15 marzo 2014)
4) Volumone unico Trilogia di Howl (1 gennaio 2017)
In un'epoca letteraria dove i capostipiti importanti dei fantasy sono i libri di Harry Potter e Il Signore degli Anelli (e che non ci pensano proprio a farsi da parte) l'autrice con il suo stile accattivante e avvincente ha inventato un mondo magico accurato e potenzialmente affascinante condito da un tono scherzoso e leggero che fa sempre bene allo stato d'animo del lettore.
La storia è ambientata a Ingary un regno dal sapore medievale (con qualche incursione nel nostro mondo. Peccato avrei voluto tanto vedere questa parte riprodotta nel film), in cui la magia è ben accolta e richiesta. Infatti Howl è considerato il mago più potente del regno e i suoi servizi sono molto richiesti dagli abitanti delle città e dei villaggi. Però non ha solo pregi ma anche innumerevoli difetti. E’ uno scansafatiche sfacciato e svogliato che cerca sempre di evitare i suoi compiti. Addirittura vuole dare buca anche al Re di Ingary che l'ha ingaggiato per trovare suo fratello Justin, questo per farvi capire che tipetto sia. Altro motivo per cui è sulla bocca di tutti è il suo comportamento da dongiovanni impenitente ma fondamentalmente bonaccione. Conquista donzelle come se non ci fosse un domani e quando queste si innamorano scappa via a gambe levate sul suo castello errante. Insomma un vero mascalzone sempre in fuga dalle zie/genitori arrabbiati che vogliono vendetta per i cuori infranti delle loro nipoti/figlie. Solo che il karma prima o poi arriva e quando succede non ce n'è per nessuno. Usa lo stesso modus operandi con la potentissima Strega delle Terre Desolate e lei infuriata per essere stata sedotta e abbandonata farà di tutto per vendicarsi. Stavolta il mago Pendragron non dovrà scappare solo da dei semplici essere umani arrabbiati ma da una strega incollerita che lo perseguiterà con una maledizione che alla fine sfortunatamente e purtroppo lo troverà. In tutto questo tafferuglio si troverà in mezzo la povera Sophie Hatter la maggiore di tre sorelle che lavora alla cappelleria dell'ormai defunto padre. Per un'incomprensione viene puntata dalla Strega delle Terre Desolate, che le vuole carpire delle informazioni su Howl (che lei non conosce se non di fama e ha visto inconsapevolmente solo una volta), e se all'inizio del libro vi è sembrata mansueta, succube e un pò depressa per via di non vivere avventure degne della sua giovane età, in due secondi con la strega esce fuori il suo vero io e le risponde a tono. Purtroppo questo fa innervosire ancora di più la strega, che non ottenendo quello che vuole, le lancia una maledizione e la fa diventare una vecchietta novantenne. La maggior parte delle persone si sarebbero disperate e perse d'animo ma Sophie no. Consapevole di aver avuto da sempre il corpo da giovane con una mentalità da anziana non la turba ora avere un corpo della stessa età della sua mentalità e quindi si rimbocca le maniche e fugge di casa per trovare una soluzione e spezzare la maledizione. Ed a questo punto che incontra il castello errante, ci entra, fa un patto con il demone del fuoco del mago Howl di nome Calcifer e da lì la sua vita prende una piega piena di avventure e azione, una vita che da quel momento in poi può finalmente dire di star vivendo appieno. Conoscerà finalmente il tanto chiacchierato mago donnaiolo e saranno scintille di battibecchi tra i due. Per aiutare Calcifer e per farsi aiutare si insedierà abusivamente nel castello con la scusa di essere la donna delle pulizie. Il castello è orribilmente sporco e in uno stato pietoso e Sophie non capisce come sia possibile che una persona così vanesia e fissata sull'aspetto esteriore come Howl, che passa ore e ore in bagno, possa vivere in quelle condizioni.
Armata di tanta buona volontà, forza d'animo e cazzutaggine (che non ti aspetteresti da una vecchietta ingobbita e rugosa) si arma di tutto punto e tira a lucido il castello facendolo ritornare lindo e splendente.
Non vi dico di più sennò vi rovino la sorpresa ma sappiate che dopo reunion, trasformazioni canine, incontri con il Re e con tante persone maledette da quella inarrestabile di una strega incollerita, viaggi fra vari mondi e chi più ne ha più ne metta riescono a sconfiggere la Strega Delle Terre Desolate e il suo demone del fuoco e Sophie ritornata giovane e bella si rende conto che non solo la sua vita è cambiata, che non solo quest'ultima ha acquistato più di un pizzico di brio e allegria ma ha scoperto anche di avere un dono molto particolare... Che scoprirete solo leggendo il libro. Mica vi posso dire tutto io...😜
Nel complesso è una storia niente affatto male e abbastanza originale. Quando si raccontano storie di magia o di ragazze colpite da una maledizione quasi sempre si cade nei classici clichè. Uno usato e stra abusato è quello che la donzella in pericolo e maledetta viene salvata dal cavaliere dall'armatura scintillante. In questo caso non è così primo perche' Howl non è per niente un principe azzurro (manco lontanamente 😂) e poi perchè Sophie è una badass che sa benissimo cavarsela da sola. Mi è anche piaciuto il fatto che con una punta di originalità la scrittrice, al posto del classico inseguimento in cui sono i protagonisti a fuggire o del castello/prigione della principessa di turno, in questo caso è proprio il castello stesso a scappare via. Esso si muove continuamente, grazie all’energia messa a disposizione da Calcifer. Inoltre la porta di ingresso, in base al colore con cui viene girato il pomello, porta in luoghi diversi.
Questo primo libro è veramente un gioiellino con uno stile di scrittura scorrevole, frizzante e divertente soprattutto per certi dialoghi e situazioni esilaranti raccontati in maniera semplice, ma che nella loro semplicità ti colpiscono e ti rimangono in mente per molto tempo.
Ora vi racconterò brevemente anche gli altri due libri. Voglio fare una piccola premessa. Sono tutti e due carinissimi (il terzo mi è piaciuto un po' meno) però i protagonisti sono tutt'altri personaggi e Howl, Sophie, Calcifer & Co si vedranno poco e nulla. Quando però faranno la loro apparizione saranno fuochi d'artificio (con sorpresa visto che nel pantheon della famiglia entrerà una new entry). Se la scrittrice ha voluto scrivere questi libri come una trilogia unita non è riuscita a trasmettermi questa sua intenzione visto che "Il castello in aria" e soprattutto "La casa per ognidove" sembrano degli spin-off del primo libro.
Ma bando alla ciance ecco cosa succede nel secondo libro.
La storia si svolge a Zanzib in un luogo molto più a sud rispetto al regno di Ingary, dove il nostro protagonista è un giovane venditore di tappetti di nome Abdullah. Tutto il libro ha una trama arabesca stile Aladdin con tanto di tappeto volante animato da un’essere che abbiamo già incontrato 🔥 La vita di Abdullah trascorre monotona e assediata dai parenti della prima moglie del padre che gli recriminano qualsiasi cosa facendolo sentire una nullità. L’unico amico è il suo vicino di bancarella Jamal che ha un’attività di friggitoria di pesce con supervisore il suo temibile e incazzoso cane che appena ti avvicini al cibo ti stacca un braccio. L’unica cosa che resta da fare ad Abdullah per passare la giornata è sognare ad occhi aperti, sperando e pregando di essere un principe di un regno lontano che è stato rapito, pur di sfuggire dalla sua vita. Ma un giorno la sua vita cambia quando qualcuno gli vende un tappeto volante. Come ogni storia che si rispetti alle volte da un semplice dettaglio insignificante come in questo caso un tappeto volante (vi ricordo che la magia è pratica comune in quelle terre) partono una serie di reazioni a catena che portano i protagonisti a vivere mille avventure. Lo stesso capita al giovane venditore di tappeti che grazie al suo nuovo acquisto magico incontra la principessa Fior della Notte e si innamorano entrambi. Un colpo di fulmine e un’idillio subito interrotto da un djinn che rapisce la principessa e la porta su un castello volante… Che da errante a volante è un attimo 😏 Tra fughe a perdifiato nel deserto per scappare all'ira del Sultano padre di Fior della Notte che lo vuole innalzare su una “deliziosa” pertica, riuscire a trovare la principessa avvalendosi dell’aiuto di malevole genio, il viaggio per la missione “Salva principessa” insieme ad un veterano di guerra e due gatti (anche loro e il genio conoscete molto bene e urlerete quando infine riveleranno la loro identità) e sconfiggere i temibili djinn porteranno Abdullah a patire parecchio prima di riuscire ad avere il suo meritato lieto fine. Ci riuscirà? E cosa è successo nel mentre? Lo scoprirete solo leggendo…
Libro molto carino, leggero, con parecchi colpi di scena in cui conosceremo nuovi personaggi e ritorneranno molte vecchie conoscenze. Anche in questo libro abbandonate l’idea della damigella in pericolo perché Fior della Notte la sa lunga e si sa salvare benissimo da sola. Ma non solo lei. Abbiamo un gruppetto di donne ben emancipate che non hanno bisogno di un'uomo per salvarsi. Leggerete situazioni in cui ci sarà da ridere a crepapelle (soprattutto il modo colloquiale degli abitanti di Zanzib, che in più di un’occasione mi hanno fatto pensare fossero una bella presa in giro) e con l’introduzione di un nuovo e piccolo personaggio degno di nota.
Infine nel terzo e ultimo libro conosceremo una ragazzina di nome Charmain Baker che vive serenamente a High Norland City e trascorre le sue giornate tra i libri, oziando e abbuffandosi senza mettere su un etto. Tralasciando il fatto che non ingrassi è tipo lo stile di vita di ogni buon lettore che si rispetti 😂 Un bel giorno viene quasi “costretta” dalla prepotente zia Sempronia a badare alla casa del prozio William che è ammalato, e accantonando la titubanza iniziale sembra gioire di questa novità e coglie l'occasione per vivere una bella avventura. Ma la cose si complicano quando scopre che William è un potente mago e che la sua casa si sposta nello spazio e nel tempo. Charmain non è certo preparata ad avere a che fare con una casa magica! Aprendo una porta si può passare dalla sala alla cucina, ma anche trovarsi proiettati in una terra lontana. E qui vi lascio immaginare i guai che questa ragazzina combinerà… Tra lei, Peter e un’adorabile e mangiona cagnolina magica di nome Sperso la casa ne vedrà delle belle… Fin dal suo arrivo, Charmain Baker farà una serie di incontri a dir poco sorprendenti, ma la sua vita prenderà una piega inaspettata solo quando incontrerà dei personaggi che ben conosciamo: Sophie, il demone Calcifer e, sotto mentite spoglie, il terribile mago Howl!
Il libro è carino e come gli altri due precedenti, venendo dalla stessa penna della Jones, è ben scritto. Solo che (e peccato) dal primo libro in poi, passando dal secondo al terzo, mano a mano la storia perde qualche cosuccia che la potrebbe rendere molto bella e se non migliore alla pari del primo libro. La protagonista mi sta leggermente indigesta, e praticamente tutta la situazione la salvano Howl, Sophie e Calcifer mentre lei aiuticchia ogni tanto. Come ho detto prima siamo passati da un bel personaggio come l’energica Sophie del primo libro, ad Abdullah che per quanto si sia fatto valere pareva non crederci abbastanza (ma posso anche tralasciare questa cosa visto che stava lontano dai suoi usi e costumi tipici e dalla sua comfort zone) e a Charmain Baker che mi è sembrata senza verve e un personaggio sciapetto.
Chi è arrivato fino alla fine nel leggere la recensione avrà senz’altro intuito che nonostante qualche difettuccio qua e là i libri mi sono piaciuti parecchio. Chi è amante del fantasy e della magia non può farsi sfuggire questa storia… Ha tutti gli elementi per catturare l'interesse del lettore, fargli intraprendere un viaggio con la mente e la fantasia in modo tale che si immedesimi nei protagonisti e insieme a loro viva 1000 avventure!!!
Quando ho visto il bellissimo film non sapevo che la storia fosse tratta da un libro. Ebbene il film e spettacolare il libro ancora di più. Per nulla noioso o mai eccessivo la lettura scorre veloce nei mondi . Consiglio
non posso aggiungere mezza stella ma sono da contare tre stelle e mezzo, tutto molto carino, soprattutto il primo libro molto diverso dal film ma mi è piaciuto comunque leggerlo 🫶🏻 howl il mio amore grande in qualsiasi versione molto belli tutti e tre i finali, mi mancheranno questi personaggi, la mia famigliola :((
Simpatico e divertente, mi è piaciuto di più il primo, ma anche gli altri due sono piacevoli (il secondo ha un’ambientazione da mille e una notte mentre col terzo si torna alle atmosfere mitteleuropee). Tutto sommato comunque penso di preferire la versione animata di Miyazaki.
I have read all three DWJ Novels with the Wizard Howl and his lovely bride Sophie. Like the Chrestomanci books. These will be Another series I will reread over and over again. Also to my future children.
This is a great series. The first book (Howl's Moving Castle)is the best by far. The other two books are good too, but they don't quite measure up. I have some qualms about Castle in the Air - it's just not as good. House of Many Ways has the same feel as Howl's Moving Castle and is no less magical in its own right.
"The Land of Ingary Trilogy" comprises "Howl's Moving Castle", "Castle in the Air" and "House of Many Ways". I'll review each book separately.
"Howl's Moving Castle"
Sophie Hatter lives with her father, stepmother Fanny, and two sisters, Lettie and Martha, in the prosperous town of Market Chipping, where they keep a ladies' hat shop. After Mr Hatter dies suddenly, Fanny informs the girls that he has left them heavily in debt, and that they will all have to leave school. She arranges for Lettie to be apprenticed to a pastry cook in the town, and Martha is sent to Kingsbury to become a witch's apprentice. Sophie, as the eldest, is kept on as Fanny's apprentice, with a view to one day inheriting the shop. Sophie had been expecting this outcome and is resigned to her fate.
Meanwhile, the King's personal wizard, Wizard Suliman, is missing, presumed to have fallen foul of the Witch of the Waste. Also, the King and his brother, Prince Justin, have quarrelled, and the Prince has gone into exile. And in the hills above Market Chipping, a mysterious moving castle has appeared, belonging to the Wizard Howl, who is rumoured to be even worse than the Witch because he collects young girls and sucks their souls from them.
Then one day, when Sophie is alone in the shop, the Witch comes calling and puts a curse on her, turning her into an old woman. Sophie, being a practical kind of girl, is quite calm about this, even though she has no idea what the Witch would have against her. Deciding she can't stay in Market Chipping, she leaves her home and sets off across the hills. As night draws in, she grows cold and tired, and, seeing the moving castle approaching, decides to take her chances with Wizard Howl.
In the castle, Sophie meets Michael, Howl's apprentice; Calcifer, the fire demon, and eventually, Howl himself. She makes herself invaluable to the trio: cooking, cleaning, and generally keeping them all in line. Howl is handsome and a brilliant wizard, but also self-centred and vain, but Sophie doesn't put up with any nonsense!
As the story unfolds, it is revealed that Sophie is not the only one who has been cursed by the Witch. There's lots of humour, magic, romance, and mysteries to be solved. The interactions between Sophie, Howl and Calcifer are great fun, and there are twists and turns galore.
If you've only ever seen the Studio Ghibli movie (which is wonderful, but differs from the book quite substantially), do yourself a favour and read the book. There's so much more to the story! It's definitely one of my favourites.
"Castle in the Air"
Abdullah is a young carpet merchant in the city of Zanzib. After his death, his father leaves him a modest booth in the Bazaar, while the rest of his father's money, and his large carpet emporium go to the relatives of his father's first wife.
Abdullah is a dreamer, like his late mother. He invents an elaborate fantasy for himself where he is the long-lost son of a prince (who was kidnapped by bandits as a toddler) and betrothed to a beautiful princess.
One day, a stranger sells Abdullah a flying carpet. When Abdullah falls asleep on the carpet to stop his valuable purchase from being stolen, he wakes up in a strange garden. Here he meets Flower-in-the-Night, the daughter of the Sultan of Zanzib and the girl of his dreams.
When a djinn kidnaps Flower-in-the-Night before Abdullah's horrified eyes one night, he is determined to find where she has been taken and save her. But soon he has other problems, as more of his fantasy begins to come true. He encounters an angry Sultan, wicked bandits, a disgruntled genie, an old soldier, enchanted cats, wizards and witches!
The djinn, Hasruel, is kidnapping princesses for his brother, Dalzel (who wants to marry one) and holding them prisoner in the castle in the air. Dalzel has hidden Hasruel's "life" and so has a hold over his brother, who must do whatever Dalzel commands. However, both djinns soon discover that a bunch of strong-willed, intelligent princesses is not so easy to control!
There is magic, humour, some sweet romance, and the reappearance of some familiar characters in very surprising ways! I particularly enjoyed Abdullah's convoluted dialogue, which was always entertaining. A delight from start to finish, and a very enjoyable read.
"House of Many Ways"
Charmain Baker's parents don't allow her to do anything which isn't "respectable". So when her Aunt Sempronia volunteers her to mind Great Uncle William's house while he is ill, she sees it as an opportunity to have some independence. The fact that Great Uncle William is a wizard doesn't bother her, but she is a little concerned that she doesn't know anything about magic!
Charmain loves books, and dreams of assisting the King in his Royal Library, so just before she leaves for Great Uncle William's house, she writes to the King to apply for the position of library assistant, not really expecting anything to come of it.
After she arrives at the wizard's house, and the elves have taken him away to cure him, Charmain discovers that the house is very peculiar indeed. Doors lead to different rooms, depending on whether you turn right or left, and space and time also bend within the house. Fortunately, Great Uncle William has left a spell on the house so she can ask questions and he will answer her, together with a suitcase which contains a "key" (map) to the house, and a larger, detailed map with more complex directions.
Using one of the wizard's spell books, "The Boke of Palimpsest", Charmain tries to use a spell to make her fly. Unknowingly, she mixes it up with other spells. As nothing happens, she doesn't think that it's worked, and goes outside to explore the grounds. While she's exploring, she is confronted by a terrifying creature called a lubbock, which is basically a purple, man-sized insect that kills, eats and also LAYS EGGS in humans! Ewww. She only escapes by tumbling off the cliff edge, where her spell saves her from certain death.
The lubbock isn't the only creature around though. There are also kobolds: small, blue gnomish people who have helped the wizard with his garden and household chores in the past, until a recent falling out.
Charmain soon finds she won't be alone in the house. The wizard has left behind a small dog, Waif, and soon after Charmain settles in, a boy called Peter arrives, claiming to be the wizard's apprentice. Between them, Charmain and Peter manage to mess up quite a few spells, but they fix things eventually!
Meanwhile, to her surprise, Charmain is invited to the palace to help the King sort out his papers in the Royal Library. She discovers that the kingdom is poor, and that the King has been forced to sell paintings and other valuable artifacts to keep things afloat. The King is convinced that amongst the papers in the library is a clue to where the lost gold of the treasury has been hidden, and he has also called in some outside magical help - from Howl, Sophie and Calcifer. But Howl is not quite - himself. And Sophie is not at all happy with him!
There are some very nasty villains (lubbockins - children of the lubbock), lots of magic, betrayals and hilarious dialogue (particularly from Howl's "alter ego"). Everything is resolved very nicely, but not without some danger to the good guys!
This last book is just as wonderful, funny and magical as the previous two, and this trilogy is one I will return to time and time again. Some books are just like that, aren't they? I love the characters, the stories, the humour, and the brilliant way everything is resolved in each one. Howl would more than likely drive you bonkers in real life - but it would probably be worth it!
One of Diana Wynne-Jones' most endearing characters is Howl, an eccentric and isolated wizard who whirls around the land of Ingary in a moving castle.
And while Howl is not the protagonist of the "World of Howl" trilogy, he is the vital character that links the three books together -- "Howl's Moving Castle," "Castle in the Air" and "House of Many Ways." These three interlaced books shows off Jones' whimsical multiverse and knack for odd, charming characters at its best, as well as stories that slip sideways in all sorts of clever ways.
In "Howl's Moving Castle," a misunderstanding leads to ordinary Sophie Hatter being turned into a crone by the malevolent Witch of the Waste. Finding old age oddly liberating, she wanders away from her hat shop, and becomes the cleaning lady for the powerful wizard Howl, who lives in a moving castle with his fire demon Calcifer. Calcifer strikes a deal with Sophie -- if she can break the contract between him and Howl, he'll restore her youth. The catch is, neither he nor Howl can tell her WHAT the contract is.
While assisting Howl and his apprentice Michael, Sophie discovers that Howl's reputation for wickedness is rather exaggerated -- he doesn't actually eat girls' hearts and suck out their souls, but he is a prodigious flirt who abandons girls once he gets them to fall for him. He's also kind of a drama queen. But soon Sophie finds that the powerful wizard is ensnared in a horrifying curse -- and Howl has only a little time before the curse strikes.
"Castle in the Air" introduces us to carpet salesman Abdullah, who is whisked off by a magic flying carpet to the garden of the beautiful SultanFlower-in-the-Night. But when Flower-in-the-Night is kidnapped by a djinn, Abdullah is framed for her abduction -- and with the help of his magic carpet, a cat and her kitten and a very grumpy genie, he ends up on a wild adventure that crosses to the land of Ingary.
In "House of Many Ways," Charmain Baker ends up looking after Great-Uncle William's cottage.... which sounds pretty normal, except that William is a wizard and his house has a door that can lead to any place. As magical creatures and problems -- as well as a befuddled apprentice -- enter her life, Charmain becomes enmeshed in a strange conspiracy involving the Lubbock, a horrifying purple insect-creature.
"World of Howl Collection: Howl's Moving Castle, House of Many Ways, Castle in the Air" is probably the least unified of Diana Wynne Jones' series. While Howl and Sophie plays pivotals part of every story, their part in the story is not always obvious -- instead we follow some quirky characters like Charmain and Abdullah, who have their own journeys that just happen to intersect with Howl's in some major way.
And however he appears, Howl is a delightful character -- he's fickle, immature, flamboyant, eccentric, irresponsible and has cultivated a distinct image as a wicked, heart-devouring sorcerer to keep everyone far away from him. And yet, he's oddly charming and fun to read about, especially as a foil to the sensible Sophie.
All of the things Jones is best-loved for are here -- multiverses, cats, some very odd magic, clever subversions of the old fantasy cliches (Sophie laments that she is doomed to a dull life because fortunes are only found by the youngest in a family) and a puckishly British sense of humor. Her writing has an enchanting briskness, wherever the story goes (Howl expresses his angst by oozing green slime all over), and only a few stumbling blocks (the lubbock is.... kind of an absurd villain).
"World of Howl Collection: Howl's Moving Castle, House of Many Ways, Castle in the Air" brings together all three of the books dealing with Howl Jenkins Pendragon -- even if they initially don't seem very much connected. Charming, odd and magical.
Era da tanto tempo che desideravo leggere questa trilogia. Da amante del film dello studio Ghibli – per quanto non sia il mio preferito – ero curiosa di scoprire le differenze tra l’opera originale e quest’ultimo, da cui la decisione di fiondarmici appena l’ho trovato in biblioteca.
𝐈𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐇𝐨𝐰𝐥 è diverso dal film. I personaggi sono (circa) gli stessi, l’ambientazione anche (più o meno) e la trama a grandi linee segue lo stesso percorso, ma ci sono alcune sostanziali differenze che mi hanno portata a preferire il romanzo. Innanzitutto, lo stile dell’autrice è meraviglioso: non leggevo qualcosa di così ironico e divertente da tempo, tanto che non mi ha pesato per niente il fatto di essere un po’ fuori target, e la costruzione della trama, per quanto conduca in tutte e tre le storie a una conclusione abbastanza ovvia, è gestita al meglio, con una linearità e cura che spesso sono sottovalutate. Dopodiché, adoro i personaggi: Howl è la drama queen definitiva – quando si lamenta della sua futura morte a causa di un raffreddore mi ha fatta schiantare, così come quando mostra da dove proviene – e Sophie, col suo caratterino, è perfetta per tenergli testa; oltretutto, ho apprezzato che lei sia molto più forte e piena di iniziativa di quanto si pensi, così come mi è piaciuto vederla crescere sempre di più nel corso dei tre racconti.
Il secondo volume, intitolato 𝐈𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐢𝐧 𝐚𝐫𝐢𝐚, si allontana da Howl e Sophie per dar spazio ad Abdullah e alle sue (dis)avventure con tappeti magici, geni e principesse rapite da djinn, che lo porteranno di nuovo a Ingary e dal mago di corte. Dei tre, è quello che mi ha fatto ridere di più, in quanto Abdullah è il personaggio che meglio si sposa con l’ironia di cui ho parlato prima: il suo modo ossequioso, già di per sé ironico, lo rende comicissimo – e ti fa affezionare a lui in un niente, tra l’altro. Anche la storia in sé è molto carina, e tocca picchi di epicità in un finale da piegarsi in due.
È stato il terzo racconto – 𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐠𝐧𝐢𝐝𝐨𝐯𝐞 – che mi ha delusa. La trama, in realtà, mantiene gli stessi pregi delle precedenti, alternando ironia, personaggi già amati e twist interessanti, per quanto sia forse un po’ troppo frettolosa nel finale, così come mi è piaciuto poter esplorare un regno diverso da Ingary, ma la protagonista è insopportabile. Forse la me ragazzina avrebbe trovato Charmain più simpatica, considerando il suo amore spropositato per la lettura, ma la me ormai adulta l’ha avvertita solo come una ragazzina maleducata, pigra e arrogante, che non si merita affatto di essere circondata da personaggi così carini – Peter e il re sono dei pezzi di pane, pasticcioni e dolcissimi. Il fatto che lei stessa, nella parte finale, si renda conto che forse è un po’ viziata me l’ha resa in ultima analisi sopportabile, ma per il resto è stata una chiavica.
Nel complesso, comunque, la trilogia è super promossa!
Poteva andare meglio. Il primo libro, da cui Miyazaki ha tratto uno dei suoi migliori film, è intrigante e offre una narrazione di ampio respiro, piena di colpi di scena e tutta focalizzata su Howl e Sophie. Il secondo libro, dunque, pensavo proseguisse con le avventure dei due protagonisti. Invece no, è una ripresa di "Aladino e la lampada magica" con protagonista il povero Abdullah e la bella principessa Fiore-della-Notte. L'ultimo volume infine narra di Charming e delle sue disavventure magiche, riportandoci nelle atmosfere di Howl ma tenendo il mago e Sophie sempre relegati a personaggi secondari. Non ho apprezzato questa scelta narrativa, perché ha trasformato un'ottima opportunità in una trilogia mediocre.
The Chrestomanci series is a must read for all children and adults! If you love Harry Potter or anything along those lines, Diana Wynne Jones is an essential part of the Cannon of of Fantasy Writing.
Il Castello Errante di Howl è una storia semplice eppure accattivante, divertente, coinvolgente, un'ottima lettura per passare il tempo e per ritornare a quel fantasy che nella sua semplicità, senza troppe pretese, riesce a creare storie e personaggi memorabili, come il mago Howl, che ho letteralmente ADORATO! Il suo essere così carismatico ma allo stesso tempo così drammatico, teatrale, testardo e anche un po' monello, lo rende così iconico che è impossibile non amarlo.
Il Castello Errante di Howl è il primo libro della trilogia e segue le avventure di Sophie, la maggiore di tre sorelle, la cui monotona vita destinata al negozio di cappelli del padre, viene improvvisamente scombussolata quando una strega le scaglia contro un incantesimo che la fa invecchiare. Trovato rifugio presso il castello errante del mago Howl, che ha la cattiva fama di essere un rubacuori crudele (secondo alcune, infondate voci, mangerebbe i cuori delle ragazze che seduce), Sophie si ritrova a impersonare la parte della nuova domestica del mago, nel tentativo di trovare un modo per cancellare l'incantesimo d'invecchiamento e di mettere un po' di sale in zucca a Howl, che tuttavia, a dispetto di quello che la gente dice di lui, si rivela essere una persona sì esasperante, ma anche di buon cuore, verso la quale Sophie si scopre a nutrire affetto. Insieme al mago, al suo giovane apprendista Michael, e al fedele demone del fuoco Calcifer, Sophie si ritroverà a vivere tante avventure in mondi e luoghi diversi, che la porteranno a scoprire il dono della magia, a rompere la maledizione che l'affligge e a salvare un principe e un mago di corte dati per dispersi.
Nel secondo libro, Il Castello in Aria , ritroviamo Sophie e Howl, ora moglie e marito e con un figlio, in sembianze tuttavia nuove: a causa di un frettoloso incantesimo, Sophie è una gatta, mentre Howl e Calcifer, a causa dell'incantesimo di un potente djinn, sono ora un genio intrappolato in una bottiglia e un tappeto volante. I tre accompagneranno così il giovane venditore di tappeti Abdullah nella sua ricerca per trovare e salvare la figlia del sultano e sua amata Fior-Della-Notte, rapita insieme ad altre principesse da un djinn malvagio.
Sebbene non protagonisti, Howl e Sophie e il piccolo Morgan sono presenti anche nel terzo libro, La Casa per Ognidove , in missione presso il regno di High Norland per risolvere un mistero che riguarda la sparizione dell'oro delle casse dello stato. Ad aiutarli in questa impresa questa volta ci sarà la giovane Charmain, una ragazza per nulla efficiente ma con tanto amore per i libri e una forte predisposizione alla magia.
Sebbene Il Castello Errante di Howl sia l'opera primaria, i due libri successivi aiutano ad esplorare un mondo variegato di luoghi e culture, e ad ampliare un cast di personaggi tutti a loro modo iconici nella loro semplicità. Questa trilogia è decisamente un classico che non può mancare nella libreria di un appassionato di fantasy.
This has been my first introduction to the world of Diana Wynne Jones. I say "introduction to the world" rather than simply "my first book by this author" because it seems like it is a pretty interesting and consistent world, one that I enjoy. I like DWJ, so far. I like her relatable, motherly personality. I like her obvious love for all things pagan and witchy. This is a cool world of familiar fairy tale stuff. Witches, Genies, flying carpets, wizards. The characters are pretty good too. Not the most brilliantly complex characters you've encountered but a bit better than what you might generally expect from YA literature. I think they're better written than the folks in the Harry Potter books. They're a bit 1 dimensional in the way young person's authors usually write and yet they feel vibrant and familiar; they throw tantrums or they express their diffidence or frustration in ways that we recognise.
The writing is fast and nippy and perhaps overly laconic to the point that you frequently find that you aren't completely certain about what just happened, probably because crucial plot points are glossed over in a single sentence.
I wouldn't say I'm blown away by her work but it's a charming world full of original ideas. We see characters appearing out of people's dreams, doorways to alternate dimensions (including our own), houses that take you to different corridors depending on the way you move through their doorways, magic spells that work simply through verbally persuading inanimate objects that they actually want to be an X or do Y. I could probably make a long list of all the inventive stuff in here. It's not as if it's Phillip K Dick or anything totally mind bending but it's probably a bit more interesting than the ideas in your average Neil Gaiman book.
It's not earth-shatteringly brilliant but I could list a number of ways in which it is both likeable and pretty good. Great stuff. I've just started her 6-book Chrestomanci series and am really looking forward to making my way though that too.
I'd strongly recommend this trilogy to anyone who likes kid's fantasy (The Hobbit, Wind in the Willows, Narnia etc.).
Mossa da un senso di nostalgia, ho voluto leggere la storia che ha ispirato il film dello Studio Ghibli. Che poi ho scoperto in realtà essere un po' differente dal film, come spesso accade. Sulla storia in sè non mi esprimo oltre, mi è piaciuta (se volete sopra ho linkato la recensione -che avevo scritto sotto alla pagina dedicata al solo volume de il castello errante-), però ci tenevo a scrivere due circa questa edizione.
Questa specifica edizione del libro contiene tutti e tre i racconti che Diana ha scritto riguardo Howl & company, io sono riuscita a leggere solo il primo. Il grosso problema, che spiega le due stelle, è che ne "Il castello errante di Howl" ci sono una miriade di errori grammaticali, refusi, errori di battitura e pezzi di frasi e/o parole che evidentemente sono state corrette in fase di editing e non totalmente cancellate (tipo parole ripetute, parole letteralmente "a caso" all'interno di frasi etc.). Questo rende la lettura molto difficile, e -soprattutto- è inaccettabile in un libro che mi è costato € 37.
Finito il primo racconto non sono fisicamente riuscita ad andare avanti nella lettura, leggerò gli altri due in lingua originale perché (purtroppo) le edizioni singole in Italia sono introvabili.
Ecco un libro da non lasciarsi sfuggire. Mi ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine, ora non mi resta che guardare il film.
Immergiamoci in un mondo incantato insieme a Sophie una ragazza che sogna di vivere meravigliose avventure e invece lavora nel negozio di cappelli del padre facendo una vita noiosa e monotona. Fino a quando un giorno La Strega delle Terre Desolate, scontenta dei cappelli che produce Sophie, la trasforma in una vecchia.
La ragazza è costretta ad andarsene dal suo paese cominciando un viaggio che la porterà a stringere un patto con il mago Howl.
Si unisce così a lui nel suo castello errante portandoci a vivere diverse avventure.
Una trama avvincente e ricca di colpi di scena, personaggi caratterizzati benissimo. Tre storie che mi sono piaciute moltissimo, uno stile di scrittura frizzante e scorrevole, a tratti anche divertente. Un fantasy a cui non manca nulla, vi direi anche di più ma non voglio rovinarvi la lettura. Vi straconsiglio di leggerlo, ne rimarrete affascinati.
Trilogia molto bella nel suo insieme. "Il castello errante" è decisamente il più bello dei tre sia per lo svolgersi della trama che, soprattutto, per i personaggi interessanti e poco banali. Anche il terzo, "La casa per ogni dove" non è male. L'unico che pecca molto (e per il quale per poco non gli davo 3 stelle invece che 4) è stato "Il castello nel cielo". Qui la storia è piuttosto banale (sembra la copia venuta male di Aladdin o qualsiasi ambientazione alla "mille e una notte"), anche il protagonista Abdullah è molto piatto se paragonato a Sophie, Howl o Chairmain (la protagonista del terzo). Ma c'è da dire che dalla seconda metà si riprende, quando incominciano a comparire i personaggi del primo, e il finale me lo sono goduto.
L'aspetto migliore sono appunto i personaggi (tolto Abdullah) e anche l'uso della magia è interessante, nonostante sia incredibilmente caotico.
Sono di parte a mettere 5 stelle? Sì. Me ne pento? No. Questa trilogia è magica, ti accoglie tra le sue pagine e ti fa entrare dentro al suo mondo. Mi sono divertita a leggerla e vorrei tanto potermi scordare tutto per poterla ricominciare allo stesso modo. Howl e Sophie sono la coppia più bella che esista, amavo già la loro storia grazie al film di Miyazaki, con il libro è tutto più amplificato. Ho trovato il secondo e il terzo libro leggermente più "deboli" rispetto al primo, ma ciò non toglie che li abbia adorati allo stesso modo. Abdullah e Charmain sono stati due protagonisti divertenti da esplorare. Per concludere: cosa ho scritto qua è totalmente soggettivo, questo libro ha toccato corde del mio cuore che mi hanno fatto riscoprire la gioia della lettura. Spero che anche ad altre persone farà lo stesso effetto.
A leitura é leve e muito bem escrita. Os três livros se conectam entre si por personagens chave, porém não tem protagonistas fixos para a coleção toda. O fato de seguirmos diferentes protagonistas e ver eles se tornarem coadjuvantes é um ponto muito interessante, mas um pouco incomum. Não sei se isso é um ponto positivo ou negativo ainda. Todo o universo mágico é muito criativo e desperta o desejo de continuar navegando por esse universo e tentar encontrar paralelos entre os mundos citados e escondidos. Existem alguns pontos um pouco clichês e até antiquados, mas que dá pra relevar pela época de publicação. No mais, posso resumir como uma história de magia extremamente criativa, com personagens carismáticos e protagonistas peculiares.
I first read Howl's Moving Castle before I ever saw the Studio Ghibli film and for years did not associate the two, upon rereading the story, I finally understand why. Though I enjoyed both book and film, they are quite different stories. I think anyone who enjoyed the film's tale beyond the incredible animation, and wants a slightly different view on the premise, should read the book. Actually, I'd suggest delving into the entire Land of Ingary trilogy. These stories are the perfect dose of fantastic whimsy for kids and adults. From Sophie and Howl's meet-cute to how they are spun into Abdullah's adventure with the djinn and finally to meeting the magical house sitter Charmain, the tales are fanciful and enchanting and you may not look at cats and dogs the same way again.
Uno dei rarissimi casi in cui non mi dispiace che libro e film siano così diversi. Certo, c'è da dire che Miyazaki potrebbe anche prendere in ostaggio la mia famiglia e non mi lamenterei. Comunque trovo adorabile il fatto che nonostante le differenze lo sviluppo del personaggio di Sophie resti più o meno simile tra libro e film. Per quanto riguarda gli altri due libri della trilogia sono stati una bellissima sorpresa: non sapevo assolutamente niente e mi sono divertita moltissimo. L'autrice riesce benissimo a coniugare uno stile da fiaba alla sua ironia senza per questo farti percepire la storia come meno genuina. È stato come tornare bambina.
The first book -Howl's Moving Castle- is the best by far and it's much better than the movie with the same name. The second book in the series Castle in the Air - it's just not as good. House of Many Ways has the same feel as Howl's Moving Castle and is no less magical in its own right.
Overall, this is a highly recommended series for young adults and those young in mind :-)
Confesso di non averlo capito. Ho trovato la trama confusionaria, senza riuscire minimamente a tenere il grip sui personaggi… sostanzialmente non è chiaro dove tutto vada a parare fino all’ultima pagina. Il primo libro della trilogia è anche carino, ma gli altri sono incentrati su altri personaggi, e quel poco di attenzione che c’era se ne vola proprio dalla finestra. Il film Ghibli nel complesso è più riuscito.
Je ne saurai pas vraiment dire si j'ai aimé cette trilogie. C'était génial de retrouver les héros qui ont inspiré mon animé préféré... mais ils n'étaient pas ... ils sont terriblement imparfaits. pas vraiment intelligents et ont plus de défaut que de qualité. ils sont terriblement attachant mais on a envie de les secouer la plupart du temps. c'est enfantin et plein de magie. je l'ai lu en coupant par d'autres livre entre chaque mais je ne regrette absolument pas de l'avoir fini.
Ho scelto di leggere questo libro dato che ha ispirato l'omonimo film dello Studio Ghibli (studio cinematografico che mi piace tantissimo) e l'ho trovato stupendo. Comprende tre storie ("Il castello errante di Howl", "Il castello in aria" e "La casa per Ognidove"), tutte molto belle e interessanti. Uno dei miei libri preferiti!