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Gli sdraiati
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Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l'estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare de
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Paperback, I narratori, 112 pages
Published
November 6th 2013
by Feltrinelli
(first published October 27th 2013)
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serra in versione non-lo-si-regge-più. si salvano pochissime pagine di questo pur minimo libretto, in cui il fratello invecchiato molto (ma molto) male di un autore che fu simpatico riesce, incredibilmente, a farci solidarizzare quasi subito con il figlio sdraiato, e le sue pur triviali abitudini. perfino i würstel mangiati crudi, che normalmente farebbero orrore, risultano meno indigesti delle sollecitazioni autocelebrative di un padre così. si dedicasse alle portulache, si ritirasse in cima al
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Oct 11, 2017
Occhionelcielo
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review of another edition
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letteratura-italiana
Faccio l'amministratore di condominio, ma potrei anche essere farmacista o lavorare dietro ad un sportello pubblico, le conclusioni non muterebbero:
oggi, in Italia, la generazione tra i 60 e gli 80 anni detiene circa i due terzi della ricchezza mobiliare ed immobiliare; nello stesso tempo si sta rivelando clamorosamente inadeguata e gestire le sfide del nostro tempo.
Questa generazione fortunata gode mediamente di buona salute fisica e non può certo giustificarsi con gli acciacchi che colpiscono ...more
oggi, in Italia, la generazione tra i 60 e gli 80 anni detiene circa i due terzi della ricchezza mobiliare ed immobiliare; nello stesso tempo si sta rivelando clamorosamente inadeguata e gestire le sfide del nostro tempo.
Questa generazione fortunata gode mediamente di buona salute fisica e non può certo giustificarsi con gli acciacchi che colpiscono ...more

Michele Serra in modalità vecchio trombone (panni che ormai dismette di rado). Un padre che non capisce il figlio, un adulto che non capisce i ragazzi, un vecchio che non capisce i giovani. Il tutto esposto in salsa "signora mia, dove andremo a finire?".
Insomma, un giovane fa il giovane e il padre non lo capisce. Addirittura, signora mia, un adolescente preferisce stare a letto a dormire piuttosto che aiutare i vecchi nella vendemmia. La vendemmia! Mirabile e nobile arte ormai sconosciuta a ques ...more
Insomma, un giovane fa il giovane e il padre non lo capisce. Addirittura, signora mia, un adolescente preferisce stare a letto a dormire piuttosto che aiutare i vecchi nella vendemmia. La vendemmia! Mirabile e nobile arte ormai sconosciuta a ques ...more

2 stelle e mezzo
Che lagna. L'ironia si perde nella leggendaria incomunicabilità generazionale, che suona più come un perpetuo lamento verso questi alieni, questi estranei iper-tecnoligizzati con antenne al posto delle estremità, così multitasking da riuscire a guardare la tv, studiare chimica, ascoltare la musica, messaggiare al telefonino. Questi gggiovani senza ideali, incapaci di apprezzare i paesaggi naturali, questi adolescenti chiusi nella loro rete virtuale e bla e bla e bla e questi bamb ...more
Che lagna. L'ironia si perde nella leggendaria incomunicabilità generazionale, che suona più come un perpetuo lamento verso questi alieni, questi estranei iper-tecnoligizzati con antenne al posto delle estremità, così multitasking da riuscire a guardare la tv, studiare chimica, ascoltare la musica, messaggiare al telefonino. Questi gggiovani senza ideali, incapaci di apprezzare i paesaggi naturali, questi adolescenti chiusi nella loro rete virtuale e bla e bla e bla e questi bamb ...more

Personalmente l'ho trovato inutile.
Inutile perché a me non aggiunge niente di nuovo. Luoghi comuni, frasi comuni, concetti comuni, insomma avrei preferito qualcosa di più incisivo, duro, politicamente scorretto, con più verve. Invece a tratti è davvero superficiale.
Vorrebbe ma non può. E non perché Serra non ne abbia le capacità, perché il libro è molto ben scritto, la tematica generazionale padre/figlio, per quanto reiterata, è comunque sempre interessante da leggere, fornisce sempre qualche in ...more
Inutile perché a me non aggiunge niente di nuovo. Luoghi comuni, frasi comuni, concetti comuni, insomma avrei preferito qualcosa di più incisivo, duro, politicamente scorretto, con più verve. Invece a tratti è davvero superficiale.
Vorrebbe ma non può. E non perché Serra non ne abbia le capacità, perché il libro è molto ben scritto, la tematica generazionale padre/figlio, per quanto reiterata, è comunque sempre interessante da leggere, fornisce sempre qualche in ...more

Il rapporto tra padre e figlio. Un rapporto non semplice che mette in luce un'incomunicabilità che sfocia in uno scontro generazionale. Una vera e propria guerra. Il libro, per quanto mi riguarda non è riuscitissimo. Ci sono delle banalità, delle forzature ed un paternalismo che, alla fine, diventa benevolenza. Più di tutto non mi sarei aspettato da Serra, che stimo e leggo con ooacere da molto tempo, una tale generalizzazione. Trasformare una vicenda personale nella vicenda collettiva credo sia
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Caro Michele, mi ricordo di un buon romanzo di qualche anno fa, "La classe", di cui lessi una tua bella recensione che mi sono andata a ricercare in internet. Anche il tuo, come quello di Begaudeau, é un libro su un "dialogo impossibile" tra noi "incerti depositari di regole e di una cultura come cardine della persona", tra noi illusi di poter avviare i nostri ragazzi a una sorta di apprendistato alla vita e loro, interessati più alle felpe e ai telefonini che alla loro salute mentale, immobili,
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“Certo che un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono, prima non si era mai visto”.
E’ in questa unica, semplice frase che ho sentito il senso di un intero libro. In una frase buttata lì, in un giorno di vendemmia. L’autore cerca da lontano la figura del figlio, che oramai sarà sveglio, starà preparandosi ad aiutare. Poi forse capisce che non verrà.
Capisce che non sente la necessità. Non lui. Non la sua generazione. La generazione di apatici e svogliati, ma che nella società riescon ...more
E’ in questa unica, semplice frase che ho sentito il senso di un intero libro. In una frase buttata lì, in un giorno di vendemmia. L’autore cerca da lontano la figura del figlio, che oramai sarà sveglio, starà preparandosi ad aiutare. Poi forse capisce che non verrà.
Capisce che non sente la necessità. Non lui. Non la sua generazione. La generazione di apatici e svogliati, ma che nella società riescon ...more

"signora mia questi giovani d'oggi"
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Anfangs waren die Betrachtungen des Vaters über seinen Sohn und dessen Generation recht amüsant und oft zugespitzt, aber nicht ganz unzutreffend, was ihre Kommunikationskanäle, ihre Lethargie, ihre Gleichgültigkeit und Schlampigkeit angeht. Besonders gut gefiel mir die Analyse des Wahnsinns in Polan&Doompy-Läden (hinter denen sich kaum verschlüsselt Abercrombie&Fitch verbergen). Aber der Erzähler verliert sich immer wieder in Ideen zu einem Buchprojekt, in dem es um den Kampf zwischen Alten und
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Ne avevamo davvero bisogno?
CHE LAGNA! Il libro perfetto per chi "i giovani d'oggi" non li capisce e non li vuole capire. Un ammasso di cliché triti è ritriti da parte di chi non si sforza nemmeno di essere originale e al massimo riesce a produrre qualche frase carina sul "dove andremo a finire" buona per essere condivisa sui social. "Luoghi comuni e petulanza" sarebbe stato un titolo decisamente più adatto.
Una delle letture più inutili che abbia affrontato (è davvero è stata una fatica immane m ...more
CHE LAGNA! Il libro perfetto per chi "i giovani d'oggi" non li capisce e non li vuole capire. Un ammasso di cliché triti è ritriti da parte di chi non si sforza nemmeno di essere originale e al massimo riesce a produrre qualche frase carina sul "dove andremo a finire" buona per essere condivisa sui social. "Luoghi comuni e petulanza" sarebbe stato un titolo decisamente più adatto.
Una delle letture più inutili che abbia affrontato (è davvero è stata una fatica immane m ...more

Tutto iniziato, niente concluso
Nel lungo monologone, Serra ci racconta, in modo sarcastico, il rapporto tra gli odierni adolescenti ed i rispettivi genitori.
Provando a sintetizzare, il libro sostiene che l’evoluzione della specie ha creato una nuova categoria di persone: quella dei genitori incapaci. Incapaci di imporsi, incapaci di guidare, incapaci di trasmettere valori. Da questa categoria di persone deriva quella degli smidollati, i figli dormienti, i perenni divanizzati (gli sdraiati) sempr ...more

Fotografia istantanea molto affettuosa e consolatoria di una generazione – i 18-20enni attuali – che noi, i Vecchi, non riusciamo a capire (dice Serra). Ma io ho buona memoria e buone letture (e anche Serra e quindi mi chiedo perché se ne uscito con gli Sdraiati, domanda retorica per me e per lui, non che mi voglia mettere sul piano di Serra, meno amache e più scrivanie ho da parte, però alla fine ci arriva*) e quindi non la trovo così dissimile dalle precedenti.
Quando ero piccola lo sentiva di ...more
Quando ero piccola lo sentiva di ...more

Leggo in giro commenti furibondi e non avevo neppure finito di dire al padre dei miei rampolli: «Guarda che questo è un libro che devi leggere. Ci sono loro. Tali e quali. Ci siamo noi». A mio modestissimo avviso, chi si scaglia contro queste pagine accusando il suo autore di spocchia, miopia e simili pinzillacchere mi ricorda quale sia l'errore (e la forza) di avere 18, 20 e anche 30 anni: credere che si avranno 18, 20 o anche 30 anni per sempre (è successo a tutti, no?). Grazie Serra, torno a
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Apr 12, 2016
Vasileios
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it was amazing
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ikaros,
read-in-greek
https://www.vintagestories.gr/i-arach...
Μια γενιά που πάντα θα νικά...
Οι αραχτοί είναι οι έφηβοι του σήμερα, η νέα φυλή που αντικρίζει τον κόσμο από τον καναπέ της. Μήπως είμαστε υπερβολικοί με αυτούς τους χαρακτηρισμούς ή αυτή η διαρκής πάλη μεταξύ των γενεών πρέπει να βγάλει οπωσδήποτε νικητές και ηττημένους;
Οι αραχτοί (εκδόσεις Ίκαρος, 2015) του Michele Serra είναι ένα μικρό αλλά ουσιαστικό βιβλίο που ενώ μας έρχεται από τη γείτονα χώρα Ιταλία, μοιάζει ελληνικό… ιταλικό… και ταυτόχρονα παγκόσ ...more
Μια γενιά που πάντα θα νικά...
Οι αραχτοί είναι οι έφηβοι του σήμερα, η νέα φυλή που αντικρίζει τον κόσμο από τον καναπέ της. Μήπως είμαστε υπερβολικοί με αυτούς τους χαρακτηρισμούς ή αυτή η διαρκής πάλη μεταξύ των γενεών πρέπει να βγάλει οπωσδήποτε νικητές και ηττημένους;
Οι αραχτοί (εκδόσεις Ίκαρος, 2015) του Michele Serra είναι ένα μικρό αλλά ουσιαστικό βιβλίο που ενώ μας έρχεται από τη γείτονα χώρα Ιταλία, μοιάζει ελληνικό… ιταλικό… και ταυτόχρονα παγκόσ ...more

SPOILER! SPOILER! SPOILER! SPOILER! SPOILER!
In un mondo distopico abitato da curiosi umanoidi, la GerovItalia, un vecchio invalido lotta per stabilire una relazione coll'androide che esoteriche pratiche di clonazione gli hanno consegnato già cresciutello accuratamente avariato.
Nel contratto di fornitura dell'iDiot (Apple: costosissimo) c'è pure inclusa la ricombinazione dei ricordi (come nel dickiano Total Recall, per intenderci) instillando nel vecchio la sensazione d'averlo generato lui, l'iD ...more
In un mondo distopico abitato da curiosi umanoidi, la GerovItalia, un vecchio invalido lotta per stabilire una relazione coll'androide che esoteriche pratiche di clonazione gli hanno consegnato già cresciutello accuratamente avariato.
Nel contratto di fornitura dell'iDiot (Apple: costosissimo) c'è pure inclusa la ricombinazione dei ricordi (come nel dickiano Total Recall, per intenderci) instillando nel vecchio la sensazione d'averlo generato lui, l'iD ...more

Nonostante sia un libretto di poco più di cento pagine, ho faticato molto a finirlo e non so se mi ha fatto più rabbia/pena la figura del padre (o non-padre o dopo-padre) o quella del figlio, indolente di razza.
Due esempi generazionali portati forse all'esasperazione, il cui confronto - lo capisco - è difficile... che spero rimangano fini a se stessi fra queste poche pagine e che tutta l'ironia di questo mondo non è riuscita a farmi apprezzare. Non vi ho riscontrato comicità, né avventura; forse ...more
Due esempi generazionali portati forse all'esasperazione, il cui confronto - lo capisco - è difficile... che spero rimangano fini a se stessi fra queste poche pagine e che tutta l'ironia di questo mondo non è riuscita a farmi apprezzare. Non vi ho riscontrato comicità, né avventura; forse ...more

Un libretto bruttissimo, scritto pero' con gusto.
Il libro della generazione che ha cercato e sempre trovato alibi per le proprie mancanze. Della generazione che ha avuto di piu' e lasciato di meno. Cantore applauditissimo del mal di vivere del borghese che si aspetta cio' che gli spetta per grazia di dio, o di chi c'era prima o di chi coi sara' dopo. Del genitore mammone che abdica, ma si aspetta che il figlio maturi da solo. In modo da essere giustificato nel suo non far niente e nel suo accet ...more
Il libro della generazione che ha cercato e sempre trovato alibi per le proprie mancanze. Della generazione che ha avuto di piu' e lasciato di meno. Cantore applauditissimo del mal di vivere del borghese che si aspetta cio' che gli spetta per grazia di dio, o di chi c'era prima o di chi coi sara' dopo. Del genitore mammone che abdica, ma si aspetta che il figlio maturi da solo. In modo da essere giustificato nel suo non far niente e nel suo accet ...more

-È anni dopo, è quando tuo figli si trasforma in un tuo simile, in un uomo, in una donna, insomma in uno come te, è allora che amarlo richiede le virtù che contano-
Un monologo di un padre su suo figlio, al centro lo scontro generazionale, diverse concezioni di vita che inevitabilmente accadono.
Una chiaccherata di un padre su suo figlio. Ed ecco che capiamo chi sono gli sdraiati.
Sono la nuova generazione, i giovani di oggi, quelli che, secondo il padre che parla, dormono quando tutti sono sve ...more
Un monologo di un padre su suo figlio, al centro lo scontro generazionale, diverse concezioni di vita che inevitabilmente accadono.
Una chiaccherata di un padre su suo figlio. Ed ecco che capiamo chi sono gli sdraiati.
Sono la nuova generazione, i giovani di oggi, quelli che, secondo il padre che parla, dormono quando tutti sono sve ...more

Quanti libri sul rapporto generazionale sono stati scritti? Innumerevoli. Michele Serra ha deciso di unirsi a quella schiera di pensatori che, giunti nel vivo della mezza età, si trovano non solo a riflettere, ma anche a scrivere sul complesso legame che unisce i “vecchi” e i “giovani”. Ne esce fuori un saggio dalle tinte fortemente (e forse troppo) ironiche, in cui la voce narrante è quella di un padre maldestro che analizza il rapporto col figlio adolescente attraverso la quotidianità: dalle d
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Si è molto parlato del nuovo libro di Michele Serra, Gli sdraiati (Feltrinelli, €12, pp. 112), perché affronta in maniera sistematica, ma furba, una problematica diffusa in questi anni, ogni giorno di più: la vita dei giovani ragazzi di oggi.
Sì, i ragazzi della mia età, un po' più piccoli. Fra i 14 ed i 25 anni, insomma. Quei ragazzi che, dice Serra, vivono sdraiati. Eternamente riposanti. Iper-connessi, capaci di inviarsi millemila messaggi al secondo, senza nulla da dirsi. Apatici di fronte al ...more
Sì, i ragazzi della mia età, un po' più piccoli. Fra i 14 ed i 25 anni, insomma. Quei ragazzi che, dice Serra, vivono sdraiati. Eternamente riposanti. Iper-connessi, capaci di inviarsi millemila messaggi al secondo, senza nulla da dirsi. Apatici di fronte al ...more

Sono arrivato a leggere "Gli Sdraiati" conoscendo Serra per via della rubrica che tiene quotidianamante su Repubblica. Un primo sguardo alle recensioni di questo libro mi suggeriva che piacesse tanto ai lettori più attempati, chiamiamoli così, e poco ai lettori più giovani. Probabilmente non è così, ma quantomeno dopo averlo letto mi sento di dissentire dai gggiovani che ne denunciano la banalità.
Il libro è scritto attraverso l'espediente del "tu, figlio", a cui si rivolge Serra in quasi tutti i ...more
Il libro è scritto attraverso l'espediente del "tu, figlio", a cui si rivolge Serra in quasi tutti i ...more

3.5
Michele Serra, con un super-monologo, ci porta nel suo mondo di padre postmoderno, avente a che fare con un figlio "homme horizontal" e con tutte le problematiche di un rapporto padre-figlio degli anni 2000. Soffre dell'ovvia incomunicabilità tra di loro - e le loro rispettive generazioni - pur non riuscendo ad esplicitarne i motivi e le rispettive colpe, e si chiede in cosa abbia fallito la sua generazione, e come si possa rimediare non solo per una questione sentimentale, ma puramente pragm ...more
Michele Serra, con un super-monologo, ci porta nel suo mondo di padre postmoderno, avente a che fare con un figlio "homme horizontal" e con tutte le problematiche di un rapporto padre-figlio degli anni 2000. Soffre dell'ovvia incomunicabilità tra di loro - e le loro rispettive generazioni - pur non riuscendo ad esplicitarne i motivi e le rispettive colpe, e si chiede in cosa abbia fallito la sua generazione, e come si possa rimediare non solo per una questione sentimentale, ma puramente pragm ...more

Questo libro lo acquistò mia madre come regalo a mio padre. Scopro adesso da mamma, dopo averlo letto, che papà lo abbandonò dopo poche righe, lo annoiava. Vorrei poterti chiedere perché, visto che ho terminato adesso il libro e sono in lacrime. Forse la poca sensibilità che ti caratterizzava non ti ha permesso di immedesimarti nel padre, forse perché la tua adolescenza non è stata come la mia. È andata così la nostra camminata al Colle della Nasca della vita, io sono in cima e tu non puoi più r
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Un monologo scritto dalla parte del padre, un padre che sbaglia, un padre che al giorno d'oggi si sente stretto in questa figura genitoriale, perchè risulta complicata.
Dall'altra parte abbiamo i figli, gli sdraiati. Sono figli che sbagliano, figli che non risconoscono le regole, figli complicati da gestire.
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Dall'altra parte abbiamo i figli, gli sdraiati. Sono figli che sbagliano, figli che non risconoscono le regole, figli complicati da gestire.
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Per carità. Non pensavo assolutamente di leggere cento pagine di lamentele contro la gioventù e di autocommiserazione per incapacità di educare un figlio. Solo cento pagine, ma pesanti come fossero state mille. Ho dato un 6.5 come voto soltanto perché in alcuni momenti l'autore mi ha fatto tenerezza e qualche riflessione interessante ogni tanto c'è.
Un concentrato di banalità e luoghi comuni, un lungo "Signora mia, dove andremo a finire", un infinito discorso ad un figlio, che oggi risponderebbe ...more
Un concentrato di banalità e luoghi comuni, un lungo "Signora mia, dove andremo a finire", un infinito discorso ad un figlio, che oggi risponderebbe ...more
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La Stamberga dei ...: Gli sdraiati di Michele Serra | 1 | 14 | Dec 16, 2013 02:29AM |
News & Interviews
The book gods, in their infinite kindness, have built second chances into the very structure of the modern distribution business. If you miss...
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“L'amore naturale che si porta ai figli bambini non è un merito. Non richiede capacità che non siano istintive. [...]
È anni dopo, è quando tuo figlio (l'angelo inetto che ti faceva sentire dio perché lo nutrivi e lo proteggevi: e ti piaceva crederti potente e buono) si trasforma in un tuo simile, in un uomo, in una donna, insomma in uno come te, è allora che amarlo richiede le virtù che contano.”
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È anni dopo, è quando tuo figlio (l'angelo inetto che ti faceva sentire dio perché lo nutrivi e lo proteggevi: e ti piaceva crederti potente e buono) si trasforma in un tuo simile, in un uomo, in una donna, insomma in uno come te, è allora che amarlo richiede le virtù che contano.”
“Ognuno è destinato a diventare il Grande Fratello di se stesso, sorvegliare filmare fotografare riprodurre ogni proprio gesto, ogni proprio sospiro, ovviamente ogni vestito e ogni accessorio, modellarsi autisticamente giorno dopo giorno senza che il cozzo con gli altri lo deformi, lo scomponga, lo confonda, lo innamori, insomma lo alteri, lo riconsegni al caso e alla natura, alla gloriosa confusione della vita?”
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