Cosa è successo al movimento di hacktivisti dopo l'ondata di arresti internazionali di alcuni mesi fa? Come si organizza? Quali sono i suoi strumenti? Come sono state effettuate alcune delle azioni più famose, compiute in Italia e all'estero? E perché?
Tra testimonianze dirette, decine di interviste, retroscena mai usciti, questa inchiesta sul campo ricostruisce gli ultimi sviluppi di Anonymous, il gruppo di cyberattivisti che ha dichiarato guerra a governi e aziende di mezzo mondo mostrando l'influenza morale di Julian Assange e il suo rapporto con WikiLeaks.
Un racconto giornalistico che testimonia il "dietro le quinte" di alcuni cruciali attacchi e che riflette sulle sfide di un movimento di "senza volto" che si propone di difendere la libertà di espressione e la libera circolazione delle informazioni in un mondo in cui invece sempre di più ci viene richiesto, quando non imposto, di metterci la faccia.
Un'analisi molto ben fatta del fenomeno "Anonymous" con particolare riferimento alle operazioni italiane. Nel panorama piuttosto deprimente della saggistica tecno-sociologica italiana sorprende positivamente anche la cura dei dettagli tecnici. L'unico difetto mi pare essere una certa velata indulgenza nei confronti dell'illegalita`: d'altronde e` un "viaggio" e per capire i "luoghi" e` opportuno immedesimarsi con gli usi e costumi degli autoctoni.
Una breve e interessante incursione nel mondo degli informtici attivisti che si nascondo sotto il nome collettivo di Anonymous. L'autrice mostra in questa piccola inchiesta opinioni ed eventi che sono avvenuti tra il 2011 e il 2012 e prende spunto da essi per analizzare come gli hacktivisti si relazionino tra di loro e con Anonymous in generale.