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La Compagnia dei Celestini

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Un'oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia.
Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero a Alì, gli spiriti più ribelli dell'orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo.
Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico, e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotografo Rosalino.
Nella fuga e nell'inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi straordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni da pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l'Egoarca Mussolardi, l'uomo più ricco e fetente di Gladonia, e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamani, pivetes e volpette lapponi.
Ma dopo l'ultimo scontro tra Celesti e Diavoli la profezia del palazzo...

288 pages, Paperback

First published January 1, 1992

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About the author

Stefano Benni

106 books668 followers
Stefano Benni (born August 12, 1947 in Bologna) is an Italian satirical writer, poet and journalist. His books have been translated into around 20 foreign languages and scored notable commercial success. He sold 2,5 million copies of his books in Italy.

He has contributed to Panorama (Italian magazine), Linus (magazine), La Repubblica, il manifesto among others. In 1989 he directed the film Musica per vecchi animali.

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5 stars
1,134 (28%)
4 stars
1,520 (37%)
3 stars
981 (24%)
2 stars
281 (6%)
1 star
106 (2%)
Displaying 1 - 30 of 133 reviews
Profile Image for Davide.
488 reviews103 followers
September 15, 2017
Ecco il commentatore-ospite!
[12 ottobre 2015]

Nella decadente e corrotta Gladonia si intrecciano le storie di alcuni orfanelli destinati ad un campionato di portata mondiale, giornalisti sadici, uomini potenti e sconsiderati, preti meschini e tutto ciò che un futuro anche prossimo potrebbe riservarci nel peggiore dei casi. Tutto cerca di impedire il raduno del campionato di pallastrada, nobile sport praticato dalle caverne ai ghetti alle città assediate, ma improbabili eroi faranno di tutto per salvarlo. Storie inquietanti, segni del passato che ritornano e segni di un futuro che dovrebbe essere cancellato si alternano nel bellissimo racconto di Stefano Benni, che ancora una volta ci mostra come potrebbe essere il nostro futuro se continuassimo a governarlo male.
[g]
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,090 reviews68 followers
August 4, 2017
Mi dispiace “bocciare” Benni dopo due suoi meravigliosi romanzi letti (ovvero “Margherita Dolcevita” e “Saltatempo”) ma purtroppo qui siamo nel terreno del nulla. O meglio, di qualcosa che definirei tra il demenziale e tragi-comico tarocco, tarocco perché tenta di raccontare qualcosa strappando due risate ma poi esagera e sfora in una sorta di cartone animato allucinato, incomprensibile, completamente pazzo. Mi ha ricordato il famoso “Signor Malaussène” di Pennac, che non ho apprezzato per lo stesso motivo, per questa voglia di far ridere colorando troppo tutto, fatti, azioni, nomi (soprattutto nomi!) e la sensazione di sentirsi straniati, a contatto con qualcosa di slegato alla realtà, troppo fuori. Non ho trovato la delicatezza, la poesia, il tocco e la profondità tanto apprezzati nei romanzi già letti e devo dire che, di fatto, di tutto il romanzo, ho capito ben poco. Salvo le prime 70-80 pagine che mi hanno strappato un po’ di curiosità, poi appunto gradualmente e completamente sfumata. A questo punto mi chiedo se questo è uno scivolone dell’autore oppure se, molto semplicemente, non mi è piaciuto e basta.
Profile Image for Sandra.
914 reviews249 followers
July 18, 2015
Siamo nello stato di Gladonia. Un gruppo di orfanelli che vivono nell'orfanatrofio dei Celestini fugge per partecipare al campionato mondiale di pallastrada, uno sport segretissimo e clandestino che si gioca per le strade. Sono stati invitati a partecipare dal Grande Bastardo, "il protettore di tutti gli orfani del mondo". Durante la loro fuga dovranno affrontare molte avventure e avranno inseguitori e pericoli da evitare.
Il solito Benni, pieno di fantasia e sarcasmo.Il solito linguaggio infarcito di invenzioni lessicali che subito ti fanno ridere, poi riflettere perchè contengono una forte critica alla nostra società.
Gladonia è l'Italia, Mussolardi, "l'uomo più ricco e fetente di Gladonia" è Berlusconi, Rigolone Marina è Rimini, la Riviera Adrenalinica è la Riviera Adriatica, la Grande Meringa è il papa.
Il libro è stato scritto nel 1992, ma potrebbe benissimo essere stato scritto oggi.
Tra i libri di Benni che ho letto finora lo metterei tra i suoi migliori, ma i miei preferiti continuano ad essere sempre Elianto e Il bar sotto il mare.
Profile Image for Car.
61 reviews2 followers
September 3, 2018
Una recensione tardiva.

Sì, tardiva. Scrivo questa recensione con un bel po' di ritardo. Ho finito di leggere questo libro a Gennaio, credo. All'inizio stentavo a leggerlo, ritenendolo una prosa bambinesca, puerile. Ho trovato invece lo stile di Stefano Benni apprezzabile, originale, a volte addirittura geniale. Inventa, modella, realizza una realtà nuova, con termini, luoghi e personaggi assolutamente fuori dal comune. La Pallastrada è uno sport estremo, impraticabile, ma che gli orfanelli non hanno difficoltà a praticare. Guidati dagli indizi del Grande Bastardo (personalità impalpabile e vagabonda) gli orfani di tutto il mondo si ritrovano a Gladonia per il torneo di Pallastrada. Qualcuno però vuole rendere questo evento un fenomeno mediatico... Il libro è pervaso dalle peripezie e dai problemi che gli orfanelli dovranno affrontare per non farsi scoprire mentre scappano dall'orfanotrofio o mentre cercano l'ultimo componente della squadra!

Da leggere, per restarne ammaliati.

18/7/2011
Profile Image for Anna [Floanne].
547 reviews231 followers
January 1, 2016
In realtà 3.5. Piacevole, originale, divertente, commovente ma soprattutto tristemente profetico se si considerano i suoi 20 anni compiuti. Uno spaccato di tutto il peggio del nostro "Bel Paese" in cui Benni non risparmia nessuno, sparando a zero su politici, giornalisti, preti, forze dell'ordine, adulti in generale e salvando solo i bambini con la loro innocenza e semplicità, simboleggiate dal meraviglioso gioco della pallastrada. Unica pecca, i nomi di luoghi e personaggi a volte esageratamente bizzarri confondono un po', almeno inizialmente. Nel complesso, bella lettura. Mi sa che di Benni cercherò altri titoli.
Profile Image for Irina Elena.
672 reviews172 followers
August 12, 2016
Come satira è scontata e quasi parodica nella sua esagerazione, come fantasy è, per quanto stravagante e allucinato, poco creativo, come romanzo d'avventura è poco coinvolgente, come YA è volgare e come romanzo per adulti è immaturo. Il tentativo finale di creare un climax in vorticosa ascesa verso lo psichedelico e il pirotecnico non fa altro che confermare l'impressione generale di una storia confusa e raffazzonata alla meglio.

Perde su tutti i fronti contro un'opera quale ad esempio, scusate la banalità, Harry Potter, che tratta tutte le questioni trovate in questo libretto con un tratto infinitamente più delicato - e mille volte più incisivo.
Profile Image for Homer reads.
52 reviews13 followers
December 9, 2022
Credo che la pallastrada sia diventato il mio sport preferito ☺
Bambini orfani di tutto il mondo si incontrano nel centro di Gladonia, nell'anno 1990 e rotti, invitati dal Grande Bastardo (protettore di tutti gli orfani del mondo) per partecipare al campionato mondiale di pallastrada.
I protagonisti fuggono dall'orfanotrofio inseguiti da don Biffero e don Bracco, un giornalista cinico e l'Egoarca Mussolardi alla ricerca della produzione televisiva del secolo.

In pieno stile Benni: l'autore rivede in chiave ironica, attraverso l'avventura di questi ragazzi le contraddizioni, le cattiverie e il desiderio di vincere sugli altri anche se questo vuol dire essere senza scrupoli in una terra ricca e corrotta
"Era un popolo strano e sfortunato: il benessere gli aveva tolto tutto".
Profile Image for Sebastiano Cappello.
204 reviews3 followers
January 19, 2020
In realtà sarebbero 3 stelline e mezzo su 5.
Libro molto carino, divertente. La solita ironia pungente di Benni. Una storia di ribellione, che parla della corruzione del nostro Bel Paese. Molto attuale. Avvincente.
Profile Image for Anais Piccoli.
Author 3 books42 followers
June 24, 2021
Spassoso e sorprendente come sempre, ma ad un certo punto inizia una serie infinita di colpi di scena che mi hanno fatto dire "maestro... anche meno" (cit. R. Ferretti)
Profile Image for Marianna.
301 reviews27 followers
April 30, 2021
Ci ho messo un po' a finirlo, principalmente perché l'ho letto in un periodo in cui avevo zero tempo per leggere, poi anche perché con la stanchezza addosso certe volte ho fatto fatica a seguire periodi lunghissimi e infarciti di grecismi o citazioni colte, anche se altre parti mi hanno sinceramente divertita. Una lettura di cui comunque sono contenta (e un regalo che finalmente ho "smaltito"!).
March 19, 2017
Recensione pubblicata su Cronache di Betelgeuse

Preparatevi ad affrontare un’avventura bizzarra, che segue in pieno lo stile particolare di Stefano Benni. Tra situazioni paradossali e personaggi fuori dal comune, ci ritroveremo a riflettere su cosa significhi essere bambini e innocenti e fino a che punto il potere è disposto a spingersi per avere ancora più successo.

Come guide all’interno di questa intricata vicenda troviamo tre ragazzini orfani, ognuno con delle qualità diverse e in grado di offrire un punto di vista particolare sulle situazioni che affronteranno. Si passa dall’incarnazione della speranza al razionalista coraggioso capace di rimanere calmo in mezza al pericolo fino ad arrivare allo spensierato e allegro, che assomiglia di più a come dovrebbero essere normalmente i bambini. Il sogno di tutti e tre, oltre a quello di essere adattati o ricongiunti alle loro famiglie, è quello di partecipare a un grande torneo, per sfuggire alla grigia vita dell’orfanotrofio.

Nella loro corsa verso la libertà metteranno in moto una serie di eventi che influenzeranno tutto lo stato di Gladonia. Il paese stesso è quasi un protagonista del libro, per la dovizia di particolari con cui è descritta la vita sociale e politica della gente. Per rendere più incisivi gli aspetti più particolari sono inseriti all’interno della trama vari personaggi che rappresentano il potere politico, ultra corrotto e senza morale, religioso, che appare più interessato al proprio tornaconto e alla propria immagine, e dell’informazione, con giornalisti sempre pronti a inseguire uno scoop o a ricrearlo a regola d’arte.

Per aggiungere un po’ di mistero all’intera vicenda, l’autore utilizza in primis una profezia mistica, che sembra dettare l’evolversi della vicenda e il destino dei ragazzi inconsapevoli. Inoltre all’inizio dei vari capitoli ci si trova immersi in una trama parallela che fornisce qualche inizio sul misterioso Grande Bastardo e su alcuni personaggi che invece incontreremo solo nel finale. Il tutto genera un mix accattivante per un’avventura molto divertente.
Profile Image for L'Ellisa.
21 reviews1 follower
December 11, 2016
Soffro nello scrivere questa recensione: Benni è uno dei miei scrittori preferiti e mai mi sarei immaginata di rimanere così delusa da un suo libro. Troppa ironia gratuita e non sapientemente dosata come in Pane e Tempesta o Achille Piè veloce. Le storie sono descritte in maniera confusionaria e non sono riuscita nemmeno a finire di leggerlo. Forse non era il momento giusto per lui, ma non ho mai faticato così tanto .
Profile Image for Sara Elliot.
141 reviews40 followers
August 19, 2021
L'unico motivo per cui non lo valuto a 5 stelle è solo perché mi ha dato di nuovo una sprangata in pieno viso con una tragedia travestita da commedia.
Profile Image for Irene.
216 reviews6 followers
October 1, 2022
Ho acquistato questo libro perché da piccola adoravo l'omonimo cartone animato. Quando ho letto che era "liberamente tratto da" un libro di Benni, mi sono detta che dovevo assolutamente leggerlo. Che dire, quel "liberamente tratto da" mi ha giocato proprio un brutto tiro.
Il cartone del libro conserva solo qualche nome e il mondiale di pallastrada. E per fortuna, perché il romanzo si può riassumere con violenza, sesso, degrado, inquinamento, volgarità e sarcasmo. Cercare di vedere l'opera come critica sociale mi ha aiutato a comprenderla meglio e me l'ha fatta apprezzare un po' di più, ma tra le mie aspettative (sbagliate) deluse, lo stile che non è nelle mie corde e la trama che non mi è proprio piaciuta, questo libro per me sarebbe stato meglio non leggerlo.
Ho apprezzato comunque il modo originale attraverso cui l'autore fa emergere una critica sociale verso la città di Gladonia e i suoi abitanti.
Profile Image for Lu.
60 reviews16 followers
November 17, 2010
Dal retro del libro:
Un’oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia. Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero a Alì, gli spiriti più ribelli dell’orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo. Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico, e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotografo Rosalino. Nella fuga e nell’inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi straordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni da pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l’Egoarca Mussolardi, l’uomo più ricco e fetente di Gladonia, e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamani, pivetes e volpette lapponi. Ma dopo l’ultimo scontro tra Celesti e Diavoli la profezia del palazzo…

Questo è il secondo libro che leggo di Benni. Il primo, Terra!, mi era piaciuto da morire. La lettura della Compagnia dei Celestini, invece, non riusciva a decollare. Insistendo, ho capito perché. Ci vuole concentrazione per seguire la storia: il racconto è pieno zeppo di personaggi, nomi, storie e luoghi. Capita che si possa perdere il filo e quindi dover fare mente locale o tornare indietro di qualche pagina.
Questo, però, non lo considero un difetto, anzi, per quanto mi riguarda, è stato come se Benni si fosse limitato a descrivere un mondo reale, alternativo al nostro, quindi con tante storie di tante persone diverse, tanti sogni, esperienze e tragedie. E a voler essere pignoli il mondo descritto da Benni esiste veramente: tutto il racconto è un’allegoria dell’Italia di qualche anno fa, anche se io continuo a trovarlo estremamente attuale (significherà forse che in Italia dai primi anni ‘90 ad oggi non è cambiato niente?).
I personaggi negativi sono lo specchio di quello che era (ed è) il mondo politico e “culturale” del periodo (o attuale) e alcuni sono ricalcati da personaggi realmente esistenti… Non è difficile identificare il peggior fetente di Gladonia, Mussolardi, con Berlusconi, o il giornalista Giulio Fimicoli con uno qualsiasi dei nostri pseudo giornalisti televisivi, leccaculo e schietto, critico verso il sistema ma totalmente parte di esso, a caccia di audience ad ogni costo, cinico e scorretto.

Oltre ai numerosissimo nomi e personaggi da tenere a mente, la lettura è resa un po' difficoltosa dallo stile di Benni, che personalmente mi ha mandato in estasi. ^^ I periodi sono contorti, ricchissimi di iperboli e metafore, giochi di parole e parole coniate per l’occasione. Il lessico quindi è molto vivace, a tratti forbito, a tratti visionario, ma è fantastico.
La trama è un po’ confusa e non nascondo che ci sono delle cose che non ho capito, ma spero di rimediare con la seconda lettura. ^^

In definitiva un ottimo libro. Non lo consiglio alle persone prive di ironia e incapaci di capire la satira. :p
708 reviews176 followers
January 29, 2011
"Le idee sono come le tette: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare."

Geniale, fantasioso, irriverente e persino blasfemo: dalla risata sguaiata a quella amarissima, fino all'ultima lacrima (cit!).

La compagnia dei Celestini è esattamente un capolavoro dell'humour italiano di Stefano Benni: ad una fantasia variopinta, dispiegata nella creazione di nomi buffissimi e personaggi al limite del paranormale, si affianca una sotterranea satira che letteralmente fa a pezzi la nostra società contemporanea, senza rispiarmare alcuno: preti, politici, giornalisti, gente comune, fast-food, televisione - insomma, dentro questo romanzetto c'è davvero un intero mondo!

Ad un'occhiata superficiale La compagnia dei Celestini si presenta come la storia di un'avventura infantile: protagonisti un gruppo di ragazzini fuggiti da un orfanotrofio (rigorosamente ecclesiastico) per partecipare al leggendario campionato mondiale di pallastrada, che riunisce i ragazzini di tutto il mondo. Nel corso di questa avventura, tra profezie, colpi di scena plateali (alla Carramba che sorpresa), tradimenti e ricongiungumenti, viene lanciata sulla scena una galleria strepitosa di personaggi caricaturizzati al massimo.

In questo modo, appare visibile la profonda contrapposizione morale tra il mondo dei bambini, fantastico e "pulito" (anche se non necessariamente innocente), e quello degli adulti, ingannatori, corrotti, traditori.

Apprezzabilissima la scelta di un'ambientazione pseudofantastica: ma è chiaro sin dalle prime battute che dietro l'immaginaria nazione di Gladonia si nasconde la nostra triste Italia.

Insomma, sono risate amare quelle che Benni scatena, sempre di più, soprattutto ricordando che questo romanzo è stato scritto all'inizio degli anni Novanta: e la notevole capacità profetica di Benni non può che spaventare.
Profile Image for aphs..
84 reviews20 followers
March 1, 2012
« Se della morte è l'ora, saluta la Signora! »

Ammetto che mi ha delusa, parecchio. Non a livello di lettura, affatto. E' stato parecchio piacevole mettersi a letto e leggere una parte a sera - quando avevo tempo - e sorridere della sottile ironia di Benni.
Poi è successo qualcosa. Avevo iniziato a sospettare che ci fosse qualcosa che non andava quando Alì ha ritrovato il padre... Vabbè, mi dissi, fuori uno. Ma il culmine del banale è stato raggiunto nel momento dell'iscrizione della Compagnia dei Celestini al campionato. I gemelli vivi erano quattro, due buoni, due cattivi - okay, fattibile. Deodato, il bambino sfortunato il quinto gemello sfigato della famiglia Finezza? A quel punto ho sperato che alla fine si riprendesse, ma niente. La fine mi ha lasciata basita, del tutto!
La morale no, però. Le tre stelline sono per la morale: una maledizione o un avvertimento? Io, sinceramente, voglio prenderlo come un avvertimento, in chiave positiva. Gladonia è l'Italia. Gladonia è corrotta come l'Italia e dei bambini innocenti si sono sacrificati per... Cosa? Attenti, forse Benni ha preso il ruolo della Siribilla, minore dei fratelli Pelicorti.
Deludente, ma deve essere letto, secondo me.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Frannie.
370 reviews173 followers
December 10, 2016
Devo ammetterlo, se da piccola non avessi guardato con piacere l'omonimo cartone animato, forse non sarei stata così propensa a sceglierlo come primo approccio alla scrittura di Benni. Ma per fortuna così è stato e non mi pento di queste apparentemente generose 5 stelle.
C'è da dire però che al principio lo stile così peculiare de "La compagnia dei Celestini" mi aveva procurato un certo sgomento: nomi strambi e improbabili, descrizioni pungenti e piene zeppe di sottili (e a volte non così sottili) critiche, questa Gladonia imbruttita e demotivata, così tristemente simile a un paese a noi ben noto.
Era da tanto tempo che un libro non mi faceva ridere di gusto per poi lasciarmi a bocca aperta subito dopo. Perché di fronte all'abilità con cui Benni tratteggia delle caricature umane che in fin dei conti non sono poi così lontane dalla realtà, vedendo come la sua penna affilata non risparmi nessuno, come si avventi senza pietà su politici, giornalisti, gerarchie ecclesiastiche, tutti tranne i bambini, unici meritevoli di fiducia e ultimi baluardi di speranza, non si può fare a meno di rimanere senza parole.

Profile Image for Yupa.
541 reviews91 followers
November 20, 2010
Primo libro di Benni che leggo.
Lo immaginavo come il tipico scrittore che s'arruffiana scendilettamente certo pubblico "di sinistra". Cioè, in parte lo è, ma non del tutto.
Per l'inventiva, la scorrevolezza e soprattutto la pirotecnicità dello stile (anche se non sempre allo stesso livello), di stelline se ne meriterebbe anche quattro.
Però sottotraccia scorre spesso quel moralismo in cui l'anti-capitalismo bordeggia un po' troppo l'anti-edonismo, sfociando verso la fine nel doppio peccato del richiamo ai bei-tempi-quando-le-cose-erano-più-semplici + manicheismo con richiami quasi metafisici. E la satira sociale è lì lì che rischia di rovesciarsi in predicozzo.
Quindi le stelline sono tre e mezzo.
Profile Image for Marianna Salvini.
181 reviews1 follower
June 25, 2021
Non e' mai successo prima, ma non ho finito questo libro... sono arrivata al 20% ma non mi andava giu' il modo di scrivere, il tipo di comicita', l'alternarsi di parole altolocate con parole povere per sottolineare il sarcasmo e l'assurdita' della situazione... le descrizioni senza fine... non ce l'ho fatta, mi dispiace!
Sicuramente e' gusto personale ed altre persone adoreranno questo libro.
Profile Image for Lys.
364 reviews76 followers
January 8, 2011
Il più bello dei libri di Benni che abbia mai letto. Semplicemente geniale in ogni suo particolare.
Non sono una grande fan di questo scrittore e gli altri suoi libri non mi hanno mai convinto appieno, ma "La Compagnia dei Celestini" è un autentico capolavoro.
Profile Image for Giulia.
26 reviews59 followers
April 9, 2015
Carino divertente anche se rallentato dai vari giochi di parole e situazioni surreali che non rendono la lettura proprio scorrevole. Tanta fantasia forse anche troppa ma con passaggi che fanno riflettere e spesso divertire. Il più divertente è sicuramente don biffero :D voto : 3.5
Profile Image for Marco Simeoni.
Author 3 books72 followers
December 5, 2017
2,5*

Un Benni che calca un po' troppo la mano (una mano che ha saputo creare testi incredibili in fatto di originalità)
Prosa eccessivamente complessa e comicità sui generis.

Sicuramente non sarebbe il primo testo di Benni che consiglierei per approcciarsi a questo autore.
Profile Image for Veronica.
365 reviews
February 17, 2021
Io me lo immagino Benni, seduto alla sua scrivania elegante di legno massello mentre scrive. Me lo immagino con dizionario a fianco, pc e foglio da una parte. Nel foglio scrive un periodo semplice, quasi piatto, lo osserva per qualche istante poi prende il dizionario e inizia a spulciarlo alla ricerca dei termini più arcaici e astrusi che riesce a trovare e li schiaffa lì a sostituzione delle varie parole della frase che ha tracciato sul foglio. Gongola felice per aver trovato una comunione di termini molto chic e eleganti per descrivere un effluvio d'aria dall'intenso profumo. Perché dire che un tizio ha sganciato un peto in queste esatte parole non è chic, meglio usare una contorta fraseologia per dirlo così il lettore si scervella per comprenderlo.

Ho fatto una fatica immensa nella lettura proprio per questo motivo: il suo stile mi ha annoiato e ha reso pesante seguire tutto il suo tracciato. Per non parlare dei continui rimbrotti e sferzate di satira che mi hanno lasciata piuttosto nauseata.
Ha usato diverse parole in lingue e dialetti diversi che mi hanno dato piuttosto fastidio visto che sono stati inseriti un po' a pera e che sinceramente trovo si potesse evitare. Non è che perché la scena è ambientata in un orfanotrofio gestito da preti ci si debba mettere per forza poi il latino. Penso che sia solo un modo dell'autore per dire: "Ehi, io sono uno scrittore colto, guarda un po' che terminologia uso". Davvero tutto troppo pesante per i miei gusti ed è un peccato perché trovo che alcuni elementi della trama siano avvincenti e che sviluppato in una maniera un po' più completa sarebbe davvero una bomba. Troppa carne sul fuoco, decisamente troppo tutto.
Non sono riuscita a collocarlo in una fascia di lettura, visti i suoi contenuti decisamente troppo per dei bambini ma anche troppo poco per gli adulti. A chi è rivolto il libro? Me lo sono domandato spesso senza riuscire a trovare risposta, forse sono io che sono stupida e non capisco nulla visto le ottime recensioni che ho letto su questo libro eppure io gli darei due stelle e solo perché per lo meno la storia segue una logica all'incirca decente.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Hermann Barbato.
33 reviews
September 26, 2022
Incredibile romanzo, di straordinaria attualità.
L'intreccio fra satira, nonsense e grottesco rende il racconto coinvolgente e mai noioso.
I personaggi, ognuno interessante nella sua piccolezza, danno forza alla narrazione, facendo sì che il lettore, alla fine, non possa fare a meno di entrare in campo insieme ai Celestini.
Non da sottovalutare, poi, l'impianto metaforico/metanarrativo del racconto, che attraverso la profezia (più volte citata) fa incuriosire di continuo su cosa possa accadere nella prossima pagina, e che mi ricorda, non troppo alla lontana, l'impianto mistico di "Kafka sulla spiaggia" di Murakami.
Come dicevo all'inizio, ci sono tanti elementi, dalle prese in giro alla Chiesa, ai politici e al disinteresse nei confronti dei giovani, che rendono l'opera quanto più attuale possibile.
L'unica cosa che mi ha distolto da considerarlo un racconto perfetto, da dieci, è stato il tono. Canzonatorio e comico fino alla fine, Benni non risparmia le risate nemmeno nei momenti più tragici della storia (che, come ci si può aspettare, accadono soprattutto nel finale, senza fare spoiler). Se invece avesse dato un po' più di pathos, di gravità, a questi momenti, sicuramente lo avrei apprezzato di più.
Resta comunque un bel libro, che consiglierei come lettura tranquilla, ma attenzione, perché rischia di lasciare nella mente, per giorni e giorni a venire, delle perle di ironia su cui ridere e riflettere allo stesso tempo.
Profile Image for Futura Venuto.
2 reviews
March 27, 2023
Il libro mostra in tutti gli orrori, eccessi e assurdità della società moderna: non è solo la storia di poveri orfanelli che sognano di vincere il campionato di Pallastrada, ma è la resistenza dell'innocenza e della speranza infantile alla cupidigia e alla corruzione degli adulti. Gli episodi e le vicende che i Celestini, insieme ai loro amici e nemici, si trovano a vivere sono crudi, violenti, al limite della legalità, e lo stile narrativo ci accompagna con sicurezza nello scoprirne ogni singolo dettaglio. Benni non è asciutto e diretto, anzi. Si dilunga in descrizioni minuziose e peculiari, aggiunge dettagli geniali che arricchiscono ancora di più una storia che di per sè è tutto fuorchè banale.
A tratti risulta forse accanirsi ed insistere eccessivamente, ma il romanzo è nel complesso godibile e sicuramente non noioso.
60 reviews1 follower
January 11, 2022
E' il mio primo libro di Stefano Benni e sono abbastanza confuso.
In principio sono stato positivament intrigato dalla ricercatezza del lessico e dalla spregiudicatezza della satira, ma continuando nella lettura ho iniziato a sospettare che lo stesso autore non sapesse esattamente come proseguire la trama, e l'entusiasmo iniziale ha lasciato posto ad un principio di delusione.
Tirando le somme, il romanzo non e' da bocciare. Mi e' piaciuto il ritmo schizofrenico e la narrazione allucinata, alcune parti sono sinceramente divertenti ( mi e' particolarmente piaciuta la particata di facciamo che), ma d'altro canto ho notato una certa mancanza di integrita' nella trama, con troppe apparizioni del deus ex machina a cercare di salvare la storia.
Displaying 1 - 30 of 133 reviews

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