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Black Friars #0.5

L'Ordine della chiave

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Axel Vanderberg, giovane erede al trono di Aldenor, non è altro che una matricola il cui sogno è diventare un giorno Duca dell'Ordine della Chiave, conquistando prestigio e rispetto. Adesso la carica è ricoperta da Rafael Valance, sul quale all'improvviso ricadono ricadono i sospetti per l'omicidio della fidanzata Emelyn. Ma quel delitto sarà solo il primo di una lunga serie. Per le strade della capitale qualcuno sta uccidendo bellissime vampire ricomponendo i loro corpi in modo da richiamare le fiabe classiche. Quando Axel salva Alise, vampira che ricorda nelle fattezze il suo grande amore, non sa che il suo gesto lo condurrà nella rete di Belladore, una creature della notte la cui bellezza è eguagliata solo dalla sua crudeltà.

450 pages, Hardcover

First published July 1, 2011

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About the author

Virginia De Winter

8 books319 followers
Io sono Savannah. Adoro il profumo delle pagine dei libri, l'ozio e le assurdità. Trashaholic e truzzaddicted, mi invaghisco di cose improponibili e le contemplo estasiata fino a che non trovo qualcosa di peggio.

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5 stars
334 (52%)
4 stars
185 (29%)
3 stars
76 (11%)
2 stars
24 (3%)
1 star
16 (2%)
Displaying 1 - 30 of 79 reviews
Profile Image for Laura.
737 reviews72 followers
December 15, 2016
In questo momento sono così

description

Penso che quest'immagine rappresenti bene il mio stato d'animo nei confronti di questa saga, anche per quanto riguarda i restanti due libri che non ho ancora letto.
L'Ordine della Chiave mi è piaciuto più della Spada, cosa che non credevo possibile per un prequel, ma intanto bisogna spiegare che non è il solito prequel da 100-200 pagine, no, la De Winter non delude mai e sfiora le 500 pagine. Posso dire che sono contenta di questo? Dei suoi libri non ne ho mai abbastanza e con la Chiave mi ha definitivamente convinto nei confronti della saga Black Friars.

Stavolta il protagonista del volume è Alex Vandemberg, lo scholarus erede al trono di Aldenor, che porta nel cuore e nella mente la sua amata Eloise, che lo aspetta a casa perché ancora troppo piccola per frequentare il collegio nella Vecchia Capitale. Senza volerlo Axel attira le ire della potente vampira plurisecolare Belladore che, circondata da uno stuolo di cortigiane e servitori, non è abituata a ricevere un no come risposta da chicchessia.
Finalmente conosciamo il perché di tante cose che ne L'Ordine della Spada erano ancora un punto interrogativo (almeno per chi come me ha letto prima quello). L'Ordine della Chiave si sviluppa come un thriller, inizia con un omicidio e continua con altrettanti strani omicidi, che richiamano varie fiabe che la De Winter ha reinterpretato in un favoloso modo gotico. L'autrice ha intrecciato con maestria la storyline di Axel con questi macabri eventi, portando il lettore a mettere in ordine, passo dopo passo, i vari pezzi di questo grande puzzle.

Lo stile della De Winter è sempre molto ricercato ma stavolta risulta più scorrevole rispetto all'Ordine della Spada perché ci sono meno fronzoli che alleggeriscono la lettura e io, per quanto mi riguarda, avrei voluto che non finisse mai, perché non se ne ha mai abbastanza di Axel Vandemberg. Confesso anche che l'ho amato così tanto perché il protagonista qui è proprio lui - per quanto Eloise non mi dispiaccia, ma Axel è Axel –, anche se la De Winter narrando in terza persona non si dimentica di uno stuolo di personaggi che ottengono anch'essi un ottimo posto nella storia. Ho rinnovato e rafforzato il mio amore per tutti loro, oltre ad aver scoperto nuovi lati di caratteri di alcuni personaggi che, poiché nell'altro libro la protagonista era Eloise, ancora non avevo scoperto del tutto. Il giovane Axel cerca di sobbarcarsi di un tormento troppo grande per una sola persona, rischiando così di allontanare da sé suo fratello Bryce, gli amici più fidati e, cosa ancora più importante, l'amore di Eloise. Un amore per lui puro e innocente, come lo è Eloise e il suo incubo più grande sarebbe proprio macchiare quest'amore e lei stessa. Eloise in questo libro è meno presente, ma non nei pensieri di Axel. In altri libri avrei potuto trovare questo eccessivo, ma qui non ci riesco perché Eloise è parte di Axel e Axel è parte di lei.

Lei si riscosse e fece per superarlo. Allora, di riflesso, Axel abbassò il braccio bloccandole la strada senza smettere di guardarla.
-Scappa-, sussurrò lui. -Ma tornerai da me, non ti permetterò mai di andare via-


Sapete la leggenda secondo la quale due persone sono unite dal filo rosso del destino? Per loro è così, anche se in questo caso hanno avuto la fortuna di conoscere la propria anima gemella fin da subito.
Con questo libro riesco a giustificare certi comportamenti di Eloise, il perché faceva la difficile con Axel quando una persona normale non l'avrebbe mai allontanato. Ma anche lui si è allontanato da lei. Per non contaminarla e per proteggerla ha dovuto tirarsi addosso il suo odio, oltre che le voci infamanti della Vecchia Capitale e la delusione del fratello. Ho amato Bryce quanto Axel, questo dell'Ordine della Chiave è un Bryce dalle mille sfaccettature, con il suo amore fraterno per Axel e la sua devozione. Bryce è vanitoso, ipocondriaco e con una strana fissa per bare e funerali, e ogni pochi giorni riscrive le sue ultime volontà; ma è anche un fratello devoto e pronto a bacchettare Axel se lo vede andare fuori strada, pronto a difenderlo da se stesso ma anche a dargli una mano. Bryce è un personaggio che segue l'onore, come seguono l'onore gli altri membri di questo particolare gruppetto che attornia Axel. Ross Granville è il suo fratello di spada, forse quello più disposto di tutti a non giudicarlo e il paciere quando il rapporto tra Axel e Bryce diventa teso. Il quattordicenne Stephan Garreth è invece un appassionato di scienza, un ragazzo molto acuto e sveglio che acquista di diritto il suo posto in questo gruppo, divenendo parte importante e rivelandosi decisivo in molti momenti.
Come dimenticare poi il tombeur de femmes Gilbert Morgan? Il suo rapporto con Axel non prende il via nel modo migliore, impossibile se ad Axel toccano la sua Eloise, ma come si susseguono gli avvenimenti è difficile non pensare a lui come parte di questo gruppo. Perché oltre a saper conquistare le donne sa anche conquistare gli amici, ma non l'Onorabile Lara. Infine c'è Rafael Valance, un personaggio importante che come Axel è disposto a tutto per amore.
Erano tutti personaggi di cui avevo già avuto il piacere di fare la conoscenza ma stavolta ho avuto la sensazione di conoscerli sul serio.

Mi rammarico solo di aver iniziato la saga in versione ebook, perché le copertine sono bellissime e li vedrei bene sui miei scaffali e ne sono innamorata.
Profile Image for gio.
1,019 reviews386 followers
December 26, 2015
4.5

Mannaggia la miseria, perché non ho comprato anche gli altri libri? *vocina guastafeste: "perché non avevi i soldi, Gio."*
Prima che io perda del tutto quel poco di sanità mentale che mi è rimasta, andiamo avanti.

Axel Vandemberg, erede al trono del regno più importante del Vecchio continente, innamorato, totalmente consacrato a Eloise Weiss sin dall'infanzia, non sa ancora che la sua vita sta per assumere una piega piuttosto inquietante. Attiratosi inconsapevolmente l'interesse di Belladore *inserire imprecazioni ed epiteti osceni* presto si troverà intrappolato in una fitta rete di inganni e menzogne che minacciano di allontanarlo da tutte le persone che ama. Nel frattempo una sequela di delitti ispirati alle fiabe sconvolge la città, conferendo alla situazione delle tinte davvero macabre.

Volevo leggere questa serie da una vita, ma avevo deciso di attendere la conclusione della saga per evitare attese strazianti. Non che la lezione mi sia servita, dato che ora non ho L'ordine della spada a portata di mano...e che la trama e i cinque anni di distanza rispetto a questo prequel mi angosciano un poco. (Per non parlare delle 700 pagine e del fatto che mi hanno detto che è un po' prolisso...si, sono una persona ansiosa.)

La prima cosa che ho notato e che mi ha piacevolmente colpita è che la De Winter sa scrivere, eccome se sa scrivere. Lo stile e la costruzione del romanzo sono complessi, ma non per questo prolissi o pesanti e, superate le prime cento/centociquanta pagina, la vicenda scorre molto velocemente. L'atmosfera gotica e a tratti piacevolmente macabra è uno degli elementi che più mi hanno incuriosita e affascinata.
Un'altra cosa che mi è piaciuta da morire è il cast dei personaggi, tutti davvero particolari e ben caratterizzati.
Axel, mi ha fatto penare non poco, penso di averlo insultato per metà libro, ma alla fin fine è uno dei miei personaggi preferiti finora e spero davvero che abbia una chance più consistente ancora di redimersi, nonostante un po' la sfortuna e un po' il suo carattere non gli rendano esattamente facili le cose.
La famiglia Vandemberg colpisce ancora con Bryce, il mio personaggio preferito di questo prequel, assolutamente fantastico. Le sue battute sono assolutamente le migliori e mi ha decisamente rallegrato la giornata.
Sul povero Rafael non ho molto da dire, se non appunto che, poverino, ne ha passate di tutti i colori e alla fine credevo davvero fosse destinato a un destino tragico.
In generale tutti i compagni di avventura di Axel mi sono piaciuti, specialmente nell'insieme. Menzione speciale a Stephen Eldrige, perché è assolutamente indimenticabile e inappropriato in modo sconcertante e adorabile.
Non si è visto molto di Eloise, ma devo dire che quel poco che ho visto me l'ha fatta apprezzare tantissimo, sicuramente ha carattere e, grazie al cielo, non è uno zerbino, anche se ho l'impressione che mi farà penare tantissimo nei prossimi volumi. Non è un'impressione proprio vaga, diciamo.

Il finale è piuttosto crudele, ma considerato che questo è stato scritto dopo il primo volume vero e proprio e che non ho rispettato l'ordine di pubblicazione si può sorvolare...ora devo solo andare in libreria e cercare spasmodicamente L'ordine della spada.
Profile Image for Faith Less.
305 reviews20 followers
November 15, 2019
4,5 ⭐️


Questo sarebbe il prequel delle vicende descritte nell’Ordine della Spada, ma ho preferito leggerlo come secondo volume seguendo così l’ordine di pubblicazione originale. In realtà non so come sarebbe meglio leggerli, perché grazie a questa storia ho capito molte cose che nel primo avevo “dato per scontato” o immaginato io, e forse leggendoli al contrario non sarebbe stata la stessa cosa.
Posso però dire che se nel primo ho amato Ashton più di Axel qui ho rivalutato tantissimo il Principe Vandemberg, e soprattutto ho conosciuto meglio anche altri personaggi come Stephen Eldrige o Gil Morgan, anche se un pochino ho sentito la mancanza di Ashton. Ho capito molto meglio anche il mondo in cui è tutto ambientato, mi son ritrovata a casa tra le vie buie e inquietanti della Vecchia Capitale, ho visto i personaggi sotto un’altra luce che in generale me li ha fatti rivalutare tutti (in positivo).
La storia poi è così triste e devastante che io non ho potuto fare a meno di adorarla, come sapete amo le storie sofferte.

Questo capitolo è decisamente incentrato sul personaggio di Axel. È la sua storia, il suo libro. Al centro di tutto c’è lui. Capiamo il motivo per cui Eloise non ne vuole più sapere del suo Principe, capiamo cosa è successo tanto da portarla ad odiarlo e soprattutto capiamo perché lui non può spiegare i motivi del suo comportamento verso di lei.
Ma la storia d'amore non è tutto, ovviamente è un fantasy cupo e oscuro. Motivo per cui sin dall’inizio siamo trascinati in un mistero da risolvere, un mistero che sembra ricondurre alle più classiche della fiabe, ma con un tocco macabro e decadente che non può far altro che affascinare.

È un libro delirante, un incubo a tratti, spesso mi è sembrato di vedere tutto attraverso una cortina di fumo. Si ha sempre l’impressione di essere a fianco del Principe Axel e attraverso i suoi occhi sappiamo cosa succede, pian piano cominciamo a capire che le creature che abitano la Città Vecchia sono tanto potenti quanto pericolose e c’è da stare molto attenti a come ci si muove tra le sue vie e i suoi borghi. La storia si ispira in molti tratti alle fiabe di Biancaneve con lo specchio magico, o La Bella Addormentata con l’arcolaio avvelenato e il sonno eterno, Cenerentola con la sua scarpetta e il rintocco della mezzanotte che si avvicina. Favole rivisitate in modo da mettere i brividi ma che comunque affascinano, dove compaiono sia umani che vampiri, e che spaventano senza tuttavia voler smettere di ascoltarle.

Axel che da sempre è presuntuoso e molto, troppo, sicuro di sé qui vacilla, le sue sicurezze si incrinano; sarà ingannato in qualche modo, si ritroverà a chiedere aiuto anche se oramai sarà troppo tardi per salvare il suo rapporto con Eloise irrimediabilmente corrotto.
Eloise si vede poco, lei di certo odia mostrare di tenere ancora a quel Principe che un tempo era suo, dopo quello che le ha fatto non può cedere. Lei è forte e ostinata, ribelle anche (molto del suo atteggiamento l'ho percepito nitidamente solo perchè avevo già letto il primo libro).

C’era qualcosa di lei che probabilmente non sarebbe mai cambiato, un’ irrequietezza e un’ ostinazione che non sarebbero terminate con l’adolescenza. Ma c’era anche altro, che a quindici anni la rendeva già una donna in un modo che lo affascinava. I suoi sguardi tranquilli e consapevoli, la sincerità dei suoi occhi e la sicurezza dei suoi modi, quella volontà che si piegava soltanto davanti a lui e soltanto perché aveva scelto di farlo.

Axel la ama da sempre, ma ultimamente il suo amore è malato, rasenta l’ossessione. Per buona metà del libro il Principe non è in sé, si comporta in modo folle, si dimentica giornate (e nottate) intere. La loro storia da sempre emblema dell’amore eterno qui vacilla e si infrange, la fine dell’idillio è come il risveglio da un bel sogno che improvvisamente si trasforma in incubo.

Quando il bisogno di averla per sé si era trasformato in qualcosa di oscuro e disperato dopo anni trascorsi a imparare ad amarla senza neppure conoscere i termini per definire ciò che provava? Quando la dolcezza si era intrisa di violenza? Peccato. Quanto di ciò che faceva era sbagliato? E se non lo era, perché quella sofferenza intollerabile mentre l’abbracciava? Un morso doloroso gli straziava il petto mentre la guardava dormire.

Nonostante conoscessi già il futuro del loro rapporto perché già letto nella Spada ho davvero sofferto con lui, per l’impotenza della sua situazione, per la sua stupidità nell'impuntarsi sul non chiedere aiuto. La sua superbia è stata in qualche modo la sua rovina, la sua cieca fede nell’amore di Eloise l’ha portato alla disgrazia.

«Ve l’ho detto, Axel, e ve l’ho dimostrato: il mio amore non è il peggiore degli inferni». Lui si morse le labbra, lottando contro la disperazione. «Così avete reso inferno un amore che mi ha accompagnato per tutta la mia esistenza».

Ma lui non è l’unico personaggio della storia, per fortuna al suo fianco (più o meno costantemente) ho ritrovato il mio amato Bryce, mi è mancato tanto e non ho potuto fare a meno di sorridere quando c’era lui! E sono rimasta piacevolmente colpita da Stephen che nel primo non mi aveva fatto una grande impressione, l’avevo proprio sottovalutato! Tutti i personaggi sono caratterizzati talmente bene da essere reali, tangibili.
Sorridere perché aspettavo la tal battuta dal tal personaggio e poi vederla scritta subito dopo vuol dire che son proprio entrata nella storia!

Lo stile di Virginia è un pochino più semplice rispetto al primo libro, ma resta comunque corposo e ricco, pieno di descrizioni cupe e oscure, scenari gotici che mi ricordano la mia adolescenza quando mi chiudevo in camera e ascoltavo doom metal (se non sapete cos’è è decisamente meglio così), ma nonostante l’opprimente oscurità che fuoriesce dalle pagine è un libro impregnato d’amore e di speranza, di disperazione e di redenzione. Impossibile non provare queste sensazioni leggendolo.

Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, se devo scegliermi una tomba, voglio che siano le tue braccia.

Credo che Virginia sia una maestra a farti provare la più completa disperazione un momento prima e quello dopo farti ridere per una battuta ironica che sdrammatizza il tutto.

Un libro dai toni macabri, possiede colori cupi, il nero della notte e delle creature del Presidio, e il rosso del sangue di cui si nutrono di redivivi che qui vivono “allegramente” in mezzo agli umani. Un world-building che se nel primo ho capito e trovato piacevole qui ho letteralmente adorato e compreso appieno.

Consiglierei questo libro a tutti, eppure sarebbe errato farlo, perché è un libro semplice ma complesso, buio eppure luminoso, e non tutti purtroppo apprezzano questi antipodi.

Io personalmente però non vedo l’ora di continuare la serie, perché so che entreranno in scena nuovi personaggi e ovviamente son curiosissima di conoscerli. Anche se forse ora dovrei rileggere la Spada alla luce delle nuove rivelazioni e sicuramente per continuare aspetterò la stagione invernale, perchè in estate queste ambientazioni non me lo godo come vorrei.
Profile Image for Alex.
576 reviews74 followers
August 12, 2013
Poetico,,,,inquetante come una favola dell'orrore e sensuale come il peccato, questo è per me l'ordine della chiave.Una rosa recisa da due lame affilate la crudeltà e l'invidia!Un sentimento fresco,naturale come l'aria che si respira all'alba ,,,,soffocato da chi a vissuto troppe vite per ritenere quella altrui preziosa e unica,,,,,, malefica Belladore!
Finalmente in questo prequel si fa chiarezza sulle domande cui mi ero posta nell'ordine della spada : la natura dell'amore spezzato tra Eloise e Axel,il crearsi del famigerato gruppo delle v lune e i vari personaggi maschili che danno vita ad un amicizia e ad un sodalizio unico! Bryce che avevo adorato, adesso con le sue ossessioni gentili e la malcelata preoccupazione per il fratello lo hanno reso hai miei occhi meraviglioso ❤ Il candore sensuole ed appassionato di Eloise, il trasporto e la fiducia con cui sa di appartenere da sempre ad Axel mi colmano di gioia e malinconia,per quello a cui,dopo sarà costretta a rinunciare!
Ed Axel che avevo visto vestite i panni gelidi e gelosi verso l'unico oggetto del suo amore, qui esplode vivamente ed interamente per lei, in questo nuovo capitolo,il suo personaggio ha innumerevoli sfaccettature che mostrano un lato diverso del futuro duca dell'ordine della chiave . Sempre scritto con un estrema padronanza della lingua italiana e una prosa ricercata ed elegante, al contempo ricco di poesia dark e gotica.
Virginia rende possibile e reale la cosa che adoro di più, sentire e vivere i sentimenti dei personaggi che sono dentro il racconto,soffrire con loro e per il fato avverso che li travolge!
Adorato fin all'ultima parola ❤
Nota: Asthon Blackmore mi sei mancato
Profile Image for Mirya.
Author 9 books250 followers
February 6, 2017
C’è tutta una lunga letteratura riguardo alle opere prime degli autori, che in molti ritengono le loro cose migliori, le più spontanee, le più incisive. Io non sono mai stata del tutto d’accordo. È vero, nelle opere prime gli autori esordienti lasciano un’impronta più personale, si mettono maggiormente a nudo, stilisticamente ed emotivamente, si fanno conoscere e riconoscere in modo inequivocabile. Ma secondo me è dopo che sbocciano davvero: quando riescono a limare tutta l’istintività e ad amalgamarla meglio con quel po’ di distacco che la pagina pretende e che, per antitesi, li lascia penetrare ancora più in profondità.
L’Ordine della Spada era Virginia, in tutto e per tutto: acrobatico, suggestivo, pittorico, arzigogolato, ‘frappoloso’, come direbbe lei; L’Ordine della Chiave è di più. È più Virginia, è più letteratura, è più libro, è più bello ancora.
I personaggi acquisiscono una fisionomia molto più approfondita, perché abbiamo finalmente l’occasione di incontrarli all’inizio del loro rapporto, e ognuno di essi si lascia intravedere dai gesti, dalle parole, dall’abbigliamento: sembra di averli lì, davanti a noi, sembra di sentire cantare Gilbert e ridacchiare Stephen e di vedere Ross scuotere la testa e Bryce aggiustarsi il colletto. Ci divertiamo con loro, ci spaventiamo con loro, ci innamoriamo con loro: siamo dentro di loro, incredibilmente, perché tutta la narrazione è svolta dal punto di vista di Axel e questo è innegabilmente un altro punto a favore di questo secondo libro. Tutto è più chiaro, più evidente, finalmente comprendiamo quest’uomo contorto e pure imbecille che semplicemente ama troppo e che per questo perde tutto. Una storia che, senza demoni e vampiri, potremmo pure considerare attuale, una metafora sull’amore umano e su come a volte non basti amare tanto, ma occorra amare bene. Al solito, il mio chiodo fisso: la comunicazione, che viene a mancare tra Axel ed Eloise o che viene sfruttata ignobilmente da Belladore (la lettera, monito a tutto ciò che scriviamo che potrà essere usato contro di noi).
E l’azione è travolgente: se nel primo libro l’avevamo assaporata, qui la divoriamo in continuazione; i capitoli si susseguono concitati, gli eventi si sovrappongono come in una sala degli specchi e ci confondono tanto quando confondono Axel; ad un certo punto siamo noi stessi a chiederci quale sia la realtà e quale il sogno e quando lo scopriamo, quando anche noi finiamo vittime di Belladore, allora il pensiero vola alla miriade di occasioni in cui il male ha soggiogato anche noi, a tutte quelle svolte notturne in cui anche noi ci siamo persi, come Axel, per ritrovarci chissà dove e chissà perché. Il riferimento a Dante qui è d’obbligo, per una come me: anche Axel, ad un certo punto, smarrisce la diritta via e si risveglia stralunato. E la sua selva oscura, che in questo caso è una strada della città, lo costringerà davvero a scendere all’inferno. Un inferno di sangue e lacrime, vivo e tangibile, ma anche un inferno psicologico: l’idea di una vita senza Eloise.
Snellito da molte descrizioni ma mai secco, più svelto e scorrevole ma non affrettato, lo stile di Virginia in questo libro raggiunge un picco di assoluta perfezione: un equilibrio tra ragione e sentimento che le permette di addentrarsi in ogni piega dei suoi personaggi e anche delle nostre anime. Perché noi siamo lì, quando Axel viene soggiogato, noi siamo lì, quando capisce chi è davvero Belladore, noi siamo lì, quando comprende di aver perduto Eloise. E allora ci sentiamo sciocchi per non averlo capito prima, ci pare tutto incredibilmente limpido e cristallino ma solo quando l’autrice ha deciso che sia tale, quando ci mostra quella ragnatela in cui siamo già imbrigliati; e ci viene da urlare, quando Axel decide di posticipare il racconto ad Eloise al giorno dopo, ci viene da prenderlo per quei suoi biondi capelli e dirgli di non aspettare, perché lo sentiamo nelle viscere, che dopo sarà tardi, lo sentiamo eppure restiamo convinti da lui, che ci spiega perché non vuole ancora coinvolgerla. Ragione e sentimento: razionalmente sapremmo come dirgli di comportarsi, sentimentalmente agiremmo come lui, perché Virginia ci ha portato dentro di lui. Siamo dentro e fuori dal personaggio contemporaneamente con uno sdoppiamento di cui ci capacitiamo solo alla fine e che �� un successo incredibile di tecnica narrativa.
E quando siamo fuori da Axel, è inutile dirlo, stiamo seguendo qualcun altro, perché non c’è personaggio secondario, in questo libro, che non sia stato degnamente trattato, che non ci abbia conquistato. Forse dovremmo dire che non c’è personaggio secondario e basta.
E alla fine di questo libro c’è una sola cosa da fare: rileggere da capo il primo. Capire finalmente il vero svolgimento dei fatti, i ricordi distorti di Eloise, le mezze insinuazioni di Axel, i sotterfugi di Gilbert, Stephen, Ross, il comportamento unico e capzioso di Bryce. Rileggere un’opera prima partendo dalla seconda, consapevoli che la seconda è la prima e la prima la seconda.
L’avevo detto, che era una sala degli specchi, che rimandano tutti immagini fiabesche e orripilanti, che ci raccontano di un mondo così estraneo dal nostro eppure così vicino. Perché è un fantasy, ma è anche un romanzo di formazione, come è stato giustamente osservato, un romanzo che segue le vicissitudini di un’anima inizialmente pura che viene a contatto col lordume umano e sovrumano e deve compiere delle scelte difficile e dei sacrifici insopportabili per proteggere chi ama.
Axel si sporca e si sente sporco, Axel scende davvero all’inferno, un inferno che è anch’esso una sala degli specchi in cui si vede riflesso come non avrebbe mai pensato di poter essere. Ed in quel momento siamo noi stessi, davanti a quegli specchi, a guardare le macchie che ci hanno inesorabilmente tolto la purezza, che ci hanno privato di una capacità di amare assoluta come quella che ci descrive Virginia. E pure la ritroviamo con lei, questa capacità, la ritroviamo lì, in quegli specchi, che ci insegnano a perdonare Axel, a perdonare noi stessi, ad accettare il bianco e il nero di ogni cuore, anche del nostro.
E in quella sala degli specchi, da qualche parte, c’è riflessa anche Virginia, che muove le superfici riflettenti, le deforma, ce le avvicina o ce le allontana; ci guarda sorridente, lei che ha ancora molto da raccontarci, e aspetta che pagina dopo pagina, libro dopo libro, tutti quei riflessi si fondando in un uno solo: la scoperta di noi stessi, attraverso di lei.

Profile Image for Anncleire.
1,287 reviews99 followers
August 12, 2015
Recensione anche sul mio blog:
http://pleaseanotherbook.tumblr.com/p...


“L’Ordine della Chiave” è il volume prequel della famosissima serie fantasy tutta italiana di Virginia De Winter, “Black Friars”. L’ho appena finito e sono ancora tutta scombussolata dalla bellezza, dalla meraviglia, dall’incredibile intreccio che si nasconde dietro titoli apparentemente privi di significato e che invece racchiudono la fiamma che arde nella storia, che emerge chiara e limpida, con uno splendore senza uguali. Posso solo dire che è valsa la pena superare il mio disinteresse verso il fantasy e immergermi nella magia della Vecchia Capitale *-*

Inizio questa recensione con una dichiarazione d’amore. Amavo Axel Vandemberg già dal primo volume, ma con questo libro lo venero completamente. Ciò che mi ha sorpreso di più è la capacita della De Winter di mantenere le fila della trama in maniera perfetta, di instillare il dubbio e l’angoscia, di far soffrire il lettore insieme ad Axel. Una magnificente opera di incastro e riflessioni, di illusioni e mirabolanti svolte di trama, che incantano e scherniscono, lusingano e puniscono. Niente è lasciato al caso, mirabile l’impianto narrativo e l’eccezionale quantità di minuti dettagli che contribuiscono a rendere questa una delle saghe più impressionanti che mi siano capitate a tiro.
La narrazione in terza persona, focalizzata sempre sul Princeps di Aldenor è azzeccatissima per ricostruire la storia. Ci ritroviamo in un passato che ci è rimasto precluso nel primo libro e ci ritroviamo a sospirare ed annuire lenti ad ogni spiegazione che ci viene fornita. Axel è il principe ereditario di una tradizione secolare e del cavaliere, dotto ed educato, conserva ogni minimo particolare. Un gentiluomo mirabile e meraviglioso, coraggioso e inflessibile, disposto a sacrificare qualsiasi cosa, anche sé stesso, per le persone che ama, è il mirabile esempio di nobiltà spirata da secoli e secoli, il cavalier servente che non esita di fronte ad una damiselle in distress, qualsiasi sia la sua natura. Privo di onnubilanti pregiudizi, Axel è un ragazzo con un grosso spirito d’osservazione, accecato da un amore troppo grande da contenere da solo. Sofferenza e sacrificio si rincorrono nella sua mente, mentre cerca di far fronte a tutti i pericoli cui va incontro. Quando si decide a parlare è quasi troppo tardi, per fortuna ha qualche carta segreta in più che lo portano ad osservare il suo nemico e cercare la sua vendetta.
Impressionante tutto il corollario che affianca Axel durante tutto il libro. In questo caso non si può parlare di personaggi secondari, perché ogni personaggio ha il suo spazio, la sua forza, la sua connotazione ed emerge in tutta la sua bellezza dalle pagine del romanzo che sprigionano profumi e sapori. Bryce il fratello di Axel, dal suo portamento elegante, la cura maniacale per i vestiti, la sua ossessione per la morte e i funerali. Stephan Garreth un personaggio meraviglioso, dalla spiccata intelligenza, la predilezione per la scienza e la ricerca, conoscenze che non sono propriamente adatte ad un gentiluomo e che spicca per intraprendenza e genio. Gilbert Morgan che con la sua arroganza e il suo manto da combinaguai si conquista il rispetto di tutti. Ross Granville che di certo non manca di iniziativa e di doti da pacifista. Rafael Valance che sembra ambiguo e invece è un personaggio molto interessante, pieno di segreti e dalla mirabile capacità organizzativa. La nostra Eloise, che non manca di sorprendermi ed è una ragazza intraprendente ma permalosa, che pure deve difendere sé stessa e i suoi sentimenti.
Anche i cattivi sono impressionanti, con il conseguente svelamento dei segreti che si affastellano ne L’Ordine della Spada, e che risultano di una coerenza impressionante e assolutamente meravigliosa.
Impressionante quindi il giallo che si nasconde tra le pagine, quegli assassini ricostruiti con una precisione maniacale, quelle fiabe, conosciutissime, che si riempiono di spauracchi e si colorano di sangue, per una storia avvincente e indimenticabile.
Il world building che arricchisce quello del primo volume della saga, è sapientemente costruito regalando una perfezione di scene, un minuzioso ricostruire di una realtà che non esiste, ma in cui sembra di respirare. Pensate alle stradine della Cittadella, i vicoli che si avvicinano al Presidio, la cattedrale Nera. Quell’odore di pesce, le frittelle che i ragazzi consumano passeggiando, la follia del Carnevale, il lento clamore della Pasqua, il sacrificio delle confraternite, quel mondo inarrestabile, che risucchia, affascina, blandisce il lettore. Il sentore di medioevo, di storia, di presunta irrealtà si mescola a razze antichissime, alle creature del Presidio, il tacito accordo con i Frati Neri, i rituali perpetrati ogni anno, sempre uguali, con pochissime eccezioni.

Il particolare da non dimenticare? Un tatuaggio…

Una storia mirabile, cui non manca niente, azione e sentimenti si mescolano e amalgamano, per un connubio perfetto. Axel Vandemberg ne emerge come il principe che è, imperfetto e fallace, ma talmente coraggioso e irreprensibile, a cui gli si perdona tutto. Il mirabile lavoro di cesello del wordbuilding della De Winter conferisce al libro meraviglia e stile, che si perde nella notte, per un’esperienza indimenticabile per il lettore. Da leggere e rileggere… per amare la saga come non mai.
Buona lettura guys!
Profile Image for Floriel.
172 reviews
September 2, 2014
Due stelline per il modo di scrivere della De Winter, una e mezza per la costruzione dei personaggi, una per la storia e un’altra per l’ambientazione originalissima. Totale: cinque stelline e mezzo Goodreads.

È da quando questo libro è uscito che desidero leggerlo; cioè, tre anni fa, una me tredicenne vede una copertina gotich estremamente invitante gironzolando su internet, e senza nemmeno leggere la trama si mette in testa di volerlo leggere. Ahimè, sprovvista com’ero di librerie ed inesperta del mondo letterario, ho finito per abbandonarmi allo sconforto di non averlo trovato, e così lo dimenticai.
Molto tempo dopo, quando lo riconobbi perché varie ragazze avevano letto l’ultimo capitolo di questa stessa saga, scoprii che era un prequel. Decisi fiondarmi a leggerlo come primo della serie, e non come secondo come tutti gli altri – o quasi – hanno fatto, seguendo l’ordine di pubblicazione.


Il modo di scrivere è proprio il caso di elogiarlo. Si può dire di tutto tranne che sia scorrevole, ed è l’unica pecca che ha. Ci sono continue figure retoriche nella narrativa che non stonano mai, anzi vanno a braccetto con la storia e con l’ambiente da Virginia creato. Una meraviglia.
La scrittrice ha creato un mondo nuovo, diviso sotto nuove nazioni – anche se dal titolo si può capire che la storia è svolta nei dintorni o addirittura della stessa Inghilterra – in un’epoca passata. L’atmosfera che si ha voluto dare è un’atmosfera inquietante, dove persino il protagonista – anche se noi leggiamo i suoi sentimenti – è velato di mistero. Ci sono i redivivi, i nostri normali vampiri, a rendere il tutto più gotico e a dare il tocco soprannaturale che davvero ci vuole.


I capitoli sono fantastici. Addirittura ogni capoverso racconta una storia diversa che induce il lettore a pensare che l’intero libro sia suddiviso in pov; ed invece non è così: guardare bene l’ultima riga del capoverso, di sicuro vedrai spuntare il protagonista. È questa la cosa bella: in cinquecento pagine tratta mille vicende diverse che in realtà sono una sola.


La storia d’amore è stata la goccia che ha fatto traboccare il mio cuore. Crescere insieme che equivale ad innamorarsi insieme è senza dubbio l’unica romanticheria che mi sia mai permessa. Anche se questa storia d’amore viene spezzata nel corso degli eventi, per quanto forte fosse, fa solo venir voglia di continuare e continuare la serie fino a scoprire che, finalmente, tutto è tornato al proprio posto.


Una cosa negativa è di sicuro che, santo Cielo, i libri di questa saga non sono libri, sono tomi. Questo è solo un prequel e già sfiora le cinquecento pagine. Ho comprato il primo, e con le sue quasi-settecento pagine inclina da solo lo scaffale della mia libreria. L’unica cosa : Virginia, non ti far prendere troppo dall’emozione quando scrivi.


Concludo elogiando la delineazione dei personaggi. Non ci sono buoni o cattivi fissi, ci sono persone gentili che diventano bastarde e persone odiose che diventano gentili ed affabili. È gente contorta, ognuna con i suoi problemi, le sue sofferenze ed è proprio nella loro diversità che tutto prende forma.


Assolutamente un genere nuovo da provare, quasi fosse il nuovo gusto di un gelato!


Profile Image for Chicca Palmentieri.
513 reviews20 followers
August 21, 2022
Da tempo la serie Black Friars è tra le mie preferite in assoluto.
In questa estate del 2022 insieme ad un gruppo di ragazze abbiamo deciso di rileggerla per intero e quindi eccomi qui a scrivere la recensione che mancava da troppo sul mio profilo goodreads e che questo volume merita davvero.

L'ordine della chiave è cronologicamente parlando il prequel della serie, dove la De Winter, mannaggia a lei, ci fa soffrire enormemente e ci svela cosa è accaduto nella vita del principe Axel per portarlo alla rottura con la sua Eloise.

In un'atmosfera gotica, fatta di chiaro scuri di tensione e di momenti davvero leggeri ci ritroviamo per per strade della capitale alle prese con una serie di delitti che vedono umani e redivivi, nel particolare donne, vittime di morti violente che riprendono quelle che sono le favole che ci hanno raccontato da bambini.
Conosciamo i nostri protagonisti quando erano ancora "ingenui" e giovanissimi, alle prese con qualcosa di più grande di loro soprattutto per Axel che in questo romanzo è sofferenza pura.
La storia è scritta magistralmente, ogni cosa che la De Winter ci ha narrato tra le pagine de L'ordine della spada qui trova la sua perfetta collocazione, l'incastro di cui avevamo bisogno, la spiegazione a quanto non ancora detto.

Oltre ad Axel nel suo momento più buio, riscopriamo Bryce nella sua veste più seria, quella meno giocosa e più complessa, ritroviamo Ross che fa un po' da cuscinetto tra i due e oltre ad apprendere come la vita di Gil sia sia incrociata con quella dei tre ragazzi scopriamo uno Stephen che si svela nella sua veste migliore, quella del ragazzino senza paura con una mente geniale (e qualche volta criminale) che sfoggia un piglio energico e coraggioso.
I nostri cinque eroi così come li abbiamo imparato a conoscere o meglio quello che poi saranno e che oi ameremo immensamente.

E poi c'è lei, la cattiva, una dei villain più riusciti in assoluto. Questo è il suo libro, il libro di Belladore che nonostante abbia una presenza minima cattura l'attenzione del lettore in modo incredibile. Su tutto il libro la sua ombra copra ogni cosa, lei è li, non si fa vedere ma la si sente ovunque e nonostante sia un essere perfido è assolutamente perfetta nel suo ruolo.

La De Winter ha un dono immenso, i suoi libri, nessuno escluso sono scritto con una prosa meravigliosa, la si ama e basta, ma la si odia anche perchè ci fa soffrire e ci fa sperare che il prossimo libro arrivi presto, un presto che purtroppo appare lontano.
Nel frattempo i mi rileggo queste meraviglie.

Profile Image for Patrisha.
Author 18 books158 followers
April 27, 2014
Confermo il mio immenso amore per questa saga fantasy, la mia preferita finora. Non riesco a staccarmi da questi personaggi, dall'atmosfera che si respira, che ti da l'impressione di camminare per le vie oscure della Cittadella, di sentire la nebbiolina del Presidio che ti lambisce le caviglie, i misteri che ti avvolgono. E' magia, oscura e tenebrosa magia fatta anche di forti passioni, amori e ironia. E i personaggi sono indimenticabili, ti rubano il cuore e non lo mollano più.
Se nel primo romanzo della serie avevo amato Axel ed Eloise, qui ho riconfermato quell'amore, anche se ho assistito, essendo un prequel, agli eventi che hanno portato al loro allontanarsi. E' stato straziante vivere la disperazione di Axel, i suoi tormenti interiori, resi così veri dall'autrice da essere palpabili. Axel che è il dominatore assoluto di questo romanzo, ne è il fulcro, il motore e non potevo esserne più felice essendo il mio preferito tra tutti.
Ma anche personaggi come Stephen, Bryce, Damian, Gilbert e altri restano impressi per la forte connotazione che hanno, per l'ironia che ti strappa un sorriso anche quando gli eventi sono così seri da lasciare poco spazio a tutto il resto. Avventure da cappa e spada, mischiate all'oscuro segreto di Belladore rendono questo capitolo della storia di Black Friars non solo convincente, ma assolutamente imperdibile.
L'autrice ha rinnovato il suo stile ricco e prezioso, snellito in una prosa fluida e accattivante che scivola via, rapendoti e portandoti in questo suo mondo vigile e vivo da cui non vuoi più fuggire.
Meraviglia da leggere e rileggere.
Profile Image for Alice Elle.
Author 1 book37 followers
April 6, 2017
L'Ordine della Chiave è Axel.
Basterebbe questo per definirlo. Cioè... devo aggiungere altro? Axel. Punto.
No, ok, faccio la seria. Più o meno...
Questo volume è il prequel de L'Ordine della Spada, ci viene svelato quello che è accaduto cinque anni prima, quando Axel era una matricola nella Vecchia Capitale e una vampira potente e centenaria, assetata di potere, non gli mette gli occhi addosso. E non solo.
La Chiave è il più tormentato dei quattro volumi, il più sofferto, il più doloroso, il più cupo e oscuro. È un fantasy, sì, ma non solo. È anche un giallo. La serie di omicidi, le cose inspiegabili che succedono ad Axel, ciò che è accaduto a Rafael e alla sua fidanzata... Tutto quanto tiene l'attenzione del lettore sempre sul chi vive, pronti a cogliere qualsiasi dettaglio possa aiutare a svelare il mistero.
Bello, bellissimo. ♥
Profile Image for Blake16.
157 reviews
October 21, 2011
ONCE UPON A TIME…

Neanche un anno fa terminavo di leggere il primo libro della serie Black Friars, un libro di oltre seicento pagine, terminato nell’arco di appena due giorni e già fremevo per un seguito, volevo sapere come sarebbe andata a finire tra i due protagonisti…
… pensate… invece è uscito il prequel
È come se Virginia de Winter, avesse captato i miei desideri – e quanto dico miei penso di includere anche quelli della maggior parte dei suoi fans… già sono molto megalomane – ma alla rovescia, capendo PREQUEL invece di SEQUEL
Bene la curiosità è un mio tratto distintivo…
Non sarei riuscita a vivere a lungo con la curiosità di sapere come ebbe inizio la lite fra quei due… non è nella mia indole…
Quindi bando alle ciance…

COME TUTTO EBBE INIZIO…
La storia narra gli eventi cinque anni prima i fatti di “Black Friars. L’ordine della spada”, dove ritroviamo un giovanissimo Axel Vandemberg alle prese con la vita di Scholares e con i tormenti d’amore dovuti alla lontananza dalla sua amata: Eloise Weise
Ancor più che nel primo libro della serie, qui si evince la devozione e l’amore di Axel nei confronti di Eloise: un amore profondo e puro che lo strugge fino nel profondo dell’anima fino a fargli anelare un semplice contatto, una sola carezza dalla sua ragazza… che non sia solo una mera fantasia, ma una realtà concreta, tangibile.
Ma l’erede al trono di una nazione ricca come Aldenor, fa gola a molti: ma che siano le speranzose madri di altrettanto speranzose figlie in età da marito… o che sia una potente quanto affascinante rediviva di oltre trecento anni, Belladore, per Axel non ha nessuno importanza, lui è devoto ad una sola persona… l’unica che l’abbia mai stregato con un semplice sguardo quando era poco più che una neonata.

Ma una donna che si è vista inchinare a suoi piedi re e imperatori, non può accettare un rifiuto per colpa di una ragazzina di quindici anni…

“Io sono Belladore.
Trovo sempre un modo per ottenere ciò che voglio.”


Ed ecco che Belladore mette in atto un gioco perverso ai danni di Axel e della sua felicità con Eloise, obnubilandogli la mente fino a fargli credere di stringere tra le sue braccia e di fare l’amore con la sua amata, invece di possedere proprio la bellissima rediviva e portandolo nel fulcro di una serie di efferati omicidi di fanciulle bellissime, umane o vampire, messe in posa come a raffigurare le principesse delle favole.

“Il mio amore, dopotutto, non è il peggiore degli inferni”

Tutto questo inclinerà definitivamente e irrimediabilmente la felicità di Eloise ed Axel, il loro rapporto perfetto rovinato per sempre dalle mire di potere e dai capricci di un potente vampiro.
E in ultimo, come l’inizio di una grande favola, nel momento della morte definitiva, Belladore lancia una maledizione ai danni di Axel ed Eloise:

[…] “se lui ha voluto la mia vita, io voglio la sua verità.
Eloise Weise potrà apprendere cos’è accaduto solo da me, altrimenti morirà. Se tu o chiunque altro le rivelerete qualcosa che possa discolparti, lei morirà.”


Ma infine, la caparbietà e l’arroganza dell’Axel che abbiamo imparato a conoscere nel precedente libro, emergeranno in tutto la sua magnificenza, pronto a rincorrere l’amore di una volta e a non rassegnandosi di perdere la sua Eloise.

“Scappa” , sussurrò lui. “Ma tornerai da me, non ti permetterò mai di andare via”.

O mio Dio…
O mio Dio…
O… MIO… DIO!!!

Menomale che ho già il sequel, se nó questo sarebbe stato un anno atroce per me e la mia insana e povera pazienza.

CONSIGLIATO!!!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Selly - Leggere Romanticamente.
1,148 reviews255 followers
February 24, 2012
http://romanticamentefantasy.blogspot...

Avevo sentito parlare molto bene di Virginia de Winter ma ancora non avevo letto il suo romanzo d’esordio e nemmeno nessuna delle sue fan fiction per le quali è molto conosciuta in rete.
Quando è uscito il prequel di Black Friars mi son detta “perché non iniziare da questo?” Così è stato e ne sono rimasta piacevolmente colpita.

Il romanzo si svolge circa 5 anni prima del precedente quando il protagonista, il bel principe Alex Vanderberg, erede al trono di Aldenor è uno studente dello Studium costantemente “tormentato” dalla lontananza della sua amatissima Eloise che è ancora troppo giovane per essere una scholares (anche se non mancheranno alcune occasioni per reincontrarsi…).
Nel frattempo nella Vecchia Capitale iniziano a susseguirsi una serie di omicidi con un macabro richiamo alle fiabe più conosciute e Alex diventerà costante preda di Belladore, la cortigiana vampira più conosciuta e spietata che ci possa essere.

Tutti i personaggi presenti nel libro sono ben caratterizzati e ben descritti, così come lo sono anche i luoghi in cui è ambientato.
Ho preso subito in simpatia il tormentato e innamorato Axel, è stato facile immedesimarsi in lui e provare i suoi stessi sentimenti e sensazioni, anche quando erano solamente delle illusioni.
Nonostante la lontananza dei due innamorati, la parte romantica ha comunque un certo peso all'interno del romanzo. Visto il finale penso proprio che leggerò appena possibile "L'ordine della Spada" perché non vedo l'ora di scoprire cosa succederà tra Axel ed Eloise.

Virginia de Winter è molto brava nella scrittura, il suo stile gotico è affascinante e coinvolgente ed è stata perfettamente in grado di sviluppare una storia ricca di particolari e di colpi di scena.
Profile Image for Flo Borgia.
256 reviews16 followers
October 20, 2018
3.5 di pancia, 4 di testa
Premesso che è scritto benissimo, alleggerendosi rispetto al primo volume, pur rimanendo uno stile di grande ricchezza, e che racconta una storia anche qui carica di intrighi, misteri ed enigmi da risolvere, forse le aspettative, non so, ma alla fine sono rimasta un po' insoddisfatta. Non l'ho assaporato come L'Ordine della Spada.
Questo romanzo è un prequel rispetto all'Ordine della Spada e ci spiega cosa si nasconde nell'animo tormentato di Axel, quello che è successo negli anni precedenti che ha incrinato il suo rapporto con Eloise.
Ecco io non ne sentivo la necessità, quello che dovevo sapere lo avevo già intuito quasi del tutto dal romanzo precedente, mi sarei accontentata forse di qualche flashback.
Non è un romanzo brutto, chiariamoci, ma qualcosa della magia del primo secondo me si perde in un romanzo che per una gran parte è concentrato sull'amore tra Axel e Eloise, avvolgendo di fatto una storia d'amore poco più che adolescenziale in una atmosfera gotica. È assolutamente il mio gusto personale, ma avevo apprezzato di più l'Axel più maturo che comunque lascia percepire le sue ferite.
Sicuramente questo libro è perfetto per animi più romantici.
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,142 reviews21 followers
August 24, 2022
Il miglior prequel di sempre!
Ennesima rilettura (la sesta) di questo libro, di questa saga, stavolta fatta in gruppo. Sono felice e soddisfatta di aver potuto scrivere Te l'avevo detto!, perché la Chiave nessuno voleva leggerlo o rileggerlo, vuoi per la sofferenza, vuoi per il salto temporale, vuoi per l'assenza di Ashton. Lo hanno amato tutte, ma difficilmente più di quanto lo abbia fatto io, è il mio preferito della serie.
Il motivo principale è Axel, questo è il suo libro, ma non solo. È un concentrato di intrighi e politica e trovare tutti le piccole briciole lasciate dall'autrice è stato semplicemente esaltante! Inoltre, mi spiace per chi la odia, Belladore è affascinante, finalmente una villain con i controfiocchi (visto che signora?).
Continuo a ribadire che questo, pur essendo un prequel, vada letto dopo la Spada, ma leggetelo e rileggetelo, Black Friars non è mai troppo!

Sul blog ne parlo anche qui https://lalettricesullenuvole.blogspo...
Profile Image for Miraphora.
407 reviews42 followers
May 22, 2015
Un anno e mezzo fa ho tirato fuori dalle scatole post-trasloco L'ordine della Spada, il primo romanzo della serie Black Friars. Da quella lettura sono uscita affaticata ma stranamente incuriosita, praticamente innamorata di Axel e convinta che i romanzi seguenti sarebbero stati migliori del primo.
Ho aspettato un po', è vero, ma ho dovuto per cause di forza maggiore. Seguire le serie è un impegno estremamente costoso che alimenta la mia mania di collezionare libri, anche se poi non li leggo. Così ho deciso di prenderlo in biblioteca - sorry Fazi, so' povera - e solo questo mese, con l'apertura del sistema globale mondiale di Milano, ho potuto richiederlo.
Ma, siccome non sarei io senza una cantonata colossale, ho iniziato a leggere convinta che questo romanzo seguisse il primo in linea temporale. Ci ho messo circa trenta pagine a capire che i tempi non tornavano, che alcune cose non erano ancora successe e che i due personaggi chiave del primo romanzo dovevano ancora percorrere certe strade. Così ho dato uno sguardo ai commenti e per caso ho scoperto che L'ordine della chiave è un prequel e non il seguito di L'ordine della spada, e solo allora mi si è illuminata la lampadina.
Che pazienza ci vuole con le vecchie come me, prendiamo ciecamente in mano un libro e permettiamo che la storia ci isoli dal resto del mondo. Se non mi fosse caduto l'occhio su quel 0.5 di Goodreads avrei arrancanto, confusa e rimbambita, fino all'illuminazione.

L'ordine della spada, se non si è pronti ad uno stile vischioso e denso, è difficile da digerire. Ci vuole una buona dose di costanza e, naturalmente, una predisposizione naturale a gradire un livello massiccio di pomposità. Lo dico con il sorriso sulle labbra...lo stile di Virginia De Winter non è per tutti: o lo ami o lo odi (e i voti estremi lo provano).

La mia natura masochista mi ha fatto fluttuare in uno stato di trance da overdose di VDW e lo dico...un trip può essere fantastico ma anche distruttivo. Temevo che L'ordine della chiave fosse impegnativo tanto quanto il primo romanzo - se non di più. Invece no, questo è decisamente meglio.

È quasi del tutto sparita la massa di allegorie/metafore/analogie/similitudini misto a descrizioni dettagliate e cariche di aggettivi. Svanita la pesantezza dell'eccesso, la ripetitività del voler a tutti i costi sviscerare ogni sfumatura e trovare una parola (o mille) per descriverla.

Non facciamoci illusioni, lo stile non è certo frizzarello e leggiadro ma è molto più scorrevole e immediato, alleggerito sì ma senza togliere identità allo stile di Virginia.

Il miglioramento è sensibile e la lettura ne gioisce. A dispetto dei mie timori ho impiegato poco meno di 10 giorni (pausa week end compresa) per godermi questo romanzo. Per una come me è un tempo lunghissimo eppure ogni sessione è stata amoreh, una goduria cosmica unica. Mi sono presa i miei tempi per un motivo. Veniamo, quindi, alla storia.

Virginia tu lo chiami stalker folle io lo chiamo EPIC CRUSH.


Axel Vandemberg mi fa fremere i neuroni, mi manda in deliquio e mi rincretinisce. Axel è uno di quei personaggi che unisce il lato buono a quello tormentato, uno di quelli che ti fa struggere d'amore senza farti sentire una psicopatica grazie al suo animo buono. Nobile ma abbastanza realistico da possedere un lato oscuro, Axel - finalmente - esce dall'ombra e racconta la sua storia, regalandoci il suo punto di vista, i suoi pensieri e i suoi sentimenti. E io sbrodolo senza ritegno.
Ma andiamo oltre la mia sconveniente cotta per un personaggio inventato di 19 anni.

Stesse ambientazioni, stessi personaggi, con l'aggiunta di sangue, omicidi, misteri e intrighi. In questo romanzo c'è di tutto e ogni cosa ha il suo spazio senza prevaricare sul resto: gli omicidi sono cruenti, inquietanti e richiamano le favole per bambini. I misteri strisciano da una pagina all'altra senza farsi notare e poi esplodono in tutta la loro chiarezza e, infine, gli intrighi manipolano le azioni dei personaggi e influenzano permanentemente i protagonisti.
Pregio che non si può ignorare, in questo romanzo l'autrice non si fa scrupoli a falciare personaggi che si vorrebbe vedere vivi, mantenuti in salute, sani e salvi. Non ci pensa due volte a modificare il lieto fine e a plasmarlo in modo da avere sempre l'oscurità a bilanciare il rosa. Non c'è felicità senza un filo di dolore, non c'è tranquillità senza sacrificio, non c'è Axel senza struggimento.
Sì, finisco sempre lì, perdonatemi.
Ho avuto la conferma che, oltre ai due personaggi principali Axel ed Eloise, anche i secondari sono veramente fantastici. Attraverso gli occhi di Axel Bryce diventa divertente, profondo, affettuoso; il piccolo Stephen si definisce in modo netto, secco, spassoso, e tutti gli altri amici riescono ad esprimersi e a guadagnarsi un angolino del cuore del lettore (Ross, per esempio, mi attira parecchio).
Non ho dubbi che proseguirò con la serie, non temo più il ritmo lento e lo stile ricco di Virginia anzi, quasi non vedo l'ora di ritrovarlo.
Profile Image for Beatrice.
38 reviews20 followers
March 21, 2017
Un po' come Sandra Mondaini me ne sto a scalciare le coperte del letto sospirando e dicendo "Che dolore, che patire. Che patire, che dolore!"
Questo è un po' il riassunto sconnesso [dell'amore] di questo prequel che ho amato.. certo, adesso sarà una sofferenza ancora più grande dover leggere i seguiti, MISERIACCIA INFAME
Datemi una flebo di felicità che nel mio cuore c'è solo amore distrutto e angoscia
Profile Image for Sara Booklover.
718 reviews389 followers
March 4, 2017
Se dalla lettura del primo libro (l'Ordine della spada) ero rimasta affascinata dall'ambientazione, dall'atmosfera gotica, dall'originalità senza limiti e dal grandissimo potenziale della storia, rimanendo però un pochino titubante per la difficoltà ad addentrarmi nella trama e per lo stile di scrittura un po' troppo barocco e ridondante che più e più volte faceva perdere il senso delle frasi, la lettura di questo secondo libro (secondo per pubblicazione, ma da collocare cronologicamente prima essendo un prequel) mi ha completamente conquistata!!!
In "Black Friars - L'ordine della chiave" ci ritroviamo infatti a fare un salto indietro nel tempo di cinque anni rispetto al libro precedente. Questa volta il protagonista del romanzo sarà Axel, mentre Eloise, avendo ancora 15 anni, farà solo delle brevi comparsate perché non ancora scholara.
Leggere questo libro è stato come ritornare in un luogo meraviglioso e riassaporare nuovamente tutte le piccole sfumature visive e olfattive che quel luogo ha da offrire. Io amo i romanzi fantasy, ma il più delle volte ne rimango delusa perché non riescono a suscitare in me nessun fascino. Invece questa trilogia della De Winter ha moltissimo fascino. Questo È fantasy. Questa è la prova che il fantasy made in Italy esiste ed è anche migliore della stragrande maggioranza dei fantasy scritti da autori stranieri.
La storia è stupenda, evocativa, originale, densa, tenebrosa, fiabesca, gotica, ambientata in un mondo di fantasia che possiede al suo interno un meltin pot di elementi di epoche diverse. Dal medievale all'ottocentesco, con degli accenni paranormali e misteriosi da mettere i brividi. In questo romanzo in particolare la componente oscura si sente moltissimo, i fatti narrati oscillano sempre tra sogno e realtà, sembra di leggere avvolti dalla nebbia, una sensazione stranissima. Ma con questo non voglio dire che la storia sia confusa o difficile da capire, anzi, il contrario. Ho infatti trovato più difficile da capire il romanzo precedente, mentre in questo è stato tutto più chiaro. Un grande merito va anche attribuito allo stile di scrittura, migliorato e più scorrevole. La scrittura di Virginia De Winter rimane sempre unica e poetica, ma qui risulta meno ridondante, secondo me è calibrata meglio, è stata sfoltita e alleggerita, ma senza intaccare il particolarissimo stile che la contraddistingue. Le pagine scorrono più fluide e il piacere della lettura si acuisce.
Quando un libro mi piace così tanto mi riesce difficile scrivere una recensione che gli renda giustizia, le cose da dire sarebbero molte, ma nella mia mente si affastellano le une sulle altre e non trovano la giusta via d'uscita. Sappiate solo che per me "Black Friars- L'ordine della chiave" è stato un romanzo meraviglioso che non manca di stupire ed appassionare, una lettura indimenticabile!

Apro una parentesi sull'ordine di lettura della trilogia: avendo avuto la possibilità di scelta su quale ordine seguire ammetto di essere stata molto in dubbio se iniziare la lettura in ordine di pubblicazione o se invece partire dal prequel. C'era chi mi consigliava di fare in un modo e chi invece mi consigliava di fare nell'altro. Ho poi deciso di riservare il prequel come seconda lettura e tuttavia se qualcuno adesso mi facesse la stessa domanda non saprei davvero cosa consigliare.
Rispettando l'ordine di pubblicazione c'è di buono che questo prequel l'ho affrontato già pienamente consapevole dei personaggi che vi avrei trovato e delle dinamiche che intercorrevano tra di loro. Non mi sono sentita disorientata, non mi sono sentita un'intrusa nella storia (come molti che invece hanno iniziato la trilogia da questo romanzo hanno detto di sentirsi) e sono riuscita a assaporarmela in pieno. D'altro canto però... devo confessare che ho invece avuto una sensazione di spaesamento nella lettura del primo romanzo (l'Ordine della spada). In pratica è come addentrarsi in un vicolo cieco: ci sono state infatti parecchie cose nel precedente libro che non mi sono state del tutto chiare, e che volutamente ho dovuto tralasciare di capire; ci sono stati personaggi saltati dal nulla che ho dovuto imparare a conoscere, ma che sono stati introdotti troppo in fretta; e inoltre ho iniziato a capire a pieno le dinamiche della storia solo verso metà libro. Questo sicuramente non sarebbe accaduto se avessi iniziato la lettura del prequel e ora che l'ho letto la forte tentazione sarebbe di rileggere nuovamente "L'Ordine della spada" per riuscire finalmente a capirlo del tutto (ma con tutti i libri che mi attendono rileggermi nuovamente 700 pagine fitte fitte di descrizioni non mi alletta proprio). Quindi la verità è questa: sia che iniziate la lettura dal prequel, sia che la iniziate dal vol.1, il primo libro che leggerete tra i due vi darà sempre la sensazione di disorientamento. Non esiste un ordine giusto.
Profile Image for Ella Endif.
Author 1 book36 followers
September 9, 2012
Ho atteso diversi giorni prima di decidermi a lasciare una recensione a questo libro. Alla fine della lettura ero troppo http://media.tumblr.com/tumblr_m9y2nf... per farlo.
Virginia de Winter non si smentisce anche in questo secondo/primo libro della saga di Black Friars (l’autrice, dopo l’uscita del terzo libro – L’Ordine della Penna –, ha confermato che ce ne sarà anche un quarto).
L’Ordine della Chiave è la storia di Eloise ed Axel. Avendo già letto il primo/secondo della serie (L’Ordine della Spada, il primo volume in uscita per ordine di pubblicazione, ma il secondo in linea temporale con la storia), sapevo come sarebbe finito questo qui, ma non sapevo “perché”.
Cercherò di non spoilerare troppo. Axel ed Eloise sono giovani, innamorati, passionali. Forze troppo potenti si frapporranno nel loro idillio. La trama pare quasi banale. Per me che già sapevo cosa sarebbe accaduto nel “futuro” è stato un continuo “Ah, ecco perché succedeva questo”. La cosa che mi ha lasciato sinceramente colpita e ammirata è stata l’abilità dell’autrice di incastrare gli eventi con una perizia degna di un esperto chirurgo. Se L’Ordine della Spada vi ha lasciato con parecchi dubbi da fugare, non potete non leggere L’Ordine della Chiave: è necessario, oltre ad essere un vero e proprio piacere.
In questo libro, la de Winter “aggiusta il tiro”. I periodi appaiono meno pesanti, lo stile più leggero e scorrevole, senza che ne sacrifichi la ricercatezza. Lungi dall’intento di rendere auliche e pompose le descrizioni, si capisce subito che questa scrittrice ama la parola scritta. Ama giocarci, farla volteggiare sulla punta delle dita per un po’ prima di concretizzarla nella scelta di un termine piuttosto che un altro.
Se chi legge lo fa pensando “vabbè, ma quando si arriva al sodo?”, chiudete il libro, questa storia non fa per voi. Se, di contro, leggete lasciandovi prendere per mano dall’autrice e accompagnare tra i corridoi del Collegio di Aldenor, o in uno dei vicoli bui e maleodoranti del Canale dei Fraticelli, abbandonandovi con fiducia, permettendole di stuzzicare la vostra curiosità ed il vostro acume al suono della sua voce, non potrete restare indifferenti a questo meraviglioso percorso. Ripeto: sapevo dove la storia de L’Ordine della Chiave sarebbe andata a parare, eppure questo non mi ha impedito nemmeno per un istante di apprezzarne la trama, sì, ma soprattutto il capolavoro strutturale e l’opera di presentazione e caratterizzazione dei personaggi. Stephen Eldrige resta una delle perle di questo libro a mio parere, oltre ad Axel, sviscerato nel suo percorso di “defanciullizzazione”. Persino Belladore, l’antagonista, è descritta e trattata con pennellate delicate e sfuggenti, ma dai colori forti e dai forti contrasti, che la rendono una figura indimenticabile.
Mi sono imposta di non celebrare estaticamente questa ulteriore prova di talento di Virginia de Winter, sforzandomi di restare nel campo dell’obiettività. Potrei aver felicemente fallito. Ormai mi capita sempre meno spesso di trovare dei libri magici, di quelli che ti fanno compagnia anche da uno scaffale della libreria, mentre passi, lo scorgi e rammenti con nostalgia del tempo trascorso insieme.
Il mio consiglio è di acquistare il cartaceo. L’esperienza di traslazione dalla realtà diviene palpabile mentre si sfogliano le pagine e l’odore della carta stuzzica l’olfatto, mentre si legge di candele che bruciano lentamente e diffondono caldi bagliori in una stanza.
Naturalmente, non sto nella pelle al pensiero di finire la rilettura de L'Ordine della Spada, per poi dedicarmi a L'Ordine della Penna.
Libro per tutti, estasi per gli intenditori.
Consigliatissimo.
Profile Image for Sonia.
569 reviews98 followers
December 20, 2011
Devo ammetterlo: Black Friars mi intimidiva.
Lo osservavo da settimane, lì sul mio comodino, e provavo nei suoi confronti una sorta di timore reverenziale.
Sì, perché sbirciando qua e là nel web e direttamente in Anobii, avevo notato che il romanzo stava riscuotendo approvazione generale, commenti orientati tutti sulle 5 stelline (il massimo, per chi non conosca i gradi di valutaizone anobiani), lodi e complimenti a non finire verso l'autrice.
Oddio, in questi casi la mia voce solitamente è sempre una nota stonata... Sarei stata capace di vedere anch'io la perfezione di questo romanzo? Prendo il coraggio a due mani, decido di dare il via alla lettura e, ahimé, ecco che inizio a sentirmi diversa...
Nessuna emozione, nessun coinvolgimento, anzi! Mi sentivo un'intrusa: quella storia non era scritta per me! C'erano persone, luoghi e situazioni che io non conoscevo e che non mi venivano descritti, perché sentivo che l'autrice era sicura che i suoi lettori fossro già al corrente dei dettagli (a me mancanti).
Ed ecco che ho capito: oddio, ho sbagliato a gettarmi sul prequel prima di leggere il suo primo romanzo.
Se vi suggeriranno di seguire l'ordine inverso a quello di pubblicazione, non accettate il consiglio. Vi sentirete un pesce fuor d'acqua, un ospite inatteso, vi sembrerà di aver sbagliato indirizzo... insomma ci vorranno un po' di pagine prima di entrare a pieno nella storia.
Perché ad un certo punto anche voi lettori sprovveduti come me, che non avete avuto il privilegio (e l'intelligenza!) di aver già letto L'ordine della spada o quanto meno quello di conoscere Virginia quando era Savannah, insomma anche voi ignoranti in materia, entrerete nella storia e vi ci accomederete e non potrete che riconoscerne la perfezione, l'eleganza, la maestria del raccontare, descrivere, sottolineare persone, atmosfere, situazioni.
Riconoscerete l'originalità di un romanzo che pur inserendosi nel filone vampiresco se ne distacca totalmente, non facendo dei vampiri il fulcro della storia; vi renderete conto che chi scrive non è certo un'autrice alle prime armi, ma una scrittrice già navigata.
E a quel punto allora quelle 5 stelline che tutti hanno dato al romanzo e che voi eravate restii a attribuirgli hanno un senso: se la vostra valutazione non raggiunge il massimo non è colpa della scrittrice o del romanzo, ma vostra (nostra), di tutti noi lettori che non abbiamo rispettato lo spirito della storia. Riserviamoci allora di emettere la nostra valutazione solo dopo aver incontrato ancora una volta quei personaggi nel primo romanzo, facendolo seguire magari dalla rilettura del prequel: a quel punto il nostro giudizio potrà essere obiettivo e giusto.
Per ora ammettiamo di trovarci di fronte ad un'opera di grande valore in cui non siamo stati capaci di immergerci nel modo giusto.
E allora, pronti a procurarci il primo volume. Lo leggeremo per la de Winter, di fronte alla quale non ci si può che inchinare, per Black Friars, di cui non si può che dirne bene, e per noi, lettori sempre esigenti e constantemente obiettivi.

qui:
http://cuoredinchiostro.blogspot.com/...
Profile Image for Nymeria.
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October 7, 2014
Dopo aver atteso ogni Luglio per quattro anni di seguito l'uscita di un nuovo libro su Black Friars, il non poter più leggere nulla su questi personaggi che ho tanto adorato ha portato me e le mie bookish sister ad organizzarci per una buddy read in cui poterci perdere ancora una volta tra le nebbie della Vecchia Capitale.

Tra tutti i libri di questa serie L'Ordine della Chiave è stato quello che non ho mai riletto. Troppo dolore per il mio tenero cuoricino e troppa voglia di prendere a pugni Axel per non essere riuscito a confidarsi prima con i suoi amici fidati. Ma ammetto che rileggendo la Chiave questa volta sono riuscita ad apprezzarla di più. E' stato bello (ri)scoprire come si è venuta a creare quella banda di smandrappati che tra un fendente di spada e l'altro riuscivano a smorzare la tensione del combattimento con delle battute che strappano, volenti o nolenti, più di un sorriso (o risata fragorosa).

Pur trattandosi di un prequel non mancano però nuovi personaggi che lasciano il segno. Rafael Valance, affascinante Duca della Chiave e principale indiziato della serie di omicidi che imperversano per la Capitale e che lasciano a bocca aperta per il loro riferimento alle fiabe che tutti noi conosciamo.
Come non citare poi Damian Assange? Vampiro imprevedibile e ammaliante.
Ma tra tutti, quella che spicca di più è la villian del libro, Belladore. Signora delle marionette che ha alle spalle secoli di esperienza nel riuscire ad ottenere sempre quel che vuole. E quel che vuole si da il caso che questa volta sia proprio Axel, erede al trono di Aldenor.

Mi ha fatto male vedere come a causa sua Axel si sia dovuto pian piano isolare da tutti quelli a cui teneva. Ce stato un attimo nella narrazione in cui Axel è rimasto completamente solo a tentare in tutti i modi di combattere qualcosa che andava al di là delle sue capacità. Ma come in ogni caduta anche quella di Axel è seguita da una risalita. E se nelle prima metà del romanzo sembra quasi difficile respirare perché ci si ritrova impotenti di fronte ad un nemico inafferrabile, nella seconda parte del libro il senso di oppressione al petto piano piano si attenua fino a scomparire quasi del tutto, lasciandoci con un finale dolce amaro e con una speranza per il futuro di un giovane che alla soglia dei vent'anni crede di aver perso l'unica persona che ha più cara al mondo.

Seppure Axel sia pieno di difetti, il suo amore per Eloise assume alle volte i tratti dell'ossessione, ci si ritrova comunque al suo fianco, a fare il tifo per lui e per la banda di amici che si è venuta a creare pur di sconfiggere un male antico e potente che ha tessuto i fili di un piano ben congeniato da decenni e di cui abbiamo visto che un sprazzo.

Una storia a parte dovrebbero avere le rivisitazioni delle fiabe classiche che oltre che nei delitti fanno capolino anche all'inizio delle tre parti che compongono il romanzo. Fiabe oscure, prima di andare a dormire.
Profile Image for ..Mary...
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February 2, 2013
L'ordine della Chiave è il secondo libro della saga Black Friars, nata dalla geniale mente di Virginia de Winter. Piccola partentesi, tanto di cappello all'autrice per aver creato questo mondo fantastico, non avrei avuto la stessa fantasia.
Nonostante sia il secondo, questo è il prequel dell'ordine della Spada. Quindi ci vengono chiariti dei punti che nel libro precedente non riuscivamo a capire. Per esempio come è nato il gruppo dell 5 Lune, e perchè Eloise si è allontanata dal suo amato.
Se nell'ordine della spada viene narrato dal punto di vista di Eloise, nel prequel leggiamo il punto di vista di Axel, 5 anni prima.
Troviamo infatti, una matricola di 17 anni, preso solo dallo studio e dal tormento del suo amore e dalla lontananza della sua fidanzata.
Se nel primo libro è autoritario, freddo e sicuro di se stesso, qui è molto insicuro, certe volte è spaventato per quello che gli succede, e non sempre fa la cosa giusta.
Anche se sono lontani Axel e Eloise, sono sempre più innamorati, ma il loro amore è in pericolo.
Infatti nell'ombra è in agguato la cortigiana Belladora, che esprime il suo interesse per il bel principe.
Un Axel molto giovane e ingenuo, rifiuta educatamente le attenzioni della cortigiana, ma non sa che lei non accetta mai un rifiuto, ma si prende sempre quello che vuole, ricorrendo a qualunque mezzo.
Non basta Belladora a portare guai, si aggiungono dei strani omicidi di giovani donne, redidive e non.
Mi era mancato tutto di questa saga, l'ambientazione gotica, i personaggi, e lo stile di scrittura dell'autrice che si è mostrata degna del primo libro.
Troviamo intrighi, passione, nuove amicizie, nuovi personaggi tutti da conoscere, e misteri da risolvere. Dall'inizio fino alla fine della lettura sono rimasta con il fiato sospeso, perchè volevo scoprire cosa stava succedendo ad Axel, e mi stavo scervellando per capire chi era il responsabile di quei misteriosi omicidi.
Balladore è un personaggio che mi è piaciuto molto, bellissima quanto cattiva e crudele. Una vera str***a anche in punto di morte. Un cattivo con i fiocchi.
Un bel libro, inutile dirvi che mi ha conquistato, tanto si era già capito, e adesso non vedo l'ora di leggere il terzo, mi manca di già.

Profile Image for Claudia.
330 reviews39 followers
August 12, 2015
"Così avete reso inferno un amore che mi ha accompagnato per tutta la mia esistenza."

FEELS. FEELS. E ANCORA FEELS.

Avevo in lista desideri questa saga da non so quanto tempo.
Ogni tanto ripromettevo a me stessa di leggerla, ma il coraggio mi mancava sempre.
A spaventarmi, sono onesta, è sempre stata la mole di pagine.
Ci sono persone che davanti a dei bei mattoni si esalta e chi invece, come me, va nel panico.
Mi faceva parecchio desistere inoltre sapere che l'autrice fosse italiana... me ne vergogno, ma ahimè, un pregiudizio è un pregiudizio.

La paura di non riuscire ad appassionarmi alla saga era tanta, soprattutto dopo aver sentito parlare neanche troppo bene dello stile prolisso e arzigogolato dell'autrice.
E ora che ho finito il primo volume posso gridare a gran voce: "bazzecole!"
La De Winter ammalia.
La De Winter, con il suo stile ricercato e l'ambientazione gotica, incanta.
La trama è coinvolgente e ricca di colpi di scena.
I personaggi, neanche a dirlo, sono straordinari.
Affascinanti giovani combinaguai.

Quindi ora mi ritrovo qui, con un garbuglio di emozioni suscitate dal finale di questo primo volume, a chiedere scusa, rigorosamente in ginocchio, alla De Winter.
Virginia, sono in ritardo ma sono ugualmente qui, pronta a tessere le tue lodi!
Se c'è un giuramento/rito da fare per entrare nel tuo Ordine, dì pure, sono pronta a tutto pur di diventare una delle tue scholares (soprattutto se questo vuol dire passare più tempo con Bryce e Gilbert!).

Bene, ora che mi sono scusata con la De Winter ho qualcuno da ringraziare.
La mia fidata amica, nonché compagna di numerose buddy read, Giovanna.
Se non fosse stato per lei probabilmente avrei continuato a ritardare la lettura di Black Friars ancora per molto, molto, MOLTO tempo.
Quindi Gio, a te un GRAZIE grosso quanto una casa.
A te che mi ha dato modo di innamorarmi di un altro mondo fantastico.
A te che mi hai fatto conoscere Bryce e Axel.
E Gil, Ross e Stephen.
Continua pure a farmi una capa tanta sulle saghe che meritano di essere recuperate ;)

Che dire di più, Ordine della Spada, aspettami!
Profile Image for Viola Desiati.
75 reviews4 followers
August 8, 2014
4 stelle.

Non so bene dove cominciare a recensire l’Ordine della Chiave. Probabilmente dal desidero di sangue dell’autrice e di Valentina che mi è rimasto addosso, per avermi convinto a leggere i libri della De Winter.
Sì, perché nessuno cerebralmente sano potrebbe finire questo libro e pensare di mantenere la propria sanità mentale e riprendere a vivere come prima. Nonostante sapessi come andava avanti per aver già letto l’Ordine della Spada le ultime cinquanta pagine sono state una pugnalata incredibile; a tal punto che ho intasato Facebook minacciando di morte Valentina.
Ho iniziato questo libro mesi dopo aver finito L’ordine della Spada per riuscire a far decantare la mole di informazioni arrivata dal primo libro, scritto in un modo non proprio facilissimo, con termini ridondanti e metafore che mi hanno complicato non poco la vita. (diciamo che per un po’ ho preferito Leopardi). In questo libro la scrittura della De Winter è migliorare eliminando di molto il superfluo e semplificando un linguaggio che (spero) sia utilizzato apposta per questa tipologia di libri.
Nella Chiave c’erano dei punti, comunque, che mi istigavano e pungolavano costantemente ad andare avanti e a scoprire cosa ci fosse sotto tutto (e minacciare di torture Belladore) e sono arrivata al punto tale da sublimare il mio bisogno di proseguire a leggere nel prendere vene. (poveri pazienti, gli aghi che sceglievo non erano proprio piccoli *_*) senza contare l’aver letto in aula ritrovandomi a rosicchiare tutte le mie matite e per buona norma anche quelle dei miei vicini, (per vostra informazione, non fanno più le matite di una volta, queste non sapevano di nulla), pregando silenziosamente (ma eliminiamo anche il silenziosamente) che Belladore crepasse nei modi più orrendi che potessi immaginare...(friggerla con del Potassio? No, non ha un cuore che batte... *riflette* se le mettessi un catetere? No. *ruba la sega e il trapano agli ortopedici* questi sono adatti per i miei propositi.)
Come potete notare dallo sclero qui sopra, non ho più una sanità mentale e se è rimasto qualcosa e partita per un viaggio molto molto lontano da qui, mandandomi una cartolina con su scritto di non cercarla mai più.
Ora, per disperazione, mi dovrò gettare su un libro da arcobaleni e unicorni e cuccioli di foca, pregando che (e spero anche per Valentina) mi passi il desiderio di sangue o potrei resuscitare il Death Note e in cima ci troverete *aspetta lancio di Pomodori* Axel per TUTTO quello che mi ha fatto passare e per non essersi confidato prima, risparmiandomi notevoli dolori.
Non appena mi sarò ripresa, mi fionderò sulla Penna in attesa della Croce, pregando di poter vomitare arcobaleni e unicorni e che la De Winrter non distrugga la mia ship con propositi crudeli perché potrei diventare violenta.
Per riassumere, (che non è chiaro) ho molto apprezzato questo libro, la scrittura è diventata più chiara e Axel finalmente è riuscito a farsi amare da parte mia, avrei preferito vederlo tiranneggiare un po’ di più su Eloise matricola, ma probabilmente ero solo io che avevo bisogno di vedere un po’ più di chimica tra i due.


****
Re-reading...confermo le impressioni precedenti, ma lo aumento a 4 stelle piene.
Profile Image for I love books.
180 reviews27 followers
August 25, 2012
Il libro si apre con il ritrovamento del corpo di una ragazza dalla pelle diafana e i capelli corvini, morta dopo aver mangiato una mela avvelenata; la sfortunata era la fidanzata di Rafael Valance, Duca dell'Ordine della chiave, una sorta di confraternita molto ambita tra i giovani scolari. Non si differenzia dai suoi compagni Axel Vanderberg, erede al trono di Aldenor, ragazzo dal carattere deciso e intraprendente.

Il giovane Axel, in compagnia dei suoi compagni tra cui il fratello Bryce, vive il suo anno da matricola nella normalità, distinguendosi negli studi e nel combattimento con le armi; la sua vita però viene decisamente scossa dal momento in cui degli strani omicidi segnano la Vecchia capitale: ogni delitto ricalca infatti una fiaba, oltre al richiamo a Biancaneve troviamo Raperonzolo, Cenerentola, la piccola fiammiferaia, la bella addormentata nel bosco ecc.

Il primo sospettato è proprio il Duca della chiave, Rafael Valance, per via del suo strano comportamento e delle sue frequentazioni; tuttavia l'arrivo in città di Belladore, la cortigiana vampira più famosa e antica, porterà a nuovi sviluppi della storia: dopo aver salvato una delle sue dame di compagnia, Axel comincerà ad avere strane visioni, farà strani sogni e non ricorderà dove e come passa le notti. A peggiorare le cose ci penserà l'arrivo di Eloise, fidanzata storica di Axel: la ragazza ha un temperamento decisamente esuberante e non ci penserà due volte prima di infrangere le regole a lei imposte.

Tra inseguimenti nella notte, rivalità e passione, Axel riuscirà a districare la fitta maglia di intrighi in cui era stato intrappolato, ma dovrà pagare un prezzo elevatissimo..

Ho letteralmente amato questo libro *_* Veramente, mi è piaciuto tutto: lo stile chiaro con cui l'autrice è riuscita a raccontare una storia tutt'altro che banale, i personaggi dai tratti totalmente diversi, l'ambientazione così gotica.. Mi ha proprio conquistata :)

Senza ombra di dubbio i miei personaggi preferiti sono Stephen e Gareth:

Stephen può sembrare il classico nerd dalla descrizione che l'autrice ne fa quando il suo personaggio viene introdotto nella storia, infatti è alto, secco e secchione, e viene bersagliato di continuo dal fratello Gareth, che deve badare a lui in assenza dei genitori; con l'approfondirsi delle vicende però scopriremo che, sotto sotto, anche il piccolo di casa Eldridge ha stoffa e carattere da vendere, e di certo non si tirerà indietro di fronte al pericolo.

Gareth invece mi è piaciuto per il suo carattere e il suo modo di essere donnaiolo, durante le rocambolesche fughe dalle case delle sue conquiste mi sono fatta un gran ridere nel leggere gli epiteti che i padri delle donzelle gli urlavano dietro xD Mi ricorda molto il personaggio di Ranuncolo, poeta donnaiolo amico di Geralt di Rivia (Il guardiano degli innocenti, La spada del destino).

Lo consiglio a tutti perchè si trova sia il genere paranormal con tutto il discorso del Presidio e dei vampiri, sia romance con la storia d'amore travagliata tra Axel ed Eloise, sia azione nei momenti più movimentati (e credetemi, non mancano): direi che è assolutamente equilibrato :)
Profile Image for •Anna•.
292 reviews76 followers
February 10, 2014
L'Ordine della Chiave è avventura.
Dall'inizio alla fine, i protagonisti di questa fantastica opera di fantasia sono impegnati a venire a capo ad una serie di uccisioni che somigliano moltissimo alle storie dell'orrore raccontate ai bambini prima di andare a dormire.
Storie che tanto hanno in comune con le fiabe che molti di noi hanno amato da piccoli - da "La bella addormentata", a "Cenerentola", a "Biancaneve" - ma condite con dettagli macabri ed inquietanti che le rendono uniche nel loro genere.

Contiene spoiler, molti spoiler, non ce la faccio a non fare spoiler .

Axel Vandemberg è il giovane erede al trono di Aldenor, allievo dello Studium il cui sogno è diventare un giorno Duca dell'Ordine della Chiave, conquistando così prestigio e rispetto - che comunque non gli mancano. La carica è attualmente ricoperta dal Principe Rafael Valance, sul quale, in seguito all'omicidio della fidanzata Emelyn, ricade ogni sospetto.
Questo è solo il primo assassinio di una lunga serie, e come dicevo, la curiosità e il mistero che lo avvolge fa in modo che Axel e la sua compagnia di amici svitati (Bryce!♥Stephen!♥) si interessi al caso.
Una società inquietante, rischiarata dalla luce flebile delle candele, dove imperversano sette e confraternite che contaminano l'aria con il loro influsso malefico.
Ad aggiungere ulteriore fascino alla vicenda è la storia d'amore passionale tra Axel ed Eloise, che se nella prima centinaia di pagine non aveva suscitato in me il benchè minino interesse, dalla seconda parte del libro in poi si riscatta, e diventa via via più accattivante.
Il loro amore non è un segreto per nessuno, e non poche volte Axel si è dimostrato incline a chiedere la mano della ragazza al padrino (Eloise è, infatti, la sorella adottiva del ragazzo, in quanto, dopo la morte dei genitori, il padre di lei aveva preso in custodia i fratelli Vandemberg).
Per cui, una serie di avvistamenti di Axel in compagnia di note cortigiane, suscita scalpore e indignazione in tutti quelli che lo conoscono, e la voce non può fare a meno di arrivare alla stessa Eloise, che con lui tronca ogni rapporto.
In realtà Axel non ha motivo di farsene una colpa, perchè è stato ingannato dalla potente e sinistra Belladore, che pare non prenda molto bene un "no, grazie" come risposta.
Tutto qui?
No, perchè il finale è veramente da vogliosaperecosasuccededopoelovogliosapereORA.
Prima di uccidere la rediviva (ah si, ho dimenticato di dirlo: lei è una succhiasangue malefica ed è anche colei che è dietro alle misteriose uccisioni), questa scaglia una maledizione su Eloise.
"Eloise Weiss potrà apprendere che cosa è accaduto soltanto da me, altrimenti morirà. Se tu o chiunque altro le rivelerete qualcosa che possa discolparti, lei morirà."
IO VOGLIO CONOSCERE.
Profile Image for Diletta Brizzi.
Author 12 books100 followers
February 23, 2012
Degno prequel de "L'ordine della Spada", in questo nuovo capitolo lo stile di Virginia de Winter è migliorato moltissimo! Il libro è ricco di misteri e di intrighi e che ci risponde a tutte le domande che ci eravamo fatti ne L'ordine della Spada, primo fra tutti l'allontanamento di Eloise nei confronti di Axel, e ci fa conoscere in maniera più profonda il personaggio di Axel Vandemberg.
Qui infatti Axel, a differenza del primo romanzo in cui è altezzoso e autoritario, è una matricola che si preoccupa solo di studiare ed è più che mai innamorato di Eloise.
L'amore che Axel prova per la ragazza in questo libro "esplode" completamente.
Tuttavia un'ombra incrinerà l'amore tra i due giovani: la redidiva Belladore, rifiutata da Axel, mette in atto la perversione più totale ai danni del giovane e di conseguenza della ragazza.
Infatti, Belladore soggioga la mente di Axel facendogli credere di stringere tra le braccia e di fare l'amore con Eloise invece di Belladore stessa portandolo al centro di una serie di omicidi di ragazze e redidive disposte poi a raffigurare principesse delle favole.
Inoltre direi che l'azione e soprattutto la spiegazione al quesito fondamentale che mi aveva assillato durante il primo libro, ovvero "perché Axel non ha detto ad Eloise la verità?", arriva nell'ultima parte del romanzo: al momento della sua morte Belladore lancia una maledizione nei confronti di Axel ed Eloise. (cit: "Eloise Weisse potrà apprendere cos’è accaduto solo da me, altrimenti morirà. Se tu o chiunque altro le rivelerete qualcosa che possa discolparti, lei morirà").

Virginia de Winter è riuscita a creare una figura di "redidivo" per niente banale, anzi, tutt'altro! Non finirò mai di apprezzare la sua cura dei dettagli, delle descrizioni e delle ambientazioni gotiche. Non vedo l'ora di leggere il terzo ed ultimo libro della saga, perché DEVO leggerlo a tutti i costi! E non vedo l'ora che escano degli spoiler!
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