Forse è quell’Andrea
che emerge dal suo abisso personale.
Dopo tutto, esiste
ancora, ma non riesce a restare a galla. Si dice tirando la cintura e
infilandola nei passanti. Ma non fa in tempo a scorgerlo che già svanisce
insieme a quel bagliore.
Ora torna alla sua esistenza anestetizzata in una
Milano fredda e muta di giorno quanto artificiale la notte. Una vita in cui non
riesce a dominare nulla, nemmeno se stesso.
Vorrebbe trovare un
posto che lo faccia stare bene, che lo renda vivo e recettivo alle emozioni
come un tempo. Quando era felice e quell’Andrea c’era tutto il tempo.
(…) Non c’è posto che possa dargli emozioni se non ne
ha più dentro di lui. Quindi, meglio accontentarsi. A questo punto, anche
un cesso come questo e il buco in un culo di carne, senza il cuore, potrebbe
andare bene.
Published on August 24, 2015 03:46