Mille (e una) cose


Mamma mia, quanto tempo è passato! Per la prima volta in sei anni, il blog è stato fermo praticamente un mese. Me ne scuso con i lettori. Qualcosa vorrà pur dire, dal punto di vista della comunicazione via web. Soprattutto che i social hanno reso molto più veloce il passaggio di informazioni. Il che è buono, ma va sicuramente a detrimento di una riflessione un po’ più posata.


Comunque, aggiorno il blog per dirvi che il 3 aprile alle 12 sono di nuovo ad Agrigento, dopo la presentazione di Gerusalemme senza Dio della settimana scorsa. Questa volta all’università, invitata da Valeria Scavone (grazie!) a parlare di urbanistica, piani regolatori, cemento e pietra bianca, identità, stratificazioni, etc etc… Ci sarà Gianfranco Tuzzolino, e suppongo parleremo delle città a impianto islamico (si dice così? forse).


La mia lentezza nell’aggiornare il blog ha molte ragioni pratica. Una, su tutte. Sono diventata dallo scorso dicembre la presidente del Teatro Comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia, impegno che ho preso alla lettera, e che mi occupa – con piacere, soddisfazione e fatica – molte ore del giorno. Da poco più di tre mesi che a me, ora, sembrano già un anno. E’ un impegno che, assieme a un gruppo di uomini e donne di buona volontà del consiglio di amministrazione, significa nei fatti occuparsi di tutto. Non solo, e talvolta non tanto, di cartellone, programmazione, arte, ma molto prosaicamente delle mille necessarie incombenze che il ‘piccolo teatro del piccolo paese’ chiede siano sciolte e risolte.


Oltre le lamentele, un ‘piccolo teatro’ (per nulla piccolo, 240 posti tra platea e tre ordini di palchi) in un paese di seimila abitanti significa un polo culturale il cui palcoscenico ospita prosa, musica, attualità, servizi alla comunità. E come potete immaginare, le idee, gli stimoli, i sogni nati in questi tre mesi sono già un’infinità. Abbiamo cominciato bene, con un cartellone che ha già visto Ascanio Celestini, Mario Venuti, Roberta Torre e i suoi im-pazienti di Insanamente Riccardo Terzo, e poi Mimmo Cuticchio, e il duo (di fado e jazz) Barenghi-Ribeiro calcare il palcoscenico. En attendant Giacomo Cuticchio, Giuseppe Massa e le sue Badanti, Lampedusa Beach di Lina Prosa con Elisa Lucarelli (in questi giorni al teatro Biondo di Palermo), Paolo Mannina e il Muro di Silenzio di Paolo Messina, e Gianni Gebbia in Magnetic Trio.  E poi c’è il Circolo di Lettura, che ha inaugurato pochi giorni fa le sue riunioni nel ridotto del teatro appena rimesso a posto a costo zero e tanta dose di buona volontà, con materiali e mobili riciclati.


Un giorno, racconterò di questi tre mesi brevissimi e intensi. Ahlan wa sahlan, intanto, un benvenuto a chi vorrà venire a vedere il work in progress.


 

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Published on March 31, 2014 04:49
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