Alessio Brugnoli's Blog, page 247

September 14, 2015

Il mio Mycroft

Mycroft


Fin da quando vidi La Vita Segreta di Sherlock Holmes, rimasi affascinato dalla figura di Mycroft Holmes: l’immagine del fratello in ombra, che potrebbe fare di più o meglio di quello che è sotto la luce dei riflettori, ma che alla vanità preferisce il dovere.


Poi leggendo le storie Conan Doyle, quella figura che


non ha ambizioni né energia. Non uscirà mai fuori di casa per verificare le sue soluzioni. Preferirà considerarle sbagliate anziché prendersi la briga di dimostrare a se stesso di aver ragione. Più e più volte mi sono occupato di un suo problema, e ho ricevuto una spiegazione che in seguito è risultata corretta. Ma era assolutamente incapace di risolverlo dal punto di vista pratico


che a suo modo ricorda un Nero Wolf, mi ha sempre più colpito. Perchè anche io sono un pigro matricolato e perchè ci sono momenti, in cui, mal sopportando il resto del genere umano, vorrei fondare il Diogenes Club.


Per cui, mi sarebbe piaciuto infilarlo in Lithica... Il problema è che, per come avevo impostato il romanzo, sarebbe stato difficile utilizzarlo secondo la descrizione data dal canone holmesiano.


Al massimo, avrebbe potuto svolgere il ruolo di antagonista, ma mi ero già orientato verso un’altra soluzione… Per cui, ho deciso di puntare all’eresia… In mondo parallelo, ho fatto vivere a Mycroft delle vicende differenti…


Così lo reso non solo un ragno tessitore d’intrighi, ma un uomo d’azione, pronto a confrontarsi con l’Ignoto e pronto ad esplorare i militi del proprio coraggio


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 14, 2015 05:18

September 9, 2015

Perplessità…


Se i racconti di Utopia Pirata fossero stati scritti da un esordiente, probabilmente avrei parlato di un buon lavoro; però, da un fuoriclasse, mi sarei aspettato qualcosa di più e di diverso.


Per essere chiaro, Sterling è, come accuratezza storica, una spanna sopra a tanti scrittori che conosco. Per una volta, scrive con prosa leggera e divertente. Però in ogni racconto manca il colpo d’ala, il lampo di genio, quello che, per citare il Perozzi


È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione.


Di pastiche letterari, in cui si mischiano generi, stili, personaggi reali e di fantasia, in questi anni ne ho letti a bizzeffe e a costo di essere bruciacchiato come eretico, anche di ottimo livello, paragonabile a quelli buttati giù da Sterling.


I quali non mi hanno nè stupito, nè scosso, nè riempito d’entusiasmo; a volte danno l’impressione di essere impalpabili, di non posarsi sull’anima…


Però, è interessante interrogarsi su una cosa… Su quanto Sterling sia stato influenzato dall’ambiente narrativo italiano, portando all’eccesso quanto già presente ne La Macchina della Realtà, e su quanto lui abbia influenzato la scrittura e l’immaginario di tutti noi..


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 09, 2015 08:07

September 4, 2015

PoeTreeDance: danzare poesia…

tiziana


Nell’ambito del Festival Dì Martedì ai Giardini – Cultura a Piazza Vittorio

In cui i giardini della piazza diventeranno scenario ogni settimana di un diverso evento, passando dalla musica alle danze tradizionali, dai reading ai laboratori di poesia. Eventi che riportano la Bellezza e la Cultura al centro della Vita, per affermare l’orgoglio di vivere in un rione meraviglioso, più simile a un villaggio accogliente che a un anonimo e desolato non luogo.


Tra i numerosi eventi, che da giugno a settembre animeranno i giardini di Piazza Vittorio, affiancandosi alla tradizionale rassegna cinematografica, martedì 8 settembre alle ore 18.00, presso la cavea teatrale dei giardini di Piazza Vittorio (entrata sul lato opposto di via Mamiani), si terrà un laboratorio di caviardage con l’istallazione dell’albero delle poesie e si concluderà con reading e danza delle stesse attraverso un lavoro di DanzaMovimento Relazionale Creativa©

.

PoeTreeDance: danzare poesia…


Raccontare una storia, trovare la propria poesia nascosta, che diventi storia e poesia collettiva, perché il sogno, l’immaginazione, la danza appartengono a tutti al di là della razza, fede e lingua, nessuno dovrebbe sentirsene escluso e così lasciar fiorire poesie su un albero e danzarle puo’ diventare simbolo di un riscatto e cambiamento possibili.

Riscrivere la propria storia personale e collettiva, una storia che vada al di la’ di confini spaziali e temporali…


Cimentarsi con un testo poetico significa “ascoltare la propria voce, riconoscere parti di se e imparare a comunicarle, restituendo alla parola la sua pienezza, giocare con le parole e con i testi consente di esprimersi anche a chi ha difficolta’ a farlo utilizzando contenuti legati al proprio mondo interiore, prendendo in prestito parole di altri e ognuno lo fa in modo unico e irripetibile.


Il sogno è quello di far viaggiare l’albero delle poesie per il mondo, un albero che accolga le storie di viaggiatori provenienti dai diversi luoghi della Terra e in cui ciascuno abbia la possibilità di esprimersi raccontando la propria poesia e di danzarla, in cui diverse lingue, linguaggi e storie possano integrarsi e trasformasi, perchè la storia delle storie e’ la storia nelle storie, perché la storia delle storie è la storia di ogni storia.


Le poesie verranno danzate da Corpisensibili-Human Dance Group, gruppo nato dalla volontà di contribuire con l’arte e la danza, alla valorizzazione della vita in ogni sua forma, che offre performance in occasione di eventi di volontariato sociale, raccolta fondi per Onlus o associazioni che operano in Italia o all’estero, per la promozione di attività o azioni legate al sostegno e alla cura della persona, dell’ambiente e di ogni essere vivente.


Reading degli scritti di: Camillo Marcello Ciorciaro, Martina Dini, Paola Grasso.


A cura di : Fernando Battista – Danzamovimentoterapeuta – APID; Art-Counselor Espressivo Trainer Supervisor – Assocounseling, AI SENSI DELLA LEGGE 14/01/2013 N. 4 ; trainer e ideatore del metodo DanzaMovimento Relazionale Creativa©; creatore Corpisensibili – HumanDance Group e- mail: corpisensibili@tiscali.it


Tiziana Mezzetti – counselor a mediazione artistica (Aspic) , AI SENSI DELLA LEGGE 14/01/2013 N. 4 – formatrice certificata metodo “caviardage” , naturopata ad approccio psicosomatico (Riza)

e-mail: tizzi73@gmail.com


N.B. Coloro che intendono partecipare all’evento dovranno portare una candela tipo tea light bianca o rossa, un portacandela/bicchiere di vetro e un telo/pareo per la parte a terra.


Si consiglia abbigliamento comodo.


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 04, 2015 07:35

September 2, 2015

Ricordando il prof Picardi


Con un poco di ritardo, celebro un grande appassionato di fantascienza e uno dei pilastri dell’esplorazione spaziale: il prof Picardi, recentemente scomparso.


Per chi non lo conoscesse, Picardi, con il suo aspetto disordinato, che spesso mi strappava sorrisi, perchè tanto simile al mio, è stato uno padri dei radar progettati dall’ASI che ci hanno permesso di conoscere a fondo il sistema solare, da Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, Cassini.


Il prof era un uomo tanto geniale, quanto umile e disponibile: temo che proprio al sua semplicità, il suo essere alla mano e prodigo di consigli sugli argomenti più disparati, lo abbia fatto celebrare secondo i suoi grandi meriti.


Parlo nel mio piccolo: nel mondo della fantascienza italiana, forse sbaglio, ma non mi pare di aver visto neppure un trafiletto in suo onore… Eppure, ogni giorno, ha contribuito a rendere reali e concrete le nostre visioni, facendoci scoprire il vero aspetto di Marte, di Encelado e Titano…


Forse perchè noi, come scrittori, siamo più concentrati sulla dimensione sociale che tecnologica della fantascienza, più interessati ai dilemmi umani che a come possa funzionare un radar… Oppure, perché, semplicemente, preferiamo rifugiarsi nello sprawl urbano, periferico e tormentato, che sfidare le immensità del Cosmo…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 02, 2015 01:53

September 1, 2015

Un commento a Lithica


Cominciano ad arrivare i commenti, grazie al cielo positivi, a Lithica... Ieri sera Nina Todorovic, straordinaria artista serba, che nei suoi lavori esplora il rapporto tra Spazio e Interiorità, con una poesia visiva tanto essenziale, quanto evocativa, ha scritto queste parole, che mi hanno fatto arrossire


Davvero complimenti di cuore per il libro, mi e’ piaciuto tanto, tanto! Lo trovo diverso del Canto Oscuro, ma comunque molto, molto interessante ed intrigante e coinvolgente. Mi piacciono i capitoli dedicati ad ogni personaggio ed i loro pensieri, le sequenze dei sogni con tante ricche associazioni, mi piacciono i legami eclettici tra i personaggi dalle storie diverse, mi piace come hai combinato tutto insieme e come porti i lettori alla fine che non e’ veramente una vera fine, io non vedo l’ora di leggere i tuoi nuovi romanzi!


Molto divertente, molto intelligente, per me in certi punti un po’ difficile da leggere/capire subito, per questo ci voleva un po’ piu’ di tempo per finire il libro, ma ogni parola, come ti ho detto era coinvolgente ed apriva diverse nuove storie e diversi nuovi universi. Lo leggevo come se avessi guardato un film, e mi e’ piaciuta questa sensazione. Ho sottolineato certe parti, che ho trovato particolarmente interessanti, penso di rileggerle tra poco. Trovo sempre un umorismo particolare nei tuoi libri e questo e’ fantastico.


Che ti posso dire, complimenti ancora!


Mi ha fatto piacere il fatto piacere il fatto che Nina, oltre ad apprezzare il mio tentativo di rimettermi in discussione, di non scrivere un clone del precedente libro, con l’idea che è alla base di Lithica… Creare un equivalente narrativo dei mottetti di Johannes Ockeghem  in cui l’intrecciarsi delle voci narranti è un incerto equilibrio tra regole matematiche, nel mio caso ispirate agli spazi di Calabi Yau e casualità, figlia dei sogni


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 01, 2015 08:13

August 31, 2015

L’eterno barocco

pie


Ieri pomeriggio, in attesa di prendere i biglietti per il film sui Minions, per ammazzare il tempo, sono andato a vedere la mostra di David LaChapelle. Senza giri di parole, è stta un’illuminazione.


Perchè, per ritornare al discorso dei giorni scorsi sugli Universi Visivi... Mi sono innamorato profondamente dei suoi lavori, perchè in lui riconosco una sensibilità barocca molto simile alla mia (con le ovvie differenze qualitative… Lui è un grande artista, mentre io sono un mestierante della penna)


Barocco è confrontarsi con l’ossessione della Morte, esorcizzandola accumulando oggetti o storie, tratte dal passato e dal presente, spesso in contrasto tra loro, sperando che dalle sovrapposizioni nasca una superiore armonia, specchio del caos che ci circonda.


Barocco è avere il coraggio dell’eccesso e dell’immaginifico, del ridere, anche senza eleganza del potere e delle sue forme, affamati di una spiritualità sempre vicina e sempre sfuggente…


Barocco è confusione, disarmonia, ma anche straniamento, accettare la sfida del disordine, per provare a inseguire se stessi…


Barocco è raccontare la nostra società, di memi e immagini, realtà virtuale e pesantezza del metallo…


Forse è una condizione dello spirito umano, sempre pronta a saltar fuori, appena crolla l’illusione dell’equilibrio e della razionalità… E c’è bisogno di pazzi, per tentare di mostrarne un riflesso al mondo..


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on August 31, 2015 07:44

August 29, 2015

Universi visivi

dorian


Le riflessioni di ieri mi hanno reso consapevole di quanto la mia narrativa sia influenzata dagli universi visivi degli artisti che frequento e conosco: di fatto ciò è molto legato alla mia modalità creativa.


Prima creo delle immagini nella mia mente, poi tento di tradurle in parole: è ovvio che l’immaginazione non sia green field, ossia nasca dal nulla, ma sia figlia degli stimoli visivi e culturali che mi circondano.


Se per i racconti di Altra Storia tali riferimenti sono immediati, dall’aeropittura a Casorati, e lo stesso per Il Canto Oscuro, da Roesler Franz a Boldini e per Navi Grigie, tutto il magmatico movimento New Pop Contemporaneo, per Lithica, grazie alla sua dimensione onirica, la situazione è più complessa.


Se dovessi ipotizzare dei nomi di artisti che mi hanno influenzato, per le componenti più espressionistiche, sicuramente Ferruccio Lipari, Elisa Rescaldani e Alex Lo Vetro, mentre per quelle più poetico Dorian Rex , Gerlanda di Francia e Chiara Fersini… E senza dubbio, per le suggestioni alchemiche, molto dipendo dal buon Alessandro Bulgarini…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on August 29, 2015 08:01

August 28, 2015

Grazie Max Papeschi


Ieri sera stavo chiacchierando al telefono con un mio amico artista… Tra un pettegolezzo e l’altro, siamo finiti a parlare delle vicende del buon Max Papeschi, concordi nell’esprimere la nostra solidarietà per la questione Dismaland…


Ad un certo punto, il mio amico se ne esce con un


“Mi è piaciuto come hai reso omaggio a Max, in Navi Grigie


Mi gratto la testa, aggrotto la fronte, assumendo un’espressione alla che diavolo stai dicendo Willy…


“Cioè ?”


“Ma come, con quel personaggio, il muride”


Accrocco due o tre parole di circostanza, per non dare dello scemo al mio amico e liquido la vicenda…


Però, il tarlo mi rode la mente: riprendo il mio libro e lo rileggo, scevro da pregiudizi.. E lo scemo sono. A mente fredda, devo dare ragione al mio amico. Le opere di Max hanno influenzato il mio immaginario e la mia scrittura…


Riflettendoci, sarebbe stato strano il contrario ! Max, con la sua arte intelligente, disincanta e sarcastica, racconta una società che priva di senso di sfalda, aggrappata alle sue contraddizioni.


Un mondo in cui i meme hanno sostituito il Reale, in cui una risata amara e grottesca è l’unica ribellione al vuoto multiforme..


Di fatto una cosa molto simile a a ciò che racconto in Navi Grigie… Senza le visioni di Max, il mio romanzo sarebbe stato senza dubbio diverso e peggiore…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on August 28, 2015 06:34

August 27, 2015

Orchestraccia


Sabato scorso sono andato ad ascoltare un concerto dell’Orchestraccia: per chi non la conoscesse, è un gruppo folk-rock romano, in cui musicisti e attori revisionano e attualizzano le canzoni tradizionali dell’Urbe.


Una rivisitazione in termini sia di arrangiamenti, sia di drammatizzazione, che può piacere o non piacere, mio padre ad esempio non la gradisce, ma che ha il grande pregio di riportate alla luce tutta la forza espressiva e la drammaticità di testi che l’abitudine ha spesso nascosto.


In piccolo, penso che la mia narrativa fantastica faccia qualcosa di molto simile: non invento nulla di nuovo, sospetto che nella fantascienza sia stato scritto di tutto e di più, ma con lo steampunk recupero le idee di un secolo fa, mostrandole sotto altra forma, a volte pervertendole, ma cercandone di recuperarne la potenza espressiva…


Ci riesco ? Non so, ma almeno mi diverto a tentare…


pervertendole, ma cercandone di recuperarne la potenza espressiva…


Ci riesco ? Non so, ma almeno mi diverto a tentare…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on August 27, 2015 03:04

August 25, 2015

Cina o non Cina

cina


Leggendo alcuni commenti sulla crisi borsistica cinese, mi sono trovato davanti un


“Perché nessuno l’aveva previsto ?”.


In realtà, di analisti che avevano annunciato il pericolo, ve ne sono a bizzeffe, anche in tempi non sospetti.


Però, per la natura caotica dell’economia, un conto è ipotizzare un rischio, un conto è dire quando si verificherà e se le ricette adottate siano veramente efficaci.


I segnali vi erano tutti. Il governo cinese dagli anni Ottanta in poi ha applicato con la sue élites un patto abbastanza trasparente: voi non mettete bocca sulla politica, io vi faccio arricchire.


Patto che è stato mantenuto sia grazie all’esportazioni, sia grazie agli investimenti infrastrutturali interni: dal 2008 sono calati entrambi.


La prima per la contrazioni dei consumi in Occidente, i secondi per evitare che il debito pubblico di Pechino esplodesse.


La prima soluzione tentata per foraggiare la borghesia cinese è stata quella di stimolare il mercato interno: purtroppo gli effetti di tale politica si vedono solo a medio termine, mentre i nuovi ricchi, er generone cinese, non brillano certo per pazienza.


Per cui, si è tentato, con buoni risultati, di tenere su l’economia con l’edilizia privata: il problema è che il mercato è stato rapidamente saturato. Di conseguenza, il flusso di denaro si è buttato in borsa, alimentando una bolla ben superiore a quella del 1929.


Quando è scoppiata, per evitare il primo collasso, il governo cinese ha cominciato ad acquistare azioni, per tenere artificialmente elevato il loro valore. Però, le risorse sono quelle che sono: se compro azioni, non posso certo comprare i titoli di Stato americani.


E se non compro i titoli di Stato americani, non posso tenere basso il valore dello yuan sul dollaro (e quindi sull’euro) e di conseguenza, calano le mie esportazioni.


Per cui, per evitare questo, ho dovuto svalutare ufficialmente la mia moneta: cosa che gli investitori, sempre malfidati sulle statistiche ufficiali cinesi, hanno interpretato come segnale che la crisi economica fosse peggiore di quanto affermato pubblicamente.


Il che ha generato il fuggi fuggi… Ora le soluzioni attualmente applicati da Pechino non sembrano essere efficaci: il suo sistema bancario e di fondi pensionistici è così scassato che non può fungere da valido sostegno per la borsa e il governa rischia anche di dover tamponare eventuali fallimenti in questo campo, dall’altra l’immissione di liquidità da parte della Banca of China non fa alimentare il circolo vizioso precedente.


E ora che succede ? Quanto dura ? Domande a cui è difficile dare una risposta, anche perché vedere come reagirà all’evento ignoto da almeno un secolo, della recessione… L’unica cosa è che speriamo non succeda come tradizione, con signori della guerra pronti a prendersi a cannonate a destra e manca, sino all’instaurazione di una nuova dinastia…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on August 25, 2015 02:56

Alessio Brugnoli's Blog

Alessio Brugnoli
Alessio Brugnoli isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
Follow Alessio Brugnoli's blog with rss.