Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1456

July 12, 2021

La Rodriguez mamma bis e quelli che sperano che sua figlia sia una «mini-Belén»

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Belén Rodriguez è appena diventata mamma bis. Della piccola Luna Marí. Dopo Santiago, avuto dall’ex Stefano De Martino, dall’amore con Antonino Spinalbese è nata una femminuccia. E in molti si augurano che la piccola sia una «mini-Belén». Primi fra tutti, naturalmente, i follower della showgirl argentina che in questi mesi hanno seguito passo passo, su Instagram, la sua gravidanza: le ecografie, le emozioni, il pancione che cresceva. Ma non solo loro.

Persino il settantenne ex campione di ciclismo Francesco Moser, che non ha mai fatto mistero di non curarsi di media e frivolezze, intervistato dal Corriere della Sera s’è agurato che la piccola «diventi un’altra splendida Belén». D’altronde in questo caso, per l’ex campione del mondo, il gossip è una questione di famiglia: suo figlio Ignazio da circa quattro anni è fidanzato con Cecilia Rodriguez, la sorella minore di Belén. Che nel salotto di Verissimo, lo scorso febbraio, aveva ammesso che non vedeva l’ora di diventare zia di una femminuccia: «Ero sicura fosse maschio, non ci posso credere: aspettiamo una nipotina! Io, da brava zia, compro già i vestitini e penso a come pettinerò mia nipote».

Ma la prima a desiderare una bambina era proprio Belén. La showgirl l’aveva rivelato già nel 2018, su Instagram, rispondendo alle domande dei follower: «In futuro vorrei tanto una femmina, una piccola Belén». Concetto ribadito lo scorso marzo nel salotto di Verissimo: «Sognavo fosse una femminuccia. Spero mi assomigli, non vedo l’ora di farle tante treccine». Ora può finalmente abbracciare la sua Luna Marì. Chissà se la piccola sarà davvero la «mini-Belén» sognata da tanti. Di sicuro la bimba è venuta al mondo sotto la buona stella di una notte da campioni, quella della vittoria degli azzurri agli Europei 2021.

E il suo papà, Antonino Spinalbese, non potrebbe essere più felice:« Ti conquisterò ogni singolo attimo, perché hai… il profumo di felicià», ha scritto su Instagram postando la foto di un piedino della figlia.

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Published on July 12, 2021 03:08

Charlène di Monaco, la videochiamata ai figli lontani (con lo sguardo pieno di nostalgia)

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Charlène di Monaco è tornata a mostrarsi in pubblico per la prima volta dopo l’operazione alla testa subita lo scorso giugno. E l’ha fatto su Instagram, dove ha pubblicato alcune fotografie che la ritraggono mentre, dal Sudafrica, dove è bloccata da inizio anno, parla in videochiamata con i due figli, i gemelli di sei anni Jacques e Gabriella, avuti dal principe Alberto.

«Passo un po’ di tempo con Jacqui e Bella mentre faccio coperte per l’asilo della porta accanto. Auguratemi buona fortuna», scrive l’ex nuotatrice quarantatreenne ai suoi 260 mila follower, condividendo un  momento della sua nuova quotidianità. Nelle immagini Charlène Wittstock appare con i capelli molto corti e in abiti sportivi, con maglione, jeans e stivali.

Mentre parla al cellulare con i figli la principessa sorride, ma lo sguardo è malinconico. D’altra parte, da troppo tempo Charlène è lontana dalla sua famiglia. A inizio anno s’era recata in Sudafrica, la sua terra natale, per promuovere un progetto legato alla salvaguardia dei rinoceronti, in via di estinzione a causa del bracconaggio. Nel corso del viaggio ha contratto un’infezione otorinolaringoiatrica che la sta obbligando a restare lontana dal Principato. La malattia, che coinvolge gola, naso e orecchie, più volte l’ha costretta a finire sotto i ferri, da ultimo lo scorso 24 giugno. Dal Principato non hanno voluto fornire dettagli né sulla patologia, né sulle operazioni e neppure sui tempi di convalescenza.

Quello che è certo è che la principessa non è più potuta tornare a Monaco, neanche in occasione dei festeggiamenti del decimo anniversario di matrimonio con Alberto. E proprio del consorte Charlène ha parlato la scorsa settimana in un’intervista al magazine online sudafricano News 24: «Alberto è il principale pilastro della mia vita e la mia forza, senza il suo amore e il suo sostegno non avrei potuto superare questo momento tanto doloroso. È stata una sfida per me, mi mancano mio marito e i miei figli».

A inizio giugno Alberto e i due gemelli «Jacqui e Bella», come li chiama la mamma, sono volati in Sudafrica per riabbracciarla. Ora il marito e i figli vorrebbero riaverla accanto, il prima possibile, nel Principato. Ma i tempi del ritorno di Charlène al Palazzo restano un mistero.

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Published on July 12, 2021 03:07

Phoebe Philo is back! Dopo tre anni di assenza, la designer torna a creare

«Essere nel mio studio e ritrovarmi a fare ancora una volta è stato eccitante e incredibilmente appagante». Così Phoebe Philo, la donna che per 10 anni è stata la linfa vitale di maison Céline, ha annunciato a Business of Fashion il suo ritorno nella moda.

Dopo una decade creativamente rivoluzionaria e un’assenza di tre anni e mezzo dalla scena fashion, la designer inglese, che con la sua cifra stilistica che mescola il piglio british a un’eleganza cosmopolita ha plasmato l’identità della casa parigina, si dice pronta a tornare. Ma non alla guida di un blasonato brand di lusso, bensì al timone di un proprio omonimo marchio di abbigliamento e accessori di cui detiene le quote di maggioranza.

A sostenerla in questa avventura, il colosso LVMH, che ha acquistato una quota di minoranza dell’azienda lasciando a Philo totale carta bianca. «Ho avuto un rapporto molto costruttivo e creativo con LVMH per molti anni. È un’evoluzione naturale per noi riconnetterci in questo nuovo progetto. Ho apprezzato molto il confronto di idee avuto con Bernard Arnault e Delphine Arnault e sono felice di imbarcarmi in questa avventura col loro supporto» ha dichiarato ancora la designer.

Pochi, anzi pochissimi, i dettagli svelati riguardo il nuovo progetto che conosceremo meglio all’inizio del 2022, ma con una rassicurazione: sarà un’etichetta «radicata in qualità e design eccezionali». Un’anticipazione che disegna gli scenari di una moda luxury che attinge dalla sua estetica rassicurante, calma, audace e minimalista, classica e contemporanea insieme.

Ma che si dice pronta a sfidare un tempo diverso da quello che la designer si è trovata a vivere e plasmare negli ultimi anni. Un tempo critico, nuovo, veloce, complesso. Ma che siamo certi sbaraglierà.

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Published on July 12, 2021 02:49

I migliori meme sulla vittoria agli Europei dell’Italia

Se vi siete appena svegliati, voglio rassicurarvi io: non è stato un sogno, la nazionale italiana è campione d’Europa! Per chi, come me, è reduce da una serata passata in macchina a sventolare fuori dal finestrino una o più bandiere dell’Italia, questo inizio settimana sarà un po’ più duro ma ad aiutarlo ci sono gli immancabili meme di Twitter sulla vittoria agli Europei dell’Italia. Senza, che evento sarebbe?

BORIS, WAKE UP!

Qualcosa mi dice che il primo ministro inglese, oggi, non s’è svegliato proprio in forma!

https://twitter.com/ale_alfa9/status/...

ITALIANS DO IT BETTER

Dai Maneskin agli azzurri è un attimo proprio!

https://twitter.com/Vampire_Tamriel/s...

UN ERRORE INDELEBILE

Caro amico inglese, potevi prenotare la seduta dal tatuatore qualche giorno più in là, però!

https://twitter.com/BlackTristan/stat...

ITALIA – FRANCIA, PACE FATTA

Lo so che avete festeggiato l’uscita della Francia dagli Europei tanto quanto la vittoria di oggi

https://twitter.com/ookidk/status/141...

HERMIONE UNA DI NOI

Perché le cose vanno detto e pronunciate bene!

https://twitter.com/sensibilandia/sta...

QUALCUNO SI RICONOSCE?

Io decisamente sì!

https://twitter.com/DanielaBellant1/s...

DEDICATO A CHI OGGI NON È DOVUTO ANDARE IN UFFICIO

Io ho ancora gli occhi rossi e mi rimbombano i clacson delle orecchie.

https://twitter.com/S_Tanco/status/14...

IT’S COMING ROME!

Se i reali inglesi hanno visto Gomorra, ci hanno pensato anche loro: sicuro.

https://twitter.com/MarcoProEU/status...

DICHIARAZIONI D’AMORE IN LIVE

Ogni momento è quello giusto.

https://twitter.com/idkelocin23/statu...

ABBIAMO RIPORTATO LA COPPA DALLA VERA QUEEN

Anche noi abbiamo la nostra queen, non dimentichiamolo!

https://twitter.com/alehugme3/status/...

LIAM VS LAURA PAUSINI

Nulla da aggiungere

https://twitter.com/Forgotten_X_Kid/s...

ORGOGLIO ITALIANO

Ma quante vittorie e risultati importanti abbiamo festeggiato quest’anno?

https://twitter.com/3ffee__/status/14...

LE BIMBE DI MATTARELLA

Mattarella uno di noi

https://twitter.com/paracetamoloki/st...

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Published on July 12, 2021 01:53

July 11, 2021

Variante Delta: a rischio le zone bianche nelle prossime settimane

Mentre la variante Delta dilaga in diversi paesi d’Europa, dalla Gran Bretagna alla Francia, il governo italiano cerca un modo ragionevole per poter far fronte alla possibile emergenza, ed è per questo che in settimana sarà convocata una cabina di regia ad hoc per affrontare il problema. «Dobbiamo agire con prudenza anche alla luce di quanto sta accadendo in Europa» è il messaggio del Ministro della Salute Roberto Speranza, che non esclude eventuali nuove misure di contenimento. Il «liberi tutti» inglese si è dimostrato un fallimento, ed è per questo che l’Unione Europea consiglia la cautela.

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Le mascherine rimarranno obbligatorie nei luoghi al chiuso e questo, secondo Speranza, è fuori discussione, almeno fino a quando non sarà chiara l’evoluzione della nuova ondata. Intanto, mentre la Lega preme per riaprire le discoteche senza limitazioni, il governo è alle prese con un’altra decisione cruciale: decidere se continuare con la riapertura indipendentemente dall’andamento dei contagi oppure seguire una via più cauta come la Catalogna, che ha imposto la chiusura delle discoteche nel weekend anche per via dell’impennata dei positivi che, in Spagna, sono passati dai 2.711 del 26 giugno ai 21.879 il 9 luglio.

[image error]Congiuntivite[image error]Tosse secca[image error]Stanchezza mentale[image error]Febbre[image error]Difficoltà respiratoria[image error]Perdita di olfatto e gusto[image error]Disturbi di stomaco[image error]Stanchezza

In Italia l’incidenza è ancora bassa, ma la curva ha cambiato verso, con un aumento del 41% in sette giorni. Che fare? Analizzando l’andamento territoriale, c’è la possibilità che nelle prossime due settimane alcune regioni tornino in zona gialla (succederà se avranno un’incidenza superiore a 50 casi settimanali per 100 mila abitanti): a rischio, al momento, sono la Sicilia (incidenza a 21), la Campania (19), l’Abruzzo (16,6) e le Marche (15,3), anche se un aumento dei positivi si registra anche in altre regioni. Se i tassi di crescita dovessero avvicinarsi a quelli spagnoli, quasi tutte le aree del Paese non sarebbero più bianche e tornerebbe il problema della capienza ospedaliera e della pressione dei ricoveri, alleggeriti grazie alla campagna di vaccinazione. In attesa di nuovi sviluppi, alle regioni si chiede di rinforzare il tracciamento e di applicare tempestivamente la quarantena in caso di sospetta variante.

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Published on July 11, 2021 02:39

Kate Middleton e la prima apparizione pubblica a Wimbledon dopo l’isolamento

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Sorridente e impeccabile come al suo solito, Kate Middleton è tornata in società dopo l’isolamento al quale ha scelto di sottoporsi dopo essere entrata in contatto con qualcuno che è risultato positivo al Covid-19. Passato il periodo prestabilito, Kate è ritornata agli eventi pubblici insieme al marito William in occasione della finale femminile di Wimbledon che ha visto l’australiana Ashleigh Barty affrontare la ceca Karolina Pliskova. Per l’uscita, la Duchessa di Cambridge ha scelto di indossare un abito verde particolarmente vivace che ha catalizzato l’attenzione dei fotografi appostati sotto al palco reale.

Insieme a William e Kate, a seguire la partita c’erano anche le leggende del tennis Billie Jean King e Martina Navratilova, che sedevano dietro di loro. Per Kate, grande amante del tennis insieme a William – possiedono, infatti, un campo nella loro tenuta di Anmer Hall, nel Norfolk – Wimbledon è un appuntamento immancabile, anche perché è la madrina dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, che ospita il torneo di tennis ogni anno. Prima dell’isolamento a Kensington Palace e il ritorno sulla scena pubblica a Wimbledon, Kate si era affacciata al torneo lo scorso 2 luglio dopo aver aiutato a preparare il cibo e aver partecipato a una mostra speciale in occasione del Centenario del Centre Court.

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Kate e il principe William non sono gli unici membri della famiglia reale ad aver partecipato al torneo quest’anno: gli avvistamenti reali degli ultimi giorni hanno incluso anche Zara e Mike Tindall, la principessa Beatrice con tanto di pancione insieme al marito Edoardo Mapelli Mozzi, e i genitori di Kate Carole e Michael Middleton, che hanno assistito a una partita dalla Royal Box al Centre Court. Anche il cugino della Regina Elisabetta, il Principe Edoardo, Duca di Kent, è stato presente per più giorni, anche se venerdì ha annunciato che si sarebbe dimesso come presidente dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club dopo oltre 50 anni.

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Published on July 11, 2021 00:41

«Ballando con le Stelle 2021»: Morgan concorrente?

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A meno di un anno dall’esclusione dalla giuria di Sanremo Giovani e dal risarcimento richiesto da Bugo per «le brutte intenzioni» pronunciate sul palco dell’Ariston nel 2020, pare proprio che Morgan potrebbe tornare presto su Raiuno nelle vesti di concorrente. Secondo quanto anticipa Tpi, infatti, potrebbe essere lui il primo volto a scendere in pista nella prossima edizione di Ballando con le Stelle, che farà il suo debutto il prossimo 16 ottobre sempre per la conduzione di Milly Carlucci, che starebbe mettendo a punto proprio in queste settimane i primi nomi del cast.

Sempre secondo Tpi, ci sarebbe già stato un incontro preliminare tra Morgan e la casa di produzione, anche se l’ufficialità non c’è ancora e la partita può dirsi tutto tranne che chiusa: di certo, per Ballando, Morgan sarebbe il nome di punta, il bastian contrario capace di calamitare l’attenzione del pubblico e della severissima giuria, ma a pesare potrebbero essere i precedenti: le esperienze di Morgan in tv hanno, infatti, seguito un’altalena molto particolare. Dall’esperienza a X Factor per sette anni a quella di The Voice nel 2019, a far discutere è stata, però, soprattutto la sua partecipazione nel 2017 come coach di Amici.

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In quel caso, Morgan decise di abbandonare il programma a metà percorso per divergenze artistiche scegliendo, la settimana dopo, di andare ospite proprio a Ballando con le Stelle per raccontare «la sua verità» (la cosa, naturalmente, si rivelò un grande bluff visto che Morgan non parlò di Maria De Filippi ma della storia del valzer). Insomma, nel bene e nel male, Marco Castoldi a Ballando potrebbe senz’altro far parlare di sé, ma tutto dipenderà da che lato penderà l’ago della bilancia al momento della scelta.

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Published on July 11, 2021 00:13

July 10, 2021

Variante Delta, la mappa europea del rischio Covid

Il timore di tutti è la variante Delta. È quella che si sta diffondendo più velocemente e che in molte parti d’Europa sta facendo aumentare i contagi. Anche in base alla diffusione di questa variante il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc, ha disegnato la mappa settimanale sull’incidenza dei casi. L’Europa è per la maggior parte verde, ma ci sono zone in cui l’incidenza sta salendo.

La penisola iberica, dunque Portogallo e Spagna, escluse alcune regioni, è rossa. Rosso scuro è invece l’isola di Cipro. Sono gialle l’Irlanda, alcune zone di Paesi Bassi, Svezia, Norvegia e Finlandia. L’Italia è completamente verde per la seconda settimana consecutiva.

https://twitter.com/ECDC_EU/status/14...

Proprio seguendo queste indicazioni la Francia ha già sconsigliato i viaggi in Spagna e in Portogallo per le vacanze. «Quelli che non hanno ancora prenotato le vacanze, evitino il Portogallo e la Spagna», ha detto il segretario agli Affari europei, Clement Beaune, ribadendo che la pandemia non è finita. Le misure potrebbero essere rafforzate in caso di peggioramento della situazione. La ministra della Sanità spagnola, Carolina Darias, ha spiegato che per ora il boom di contagi, soprattutto fra i giovani, non ha avuto forte impatto sugli ospedali.

Per gli esperti, ma anche per parte del mondo politico, alcuni stati hanno scelto di aprire troppo velocemente le frontiere in vista dell’estate. Da una parte il contagio, dall’altro l’economia e la stagione turistica.

Secondo le indicazioni date dalla Commissione è il green pass a dare il via libera ai viaggi in Europa, ma anche i coloro contano. Non dovrebbero esserci limitazioni per chi proviene dalle zone verdi, possibile obbligo di test in partenza per chi viene dalle zone arancioni e possibile obbligo di quarantena per le zone rosse. Per il rosso scuro i viaggi vanno evitati.

Nonostante la variante Delta e l’aumento dei contagi invece il Regno Unito è sempre più pronto ad aprire i suoi confini. Dal 19 luglio l’Inghilterra, non tutta la Gran Bretagna, non richiederà più la quarantena per i residenti che rientrano dall’estero purché abbiano  doppia dose di vaccino.  In Israele è invece tornata la quarantena per i turisti.

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Published on July 10, 2021 22:00

Trafalgar Square, una scultura con i volti di 850 persone transgender

Ci sono i volti di 850 persone transgender nell’opera che è stata scelta per il quarto basamento di Trafalgar Square. L’artista che la creerà è la messicana Teresa Margolles prendendo volti da Londra e da tutto il mondo. La sua opera arriverà nel 2024, preceduta da quella dello scultore originario del Malawi Samson Kambalu che ha un intento anticolonialista.

Il Consiglio Comunale che ha partecipato alla scelta dell’opera ha detto ha detto che la messicana Margolles «lavora a stretto contatto con la comunità transgender che spesso non ha accesso ai sostegni sociali». La nota spiega anche come sarà il monumento. «Le “maschere di vita” saranno disposte intorno al basamento a forma di Tzompantli, un contenitore per crani delle civiltà mesoamericane».

Teresa Margolles è nota per aver spesso rappresentato nelle sue opere questioni e problemi sociali e per aver affrontato più volte le conseguenze della morte.

L’opera di Kambalu si intitola invece Antelope ed è una scultura nata da una fotografia del 1914 con il pastore battista John Chilembwe e il missionario europeo John Chorley. È una statua anticolonialista perché il pastore indossa un cappello andando contro la regola per cui gli africani non potevano indossarne davanti a persone bianche. Secondo chi ha selezionato l’opera, che sarà mostrata nel 2022, questa mostra «quanto siano sottorappresentate le popolazioni nella storia dell’Impero britannico in Africa».

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha detto: «Gli artisti internazionali che hanno partecipato dimostrano come questa posizione sia una delle più importanti al mondo…Le opere di questi due artisti brilleranno qui raccontato alcuni dei temi che la nostra società affronta e so per certo che susciteranno dibattito all’interno e all’estero».

Lo scorso anno molte delle statue londinesi e non solo sono state colpite e imbrattate durante le manifestazioni di Black Lives Matter. Sono state attaccate statue di personaggi legati al colonialismo e anche quelle di politici accusati di razzismo. È stata imbrattata la statua di Churchill a Londra e divelto a Bristol un monumento a un mercante di schiavi.

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Published on July 10, 2021 22:00

Una targa per Andrea Soldi, ucciso durante un Tso. La sorella: «L’hanno torturato»

Una targa per ricordare Andrea Soldi, 45enne morto per ipossia durante un Tso. Sarà posata mercoledì 14 luglio alle 9,30, in piazza Umbria, a Torino, proprio sulla panchina dove lui, affetto da schizofrenia, amava trascorrere il suo tempo, dove trovava rifugio nei momenti di dolore profondo e dove si sentiva sicuro e tranquillo.

Era seduto su quella panchina quando, il 5 agosto 2015, il suo psichiatra e tre vigili urbani si avvicinarono per farlo salire sull’ambulanza. Ma qualcosa andò storto: Andrea, che rifiutava il trattamento forzato, venne immobilizzato dal personale. Una stretta letale. Perse i sensi, si accasciò a terra e, in quella posizione, prono, venne ammanettato e caricato sull’ambulanza. A pancia in giù, non riuscì più a respirare e non riprese conoscenza.

In questi anni, la sorella Maria Cristina – insieme al papà Renato – non ha mai smesso di cercare la verità. Sente di averla trovata, ora che la Corte d’Appello ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione lo psichiatra e i tre agenti della polizia municipale accusati di omicidio colposo per la morte del fratello. E questa targa, per lei, è la dimostrazione che anche il Comune ha preso coscienza di quello che è accaduto.

Signora Soldi, che cosa significa, per lei, questo riconoscimento?
«È un monito a far sì che quello che è successo ad Andrea non accada mai più: è anche quello che è scritto sulla targa. Non deve più succedere che i Tso vengano eseguiti in maniera così feroce: il personale deve essere preparato, e non solo a utilizzare le arti marziali. Certo che devono esserci le forze dell’ordine, ma devono rimanere a distanza. Questa targa, inoltre, serve anche a dare voce alle famiglie e ai malati mentali».

Che non ne hanno abbastanza.
«Come famiglia, siamo stati abbandonati e ci sentivamo soli. I malati mentali sono considerati di serie b, se non peggio, invece dovrebbe essere dato loro lo spazio necessario. I centri dovrebbero essere aperti sempre, perché i malati abbiano un posto adeguato e accogliente dove andare».

Ad Andrea non è successo?
«Nei centri diurni lo facevano giocare con il pongo. Lui era intelligente e sensibile: quella non era una proposta appropriata. È vero che erano gli anni 90, e forse adesso qualcosa è cambiato, ma sento ancora tante famiglie che lamentano il fatto di dover gestire loro i malati, con supporti non adeguati e senza formazione. Se solo qualcuno mi avesse spiegato come relazionarmi ad Andrea durante le sue crisi, non l’avrei abbracciato, come tentavo sempre di fare in quei momenti. Sarei dovuta rimanere lontana e aspettare: la crisi sarebbe durata meno. Ma non lo sapevo: nessuno ci spiegava come comportarci».

Di che cosa avrebbe avuto bisogno Andrea, quando era malato?
«Di un lavoro, ad esempio. Per molto tempo, mio fratello ha svolto un’attività lavorativa perché mio padre era il titolare di una ditta, poi però papà è andato in pensione. Andrea aveva una manualità sorprendente: sarebbe stato bello inserirlo in un ambiente adatto a valorizzare i suoi talenti».

Lei dice spesso che suo fratello, durante il Tso, è stato «arrestato», non preso in carico.
«Sì: il giorno del Tso è stato contenuto, afferrato per il collo e strozzato fino a quando ha perso coscienza, buttato a faccia in giù, ammanettato e trasportato così in ospedale. Non una presa in carico, ma una tortura. E non solo ad opera dei tre agenti della polizia: lo psichiatra che era presente era il suo medico, e avrebbe dovuto conoscerlo bene, avere una relazione di fiducia con lui. Quel giorno Andrea non era disposto ad andare in ospedale: dovevano lasciarlo lì. Non era pericoloso né per se stesso – non aveva mai pensato di uccidersi, neppure nei momenti più duri – né per gli altri: non era mai stato violento con nessuno».

Sente di avere avuto giustizia?
«Ci sono stati due gradi di giudizio. Il magistrato Raffaele Guariniello aprì le indagini in modo tempestivo. Quando è andato in pensione, al suo posto è arrivata Lisa Bergamasco, a cui riconosco una grande passione, tanta onestà e una decisa voglia di verità. Del caso di Andrea si è occupato il giudice Federica Florio: ho sempre sentito di essere in buone mani con tutti loro. Certo, un anno e sei mesi sono niente per chi ha tolto la vita a un uomo, e i responsabili della morte di mio fratello non passeranno un solo giorno in carcere. Ma sono stati condannati per omicidio colposo: è stato accertato che Andrea, quel giorno, è stato torturato e ucciso».

Perché la targa verrà posizionata sulla panchina di piazza Umbria e non, ad esempio, in un ospedale?
«Anche l’ospedale poteva essere un buon posto, ma la panchina è più accessibile a tutti: ai bambini, agli adulti, agli addetti ai lavori, ai medici e anche agli indifferenti, che sono quelli a cui vogliamo arrivare. La targa deve essere visibile e spingere le persone a interrogarsi sulla malattia mentale. Chi ha paura quando vede un malato mentale è perché non sa nulla di queste patologie. Bisogna parlare di tutte le fragilità e delle differenze: è l’unico modo per eliminare questo stigma. Io lo farò finché avrò voce».

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Published on July 10, 2021 22:00

Csaba Dalla Zorza's Blog

Csaba Dalla Zorza
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