Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1455
July 13, 2021
Tutto ciò che sappiamo sul live action di Barbie diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie
Ok, adesso è ufficiale: Margot Robbie vestirà i panni di Barbie nel primissimo live action sull’iconica bambola della Mattel che sarà diretto da Greta Gerwig, già candidata agli Oscar per Lady Bird e Piccole Donne. Variety ha confermato che la regista scriverà la sceneggiatura insieme al marito Noah Baumbach, con cui ha già collaborato in passato. Con questa combo di talenti, il film si preannuncia un successo.
https://twitter.com/screenrant/status...Mai ruolo fu più azzeccato per la protagonista che, oltre a recitare, produrrà la pellicola con la Lucky Chap Entertainment, la casa di produzione cinematografica fondata insieme al marito. In una recente intervista a British Vogue, ha parlato di un progetto che ci sorprenderà sotto ogni punto di vista: «Sarà qualcosa di completamente diverso da ciò che il pubblico si aspetta», ha spiegato l’attrice. «Ci piacciono le cose che sembrano un po’ fuori dal comune e il nostro obiettivo è quello di stravolgere le aspettative. Interpretare Barbie è una responsabilità enorme, c’è la nostalgia di un personaggio che tutti pensano di conoscere, ma in realtà non sarà così».
https://twitter.com/BritishVogue/stat...Le riprese dovrebbero iniziare nel 2022 presso i Leavesden Studios di Londra, quindi potremmo vedere Barbie al cinema già l’anno successivo. La trama è ancora in fase di sviluppo, ma la storia sarà sicuramente orientata verso un pubblico più adulto rispetto a quello della versione animata. Non sappiamo ancora se ci saranno altrI personaggi celebri come Ken e Skipper e sui social i fan hanno già proposto quali attori scritturare per la parte:
https://twitter.com/lokipadmepedia/st...Cosa ne pensate? Secondo me, con quella dichiarazione, Margot Robbie vuole farci intendere che la sua Barbie non sarà la bellissima donna bionda che tutti considerano un po’ svampita, invaghita di Ken e shopping addicted, ma un personaggio in grado di infrangere barriere e scardinare gli stereotipi.
LEGGI ANCHEBiancaneve, Pinocchio e La Sirenetta: cosa sappiamo dei prossimi live action della DisneyChi è Marc Kalman, il nuovo fidanzato di Bella Hadid
Quest’estate piena di amore e nuove coppie ci ha regalato una nuova love story ed è quella tra Bella Hadid e un ragazzo abbastanza top secret. La modella – che si trova a Cannes per il Festival del cinema – ha pubblicato qualche giorno fa una serie di scatti, tra cui spicca quello di un abbraccio romantico con un misterioso lui.
Ora, il tempo di riprenderci da questo shock e abbiamo iniziato subito a indagare su chi fosse. La tesi più accreditata è che si tratti di Marc Kalman, professione art director. Ha collaborato alla creazione di alcuni capi della linea Bathing Ape, ma ha soprattutto ha curato merchandising, loghi e cover per gli album di Travis Scott, come quello di Days before rodeo.
E potrebbe essere stato proprio il rapper a far scoccare l’arco di Cupido o, per lo meno, a permettergli di entrare nella cerchia di amicizie vicine a Bella Hadid. È molto probabile, infatti, che Kalman sia un buon amico anche di Kylie Jenner che, come sappiamo, fa coppia fissa con Scott ed è molto legata, insieme a sua sorella Kendall, alle Hadid.
Purtroppo Kalman ha il profilo Instagram privato ed è impossibile risalire, in qualche modo, alla sua età o a quando sia iniziato la storia con l’ex angelo di Victoria’s secret. Forse è qualcosa che è iniziata qualche settimana fa o che va avanti da mesi e che i due sono stati bravissimi a nascondere. Lo scorso mese, però, Bella è stata fotografata a New York con lui durante un pranzo quindi i due stanno insieme almeno da un mese.
Intanto sono spuntate nuove foto: la modella e sua dolce metà sono stati fotografati mentre erano in barca a Cannes intenti a godersi sole e tenerezze.
Inutile dire che noi vogliamo sapere di più, quindi, ti prego, Bella fai presto le presentazioni ufficiali: non ci accontentiamo più di un post Instagram.
I bambini italiani sono preoccupati del cambiamento climatico
Ai bambini il tema del cambiamento climatico importa, eccome. Lo segnala un’indagine pubblicata da Cartoon Network e commissionata da WarnerMedia, che ha coinvolto 4125 bambini, dai 6 ai 12 anni, di 11 Paesi (Germania, Francia, Italia, Polonia, Emirati Arabi Uniti, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Regno Unito, Sudafrica, Romania, Turchia e Repubblica Ceca), e che è stata condotta dal 28 maggio all’11 giugno.
Dai risultati emerge che la salute del pianeta è una priorità assoluta per i più piccoli, che non solo hanno a cuore i temi ecologici, ma hanno anche il desiderio di contribuire attivamente alla soluzione a una delle più grandi sfide del nostro tempo. Il 91% dei piccoli intervistati è in pensiero per il cambiamento climatico, e esprime preoccupazione, paura e tristezza quando affronta questo tema. Secondo lo studio, il 78% dei bambini coinvolti desidera ricevere maggiori informazioni sull’argomento, l’83% vuole fare di più per contrastare il cambiamento climatico, e il 66% cerca attivamente opportunità per mettersi in gioco in questa sfida in favore della sostenibilità ambientale.
Alla domanda su chi è la persona che più di tutte li ispira nella battaglia contro il riscaldamento globale, il 60% dei bambini ha indicato la mamma. Subito dopo, il papà e gli insegnanti. La consapevolezza sul tema del cambiamento climatico è elevata soprattutto tra i bambini italiani (97%): il 66% di loro fa attenzione a riciclare con attenzione, il 58% cerca di risparmiare acqua e il 57% ha ridotto il consumo della plastica.
Questa ricerca è stata condotta nell’ambito della campagna Cartoon Network campioni del clima, una iniziativa che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i più piccoli sul tema del cambiamento climatico, fornendo loro gli strumenti per compiere le azioni quotidiane che possono fare la differenza per la salvaguardia del pianeta. Per l’occasione, è stato inaugurato il sito Campioni del Clima di Cartoon Network, che resterà attivo tutto l’anno e propone sfide, quiz, giochi e video a supporto della sostenibilità ambientale, realizzati in collaborazione con il Wwf.
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«Wired Next Fest», al via il quarto appuntamento
Continua con l’appuntamento del 14 luglio la nuova edizione del Wired Next Fest realizzato, come per le passate edizioni, in collaborazione con Audi. All’interno di un calendario che si articola in 5 appuntamenti tematici nell’arco di 6 mesi, la parola chiave, il fil rouge, che unisce tutti gli incontri è Equilibri: tanti, diversi e dinamici per affrontare la realtà in continuo cambiamento di un mondo alle prese con gli effetti della pandemia.
Si è iniziato il 14 aprile con un appuntamento dedicato all’intrattenimento e allo storytelling, racchiuso nella parola Play. Si è poi continuato con un secondo appuntamento il 12 maggio dedicato alla Social Innovation e con un terzo il 16 giugno a tema Next Generation che ha registrato oltre
32.000 visite al minisito, 25.000 video views, 391.000 social reach e 647.000 social impressions. Il 14 luglio si parlerà invece di Life, ovvero di nuovi stili di vita.
Nell’ultimo anno e mezzo, gli effetti della pandemia di Covid-19 sulle nostre priorità e pratiche quotidiane sono stati profondi, accelerando in maniera esponenziale le trasformazioni e il ruolo dell’innovazione guidata dalle tecnologie digitali: dai consumi allo sport, dai viaggi al cibo, dai pagamenti alla cura del nostro corpo, emergono nuove esigenze e nuovi bisogni, ed è difficile oggi individuare una parte della nostra esistenza che non sia profondamente toccata da questi processi di cambiamento. Una puntata del WNF per capire come il digitale stia orientando tutte le nostre abitudini, nessuna esclusa. Più in particolare si parlerà di come cambia il mondo della formazione anche grazie alle tecnologie digitali con la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il CEO e founder di Coursera Jeff Maggioncalda, il rettore dell’Università Bocconi Gianmario Verona e il General Manager Sanofi Pasteur Mario Merlo. Mentre l’esperto di AI e professore di Legge presso la Brooklyn Law School Frank Pasquale parlerà della necessità di norme che regolamentino l’attività dell’intelligenza artificiale. L’innovazione nel mondo dell’economia e della finanza sarà al centro del confronto con il Direttore Merchant services & Solutions Nexi Enrico Trovati, il Responsabile Digital Business Partner BdT, Private, Prodotti e Canali Digitali Retali di Intesa Sanpaolo Massimo Tessitore, l’AD di PayTipper, Gruppo Enel X Angelo Grampa; il Vicedirettore FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi Luciano Sbraga; il Country Manager Italia di Klarna Francesco Passone, il Responsabile Marketing e Digitale per i liberi professionisti e PMI, Vodafone Business Italia Raffaele Gricinella; l’imprenditore Davide Ardizzone. La sostenibilità ambientale sarà il tema del dialogo tra l’attore Massimiliano Loizzi e il Presidente e Amministratore delegato di Gruppo CAP Alessandro Russo. Di come siano cambiati il mondo della cultura e dell’intrattenimento si discuterà con la standup comedian Michela Giraud, la speaker radiofonica e pittrice Ema Stokholma, lo scrittore Lavie Tidhar; l’autrice, attrice e conduttrice Federica Cacciola, l’esperta di design, saggista e curatrice Chiara Alessi e l’editore di Acheron Books Mauro Longo. I nuovi stili di vita legati al mondo del viaggio saranno al centro degli incontri con l’assessore all’Economia e Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras e il Presidente di Gattinoni Group Franco Gattinoni. Non mancheranno le performance musicali che come di consueto accompagnano il Wired Next Fest. Sul palco del Teatro Gerolamo saliranno i cantautori Giovanni Truppi ed Esseho e la band elettronica Tersø.
Qui il link al programma e agli ospiti della puntata. La location scelta per tutti gli appuntamenti dell’edizione 2021 di Wired Next Fest è il Teatro Gerolamo di Milano. I teatri, come gran parte dei luoghi di cultura, sono stati colpiti più di altri dalla pandemia, rimanendo chiusi. Wired Italia ha quindi deciso di “riaprire” uno di questi luoghi. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi e diffusi sui canali social di Wired Italia (Facebook, Instagram, YouTube, TikTok) e su Next.Wired.it, il portale di Wired dedicato ai suoi eventi. Next.Wired.it è un sito video based che mette al centro le persone protagoniste del cambiamento e il racconto della loro idea di futuro e innovazione, oltre che tutte le info di servizio e i contenuti dei partner. Un portale sviluppato con l’obiettivo di estendere la visibilità e la durata del Wired Next Fest nel corso di tutto l’anno, facendo dell’evento una vera e propria media platform. Come per le edizioni precedenti, anche quest’anno Audi supporta l’evento con il quale condivide la spinta all’innovazione continua e l’impegno per migliorare il futuro attraverso l’applicazione dell’avanguardia tecnologica al servizio della collettività.
L’appuntamento del 14 luglio, con il patrocinio del Comune di Milano, è reso possibile anche grazie al supporto di alcuni partner:
Main partner: E-Distribuzione, Mastercard, Nexi, Vodafone; Event supporter: Cap Holding, Gattinoni, Intesa Sanpaolo, Klarna, Regione Toscana, Sanofi; Content Partner: Fondazione AIRC; Production: PianoB; Technical partner: Plesh; Collectible Design Guest: Galleria Rossana Orlandi.festval
July 12, 2021
Cosa c’è davvero tra Demi Lovato e Noah Cyrus?
In realtà, il rumor su una possibile relazione circola già da diversi mesi e l’idea che possa esserci del tenero si è fatta sempre più concreta dopo averle viste duettare insieme sul palco del Youtube Pride 2021. Le due popstar hanno cantato Easy, un brano che parla di come ricominciare post break up.
Cioè, non notate anche voi un certo feeling? Per ora, purtroppo, non c’è nulla di ufficiale e tutto quello che sappiamo lo dobbiamo a una fonte anonima che avrebbe fatto alcune rivelazioni a E!News: «A loro piace passare del tempo insieme, ma non si tratta di appuntamenti romantici. Sono state amiche per un po’, ma adesso c’è sicuramente un qualcosa che prima non c’era, una sorta di connessione». In effetti, ci avevamo visto lungo. Anche perché l’ex stellina della Disney e la sorellina di Miley Cyrus hanno davvero un sacco di cose in comune: «A unirle è soprattutto la passione per la musica, hanno un legame molto spirituale. Anche se Demi per ora ha espresso la volontà di rimanere single, è una persona molto aperta che sa prendere ciò che viene e godersi il momento».
https://twitter.com/_ramosle0/status/...A quanto pare, Demi Lovato e Noah Cyrus vogliono far sì che tutto avvenga nel modo più naturale possibile e i fan sono super eccitati dall’idea che siano una coppia. Adesso che nessuna delle due è in una relazione (una ha lasciato mesi e mesi fa Max Ehrich dopo la proposta di matrimonio, all’altra sono stati attribuiti flirt con Machine Gun Kelly, DJ Diablo e Lil Xan) forse potrebbe essere il momento giusto per mettersi alla prova. Per saperne di più, non ci resta che aspettare.
A presto per aggiornamenti! Bye!
Vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson, le Regioni non li richiedono più
La campagna vaccinale è ormai mRna dipendente, come ha spiegato il presidente della fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. L’Italia andrà avanti nei prossimi mesi con due soli vaccini: quello tedesco-americano di Pfizer con Biontech e quello statunitense di Moderna. Semmai, potrebbe arrivare più avanti Novavax e, se i dati definitivi dei trial clinici dovessero essere più confortanti di quelli preliminari, anche Curevac. Le consegne dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson alle regioni sono state infatti sospese. Almeno fino alla metà di agosto. Le dosi ci sono ma i sistemi sanitari locali non le utilizzano, per cui la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo non le sta trasferendo a livello locale.
Eppure ci sono ancora quasi 2,5 milioni di over 60 che non sono vaccinati e per i quali i prodotti AstraZeneca e J&J sarebbero indicati dalle prescrizioni Aifa (oltre che dall’Ema, che non ha mai posto vincoli per fasce d’età) ormai da mesi e più decisamente da metà giugno. Il punto è che le regioni ne hanno molte dosi in magazzino e addirittura qualcuna, come l’Emilia-Romagna, ha chiesto di poterne restituire una parte (circa 100mila dosi). Il Lazio, invece, ha spiegato di non volerne proprio più, di forniture: ce ne sono abbastanza per concludere i richiami, poi si proseguirà con Pfizer e Moderna. Che dunque a questo punto si intende destinare anche agli over 60, di fatto sottraendo quelle dosi alle fasce giovanili che invece possono utilizzare esclusivamente vaccini a mRna.
I numeri parlano da soli. Tra il primo e il 10 di luglio sono state somministrate 5,4 milioni di dosi di vaccino in Italia. Si è trattato di 1,2 milioni di prime dosi Pfizer, appena 33mila di AstraZeneca e 7.273 di J&J. Di fatto, il loro utilizzo è già fermo a parte i richiami sopra i 60 anni, e non in tutti i casi. Evidentemente gli assessorati competenti ritengono che ci siano scorte sufficienti anche per andare alla ricerca di chi, con più di 60 anni, non si sia finora manifestato ai sistemi sanitari locali. E invece dovrebbe farlo presto.
Le scorte del vaccino monodose di Johnson & Johnson, su cui in primavera le aspettative erano altissime ma che è poi andato incontro a problematiche simili a quelle di AstraZeneca, anche se in misura ancora più ridotta, equivalgono addirittura al 45% delle consegne, cioè un milione su 2,2. Altri 2 milioni di dosi AstraZeneca sono invece nei magazzini delle regioni, in questo caso il 17% delle consegne. In più, per alcuni lotti si potrebbe procedere verso la scadenza, dunque non ha senso accumulare altre scorte.
Certo si aprono in questo senso prospettive per un contributo più cospicuo dell’Italia verso i paesi che hanno maggiore bisogno di forniture: «Il problema fondamentale è che queste sospensioni di consegne è legato al fatto che non stiamo utilizzando le dosi di Astrazeneca e di J&J – ha aggiunto Cartabellotta – è evidente che in un’ottica di redistribuzione globale di vaccini, se un paese non utilizza certi vaccini [sarebbe utile che] vengano inviati in altri Paesi. Di fatto adesso la campagna vaccinale è diventata mrna dipendente, direi Pfizer-dipendente».
LEGGI ANCHEVariante Delta, Pfizer sta sviluppando la terza dose di vaccino. Ma l'americana Fda prende tempoLEGGI ANCHEVariante Delta, dai «sintomi diversi» all'efficacia dei vari vaccini: ecco cosa sappiamoGenerazione TikTok: Goglino Sisters
1- Ciao! Presentatevi per noi!
Ciao! Siamo Giovanna, Francesca e Valentina Goglino, tre sorelle di Genova, meglio conosciute come le GSister su TikTok. Da ormai un anno ci divertiamo a pubblicare video su TikTok: ci è sempre piaciuto recitare, inoltre, la piattaforma ci permette di passare molto tempo insieme divertendoci.
2- Come esprimete la vostra creatività su TikTok?
Ci piace esprimere la nostra creatività attraverso contenuti principalmente improntati sulla comicità. Creando contenuti che parlano del nostro rapporto, delle diverse personalità e della nostra quotidianità.
3- Qual è il video che vi siete divertite di più?
È una domanda difficile alla quale rispondere perché quasi tutti i nostri video sono divertenti e di conseguenza ci diverte registrarli; ma se dovessimo sceglierne uno in particolare, potremmo dirti il balletto che abbiamo fatto sulla canzone di Iko iko (che è stato tra l’altro il video con più visualizzazioni: oltre 20 milioni).
@goglinosistersMy bestie##love ##sisters ##perte ##foryou ##fyp ##family
♬ Iko Iko (My Bestie) (feat. Small Jam) – Justin Wellington
4- Quali sono i vostri effetti preferiti?
I nostri effetti preferiti sono: Blingbling, Shake e in generale quegli effetti che modificano in modo buffo il volto.
5- Musica italiana o straniera?
Usiamo tendenzialmente suoni italiani per i video comici, mentre, per i balletti usiamo musica straniera.
6- Cosa guardate su TikTok? Avete degli account preferiti?
Ci piace un sacco guardare video simpatici e i Trend del momento. Un account che adoriamo è proprio quello di Mattia Stanga, davvero unico e simpatico nella sua semplicità.
@goglinosisters♀️ ##sisters ##challenge ##perte ##foryou ##fyp ##love
♬ Friendtopia (feat. Rachel Bloom, Vella Lovell & Gabrielle Ruiz) – Crazy Ex-Girlfriend Cast
7- Mi date un consiglio per fare video fighi?
Il primo consiglio che le GSister vi danno è quello di comprare la ring light, senza quella non puoi essere un vero TikToker! Un video figo deve avere una buona luce, un contesto carino e degli outfit “giusti” e adatti al video che vuoi realizzare. Tutti questi elementi possono rendere il video ancora più bello, anche se il contenuto è quello che conta!
8- Da dove prendete ispirazione per i vostri video?
Prendiamo spunto da sprazzi di vita quotidiana, raccontiamo in maniera ironica il nostro rapporto, le nostre avventure e anche qualche aneddoto di vicende passate nella nostra grande famiglia. Ci piace proporre qualche Trend, ma dietro ogni video ci siamo solo noi e i pomeriggi passati a pensarli e realizzarli!
9- Una cosa che non sanno di voi?
Una cosa che non sanno, o almeno, che la maggior parte non sa, è che non siamo solo tre sorelle ma ben 5! Abbiamo una sorella più grande di 32 anni che si chiama Emanuela e un fratello di 30 anni, di nome Alessandro. Hanno il cognome diverso dal nostro perché il papà è diverso ma siamo cresciuti insieme e siamo tutti molto legati.
10- Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Abbiamo molti sogni nel cassetto, a Giovanna piacerebbe lavorare come fotomodella nel mondo della moda, sia come attrice nel mondo del cinema avendo studiato sei anni recitazione. A Francesca piacerebbe diventare una batterista e far parte di una band. A Valentina piacerebbe esprimersi nel mondo del cinema, avendo anche lei studiato recitazione. Un sogno nel cassetto comune è quello di poter avere un domani una linea di abbigliamento solo nostra.
@goglinosistersSempre la stessa storia 🤦♀️ ##sisters ##challenge ##perte ##foryou ##fyp ##love ##commedia
♬ suono originale – Tiktokofbanana
11- Cosa rappresenta per voi TikTok?
Fin da quando siamo piccole abbiamo lavorato nel mondo della moda facendo shooting, pubblicità, sfilate, spesso insieme. Adesso, grazie a TikTok, abbiamo trovato il canale giusto dove poterci esprimere, cercando di trasmettere positività a chi ci guarda. Ci ha dato la possibilità di fare qualcosa insieme, divertendoci dietro una fotocamera, proprio come ai vecchi tempi.
Euro 2020: La vera partita persa dagli inglesi è quella fuori dal campo
Si può perdere una partita, non la faccia. E invece ciò che è accaduto al termine della finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra è un pessimo esempio di come non si gestisce una sconfitta. Mentre gli azzurri, in preda all’euforia, festeggiano tra abbracci e lacrime di commozione, i calciatori e lo staff della Nazionale dei tre leoni offrono tutto il peggio del proprio repertorio, già in passato mostrato a più riprese tra atteggiamenti arroganti e dichiarazioni presuntuose.
E se la delusione dei tifosi, increduli di aver mancato ancora una volta l’appuntamento con una vittoria che ormai sembra impossibile da ottenere, può starci (anche se vanno condannati senza se e senza ma i fischi all’inno italiano prima della partita e gli atti vandalici perpetrati fin dalla mattina in tutta Londra), è inspiegabile e ingiustificabile la reazione dei calciatori.
La premiazione è un momento sacro dello sport. Chi vince si gode la gloria, chi perde dovrebbe accettare di buon grado la sconfitta e applaudire l’avversario. Ma ieri, a Kane & Co, il ko doveva bruciare così tanto da fargli perdere la testa. Così, appena ricevute le medaglie che certificavano il secondo posto, i calciatori inglesi hanno pensato bene di togliersele, dimostrando di aver compreso poco dello spirito sportivo. L’amarezza ci può stare, la mancanza di rispetto per lo sport e per chi ti ha battuto no.
E quando l’Italia ha alzato la coppa? La squadra di Southgate, ct compreso, era già negli spogliatoi a leccarsi le ferite. Un atteggiamento inammissibile soprattutto in un torneo così importante come il Campionato Europeo.
Non si sono comportati meglio i reali d’Inghilterra presenti in tribuna d’onore, che appena hanno potuto si sono dileguati senza lasciare traccia, anche perché dovevano portare a dormire il piccolo George. Grande la delusione dopo la partita raccontata da William solo sui social: «Il nostro cuore è spezzato. Complimenti agli Azzurri per la grande vittoria. Inghilterra sei andata avanti fino all’ultimo atto, sfortunatamente questo non era il tuo giorno. Uscite a testa alta e ne potete essere fieri. Sono sicuro che arriverà altro».
Intanto molti dei tifosi inglesi usciti velocemente al fischio finale, continuavano impunemente a devastare Wembley e dintorni, a cercare lo scontro con le forze dell’ordine e a cantare cori contro gli azzurri. Facile sorridere e rispettare i protocolli quando si vince, ma ieri sera gli inglesi hanno perso. Sì, la grande occasione di dimostrare maturità e senso sportivo.
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Varianti Covid: cosa succede se si è bloccati all’estero
Non solo i ragazzi di Malta in isolamento dopo il contagio per il Covid, molti italiani si chiedono cosa può accadere se si contagiano in vacanza. Il rischio di rimanere bloccati all’estero c’è se si è positivi e se si finisce in quarantena per contatti con positivi. La procedura cambia rispetto al via libera che dà il green pass, almeno in Europa.
Il green pass non ha più valore e si finisce in isolamento. La maggior parte dei paesi ha creato Covid Hotel o comunque segnala le strutture in cui restare. Valgono le regole del paese in cui ci si trova, ma non sempre è questo a pagare per il soggiorno obbligato aggiuntivo. C’è sempre l’assistenza dell’Ambasciata italiana che si può contattare, come i consolati, per chiedere un eventuale rimpatrio anche se l’indicazione dell’Oms è quella dell’isolamento pur chiedendo di ridurre al minimo gli inconvenienti per le persone.
La prima cosa da fare è sempre controllare sul sito Viaggiare Sicuri quali sono le certificazioni necessarie per entrare nei diversi paesi. Ci sono 5 tipologie diverse di nazioni.
Gruppo A
Nessuna limitazione per spostarsi verso San Marino e Città del Vaticano.
Gruppo B
Stati a basso rischio epidemiologico.
Gruppo C
Sono i paesi in cui è necessaria la Certificazione Verde Covid-19. Il green pass serve praticamente in tutta l’Europa: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
Se non lo si ha, bisogna sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per dieci giorni. È necessario segnalare la propria presenza alle autorità sanitarie locali e fare un test alla fine della quarantena. Rientrando dal Regno Unito c’è un isolamento di 5 giorni e serve un tampone negativo anche se si ha il Green pass. Per i bambini sotto i 6 anni non serve il tampone, ma c’è l’isolamento.
Gruppo D
In questo gruppo ci sono Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Thailandia. Non ci sono indicazioni per entrare nei paesi, ma per tornare in Italia. Bisogna fare un tampone entro 72 ore dal rientro e fare una quarantena di 10 giorni. Chi ha il green pass e viene da Canada, Giappone e Usa può rientrare senza test e isolamento fiduciario.
Gruppo E
In questo gruppo c’è tutto il resto del mondo. Serve sempre un tampone negativo entro le 72 ore prima del rientro e bisogna restare in isolamento fiduciario di 10 giorni.
Divieti
C’è il divieto di ingresso in Italia per chi viene da Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka.
Nuove regole
Con l’espandersi delle varianti potrebbero esserci variazioni sul green pass e sulle regole di rientro in Italia. Il green pass dovrebbe arrivare solo dopo la seconda dose di vaccino, non 15 giorni dopo la prima, e potrebbe essere aggiunta una quarantena di 5 giorni per chi arriva in Italia da paesi con alto tasso di contagi. Potrebbe arrivare anche l’obbligo per le Regioni di fare un numero fisso di tamponi per restare in fascia bianca. Potrebbero anche aumentare i luoghi in cui serve il green pass per entrare. Dovrebbero essere aumentati i controlli all’aperto per l’utilizzo delle mascherine in caso di assembramenti.
Spagna, più donne nel nuovo governo Sanchez
Il «governo della ripresa», costituito dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez dopo la pandemia di coronavirus, conta più donne che uomini. Le donne guideranno ben 14 dei 22 ministeri governativi spagnoli, rispetto ai 12 dell’attuale governo: il socialista Sánchez ha fatto dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne una delle priorità del suo mandato.
«Mentre ci lasciamo alle spalle la pandemia, il nuovo governo si concentrerà sulla ripresa economica del Paese e sulla creazione di nuovi posti di lavoro, sfruttando appieno l’enorme opportunità rappresentata dall’Unione europea per il recupero dei fondi», ha affermato il primo ministro.
Le donne ministro rappresentano il 63% del nuovo governo (rispetto al 54% di quello precedente). Inoltre, secondo Sanchez, c’è stato «un rinnovamento generazionale», perché l’età media dei ministri è ora di 50 anni invece di 55. In questo rimpasto, il cambiamento più grande è rappresentato dall’uscita di Carmen Calvo, il vice primo ministro.
Al suo posto è stata nominata la ministra dell’Economia Nadia Calviño, che è diventata primo vice presidente. Calvo lascia l’incarico dopo un braccio di ferro con la ministra dell’Uguaglianza Irene Montero, di United We Can, sulla bozza di una legge che permetterà l’autodeterminazione di genere.
Il secondo vice presidente è Yolanda Diaz, che rimane al ministero del Lavoro e dell’Economia Sociale, e il terzo vice presidente è Teresa Ribera, ancora in carica come ministro per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica.
José Albares diventerà il nuovo ministro degli Esteri dopo aver lasciato il suo incarico di ambasciatore in Francia. Albares prenderà il posto di Arancha González Laya, che è stata pesantemente criticata per il suo recente litigio diplomatico con il Marocco.
Juan Campo non è più il ministro della Giustizia: lascia l’incarico poche settimane dopo che il governo spagnolo ha graziato nove separatisti catalani responsabili del tentativo (fallito) di secessione del 2017 da parte della regione nord-orientale della Catalogna. Il giudice Pilar Llop lascerà la presidenza del Senato per subentrare a Campo.
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